martedì 17 settembre 2002

L'imbalsamatore

anno: 2002   
regia: GARRONE, MATTEO  
genere: drammatico  
con Ernesto Mahieux, Valerio Foglia Manzillo, Elisabetta Rocchetti, Lina Bernardi, Pietro Biondi, Bernardino Terracciano, Marcella Granito  
location: Italia       
voto: 8

All'ingenuo ventenne Valerio (Foglia Manzillo), un bellissimo marcantonio di Castel Volturno, non pare vero di lasciare il lavoro di cuoco per fare il tassidermista con Peppino (Mahieux), un cinquantenne nano invischiato con la camorra, che lo riempie di soldi e di attenzioni. Le cose sembrano filare lisce fino a quando nella loro vita non compare Debora (Rocchetti), una ragazza cremonese che non impiega molto a capire i secondi fini di Peppino. Insofferente alla nuova arrivata, Peppino mette i due ragazzi alla porta, si corrode per la perdita del giovane e lo raggiunge a Cremona, dove lo aspetta una tragica fine.
Il quarto film di Garrone rivela una maturità espressiva e un talento figurativo rimasti sulle quinte dei film precedenti. Abilissimo nel raccontare un'atmosfera morbosa e torbida, sorprendente nella ricerca di una dimensione figurativa diafana, nella quale i paesaggi vengono smembrati fino a presentarsi come fantomatiche lande, raffinatissimo nel mantenere in perfetto equilibrio la dimensione emotiva del film, senza spingere mai sul pedale dell'esagerazione e conservando un registro di impressionante verismo, Garrone trova attraverso la forza simbolica dei corpi (la fisicità prorompente di Valerio, il nanismo di Peppino, il volto rifatto di Debora) una chiave originalissima per raccontare il suo apologo sull'impossibilità di essere normali.

lunedì 16 settembre 2002

Magdalene (The Magdalene sisters)

anno: 2002   
regia: MULLAN, PETER 
genere: drammatico 
con Geraldine McEwan, Anne-Marie Duff, Dorothy Duffy, Nora-Jane Noone, Eileen Walsh 
location: Irlanda
voto: 10


Prologo: nel 1964 tre ragazze irlandesi vengono rinchiuse nel convento della Maddalena per espiare i loro presunti peccati. Brutalizzate psicologicamente e fisicamente, umiliate, calunniate, le tre sono tra le tante testimoni impotenti delle vessazioni perpetrate ai danni di tutte le ospiti del convento-lager, in particolare di una ragazza ritardata alla quale spetta un sottofinale agghiacciante. Diversamente determinate, caratterialmente ineguali, vagamente solidali, ciascuna di esse troverà una via di fuga dal convento.
Al suo secondo lungometraggio, Mullan dirige un film da cineteca che entra di diritto tra i capolavori della settima arte. Con un coraggio iconoclasta e anticonformista, l'attore-regista irlandese sceglie di raccontare una delle tante atrocità compiute in nome del cattolicesimo attraverso quattro storie esemplari, senza cedere mai al pietismo, senza una sola inquadratura di troppo e con un rigore espressivo sorprendente per un regista che non è precisamente un veterano. Potente, durissimo, sobrio, figurativamente perfetto e magistralmente interpretato, Magdalene ha strameritato il Leone d'oro al Festival del cinema di Venezia.    

lunedì 2 settembre 2002

Lo sperone nudo (The naked spur)

anno: 1952       
regia: MANN, ANTHONY
genere: western  
con James Stewart, Janet Leigh  
location: Usa
voto: 6

Spacciandosi per uno sceriffo, Robert Kemp (Stewart) convince un cercatore d'oro (Mitchell) a seguirlo in una caccia all'uomo (Ryan) tra i monti dell'Ovest americano. Ai due si unisce un disertore (Meeker) che ha un conto in sospeso con alcuni indiani. Catturata la preda, accompagnata da una ragazza devota (Leigh), ciascuno dei tre cercherà di portare a destinazione da solo il bandito, che mangia la foglia e punta sui reciproci sospetti per cercare una via di fuga.
Apologo sull'avidità umana, il film tratto da un soggetto di Sam Rolfe e Harold Jack Bloom è un western scarno, girato con pochi mezzi, eppure di grande efficacia narrativa. Dietro il rudimentale pretesto del plot, il regista cela una dimensione lirica che fa della psicologia dei cinque protagonisti del film l'aspetto più accattivante.