regia: GONZALEZ INARRITU, ALEJANDRO
genere: drammatico
con Sean Penn, Benicio Del toro, Naomi Watts, Charlotte Gainsbourg, Danny Huston, Carly Nahon, Nick Nichols, Claire Pakis, John Rubinstein, Eddie Marsan, Carlo Alban, Wayne e. Beech jr., Alex Blagg, Stephen Bridgewater, Paul Calderon, Harmony Carrigan, David Chattam, Annie Corley, Teresa Delgado, Catherine Dent, Terry dee Draper, Clea Duvall, Tony Guiton, Anastasia Herin, Keith lamont Johnson, Melissa Leo, Marc Musso, Denis O'hare, Jennifer Pfalzgraff, Loyd keith Salter, Jeff Schmidt, Arron Shiver, Quang hai Tran, Tony Vaughn, John boyd West
location: Usa
voto: 8
I 21 grammi del titolo sono quelli che - secondo una diceria popolare - il corpo perderebbe al momento della morte. È il peso dell'anima. Ed è su quel peso che si avvita questo film molto cerebrale di Alejandro Gonzales Inarritu. La storia, costruita con un meccanismo a puzzle che spinge la miscela di fatti e tempi ai limiti della comprensibilità, è quella di un professore di matematica (Sean Penn) cardiopatico che - ricevuto in extremis il cuore di un donatore - si vuole mettere sulle tracce del suo benefattore (Huston). Sicché scopre che il donatore è morto travolto insieme alle due figliolette da un ex-avanzo di galera ossessionato da sentimenti religiosi e determinato a redimersi (un Benicio Del Toro di impressionante bravura). Il professore riesce a contattare la moglie del morto (Watts), se ne invaghisce, finge di assecondarla nel progetto di giustiziarla e finisce con lo spararsi al cuore.
La cosa che colpisce dell'opera seconda di questo regista di indubbio talento è la complessità del meccanismo narrativo, che rischia di mettere in secondo piano i personaggi. Eppure l'operazione, spinta ai limiti del virtuosismo, riesce magnificamente, gli interpreti gareggiano in bravura e il tema della vita-morte è sviscerato in tutte le sue possibili declinazioni. Soggetto di Guillermo Arriaga. Da menzionare anche l'ottima colonna sonora di Gustavo Santaolalla. Coppa Volpi come miglior attore protagonista a Sean Penn al Festival di Venezia.
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