giovedì 29 dicembre 2005

Il ladro di bambini

anno: 1992   
regia: AMELIO, GIANNI   
genere: drammatico   
con Enrico Lo Verso, Valentina Scalici, Giuseppe Ieracitano, Renato Carpentieri, Florence Darel, Marina Golovine, Vincenzo Peluso, Vitalba Andrea, Maria pia Di giovanni, Agostino Zumbo, Fabio Alessandrini, Celeste Brancato, Massimo De lorenzo, Santo Santonocito, Lello Serao, Antonino Vittorioso   
location: Italia
voto: 6   

Rosetta (Scalici) ha appena 11 anni. La madre la prostituisce per arrivare alla fine del mese. Intervengono i servizi sociali e le forze dell'ordine, che la consegnano, insieme al fratellino più piccolo (Iercitano), a un carabiniere (Lo Verso) che dovrà destinarle a un orfanotrofio. Ma il viaggio per l'Italia intera, da Milano a Palermo, è più lungo del previsto e i tre viandanti troveranno l'armonia con il passare delle ore.
Il road movie di Gianni Amelio - scritto con Sandro Petraglia e Stefano Rulli - è un percorso metaforico nei labirinti dell'anima, un viaggio in un'Italia devastata da crudeltà e scempi edilizi, che mette a confronto tre personaggi semplicissimi e umani, troppo umani. Il film - che lanciò il volto di Enrico Lo Verso - punta su un minimalismo intimista sottolineato da un uso statico della macchina da presa.    

domenica 25 dicembre 2005

Una settimana da Dio (Bruce Almighty)

anno: 2003       
regia: SHADYAC, TOM   
genere: commedia fantastica   
con Jim Carrey, Morgan Freeman, Jennifer Aniston, Philip Baker hall, Catherine Bell, Lisa ann Walter, Steven Carell, Tony Bennett, Timohy Dipri, Nora Dunn, Eddie Jemison, Mark Kiely, Sally Kirkland, Paul Satterfield, Brian Tahash   
location: Usa
voto: 2   

Bruce Nolan (Carrey), reporter televisivo di Buffalo, è talmente insoddisfatto della propria condizione professionale da arrivare a pensare di avere una questione personale con Dio (Freeman). Così il Grande Vecchio lo mette alla prova: "vedi cosa riesci a fare avendo i miei poteri per una settimana", commenta. Per Bruce non ci sono soltanto i piaceri del riscatto personale, ma anche la grane delle richieste degli altri: decide di accontentarli tutti, provate a immaginare con quali conseguenze. Soltanto così riesce a tornare con i piedi per terra.
Del film raccapricciante di Tom Shadyac quello che colpisce non è tanto la banalità del raccontino, condito con effetti speciali a gogò e l'intollerabile mimica di Jim Carrey, quanto il moralismo da integralista cattolico d'accatto, giocato sulla bilancia di determinismo e libero arbitrio. Un prodotto perfetto per un popolo bigotto come quello americano.    

sabato 17 dicembre 2005

Il male oscuro

anno: 1990   
regia: MONICELLI, MARIO   
genere: drammatico   
con Giancarlo Giannini, Stefania Sandrelli, Emmanuelle Seigner, Vittorio Caprioli, Chiara Argelli, Benito Artesi, Oriana Baghino, Santo Bellina   
location: Italia
voto: 4   

Giuseppe Marchi (Giannini) è uno sceneggiatore romano sulla cinquantina, mediocre quanto velleitario, nevrotico e segnato da un rapporto impossibile con un padre autoritario del quale mantiene un ricordo morboso. Abbandonato dalla compagna francese (Sandrelli), esausta per le sua mattane, Marchi si lascia andare a una relazione con una ragazzina dagli intenti parassitari (Seigner). Per lui comincerà una progressiva autodistruzione che passerà per un'esasperata ipocondria fino alla psicosi più palese.
Un Giannini perennemente sopra le righe esaspera il protagonista del soggetto ricavato dal romanzo - sostanzialmente dissimile - di Giuseppe Berto. Il film finisce col girare a vuoto sulle nevrosi del protagonista, cambiando nella sostanza soltanto i singoli episodi che tengono insieme un film sfilacciato, inspiegabilmente insignito con il premio Donatello per la miglior regia.    

lunedì 5 dicembre 2005

Broken flowers

anno: 2005       
regia: JARMUSCH, JIM   
genere. commedia   
con Bill Murray, Jeffrey Wright, Sharon Stone, Frances Conroy, Jessica Lange, Tilda Swinton, Julie Delpy, Chloe Sevigny, Christopher Mcdonald, Alexis Dziena, Pell James, Heather alicia Simms, Brea Frazier, Chris Bauer, Larry Fessenden, Suzanne Hevner, Meredith Patterson, Nicole Abisinio, Ryan Donowho, Jarry Fall, Korka Fall, Zakira Holland, Matthew Mcauley, Brian f. Mcpeck, Jennifer Rapp, Mark Webber, Niles lee Wilson, Dared Wright                
location: Usa
voto: 6   

Playboy di mezza età ormai in declino, Don Johnston (Murray) - che ha fatto fortuna con i computer - si vede recapitare a casa una lettera anonima che gli annuncia l'esistenza di un figlio ormai diciannovenne. Inerte, apatico, inamidato, imperturbabile e distaccato, Don viene mobilitato dall'amico Winston (Wright), che gli organizza un tour per la provincia statunitense alla ricerca della possibile madre. Così Don ritrova le amanti del passato, prende atto delle loro deriva, cerca svogliatamente indizi ma non arriva a una soluzione. Il suo viaggio non è servito a granché, ma almeno ha innescato in lui qualche domanda che potrebbe essere il punto di partenza per smuoverlo dalla sua totale apatia esistenziale.
Tra una seduta e l'altra di Coffee and cigarettes, Jarmusch cuce su Bill Murray - ormai assurto a icona del cinema indipendente americano - un film che ne esalta la recitazione minimalista, sottotono, con i movimenti e le battute ridotte al minimo e divagazioni umoristico-grottesche che si stagliano su una tessitura narrativa intrigante, nella quale il senso della vita va cercato a partire dal dubbio.    

lunedì 21 novembre 2005

Delitto per delitto (L'altro uomo)

anno: 1951   
regia: HITCHCOCK, ALFRED
genere: thriller
con Farley Granger, Ruth Roman, Robert Walker, Leo g. Carroll, Patricia Hitchcock, Robert Gist, Jonathan Hale, Marion Lorne, Kasey Rogers, Howard Saint john, Norma Varden 
location: Usa
voto: 6,5


Sul treno che da Washington viaggia verso New York un campione di tennis (Granger) incontra uno psicopatico (Walker) che, al corrente delle vicende sentimentali dello sportivo riportate dalla stampa, gli fa una folle proposta: uccidere la moglie del campione in cambio dell'assassinio di suo padre. Compiuta la sua parte, il folle pretende che il tennista faccia altrettanto e passa al ricatto.
Partendo dal soggetto di Patricia Highsmith e grazie alla sceneggiatura di Raymond Chandler, Hitchcock scrive una bella pagina di cinema sul tentativo di perpetrare il delitto perfetto in assoluta assenza di moventi. Cammeo dello stesso regista mentre sale su un treno con un contrabbasso.    

lunedì 14 novembre 2005

Flightplan - Mistero in volo

anno: 2005       
regia: SCHWENTKE, ROBERT   
genere: giallo   
con Jodie Foster, Peter Sarsgaard, Sean Bean, Marlene Lawston, Kate Beahan, Ina Barron, Greta Scacchi, Matthew Bomer, Amanda Brooks, Jesse Burch, Erika Christensen, Assaf Cohen, Shane Edelman, David a. Farkas, Mary Gallagher, Christopher Gartin, Michael Irby, Andray Johnson, Drake Johnston, Jana Kolesarova, Forrest Landis, Robert Mammana, Neil Patil, Eva Plackner, Haley Ramm, Judith Scott, Brent Sexton, Victoria Spark, Bess Wohl, Kirk b.r. Woller           
location: Germania, Usa
voto: 7   

Kyle Pratt (Foster) sta volando da Berlino a New York con la sua bambina al seguito. La donna sta riportando a casa la bara del marito morto. Dopo qualche ora, Kyle si accorge che sua figlia è sparita: la cerca dappertutto, poi fa la voce grossa con il comandante (Bean) affinché vengano setacciati anche gli anfratti più nascosti dell'aereo, che lei - da progettista aeronautica qual è - conosce benissimo. La flotta di bordo e i passeggeri la prendono dapprima per una visionaria, poi cominciano a sospettare qualcosa di peggio a causa del doppio gioco che un agente della sicurezza (Sarsgaard) sta perpetrando ai suoi danni, minacciando un attacco terroristico.
Il copione di Peter A.  Dowling e Billy  Ray mantiene la suspence quasi fino alla fine, quando il film atterra su una melensaggine tipicamente hollywoodiana, con la Foster trasformata in un supereroe da fumetto. La dimensione claustrofobica del film, con l'interno del jumbo interamente ricostruito in studio, si stempera nella stereotipizzazione eccessiva dei personaggi, facendo perdere quota a un thriller che con qualche accortezza in più sarebbe stato un perfetto film di genere.    

sabato 12 novembre 2005

I tre giorni del condor (Three days of the condor)

anno: 1975   
regia: POLLACK, SYDNEY   
genere: spionaggio   
con Robert Redford, Faye Dunaway, Cliff Robertson, Max Von sydow, John Houseman, Tina Chen, Hank Garrett, Michael Kane, Walter Mcginn, Don Mchenry, Addison Powell   
location: Usa
voto: 9   

Tornato dalla colazione, Joe Turner (Redford), nome in codice Condor, trova una strage nella stazione newyorchese della CIA per conto della quale lavora. Capisce che è l'unico ad averla scampata e inizia la sua fuga: prende in ostaggio una donna (Dunaway), si barrica in casa sua e da lì ha inizio la ricostruzione di un puzzle impossibile: perché avrebbero eliminato una sezione della CIA composta unicamente da topi da biblioteca addetti a scoprire le trame oscure in saggi e romanzi polizieschi? Turner disorienta continuamente i suoi sicari, sfugge a un agguato, risale alla mente che architettato il piano (una "Cia dentro la Cia") e, in un finale aperto, consegna tutta la documentazione ai giornali.
Pollack firma un riuscitissimo blockbuster, in cui la trama spionistica fa da sponda a un'amara riflessione sull'uso prepotente e sopraffattorio che gli Usa fanno dei servizi segreti ai danni delle popolazioni alle quali vogliono sottrarre il petrolio.    

venerdì 11 novembre 2005

La seconda notte di nozze

anno: 2005   
regia: AVATI, PUPI  
genere: commedia  
con Antonio Albanese, Neri Marcore', Katia Ricciarelli, Angela Luce, Marisa Merlini, Robert Madison, Tony Santagata, Manuela Morabito, Sandro Dori, Mia Benedetta, Valeria D'obici, Pino Calabrese  
location: Italia
voto: 7

Alla fine della seconda guerra mondiale la vedova Liliana (Ricciarelli) col figlio Nino (Marcorè) lascia Bologna alla volta della provincia barese, dove ad attenderli c'è il cognato Giordano (Albanese), strambo erede di una fabbrica di confetti che vive con le anziane zie e fa l'artificiere a tempo perso. L'uomo è innamorato di Liliana sin da quando questa era la moglie del fratello: la donna e, soprattutto, l'avidissimo figlio, ne approfittano. Le zie mangiano la foglia e vorrebbero interdire Giordano, che alla fine - pur derubato e turlupinato -sposa Liliana coronando il sogno di una vita.
Poesia in chiave vintage per raccontare con stupefacenti ricostruzioni d'epoca l'Italia del secondo dopoguerra, dove si faceva la fame, dove i matti venivano curati con l'elettroshock, dove i furbi e gli arrivisti erano pronti a vendersi la madre pur di coltivare il sogno di entrare nel mondo dello spettacolo. Con grande senso della misura e senza concessioni al languore, Avati si conferma il cantore dell'antico, agitando sotto traccia i fili di una preoccupante continuità tra l'Italia di allora e quella di oggi.    

sabato 5 novembre 2005

La messa è finita

anno: 1985   
regia: MORETTI, NANNI   
genere: grottesco   
con Nanni Moretti, Dario Cantarelli, Daniele Luchetti, Enrica Maria Modugno, Ferruccio De Ceresa, Giovanni Buttafava, Luigi Moretti, Margherita Lozano, Marco Messeri, Mariella Valentini, Pietro De Vico   
location: Italia
voto: 8   

Lasciata l'isola di Ventotene, don Michele (Moretti) va a fare il parroco in una periferia romana. Qui scopre quanto è difficile occuparsi del prossimo e sconfiggere quel male così comune che è la solitudine: la sua famiglia va in pezzi (l'anziano padre va a vivere con un'altra donna, la madre si suicida per il dolore, la sorella abortisce) e gli amici di un tempo hanno imboccato tutti pericolose strade verso la devianza, tra manie, depressioni, fughe dalla realtà e ossessiomi.
Col suo stile antinarrativo, condito dai vezzi del "personaggio Nanni Moretti", il regista romano scrive, dirige e interpreta un personalissimo apologo di rara finezza morale nel quale i temi dell'incomunicabilità e della solitudine vengono passati al setaccio di uno stile caustico e doloroso.    

Il gioco di Ripley – Ripley’s game

anno: 2003   
regia: CAVANI, LILIANA
genere: thriller
con John Malkovich, Dougray Scott, Ray Winstone, Chiara Caselli, Lena Headey, Sam Blitz, Evelina Meghangi, Paolo Paoloni, Maurizio Luca, Yurij Rosstalnyi, Nickolaus Deutsch, Emidio La vella, Lutz Winde, Wilfried Zander, Ronnie Paul, Thomas Bloem, Uwe Mansshardt, Hendrikje Fitz, Oliver Hanisch, Sonke Korries, Rene Lay, Hans Zischler
location: Italia
voto: 7

Ripley (Malkovich) è un ricchissimo commerciante d'arte che abita con la sua compagna concertista (Caselli) in una magnifica villa palladiana in Veneto. Per i suoi traffici non rinuncia alle maniere forti, per esempio eliminando fisicamente la concorrenza. È quanto gli occorre di fare a causa delle pressioni di un suo creditore (più morale che finanziario), al quale suggerisce di reclutare come sicario un tranquillo corniciaio del posto colpito da leucemia fulminante (Scott), che potrebbe proprio per questo essere interessato all'ingente cifra che gli viene offerta come compenso. Il guaio è che l'operazione ha delle conseguenze e scatena una rappresaglia che costringerà il timido corniciaio a brandire altre volte la pistola, fino al tragico sottofinale.
La Cavani riprende il libro di Patricia Highsmith, già portato al cinema da Wim Wenders col titolo L'amico americano, e lo trasferisce in Italia. A differenza del Ripley di Wenders, qui Malkovich è esageratamente mefistofelico e colpisce, nel film, l'algido distacco con cui il protagonista vive le sue efferatezze, per poi rinchiudersi nella torre d'avorio di una villa sontuosa che gli dà un'apparenza di normalità e rispettabilità. Inutile, posticcio e forzato il personaggio di Chiara Caselli.    

martedì 1 novembre 2005

Stand by me. Ricordo di un'estate

anno: 1986   
regia: REINER, ROB  
genere: avventura  
con Wil Wheathon, River Phoenix, Corey Feldman, Jerry O'connell, Gary Riley, John Cusack, Richard Dreyfuss, Bradley Gregg, Jason Oliver, Casey Siemaszko, Kiefer Sutherland  
location: Usa
voto: 8,5

Il ritrovamento nel 1959 di un cadavere sulla sponda di un fiume per quattro adolescenti di provincia dell'Oregon diventa l'occasione per un viaggio iniziatico. I timori per l'avvenire, i legami d'amicizia, quelli con la comunità locale, che li vede come piccoli teppisti, e quelli con i bulli del paese sono le tappe obbligate di una crescita esistenziale che la voce fuori campo di uno dei protagonisti ricostruisce con un misto di commozione e nostalgia quando apprende della morte di uno dei quattro.
Rob Reiner racconta il mondo degli adolescenti di provincia con toni affettuosi ma senza rinunciare alla dimensione goliardica. Una fotografia di una generazione alla ricerca di un'identità.    

lunedì 31 ottobre 2005

Divorzio all'italiana

anno: 1962   
regia: GERMI, PIETRO  
genere: commedia  
con Marcello Mastroianni, Daniela Rocca, Stefania Sandrelli, Leopoldo Trieste, Odoardo Spadaro, Margherita Girelli, Angela Cardile, Lando Buzzanca, Pietro Tordi, Ugo Torrente, Antonio Acqua, Bianca Castagnetta, Giovanni Fassiolo, Ignazio Roberto Daidone, Francesco Nicastro, Edy Nogara, Renato Pinciroli, Daniela Igliozzi, Laura Valerio Tomiselli  
location: Italia
voto: 8

Innamorato della cugina sedicenne (Sandrelli), il barone Ferdinando Cefalù, detto Fefè (Mastroianni) punta sul codice d'onore siciliano per disfarsi dell'asfissiante moglie (Rocca). Così, attira in casa uno spasimante della donna (Trieste) nella speranza di essere cornificato e di potersi così vendicare con l'omicidio della donna che lo ha disonorato. Dopo qualche traversia riesce nel suo scopo.
Il copione di Alfredo Giannetti, Ennio De Concini e Pietro Germi è sopratutto un mordace ritratto antropologico della cultura siciliana, di cui l'onore, l'omertà, il maschismo, l'ipocrisia sono ingredienti imprescindibili che nel film si coniugano alle indiscrezioni, alle spiate dal buco della serratura, alle servette oggetto delle attenzioni erotiche di tutti. Germi polemizza in chiave grottesca sulle assurdità dell'articolo 587 del codice penale, che tocca la questione del delitto d'onore come fosse da incentivare. Il compito di divagare sul registro grottesco è affidato a un Mastroianni che domina la scena conferendo al suo personaggio una lucida cattiveria che lo mette nelle condizioni di orchestrare il tradimento ai suoi danni con fiero distacco.    

sabato 29 ottobre 2005

L'amico americano (Der amerikanische freund)

anno: 1977   
regia: WENDERS, WIM 
genere: thriller 
con Bruno Ganz, Dennis Hopper, Lou Castel, Lisa Kreuzer, Gerard Blain, David Blue, Satya De la manitou, Andreas Dedecke, Bernard Eisenchitz, Jean Eustache, Samuel Fuller, Adolf Hamsen, Rosemarie Heinikel, Heinz joachim Klein, Stefan Lennert, Peter Lilienthal, Heinrich Marmann, Gerty Molzen, Nicholas Ray, Klaus Schichan, Axel Schiessler, Daniel Schmid, Rudolf Schundler, Wim Wenders, Sandy Whitelaw 
location: Germania
voto: 8 

Un tranquillo corniciaio di Amburgo (Ganz), a cui viene fatto credere di avere poco da vivere, viene assoldato da un trafficante d'arte senza scrupoli (Hopper) per eliminare un pericoloso rivale. A missione compiuta con la speranza di lasciare qualche soldo in più all'amata moglie, il corniciaio si trova invischiato in una losca vicenda tutt'altro che a lieto fine.
Il film di Wenders segna una svolta nella cinematografia del regista tedesco in una direzione capace di farlo uscire dai margini del cinema d'essai. Partito dal romanzo di Patricia Highsmith Il gioco di Ripley, L'amico americano tratteggia con mano precisa lo sbandamento esistenziale di un uomo messo davanti alla propria morte in un clima di morbosa ambiguità.    

martedì 18 ottobre 2005

Niente da nascondere (Caché)

anno: 2005   
regia: HANEKE, MICHAEL 
genere: giallo 
con Daniel Auteuil, Juliette Binoche, Maurice Benichou, Annie Girardot, Bernard Le coq, Walid Afkir, Daniel Duval, Nathalie Richard, Denis Podalydes, Aissa Maiga, Caroline Baehr, Christian Benedetti, Lester Makedonsky, Philippe Besson, Loic Brabant, Blandine Lenoir 
location: Francia
voto: 8

La vita di Georges (Auteuil), curatore di una rubrica letteraria televisiva, di sua moglie Ann (Binoche), editrice, e del loro figlio dodicenne sembra scorrere nella più assoluta normalità, finché non vengono loro recapitate, una dopo l'altra, alcune videocassette contenenti immagini strappate al loro quotidiano, accompagnate da sinistri disegni prodotti con tratto infantile. Le riprese - dapprima centrate unicamente sul loro appartamento - si estendono alla casa avita di Georges e a quella dove abita il figlio di un colono di famiglia, morto insieme alla moglie durante la violentissima repressione di Parigi del 1961 a danno degli algerini. Georges comincia a sospettare che si tratti di una vendetta del bambino allora rimasto orfano al quale, per colpa sua, non fu data la possibilità di una nuova famiglia. La polizia è impotente e le tracce che sembrano portare all'amico d'infanzia non sono forse quelle giuste.
Haneke confeziona un film algido, con almeno un paio di scene da fare accapponare la pelle, superbamente interpretato dai due protagonisti, in cui il "gioco" delle videocassette, pur non contenendo alcun esplicito elemento di ricatto, fa da sponda ai sensi di colpa di Georges. Ed è proprio su questi che si innesca la parabola esistenziale di una famiglia divorata dai reciproci sospetti, figlio incluso: nel finale (semi)aperto, che tocca una dimensione quasi metafisica, lo spettatore - coinvolto nel voyeurismo del film - si trova a dover dare un'identità a chi ha architettato la macabra trovata (guardando attentamente i titoli di coda si capisce qualcosa). Ma il film va assai oltre la trama gialla che propone: la sola idea che qualcuno ci possa spiare ci lascia sprofondare negli abissi dei nostri sensi di colpa, a cui cerchiamo goffamente di fare fronte nella convinzione, apparente, di non avere niente da nascondere. Premio al festival di Cannes per la migliore regia.    

mercoledì 12 ottobre 2005

Snatch – Lo strappo

anno: 2001       
regia: RITCHIE, GUY 
genere: thriller 
con Benicio Del toro, Dennis Farina, Vinnie Jones, Brad Pitt, Rade Serbedzija, Lennie James, Robbie Gee, Jason Statham, Mike Reid, Alan Ford, Ewen Bremner, Jason Flemyng, Ade , Stephen Graham 
location: Usa       
voto: 5

Un diamante di grandi dimensioni, alcuni incontri di boxe clandestini, rappresentanti di ogni possibile gruppo etnico e un nugolo di banditi balordi sono gli ingredienti di questo film programmaticamente fuori dagli schemi scritto e diretto da Guy Ritchie. I personaggi - tutti appena accennati - ruotano intorno al furto di questo grosso diamante: chi lo cerca per riaverlo indietro, chi lo vuole per riparare a ingenuità commesse in passato ai danni della malavita, chi per arrotondare ulteriormente il gruzzolo, chi se lo ritrova per caso tra le mani. L'uso del grandangolo, le soggettive, la mimica parossistica dei personaggi, l'uso della voce fuori campo - tipica di chi è incapace a raccontare - rimarcano il tentativo di dare luce a un film pulp dalle forti tinte grottesche, più tarantiniano di Quentin Tarantino.    

mercoledì 5 ottobre 2005

Viva Zapatero!

anno: 2005       
regia: GUZZANTI, SABINA   
genere: documentario   
con Rory Bremner, Sabina Guzzanti, Daniele Luttazzi, Michele Santoro, Enzo Biagi, Fabrizio Morri, Valerio Terenzio, Andrea Salerno, Lucia Annunziata, Beppe Giulietti, Claudio Petruccioli, Dario Fo, Flavio Cattaneo, Luciano Canfora, Karl Zero, Francesco Alberoni, Michele Bonatesta, Davide Caparini, Furio Colombo, Ferruccio De Bortoli, Bill Emmott, Claudio Fracassi, Bruno Gaccio, Maurizio Gasparri, Udo Gempel, Beppe Grillo, Eric Jozsef, Giorgio Lainati, Ezio Mauro, Marcelle Padovani, Angelo maria Petroni, Antonio Polito, Paolo Rossi, Alexander Stille, Marco Travaglio, Elio Veltri, Marcello Veneziani           
location: Italia
voto: 5   

La chiusura del suo programma di satira RaiOt offre a Sabrina Guzzanti l'occasione per proseguire nelle sale cinematografiche l'opera di denuncia cominciata con le tournée teatrali. È l'occasione per raccontare, in chiave appunto satirica, lo sfascio di un paese egemonizzato dallo strapotere di Berlusconi. Novella Michael Moore all'amatriciana, la Guzzanti commette però lo stesso errore della trasmissione censurata: trasforma la satira in pamphlet, si autocommisera e non riesce a organizzare in maniera coerente il materiale a disposizione. Materiale che resta comunque interessante e che cuce insieme brani d'archivio con scene comiche e interviste a osservatori e giornalisti stranieri, fuoriusciti dalla televisione, comici, commentatori e critici.    

martedì 4 ottobre 2005

Romanzo criminale

anno: 2005   
regia: PLACIDO, MICHELE
genere: gangster   
con Stefano Accorsi, Kim Rossi stuart, Anna Mouglalis, Pierfrancesco Favino, Claudio Santamaria, Riccardo Scamarcio, Jasmine Trinca, Toni Bertorelli, Massimo Popolizio, Elio Germano, Stefano Fresi, Francesco Venditti, Andrea Ricciardi, Roberto Brunetti, Antonello Fassari, Gianmarco Tognazzi, Gigi Angelillo, Franco Interlenghi, Giorgio Careccia, Roberto Infascelli, Daniele Miglio, Donato Placido, Benedetto Sicca, Michele Placido, Giancarlo De Cataldo
location: Italia   
voto: 8,5

Tra la seconda metà degli anni settanta e gli anni ottanta un manipolo di ragazzi della periferia romana decise di importare nella capitale i metodi della camorra e della mafia. Nel giro di pochi anni e sotto la guida di uno di loro, soprannominato Libano (Favino), raccolsero un impero tra traffico di droga, prostituzione, beni immobili, riciclaggio di denaro sporco, rapimenti. La morte di Libano segna però la fine del gruppo: animati da sospetti reciproci, determinati ad assumere la leadership della banda, questi ragazzi di borgata cominciarono a massacrarsi tra di loro dopo avere compiuto una vera e propria mattanza nella città eterna.
Michele Placido porta sullo schermo la storia romanzata (da Giancarlo De Cataldo) della banda della Magliana, che insanguinò Roma per oltre tre lustri e  che era collusa con poteri occulti, alte cariche dello stato, clero, la destra politica più eversiva, la mafia e la nuova camorra organizzata di Raffaele Cutolo. Le oltre seicento pagine del romanzo di una storia in partenza già assai complicata non avrebbero mai potuto essere condensate nelle due ore e mezza di film se Placido non avesse optato per qualche ellissi narrativa, soprattutto nella seconda parte. Anche a queste condizioni, la scommessa di trasformare in fiction una delle stagioni più nere di Roma, di raccontare la capitale come fosse la Chicago degli anni '30 e i ragazzi della banda come i protagonisti di C'era una volta in America, dando la giusta enfasi a quello che fu un tripudio impressionante di violenza, è vinta: in parte grazie a una sapiente scelta narrativa che si concentra sui tre personaggi di spicco della banda (Libano, Freddo e Dandi), un po' per l'interpretazione magistrale che molti dei protagonisti riescono a offrire. Con un Kim Rossi Stuart una spanna sopra gli altri.

lunedì 3 ottobre 2005

The Bourne identity

anno: 2002       
regia: LIMAN, DOUG   
genere: spionaggio   
con Matt Damon, Franka Potente, Brian Cox, Julia Stiles, Clive Owen, Chris Cooper, Adewale Akinnuoye-agbaje, Walt Goggins, Anthony Green, Delphine Lanson            
location: Usa
voto: 6,5   

Jason Bourne (Damon) viene ritrovato in mare aperto da un peschereccio: ha perso la memoria, ha due proiettili conficcati nella schiena e non sa chi è. Per lui comincia un intricatissimo rebus che lo porta a scoprire la sua identità di agente della CIA a cui era stata commissionato l'omicidio di uno scomodo personaggio politico (Akinnuoye-Agbaye). Ma per la CIA, dopo il fallimento dell'operazione, Jason Bourne è ormai un personaggio scomodo, che sarà costretto a girare mezza Europa per mettersi in fuga dai suoi sicari.
Se partecipasse al concorso "come ti faccio un film con una sola idea", The Bourne identity avrebbe ottime probabilità di conquistare il primo premio: l'inseguimento, il must del cinema hollywoodiano, è qui espresso in maniera iperbolica con l'aggiunta di qualche sparatoria, un po' di arti marziali, un abbozzo di avventura sentimentale, molte buone trovate d'azione, tantissima suspence e adrenalina a mille. Quanto basta per confezionare un buon film di genere senza grandi pretese.    

sabato 1 ottobre 2005

L'amore fatale

anno: 2005  
regia: MICHELL, ROGER 
genere: drammatico 
con Daniel Craig, Rhys Ifans, Samantha Morton, Susan Lynch, Bill Nighy, Alexandra Aitken, Rosie Michell, Lee Sheward, Helen Mccrory, Justin Salinger, Ben Whishaw, Bill Weston, Aoife Carroll, Rory Carroll, Ella Doyle, Roger Frost, Andrew Lincoln, Jeremy Mccurdie, Corin Redgrave, Amanda Root, Nick Wilkinson 
location: Usa  
voto: 5

La partenza è fulminante: in un enorme prato una mongolfiera imbizzarrita richiede l'aiuto dei passanti per poter essere ancorata a terra: sopra ci sono un ragazzino con suo nonno. I soccorritori non riescono nell'impresa e uno di loro ci lascerà le penne. È il pretestuosissimo incipit del romanzo (e del film) scritto da Ian McEwan per raccontarci un'ossessione amorosa che trova nella sua vittima il terreno fertile del senso di colpa per la tragedia vissuta. Jed (Ifans), un mezzo sbandato con crisi mistiche, entra così nella vita di Joe (Craig), nell'aula universitaria dove insegna, nelle librerie e nelle tavole calde che frequenta e poi persino in casa sua, ne accoltella la moglie (Morton) fino a quando, in un finale concitato, non arriva anche a lui la meritata coltellata. Di storie sull'ossessione amorosa al cinema se ne sono viste tante: da Adele H a Ossessione, fino ad Attrazione fatale. Qui il meccanismo sembra girare a vuoto: cambia l'ambientazione, sale la tensione ma - prima che si arrivi al finale - si vede sostanzialmente sempre la stessa scena. E lo spettatore, dopo un inizio così promettente, non può che sentirsi deluso da un film che si sgonfia come il pallone aerostatico della scena iniziale.   

sabato 17 settembre 2005

I giorni dell'abbandono

anno: 2005       
regia: FAENZA, ROBERTO   
genere: drammatico   
con Margherita Buy, Luca Zingaretti, Goran Bregovic, Alessia Goria, Gea Lionello, Gaia Bermani amaral, Simone Della croce, Sara Santostasi    
location: Italia
voto: 5,5   

Olga (Buy) è una quarantenne con un lavoro interessante (fa la traduttrice), vive a Torino in una casa bella e spaziosa e ha due figli che adora. La sua vita si trasforma repentinamente quando il marito (Zingaretti), un ingegnere di successo, la lascia per una donna più giovane. Per Olga è l'inizio di un inabissamento esistenziale che la porterà a degradarsi come donna, come madre e come professionista, alternando il disprezzo di sé con sussulti d'orgoglio e impeti di violenza. Sarà la garbata e discreta presenza amorevole di un vicino di casa che fa il musicista (Bregovic) a restituirle dignità.
Film controverso, che poggia quasi per intero sulle spalle di una Magherita Buy di bravura impressionante, I giorni dell'abbandono - tratto da Elena Ferrante (uno pseudonimo sotto il quale nessuno sa chi si nasconda) - parte bene puntando su una fenomenologia della quotidianità dei rapporti amorosi che si perde però rispetto alle premesse. Reso troppo esplicito dalla figura dell'alter-ego della protagonista (una clochard che vive nella stessa zona di Olga), puntellato da tutte le varianti possibili sulla discesa agli inferi della protagonista (la scena in cui ingaggia una lotta grottesca con un ramarro entrato in casa è una virata di stile eccessiva), il film di Faenza sposa un punto di vista "biologico" sulla fenomenologia del rapporto di coppia ("amerai i miei bambini?", domanda  Olga al musicista, nell'inconscia speranza di trovare un sostituto alla figura paterna) che manda in cortocircuito le didascalie poetiche di alcune scene (l'incontro a distanza di tempo col marito) con l'esplicitazione parossistica del racconto.
A martoriare le orecchie dello spettatore interviene, sui titoli di coda, una canzone di Carmen Consoli.   

domenica 11 settembre 2005

Divertiamoci stanotte (On the riviera)

anno: 1951       
regia: LANG, WALTER  
genere: musicale  
con Danny Kaye, Gene Tierney, Corinne Calvet, Marcel Dalio, Jean Murat, Henri Letondal, Clinton Sundbery, Siy Ruman, Joyce MacKenzie, Monique Chantal, Marina Konshetz  
location: Usa
voto:5

Un comico di avanspettacolo (Kaye) viene assoldato da due finanzieri per rimpiazzare un noto aviatore - del quale è il sosia - in occasione di un'importante trattativa economica. Equivoci a catena.
Rifacimento di Folies-Bergère (1935) di Roy Del Ruth con Maurice Chevalier, già rifatto con Una notte a Rio (1941) di Irving Cummings con Don Ameche. Partendo dal copione di Valentine Davies, Phoebe e Henry Ephron, basato sulla commedia di Rudolph Lothar e Hans Adler, Kaye srotola davanti alla cinepresa un repertorio consistente: balla, canta, recita divertito e sgrana battute che affondano, senza esagerare, sul pedale del doppio senso.    

sabato 10 settembre 2005

Il diabolico Dr.Mabuse

anno: 1960   
regia: LANG, FRITZ  
genere: giallo  
con Dawn Addams, Andrea Checchi, Gert Frobe, Nico Pepe, Werner Peters, Wolfgang Preiss, Linda Sini, Peter Van eyck  
location: Germania
voto: 8

Un commissario di polizia, un medium, una femme fatale, un magnate dell'industria bellica, un assicuratore, un detective d'albergo: è attraverso l'esagono di questi personaggi che si srotola con precisione geometrica l'ultima regia dell'immortale Fritz Lang, che - attraverso il dottor Mabuse - recupera un personaggio degli esordi. La vicenda narrata nel film vuole che - secondo il luogo comune - la polizia brancoli nel buio all'indomani di un omicidio che all'apparenza sembra altro. C'è un medium che la sa lunga sul fatto e c'è un fascicolo che rimanda a un certo dottor Mabuse, un folle che premedita di distruggere il mondo con le armi nucleari. Quale migliore occasione di quella di trovare i proventi per l'assurda operazione da un industriale arricchitosi con i missili nucleari, facendolo invaghire di una bella donna usata come esca? 
Film d'altri tempi, nel quale la sintassi narrativa non era un orpello, la sceneggiatura era d'acciaio, la tensione palpabile senza bisogno di clangori né effetti speciali.    

La bestia nel cuore

anno: 2005       
regia: COMENCINI, CRISTINA   
genere: drammatico   
con Giovanna Mezzogiorno, Alessio Boni, Stefania Rocca, Angela Finocchiaro, Giuseppe Battiston, Luigi Lo cascio, Valerio Binasco, Francesca Inaudi, Lucy Akhurst, Lewis Lemperuer palmer, Jeke-omer Boyayanlar, Simona Lisi   
location: Italia, Usa
voto: 5   

Sabina (Mezzogiorno) è una bella trentenne romana che fa la doppiatrice. Convive con un marcantonio alle prime esperienze televisive come attore (Boni) e nasconde un terribile segreto: da bambina venne ripetutamente violentata dal padre pedofilo (Rinasco). Presa coscienza degli episodi rimossi, Sabina parte alla volta dell'America alla ricerca del fratello (Lo Cascio), anch'egli vittima dei medesimi abusi, per potersi liberare dal peso di questo orribile ricordo e ricominciare una vita affettivamente più limpida.
Tratto dal romanzo della stessa Cristina Comencini, La bestia nel cuore è un polpettone di impronta televisiva contagiato da una vena morbosa assolutamente gratuita. Nel film c'è di tutto: l'amore lesbico in cui è coinvolta la migliore amica della protagonista (Rocca), la messa alla berlina della banalità televisiva, il tema del tradimento e quello della maternità. Oscillando tra melodramma e commedia, flashback e flashforward, il film trova nella presenza dei comprimari i suoi momenti più felici: Giuseppe Battiston nei panni di un velleitario regista televisivo, Angela Finocchiaro in quelli di segretaria di produzione/amica, che con la sua recitazione mette in ombra tutti gli altri. Inspiegabile la coppa Volpi assegnata a Venezia a Giovanna Mezzogiorno.    

martedì 30 agosto 2005

Ora o mai più

anno: 2003   
regia: PELLEGRINI, LUCIO  
genere: commedia  
con Jacopo Bonvicini, Violante Placido, Edoardo Gabbriellini, Elio Germano, Camilla Filippi, Andrea Sama', Francesco Mandelli, Paolo Sassanelli, Riccardo Scamarcio, Thomas Trabacchi, Toni Bertorelli  
location: Italia
voto: 7

David (Bonvicini) sta preparando l'ultimo esame di fisica alla Normale di Pisa. Il collettivo della Facoltà, ma soprattutto l'infatuazione per una studentessa (Placido), lo spinge a prendere parte al movimento che sta progettando la trasferta a Genova contro il G8. Per David sarà il viatico per uscire dalla mediocrità borghese nella quale è rinchiuso e per accorgersi che il mondo, là fuori, può anche avere bisogno di lui.
Dopo film ai limiti del banale, Lucio Pellegrini persegue ancora una volta la via della commedia per raccontare, secondo una sorta di rito di passaggio del protagonista, la tragica vicenda di Genova, che esitò nell'assassinio da parte delle forze dell'ordine di un manifestante e con un pestaggio selvaggio in una caserma. In equilibrio tra temi sociali e tinte rosa, il film - fin dal titolo - getta un'istanza pedagogica per richiamare le giovani generazioni a un impegno sociale maggiore.    

domenica 28 agosto 2005

L'orizzonte degli eventi

anno: 2005       
regia: VICARI, DANIELE  
genere: drammatico  
con Valerio Mastandrea, Gwenaelle Simon, Francesca Inaudi, Giorgio Colangeli, Lulzim Zeqja, Lorenzo Gioielli, Paolo Giovannucci, Sara Franchetti, Ardian Cerga                
location: Italia
voto: 5  

Un giovane fisico nucleare (Mastandrea) viene designato come responsabile di un importante esperimento sulla massa dei neutrini, realizzato in un caveau sotto il Gran Sasso. Pressato dalla ristrettezza dei tempi a disposizione per la ricerca, l'uomo genera un evento fasullo manomettendo i dati. Quando una collega (Simon) lo scopre, il fisico - stravolto - corre via in auto, procurandosi un incidente in mezzo ai monti. Lo trova un pastore macedone ridotto a condizioni di schiavitù (Zeqja), col quale laconicamente convive fino a quando non decide di ritornare "tra i vivi".
Dopo il convincente Velocità massima, alla sua opera seconda Daniele Vicari finisce nel vicolo cieco di un racconto troppo ambizioso, contorto, ellittico e a tratti pletorico (cosa c'entrino i riferimenti alla morte del padre del protagonista non è dato sapere). La doppia deriva - professionale ed esistenziale - del protagonista dà vita ad altrettante creazioni di eventi: quella dei risultati falsi e quella della sua scomparsa, in un "orizzonte filosofico" che smarrisce spesso il filo del discorso.    

giovedì 25 agosto 2005

Apnea

2005       
regia: DORDIT, ROBERTO  
genere: giallo  
con Claudio Santamaria, Elio De capitani, Fabrizia Sacchi, Michela Noonan, Diego Ribon, Giuseppe Battiston, Emilio De marchi, Emanuel Dabone, Enrica Rosso, Daniele Mauro  
location: Italia
voto: 5,5

Nel nord-est industrializzato Paolo (Santamaria), giornalista trentenne con la passione per la scherma, è determinato a scoprire cosa si nasconda dietro la morte del suo amico più caro, che ha lasciato aperti molti interrogativi. Non impiega molto a capire che il suo amico non era lo stinco di santo che credeva e - grazie agli indizi lasciati di un bambino autistico - arriva a scoperchiare il vaso di Pandora nel quale si nascondono i crimini di un industriale arricchitosi troppo in fretta grazie alla conceria di sua proprietà e allo sfruttamento dei lavoratori extracomunitari. La troppa determinazione di Paolo lo porterà alla morte.
Il film  d'esordio di Roberto Dordit frulla in poco più di un'ora e mezzo elementi noir, riflessioni su un bambino difficile, una sociologia non banale sull'industria del nord-est italiano e il tema dell'immigrazione. L'operazione, per quanto ambiziosa, tiene il film a cavaliere tra cinema di genere e cinema d'autore, con risultati apprezzabili, non lontani  - nelle atmosfere e nella trama - dal film d'esordio di Mazzacurati, Notte italiana.    

domenica 21 agosto 2005

Kitchen stories – Racconti di cucina (Salmer Fra Kjokkenet)

anno: 2003regia: HAMER, BENT 
genere: grottesco 
con Reine Brynolfsson, Bjorn Floberg, Sverre Anker Ousdal, Leif Andrèe, Card B. Eidsvold, Lennart Jähkel 
location: Norvegia  
voto: 5

Norvegia, anni '50. Un'azienda decide di realizzare una bizzarra ricerca di mercato per progettare le proprie cucine da pensare per gli scapoli di mezza età: alcuni volontari si prestano ad essere osservati dall'alto di un trespolo dalla mattina alla sera, perché se ne possano studiare i movimenti, le abitudini, le necessità. Per gli osservatori, che di giorno stanno sul trespolo e di notte dormono in una minuscola roulotte, non c'è granché da divertirsi. Sicché può succedere - come accade a Folke, il protagonista della storia - che non solo l'osservatore di trasformi in osservato, ma anche che si trasgrediscano una dopo l'altra le regole che la ricerca imporrebbe. A Folke l'indisciplina costerà la perdita del lavoro, ma troverà l'amicizia. Film "sociologico" in cui la turlupinatura dello zelo positivistico della ricerca si accompagna al tema della rivalità tra svedesi e norvegesi e a quello della gelosia in chiave di buddy-movie con qualche venatura omofila. Un film piccolo piccolo, buffo, che rappresenta una realtà spazialmente e temporalmente fuori dal mondo con un'ironia lieve e un garbo inusitato.   

venerdì 19 agosto 2005

21 grammi

anno: 2003   
regia: GONZALEZ INARRITU, ALEJANDRO 
genere: drammatico 
con Sean Penn, Benicio Del toro, Naomi Watts, Charlotte Gainsbourg, Danny Huston, Carly Nahon, Nick Nichols, Claire Pakis, John Rubinstein, Eddie Marsan, Carlo Alban, Wayne e. Beech jr., Alex Blagg, Stephen Bridgewater, Paul Calderon, Harmony Carrigan, David Chattam, Annie Corley, Teresa Delgado, Catherine Dent, Terry dee Draper, Clea Duvall, Tony Guiton, Anastasia Herin, Keith lamont Johnson, Melissa Leo, Marc Musso, Denis O'hare, Jennifer Pfalzgraff, Loyd keith Salter, Jeff Schmidt, Arron Shiver, Quang hai Tran, Tony Vaughn, John boyd West 
location: Usa   
voto: 8

 I 21 grammi del titolo sono quelli che - secondo una diceria popolare - il corpo perderebbe al momento della morte. È il peso dell'anima. Ed è su quel peso che si avvita questo film molto cerebrale di Alejandro Gonzales Inarritu. La storia, costruita con un meccanismo a puzzle che spinge la miscela di fatti e tempi ai limiti della comprensibilità, è quella di un professore di matematica (Sean Penn) cardiopatico che - ricevuto in extremis il cuore di un donatore - si vuole mettere sulle tracce del suo benefattore (Huston). Sicché scopre che il donatore è morto travolto insieme alle due figliolette da un ex-avanzo di galera ossessionato da sentimenti religiosi e determinato a redimersi (un Benicio Del Toro di impressionante bravura). Il professore riesce a contattare la moglie del morto (Watts), se ne invaghisce, finge di assecondarla nel progetto di giustiziarla e finisce con lo spararsi al cuore.
La cosa che colpisce dell'opera seconda di questo regista di indubbio talento è la complessità del meccanismo narrativo, che rischia di mettere in secondo piano i personaggi. Eppure l'operazione, spinta ai limiti del virtuosismo, riesce magnificamente, gli interpreti gareggiano in bravura e il tema della vita-morte è sviscerato in tutte le sue possibili declinazioni. Soggetto di Guillermo Arriaga. Da menzionare anche l'ottima colonna sonora di Gustavo Santaolalla. Coppa Volpi come miglior attore protagonista a Sean Penn al Festival di Venezia.    

domenica 14 agosto 2005

Un bacio appassionato

anno: 2005   
regia: LOACH, KEN  
genere: sentimentale  
con Atta Yaqub, Eva Birthistle, Shabana Bakhsh, Shamshad Akhtar, Ahmad Riaz, Ghizala Avan, Gary Lewis, David Mckay, Raymong Mearns  
location: Regno Unito
voto: 6  

Da quando Stephen Frears sbancò ai botteghini con My beautiful laundrette (eravamo nel 1986), i film sul tema della convivenza multietnica si sono moltiplicati a dismisura, al punto da diventare un sottogenere della commedia. Non fa eccezione questo filmetto leggero leggero del maestro Ken Loach, che racconta la vicenda di Casim, un ragazzo pachistano che vive a Glasgow e che si è innamorato di una ragazza bianca. La sua famiglia non capirebbe, avendo programmato per lui un matrimonio con una cugina pachistana che Casim nemmeno conosce. Che fare? Lasciare la donna che si ama o arrivare ai ferri corti con la propria famiglia? Il finale è indulgente.
Abituato a un impegno di ben altro spessore, il film di Loach ha il solo difetto di essere firmato Loach. Ma è ben ritmato, servito da un cast in stato di grazia e non mancano i risvolti problematici.   

venerdì 12 agosto 2005

La caduta (Der untergang)

anno: 2005       
regia: HIRSCHBIEGEL, OLIVER   
genere: storico   
con Bruno Ganz, Alexandra maria Lara, Corinna Harfouch, Ulrich Matthes, Juliane Kohler, Heino Ferch, Christian Berkel, Matthias Habich, Thomas Kretschmann, Michael Mendl, Andre' Hennicke, Ulrich Noethen, Birgit Minichmayr, Rolf Kanies, Justus Von dohnanyi, Dieter Mann, Christian Redl, Gotz Otto, Thomas Limpinsel, Thomas Thieme, Julia Bauer, Gregory Borlein, Laura Borlein, Fabian Busch, Mathias Gnadinger, Donevan Gunia, Gerald alexander Held, Christian Hoening, Dietrich Hollinderbaumer, Karl Kranzkowski, Thorsten Krohn, Ulrike Krumbiegel, Amelie Menges, Aleksandrs Petukhovs, Silke Popp, Bettina Redlich, Heinrich Schmieder, Aleksandr Slastin, Aline Sokar, Charlotte Stoiber, Devid Striesow, Anna Thalbach, Jurgen Tonkel           
location: Germania
voto: 5   

Chiuso nel suo bunker al centro di Berlino, Adolf Hitler (Ganz) vaneggia nella speranza di sovvertire con un colpo di coda l'esito della guerra. È l'aprile del 1945 e il führer, circondato da un codazzo di accoliti fanatici e appoggiato dal fanatismo mistico di Eva Braun, scatena la sua ira verbale contro i presunti "traditori" del suo sogno nazional-socialista, impreca istericamente, propone grottesche strategie militari. Nel frattempo, fuori dal bunker, Berlino è distrutta e i russi sono ormai alle porte. Al fuhrer e alla sua compagna non rimane che abbandonare la scena nella maniera più plateale che consenta loro di evitare la resa: il suicidio.
Il film ha scatenato - e non soltanto in patria - una montagna di critiche, rivolte soprattutto alla presunta umanizzazione di Hitler. In realtà i limiti, piuttosto vistosi, del film sono altri: la sceneggiatura è di tipo televisivo e la regia assente. Così come è azzardata la scelta di percorrere una strada narrativa parallela, nella quale i bambini diventano i protagonisti del dramma della seconda guerra mondiale, con esiti spesso patetici e piagnucolosi. Insomma, un'occasione sprecata, nonostante il solito, immenso Bruno Ganz.    

mercoledì 10 agosto 2005

Amores perros

anno: 2001   
regia: GONZALEZ INARRITU, ALEJANDRO 
genere:
drammatico 
con Emilio Echevarría, Gael García Bernal, Goya Toledo, Álvaro Guerrero, Vanessa Bauche, Jorge Salinas, Marco Pérez, Rodrigo Murray, Humberto Busto, Gerardo Campbell, Rosa María Bianchi, Dunia Saldívar, Adriana Barraza, José Sefami, Lourdes Echevarría, Laura Almela, Ricardo Dalmacci, Gustavo Sánchez Parra, Dagoberto Gama, Gustavo Muñoz, Carlo Bernal, Rodrigo Ostap, Edgar González, Hilda González, Patricio Castillo, Ana María González, Roberto Medina, Ángeles Marín, Carlos Samperio, Kazuyo Togawa, Gema Aparicio, Adriana Varone, Bruno Salgado, Adriana Islas, Regina Abad, Leoncio Torres, Luisa Geliz, Jean Paul Bierry, Alma Rocío González, Mauricio Martínez, Juan Manuel Ramos, Ernesto Bog, José Luis Barraza, Jorge Arellano, Jonathan Herrera, Heriberto Castillo 
location: Messico   
voto: 9

Uomini e donne che soffrono come cani, cani dai tratti quasi umani: nel suo stupefacente film d'esordio, Inarritu sceglie il filo rosso dell'amore per il quadrupede per raccontare tre storie di ordinaria infelicità sentimentale. La prima è quella di un ragazzo che si arrangia facendo combattere il suo ferocissimo rotweiler: con i soldi delle scommesse clandestine spera di poter fuggire con la cognata della quale è innamorato. La seconda storia è quella di una top model che perde l'uso di una gamba in occasione di un incidente automobilistico. Come se non bastasse, il suo cagnolino finisce inghiottito sotto il parquè di casa. La terza storia è quella di un ex-miliziano zapatista finito a fare il barbone, uno che vive in una topaia con una miriade di cani. Sarà lui a salvare dalla morte il cane da combattimento del primo episodio, che però lo ripaga sbranando tutti gli altri.
Raccontato magnificamente con uno stile che sta tra Robert Altman, Quentin Tarantino e Paul Thomas Anderson, servito da un cast stellare che gareggia in bravura, sottolineato da una colonna sonora memorabile, Amores perros è una straordinaria metafora sulla capacità degli umani di riconoscere l'essenziale nelle loro esistenze, accomunate - nel trittico che compone il film - dall'assenza della figura del padre. Copione di Guillermo Arriaga.

lunedì 8 agosto 2005

Nemmeno il destino

anno: 2004   
regia: GAGLIANONE, DANIELE
genere: drammatico
con Mauro Cordella, Fabrizio Nicastro, Giuseppe Sanna, Lalli, Gino Lana, Stefano Cassetti
location: Italia
voto: 4

L'esistenza di Alessandro, quindicenne inquieto della periferia torinese, si consuma inquieta tra le cure verso una madre borderline e i pochi amici fidati. Quando uno di questi sparisce nel nulla e l'altro si suicida in maniera spettacolare, Alessandro dà fondo alla sua rabbia bruciando l'appartamento di una famiglia che gli era cara e che era appena stata sfrattata. Il suo destino sarà in una casa-famiglia.
Tratto dal romanzo di Gianfranco Bettin e sceneggiato dal regista con Giaime Alonge e Alssandro Scippa, Nemmeno il destino è un film cupo, ossessivo, percorso da trame sonore sdoppiate a sottolineare il desiderio di essere altrove di quasi tutti i personaggi della storia. È il racconto di una u-topia che sfocia nel nichilismo di chi sparisce, di chi suicida, di chi cerca la propria salvezza nella follia o nella solitudine di un paesaggio di montagna.    

venerdì 5 agosto 2005

Private

anno: 2004       
regia: COSTANZO, SAVERIO
genere: guerra
con Mohammad Bakri, Lior Miller, Areen Omari, Hend Ayoub, Tomer Russo, Marco Alsaying, Sarah Hamzeh, Amir Hasayen, Karem emad Hassan aly, Sahar Lachmy, Niv Shafir       
location: Italia       
voto: 6,5


Una famiglia palestinese abitante nei territori controllati dagli israeliani si vede improvvisamente piombare in casa un gruppo di militari ebrei. Cosa fare? La mamma e i tanti figli vorrebbero lasciare la casa pur di restare sereni. Il padre, un intellettuale dignitosissimo e tutto d'un pezzo, rivendica il suo diritto a restare. La famiglia, già piegata dalla difficoltà oggettiva della situazione, viene dilaniata dai dissapori sulla questione della resa.
Figlio di Maurizio, Saverio Costanzo ha girato un film in digitale con una spesa minima pressoché da record. Se da un lato questo ha determinato uno stile volutamente "sporco", dall'altro il film - scritto con Camilla Costanzo, Alessio Cremonini e Sayid Oashua - ha il grandissimo pregio di mostrare la guerra senza giudizi di valore, senza schierarsi dall'una o dall'altra parte, facendo vedere quanto in questa atrocità ci sia di incomprensibile alle scelte degli umani, quanto terrorismo e fanatismo religioso possano nascondere una genesi insospettata.    

mercoledì 3 agosto 2005

Wonder boys

anno: 2000       
regia: HANSON, CURTIS  
genere: grottesco  
con Michael Douglas, Tobey Maguire, Frances Mcdormand, Robert Downey jr., Katie Holmes, Jane Adams, Michael Cavaias, Richard Knox, Rip Torn          
location: Usa
voto: 4

Grady Tripp (Douglas) è uno scrittore di mezza età di Pittsburgh, in crisi creativa dopo il successo del suo romanzo d'esordio. Ha già un paio di matrimoni falliti alle spalle, si guadagna il pane insegnando letteratura in una scuola locale, è dedito alla marijuana, ha una tresca con la moglie (MacDormand) del preside e frequenta un suo studente tanto geniale quanto pericoloso (Maguire). È quest'ultimo a metterlo nei guai nel corso di una scorribanda improvvisata proprio a casa del preside. Ma è proprio quella l'occasione per mettere il professore davanti a una scelta radicale nella propria esistenza. Girato in chiave di humour nero, il film - tratto da una novella scritta da un giovane laureato all'Università di Pittsburgh - gira su se stesso alla ricerca dell'effetto grottesco e spiazzante a tutti i costi. Douglas sta sornionamente al gioco, Maguire è vagamente compiaciuto, le musiche (Bob Dylan, Van Morrison, Neil Young) sono un piacere per le orecchie ma il tutto è complessivamente noioso.    

venerdì 29 luglio 2005

La sposa turca (Gegen die wand)

anno: 2004   
regia: AKIN, FATIH
genere: drammatico
con Birol Unel, Sibel Kekilli, Catrin Striebeck, Guven Kyrac, Meltem Cumbul, Hermann Lause, Cem Akin, Demir Gokgol, Aysel Iscan, Stefan Gebelhoff, Adam Bousdoukos, Ralph Misske, Mehmet Kurtulus, Monique Akin, Philipp Baltus, Francesco Fiannaca, Orhan Guner, Tim Seyfi, Andreas Thiel
location: Germania, Turchia
voto: 6


Sibel e Cahit sono ambedue turchi e si conoscono in una clinica psichiatrica di Amburgo: entrambi sono scampati al suicidio. Sibet chiede a Cahit di sposarla: soltanto così riuscirà ad evadere dalle regole anguste e ferree che la famiglia musulmana le impone. Cahit dapprima non ne vuole sapere, quindi accondiscende alla messinscena dove i patti sono chiari: nessun obbligo coniugale per i due. Il problema è che Sibet è irrequieta e che Cahit si innamora di lei: per tutelarla dalle ingiurie dell'ennesimo seduttore, arriva a un gesto violento che gli costa il carcere. Una volta fuori dalla galera, Cahit non ha altro desiderio che quello di rifarsi una vita con Sibel: la raggiunge a Istanbul - dove lei nel frattempo si è sposata ed ha avuto una figlia - e fuggono via insieme alla piccola.
Il tema del contatto tra culture, del fondamentalismo religioso e il registro "maledetto" della trama devono avere impressionato molto la giuria di Berlino, che infatti ha conferito al film il massimo alloro. Onore forse eccessivo per un film che spinge moltissimo sul pedale dell'esagerazione, che esce spesso dal perimetro di un credibile realismo e riecheggia molte altre storie maledette a sfondo sentimentale (l'impronta fassbinderiana è visibile) con la sola aggiunta del tema del multiculturalismo.   

Che ne sarà di noi

anno: 2004   
regia: VERONESI, GIOVANNI  
genere: commedia  
con Silvio Muccino, Violante Placido, Giuseppe Sanfelice, Elio Germano, Valeria Solarino, Enrico Silvestrin, Katy Louise Sanders, Myriam Catania, Eleonora Sergio, Mauro Marino, Jamil Hammoudi, Pino Quartullo, Paola Tiziana Cruciani, Alessia De Montis, Manuela Gatti, Muro Marchese, Dorotea Mercuri, Luis Molteni, Efi Papathedouro, Tommaso Spinelli, Rocco Papaleo  
location: Grecia, Italia
voto: 7  

Chiuso il capitolo degli esami di maturità, Matteo, Paolo e Manuel si mettono in viaggio per la Grecia nella prospettiva mentale di compiere una sorta di viaggio iniziatico alla scoperta di loro stessi. In realtà le cose sono assai più terra-terra: Matteo (Muccino) sta inseguendo la ragazza di cui è innamorato (Placido) che però tresca con uno più grande di lei (Silvestrin), mentre gli altri due prendono le distanze da realtà che non accettano.
Scritto a quattro mani dal regista con Silvio Muccino, Che ne sarà di noi è un teen movie capace di mettere a nudo illusioni e disillusioni di una generazione X alla ricerca di un'identità: l'amore come luogo topico, l'amicizia come rifugio, la volubilità come attitudine di vita tratteggiano in maniera sincera questi ragazzi del terzo millennio, tra cliché e paura di crescere.

lunedì 25 luglio 2005

L'inventore di favole (Shattered Glass)

anno: 2004   
regia: RAY, BILLY   
genere: drammatico   
con Hayden Christensen, Peter Sarsgaard, Chloe Sevigny, Melanie Lynskey, Steve Zahn, Hank Azaria, Rosario Dawson, Luke Kirby, Jamie Elman, Mark Blum   
location: Usa
voto: 8   

Nel 1998 il direttore di una blasonata rivista di politica e costume a stelle e strisce (il New Republic, il magazine dell'Air Force One…) licenzia il suo più promettente redattore, l'appena 24enne Stephen Glass (Christensen). Il direttore (Sarsgaard) ha scoperto che il ragazzo ha inventato di sana pianta un articolo che parlava di un congresso hacker, arrivando a mettere su un'insostenibile architettura di menzogne. È soltanto la punta dell'iceberg: Stephen ha letteralmente inventato molti altri articoli e la redazione del New Republic è costretta a esprimere le sue scuse ai propri lettori.
Raccontato come una spy-story, L'inventore di favole - che ha la sua origine in un articolo di Buzz Bissinger - usa il giornalismo come una metafora per raccontare un'ambizione straripante, incapace di fermarsi persino davanti all'evidenza delle cose.    

domenica 24 luglio 2005

La morte sospesa

anno: 2005   
regia: MacDONALD, KEVIN  
genere: documentario  
con Nicholas Aaron, Brendan Mackey, Ollie Ryall, Simon Yates, Joe Simpson, Richard Hawking  
location: Perù, Regno Unito
voto: 8

Nel 1985 Joe e Simon, due arrampicatori inglesi poco più che ventenni, sfidarono una delle vette più impervie della catena andina che solca il Perù. Là dove tanti avevano fallito, i due decidono di tentare l'impossibile. Toccata la vetta, però, le cose cominciarono a complicarsi sulla via del ritorno: Joe si rompe una gamba; Simon tenta di calarlo a colpi di cordata, fino a quando un crepaccio imprevisto mette lo stesso Simon davanti a una scelta obbligata: quella di tagliare la corda del compagno. Tornato alla base, Simon, in compagnia di Richard, si logora l'anima tra dubbi e rimorsi: non sa che Joe è riuscito a salvarsi. Dopo quattro giorni si ritroveranno al campo base. Alternando documentario e fiction, le testimonianze dei tre protagonisti con la ricostruzione di finzione, questo bellissimo film riesce a restituire le sensazioni più primordiali - la paura, la dignità, la determinazione, il coraggio, il terrore, l'amicizia - con un'unica girandola di imprese consumate nell'arco di una settimana.    

domenica 17 luglio 2005

Tre mogli

anno: 2001       
regia: RISI, MARCO   
genere: commedia   
con Francesca D'aloja, Iaia Forte, Silke, Cluudio "Greg" Gregori, Loles Leon, Juan Palomino, Mirta Wons, Patricia Echegoyen, Beppe Fiorello   
location: Argentina, Italia
voto: 4,5   

Tre donne aspettano, ciascuna nella propria casa, il rientro dei rispettivi mariti per il cenone di capodanno. Le tre hanno una cosa in comune: i loro mariti - dipendenti della stessa banca seppure con ruoli diversi - hanno rapinato la stessa e sono volati in Argentina. Le donne, pedinate da un misterioso investigatore, vanno alla ricerca dei consorti in Sud America. Ma il viaggio sarà anche l'occasione per guardarsi dentro e ricominciare una nuova vita senza di loro.
Un Marco Risi allo sbando cuce sulla moglie Francesca D'Aloja e sulla sue sodali un filmettino dalla trama esile esile, affidato a tre interpreti di pessimo livello. I paesaggi ipnotizzanti della Patagonia e le gag di Greg danno il minimo sindacale di valore a un film inutile.    

venerdì 8 luglio 2005

Ferro 3 - La casa vuota

anno: 2004       
regia: KI-DUK, KIM   
genere: fantastico   
con Seoung-yeon Lee, Hee Jae, Hyuk-ho Kwon, Jin-mo Joo, Jeong-ho Choi, Joo-suk Lee, Mi-sook Lee, Sung-hyuk Moon, Jee-ah Park, Jae-yong Jang, Dah-hae Lee, Han Kim, Se-jin Park, Dong-jin Park, Jong sub Lee, Ui-soo Lee    
location: Corea del Sud
voto: 6   

Entra come un fantasma nella case dei proprietari partiti per le vacanze, ripara tutto ciò che non funziona, lava i panni, si appisola, si fa una doccia e riparte come un eroe gentile il protagonista (Lee) di questo insolito film di Kim Ki-Duk. Nella parabola avventurosa del protagonista si imbatte una donna triste e maltrattata dal marito (Jae), che decide di seguire il ragazzo in un'avventura sentimentale afasica, fatta di una complicità che tocca il grado zero del dialogo. Ma il ragazzo finisce in carcere, la sua fisicità gentile si dematerializza in una presenza impalpabile e vendicativa. Così il film rivela la propria chiave metaforica: l'umanità vista come una casa disabitata, che aspetta un'azione, al di là del bene e del male, per poter cambiare, imparando a prendere e lasciare.    

martedì 5 luglio 2005

La guerra dei mondi (The war of worlds)

anno: 2005       
regia: SPIELBERG, STEVEN  
genere: fantascienza  
con Tom Cruise, Justin Chatwin, Dakota Fanning, Tim Robbins, Miranda Otto, David alan Basche, Yul Vazquez, James Dumont, Daniel Franzese, Michalina Almindo, Cass Asher, Tania Barone, Gerald Blakey, David Blanc, Benny Ciaramello, Shanna Collins, David Conley, Robert Dagasta, Ambi Daniel, Crystal Dawne, Joseph Debona, Matt Dewinkeleer, Jane Di nicola, Robert Feeley, Miguel antonio Ferrer, Takayo Fischer, David Gere, Stephen Gevedon, Jennifer Glasgow, Rick Gonzalez, Tommy Guiffre, David Harbour, Amy Hohn, Elizabeth jayne Hong, John thompson Hopkins, Priscilla Hopkins, Tracy Howe, Dalon Huntington, Daniel a. Jacobs, Freddie Johnson, Ingrid Johnson, Lauri Johnson, Johnny Kastl, George Katt, Vladislav Kozlov, January Lavoy, Christy Lee, Lorelei Llee, Riley g. Matthews jr., Mariann Mayberry, Kirsten Nelson, Emily Nilsen, Jorge Pallo, Dempsey Pappion, Rick Pisarro, Sharrieff Pugh, Laura zoe Quist, Bill Richards, Ann Robinson, Rachelle Roderick, Cory Rodriguez, Amy Ryan, Camillia Sanes, Rafael Sardina, John Scurti, Columbus Short, Ty keegan Simpkins, Chris Todd, Ed Vassallo, Lenny Venito, Travis aaron Wade, Michael Waldron, Lisa ann Walter, Christopher evan Welch, Julie White, Christopher Wiackley, Marlon Young, Dianne Zaremba, Eric Zuckerman          
location: Usa
voto: 3

La terra trema. No, non è un film di Visconti. È il film del plutarca di Hollywood, del Bill Gates dei 35 millimetri, del monarca dei multiplex: Steven Spielberg. La terra trema perché - da chissà quanti anni - lì sotto ci sono dei giganteschi tripodi, infernali macchine da guerra che qualche alieno ha seppellito per poi venire a riprendersele e sterminare l'umanità del pianeta Terra. Al centro della vicenda c'è Ray Ferrier (Cruise), papà losangelino che ha l'ingrato compito di passare il week-end con i figli. Con altissima lezione pedagogica, papà Ray pensa bene di accaparrarsi l'unica auto funzionate della zona, di scappare, quindi di lasciare il figliastro a combattere contro il fronte alieno. Tra dialoghi-spazzatura che non vanno oltre l'interiezione ("Accidenti!", oppure "aiuto!" o ancora "papa! Papà! Urlato con voce stridula dalla marmocchia co-protagonista), il film vivacchia tra un effetto speciale e un altro, tenendo lo spettatore nella spasmodica attesa di riuscire prima o poi a vedere la parola "fine".    

martedì 21 giugno 2005

Quo vadis, baby?

anno: 2005       
regia: SALVATORES, GABRIELE  
genere: noir  
con Angela Baraldi, Gigio Alberti, Claudia Zanella, Luigi Maria Burruano, Andrea Renzi, Elio Germano, Bebo Storti  
location: Italia
voto: 5  

La "scatola nera" del suicidio di Ada Contini (Zanella), aspirante attrice che a Roma vede eclissarsi il suo sogno, più che altro è uno scatolone di videocassette che - a 16 anni dal fatto - arrivano nella casa bolognese della sorella di Ada, Giorgia (Baraldi), investigatrice privata alle dipendenze del padre (Burruano). Incuriosita, Giorgia si mette alla ricerca di A., un personaggio misterioso la cui identità non viene mai rivelata da Ada nelle videocassette. La ricerca porta Giorgia a Roma, dove conosce Andrea (Alberti), affascinante professore universitario col quale ingaggia una relazione. Gli indizi sul perché del suicidio di Ada salteranno fuori proprio nella casa di Andrea.
Salvatores conserva il suo repertorio a suon di spinelli e citazioni cinematografiche (qui si va dal titolo a Ultimo tango a Parigi, fino a Jules e Jim e M - Il mostro di Düsseldorf) e trasforma una Bologna notturna in un paesaggio gotico dominato dai giochi d'ombra dei lampioni. Per il resto c'è molto mestiere e poco succo nel plot narrativo ricavato dal romanzo di Grazia Verasani che il regista ha sceneggiato con Fabio Scamoni.    

lunedì 30 maggio 2005

Le crociate

anno: 2005       
regia: SCOTT, RIDLEY  
genere: guerra  
con Orlando Bloom, Eva Green, Jeremy Irons, David Thewlis, Brendan Gleeson, Marton Csokas, Liam Neeson, Ghassan Massoud, Velibor Topic, Alexander Siddig, Edward Norton, Iain Glain, Jouko Ahola, Shane Attwooll, Tim Barlow, Peter Cant, Nikolaj Coster-waldau, Nathalie Cox, Emilio Doorgasingh, Samira Draa, Eriq Ebouaney, Khaled El nabaoui, Giannina Facio, Jon Finch, Michael Fitzgerald, Philip Glenister, Martin Hancock, Lofti yahya Jedidi, Kevin Mckidd, Nasser Memarzia, Steven Robertson, Matthew Rutherford, Karim Saleh, Michael Shaeffer, Michael Sheen, Ulrich Thomsen, Bronson Webb, Angus Wright  
location: Usa       
voto: 4

Nel XII secolo il maniscalco Baliano (Bllom), ritrovato il padre mai conosciuto prima nella figura di un grande cavaliere (Neeson), decide di partire per le crociate in Terra Santa. Ma qui le ambizioni del successore al trono (Csokas) metteranno a repentaglio l'incolumità degli abitanti di Gerusalemme, messa a ferro e fuoco dall'offensiva del feroce Saladino (Massoud).
Per un'ora e mezza l'effetto soporifero è garantito a tutti: le crociate in chiave polpettone sembrano la trasposizione di Beautiful ai tempi del Medio Evo. Sono invece le imponenti scenografie, le scene delle battaglie e i dettagli sulle tattiche e l'ingegneria bellica a farla da padrona e a trasformare l'ambizioso e tutt'altro che riuscito lavoro di Scott in una docu-fiction sui significati della guerra ai tempi delle Crociate. Debole, scontato e didascalico il parallelismo con l'attualità, segnato da un intramontabile conflitto tra culture.    

sabato 21 maggio 2005

Jalla! Jalla! (Presto! Presto!)

anno: 2001       
regia: FARES, JOSEF   
genere: commedia   
con Fares Fares, Torkel Petersson, Tuva Novotny, Laleh Pourkarim, Sofi ahlstrom Helleday, Leonard Terfelt, Jan Fares, Benyam Eriksson, Khatoun Fares, Abdulahad Fares, Ingemar Carlehed, Harry Goldstein, Tommy Andersson, Christer Fjallstrom           
location: Svezia
voto: 6   

Roro (Fares Fares) e Mans (Patterson) sono grandi amici. Il primo è un libanese trapiantato in Svezia con una famiglia che non gli dà pace: lo vogliono a tutti i costi sposato con una connazionale nonostante Roro sia felicemente fidanzato con una ragazza del posto. Il secondo è afflitto da una (passeggera?) crisi di impotenza. Risolveranno i loro problemi quando decideranno di prenderli di petto senza girarci intorno.
Leggero, divertente, disseminato di facce che ispirano simpatia, il film del 24enne libanese Josef Fares trasmette allegria con quelle sue venature giovanilistiche non prive di una creatività naïf, che mette simpaticamente alla berlina gli ostinati costumi della comunità libanese.    

martedì 17 maggio 2005

School of rock

anno: 2003       
regia: LINKLATER, RICHARD  
genere: musicale  
con Jack Black, Mike White, Joan Cusack, Sarah Silverman, Joey Gaydos jr., Miranda Cosgrove, Kevin alexander Clark, Robert Tsai, Maryam Hassan, Rebecca Brown, Joanna p. Adler, Aleisha Allen, Lucas Babin, Kim Brockington, Crash Cortez, Carlos j. Da silva, Macintyre Dixon, Michael Dominguez-rudolph, Suzzanne Douglass, Wally Dunn, Brian Falduto, Mary Fortune, Heather Goldenhersh, Scott Graham, Jordan-claire Green, Kimberly Grigsby, Caitlin Hale, Cole Hawkins, John e. Highsmith, Tim Hopper, James Hosey, Zachary Infante, Nicky Katt, Timothy 'speed' Levitch, Robert Lin, Chris Line, Angelo Massagli, Riley g. Matthews jr., Kate Mcgregor-stewart, Kathleen Mcnenny, Kyle Meaney, Marty Murphy, Jaclyn Neidenthal, Ian O'malley, Eron Otcasek, Lucas Papaelias, Adam Pascal, Elisa Pugliese, Amy Sedaris, Barry Shurchin, Mandy Siegfried, Chris Stack, Sharon Washington, Frank Whaley, Lee Wilkof  
location: Usa
voto: 5,5  

Prendete Un poliziotto alle elementari, mettete al posto di Schwarzenegger un tipo svitato ed esagitato con una viscerale passione per la musica rock come Jack Black e ottenete come risultato questo film senza nessuna pretesa. La storia è quella di un mezzo sbandato che, per sbarcare il lunario, si fa ingaggiare sotto mentite spoglie nella scuola elementare più prestigiosa degli States. La truffa per un po' va avanti e l'improvvisato insegnante riesce a fare breccia negli animi dei suoi ragazzi grazie a una vitalissima carica energica e un fare iconoclasta trascinante. Quando le famiglie dei giovani e la preside (Cusack) scoprono il trucco, gli studenti sono ormai irretiti dal loro originalissimo mentore, con cui organizzano una grandiosa partecipazione a un concorso per complessi musicali.
La trama di School of rock è talmente inconsistente che Jack Black deve fare gli straordinari per tenere incollata su di lui la macchina da presa per più di un'ora e mezza. Ma alla lunga l'istrinismo del protagonista deborda e diventa insostenibile.    

domenica 15 maggio 2005

Ladri di barzellette

anno: 2004       
regia: COLELLA, BRUNO * GIULIANO, LEONARDO    
genere: comico    
con Bruno Colella, Angelo Di Gennaro, Aurelio Grimaldi, Guya Jelo, Stefano Masciarelli, Pablo e Pedro, Massimo Spata, Remo Remotti, Giancarlo Vanentino, Maurizo Antonini, Claudio Lardo, Arturo Paglia, Francesca Milani, Virginia Raffaele, Danio De Santis, Lucia Sardo, Alex Partexano, Alvaro Vitali, Stefania Corona                
location: Italia
voto: 2    

Per realizzare una trilogia su Aldo Moro un produttore cinematografico è disposto persino a girare il sequel del film dei Vanzina sulle barzellette, campione d'incassi. Il suo inflessibile regista gli mette però il bastone tra le ruote.
L'idea di raccontare quello che avviene nel retrobottega del cinema non è affatto nuova. Qui l'espediente è fragilissimo e gira sul nulla pneumatico, alternando la finzione degli incubi notturni del regista ai siparietti in cui le barzellette vengono raccontate con lo sguardo i macchina. Avvilente e vagamente velleitario, ma con l'unico pregio di essere talmente sgangherato da apparire persino simpatico.    

venerdì 13 maggio 2005

Quando sei nato non puoi più nasconderti

anno: 2005       
regia: GIORDANA, MARCO TULLIO  
genere: drammatico  
con Alessio Boni, Michela Cescon, Rodolfo Corsato, Matteo Gadola, Ester Hazan, Vlad alexandru Toma, Marcello Prayer, Giovanni Martorana, Andrea Tidona, Adriana Asti, Lola Peploe, Simonetta Solder, Fuschia katherine Sumner, Paolo Bonanni, Walter Da pozzo, Emmanuel Dabone, Fall Diop el hadji iba hamet, Ana caterina Morariu, Mohamed Nejib zoghlami, Sini Ngindu bindanda, Kubiwimania george Valdesturlo          
location: Italia
voto: 6

Durante una escursione in barca a vela il dodicenne Sandro (Gadola) finisce in mare. Quando suo padre (Boni), un facoltoso imprenditore bresciano, se ne accorge, sembra ormai troppo tardi. In realtà Sandro è stato miracolosamente salvato da una delle tante "carrette" del mare che portano i clandestini sulle coste del nostro paese. Per Sandro si tratta di un viatico che lo porterà a conoscere l'esistenza di un mondo completamente diverso da quello nel quale è abituato a vivere.
Riflessione su un tema di estrema attualità come quello dell'immigrazione clandestina, Quando sei nato non puoi più nasconderti fa l'impossibile per evitare di cadere nelle trappole dei luoghi comuni. Il risultato che ottiene il copione di Gordana, Ruilli e Petraglia non va però al di là del prodotto di maniera, nel quale traspare l'evidente difficoltà di dare al film un finale possibile.