mercoledì 26 gennaio 2005

Confidenze troppo intime

anno: 2004       
regia: LECONTE, PATRICE 
genere: drammatico 
con Fabrice Luchini, Sandrine Bonnaire, Michel Duchaussoy, Anne Brochet, Gilbert Melki, Laurent Gamelon, Helene Surgere, Urbain Cancelier, Isabelle Petit-jacques
location: Francia
voto: 7

Nello studio di un fiscalista (Luchini) entra una donna sulla quarantina (Bonnaire), in crisi coniugale, desiderosa di parlare con uno psichiatra dei suoi problemi. Il caso vuole che il fiscalista venga scambiato per lo psichiatra, che ha lo studio sul suo stesso piano, e così la donna inizia le sue confessioni. Lui tenta di spiegare come stanno le cose, ci riesce dopo qualche incontro ma a quel punto il rapporto tra i due prosegue, prendendo pieghe imprevedibili che metteranno a nudo le difficoltà esistenziali dei due.
C'è una frase che restituisce il senso dell'intero film, ed è quella con cui il vero psichiatra dice al fiscalista: "In fondo io e lei facciamo lo stesso mestiere: parliamo di ciò che si può dichiarare e di ciò che non si può". È la frase che giustifica con piglio intellettuale l'equivoco che è alla base di questo film complesso, raffinatissimo nei dialoghi, recitato in maniera superlativa dai due protagonisti, claustrofobico tanto nell'ambientazione quanto nella rappresentazione dell'implosione esistenziale dei due protagonisti. Confidenze troppo intime tuttavia non convince pienamente per via di un finale anodino, prodotto forse dall'impossibilità di far tornare al pettine i numerosi nodi dell'intreccio narrativo.    

martedì 25 gennaio 2005

36 Quai des Orfevres

anno: 2005       
regia: MARCHAL, OLIVIER
genere: poliziesco
con Daniel Auteuil, Gerard Depardieu, Andre' Dussollier, Roschdy Zem, Valeria Golino, Daniel Duval, Francis Renaud, Catherine Marchal, Guy Lecluyse, Alain Figlarz, Vincent Moscato, Anne Consigny, Stephane Metzger, Solene Biasch, Aurore Auteuil, Ludovic Berthillot, Serge Beuchat, Jean-louis Bihoreau, Christine Chansou, Philippe Chaubet, Stephanie Coubard, Anna D'annunzio, Eric Defosse, Mylene Demongeot, Ivan Franek, Christian Geffroy, Thierry Guerrib, Cyrille Hertel, Lena Jam-panoi, Frederic Maramber, Olivier Marchal, Patrick Medioni, Laurent Olmedo, Stephane Orsolani, Jo Prestia, Christophe Rouzaud, Denis Sylvain 
location: Francia           
voto: 6,5


La lotta a una banda che da alcuni mesi mette a segno rocambolesche rapine lasciando una scia di sangue sul proprio cammino rappresenta per Lèo Vrinks (Auteuil), capo della squadra anticrimine, e Denis Klein (Depardieu), capo della squadra investigativa e pronto intervento, l'occasione per assicurarsi una poltrona al 36, Quai des Orfèvres, la sede del comando di Polizia a Parigi. Vrinks usa le maniere forti ma è leale e non ambisce al potere, mentre Klein è un poliziotto semialcolizzato, ambizioso ben oltre le proprie capacità e perfettamente impermeabile alle regole, comprese quelle dell'amicizia. Sicché gabba il collega, lo fa finire nelle patrie galere per sette anni e, come se non bastasse, gli uccide anche la moglie. Ma il destino prima o poi viene a riscuotere il suo credito e non è detto che abbia la faccia di Lèo Vrinks…
Primo lungometraggio di un ex-poliziotto che conosce bene le dinamiche del mestiere e che con altrettanto mestiere dirige un polar dai toni crepuscolari, nel quale Bene e Male si confondono in un'orgia di violenza iperrealista che pur non aggiungendo granché al genere poliziesco, ha comunque una sua forza seduttiva. Strepitosi i due protagonisti, ma anche i gregari non sono da meno. Co-protagoniste le sigarette: non c'è quasi sequenza senza che ce ne sia almeno una accesa.    

domenica 2 gennaio 2005

Closer

anno: 2004   
regia: NICHOLS, MIKE
genere: drammatico
con Natalie Portman, Jude Law, Clive Owen, Julia Roberts, Nick Hobbs, Colin Stinton, Jaclynn Tiffany Brown, Steve Benham, Michael Haley, Peter Rnic
location: Usa   
voto: 5,5

Un redattore di giornale con velleità letterarie (Law), una spogliarellista (Portman), un dermatologo (Owen) e una fotografa di fama internazionale (Roberts). A Londra, il caso intreccia le vite dei quattro, che iniziano delle relazioni di coppia non troppo convinte: il giornalista-scrittore con la giovane spogliarellista, il medico con la fotografa. Tutto si complica quando lo scrittore comincia a corteggiare la fotografa, innescando le reazioni dei due partner traditi.
La trama, che nella messa in scena e nella progressione narrativa denuncia in maniera palmare la sua origine teatrale (la peace teatrale è di Patrick Marber), rovista tra le molte possibili variazioni sul tema delle relazioni pericolose e delle geometrie dei sentimenti. Alla pari di altri registi che hanno superato la settantina, il vegliardo Nichols iscrive il quadrilatero amoroso sul motivo dei toni pruriginosi in cui la pelle gioca un ruolo determinante (ci sono un dermatologo e una spogliarellista, ma la passione è declinata interamente secondo la grammatica dei corpi). Il film tuttavia poggia sulla dialettica tra verità e menzogna come asse d'equilibrio del rapporto di coppia. I dialoghi a tratti sfociano nella banalità, il doppiaggio (quello di Francesco Pannofino in primis) toglie meriti agli attori e il film volteggia tra momenti di forte suggestione psicologica e l'incapacità di trovare quel guizzo che in passato aveva guidato la mano di un maestro come Mike Nichols. I titoli di testa e quelli di coda sono contrappuntati dalla struggente canzone The blower's daughter, di Damien Rice    

sabato 1 gennaio 2005

Il popolo migratore

anno: 2002       
regia: PERRIN, JACQUES
genere: documentario
location: Francia
voto:5

Commenti scarni e didascalici, immagini di rara efficacia: è questo il succo del film Il popolo migratore, diretto da Jacques Perrin (già protagonista di pellicole come Nuovo Cinema Paradiso), servito da una troupe di oltre quattrocento persone che in quasi un lustro di lavoro hanno realizzato questo encomiabile documentario che riprende uccelli di ogni specie a qualsiasi latitudine e longitudine, grazie anche alle stupefacenti riprese con il deltaplano. Obbligatorio l'accostamento con Il pianeta azzurro e Microcosmos.