mercoledì 20 dicembre 2000

Galline in fuga (Chicken run)

anno: 2000       
regia: LORD, PETER * PARK, NICK  
genere: animazione  
location: Regno Unito
voto: 8  

Destinate a diventare un pasticcio di pollo a causa della loro scarsa produzione di uova, le galline di un pollaio-lager dell'Inghilterra, guidate da Gaia, mettono a punto piani su piani per fuggire dal posto dove sono rinchiuse. L'occasione buona si presenta quando nel pollaio arriva Rocki Bulboa, un pollo da circo che dice di saper volare…
Dopo l'esilarante Wallace & Gromit, la "collezione Aardman" bissa il successo di critica e pubblico con un film d'animazione quasi altrettanto eccellente. Abbandonata la struttura ad episodi, i personaggi in plastilina di Park e Lord sono al servizio di una vicenda ricca di trovate rocambolesche e fantasiose, che toccano il culmine nella scena in cui Rocki e Gaia finiscono dentro il mega-impianto industriale rischiando di finire in scatola.    

domenica 17 dicembre 2000

Le verità nascoste

anno: 2000       
regia: ZEMECKIS, ROBERT  
genere: horror  
con Harrison Ford, Michelle Pfeiffer, D.Scrawid  
location: Usa
voto: 6,5

Un chimico di prima grandezza (Harrison Ford), professore universitario col complesso di un padre più bravo di lui, sta portando a termine una ricerca importantissima per la sua carriera quando la moglie di seconde nozze (Michelle Pfeiffer) comincia a denunciare incomprensibili fenomeni dispercettivi. Fantasia o realtà? A seguire la trama scritta da Clark Gregg i sospetti prima convergono su un vicino di casa, quindi l'asse si sposta sul paranormale, per finire nel grandguignol degli ultimi venti minuti di questo lungo film (oltre 2 ore e mezza). La donna, che vive in una enorme casa di rimpetto ad uno dei grandi laghi del Vermont, vede infatti le porte aprirsi da sole e scricchiolare, le cornici rompersi, il computer accendersi da solo. L'aiuto dello psicanalista non le giova, quello di un'amica neppure. Decide così di mettersi in contatto con lo spirito del fantasma che comincia ad apparirle sempre più spesso e scopre così che il marito ha avuto una tresca con una studentessa che si era affezionata un po' troppo e che per questo era stata eliminata. Dopo avere compreso che la moglie ha scoperto la verità, il marito perfetto si trasforma allora in un sadico killer, pur non riuscendo a compiere il secondo omicidio.
Girato con maestria sopraffina, interpretato splendidamente (soprattutto dalla Pfeiffer), percorso da una tensione da pelle d'oca, scandito da colpi di scena a non finire, il film di Zemeckis ha soprattutto un merito: quello di riuscire a raccontare l'abreazione attraverso un plot narrativo che sembra prediligere la strada del paranormale. La figura del mosaico, alla fine, si ricompone: ma sullo sfondo rimangono troppo evidenti le tracce dei depistaggi narrativi (con tanto di richiami a La finestra sul cortile di Hitchcock e ad Angoscia di Cukor), elementi pletorici in una trama che non richiedeva tanta sovrabbondanza.    

venerdì 15 dicembre 2000

Amici miei

anno: 1974       
regia: MONICELLI, MARIO
genere: commedia
con Ugo Tognazzi, Gastone Moschin, Philippe Noiret, Duilio Del Prete, O.Karlatos, Adolfo Celi, Milena Vukotic, Silvia Dionisio, F.Tamantini, Angela Goodwin, M.Traversi       
location: Italia       
voto: 6,5

Le "zingarate" di quattro amici fiorentini (più uno aggiunto), eterni adolescenti acchiappasottane e perennemente votati alla goliardia: uno di loro (Ugo Tognazzi) è un nobile decaduto, poi c'è il gestore di un bar (Duilio Del Prete), un giornalista (Philip Noiret), un architetto (Gastone Moschin) e un medico (Adolfo Celi).
Tra gag e schiaffi ai viaggiatori in partenza sulle carrozze ferroviarie, si srotola uno dei film-culto della commedia all'italiana anni settanta, perennemente in bilico tra il tono faceto degli scherzi operati dai protagonisti e quello nostalgico e saturnino di chi sente avanzare gli anni. Alla distanza, il copione di Pietro Germi, Piero De Bernardi, Leo Benvenuti e Tullio Pinelli risente del logorio del tempo: le gag sono di quelle che hanno fatto scuola (come la famosissima "supercazzola prematurata con scappellamento a destra", di un gigantesco Tognazzi). Il registro vira però non di rado sul pecoreccio, con tanto di elegia escrementizia. Come dire che Amici miei sta agli anni settanta come il cinema dei Vanzina sta agli anni ottanta e novanta. E non a caso Carlo Vanzina riveste qui i panni di aiuto regista.    

giovedì 14 dicembre 2000

La carica dei 101 – Questa volta la magia è vera (101 dalmatians)

anno: 1996       
regia: HEREK, STEPHEN   
genere: commedia   
con Glenn Close, Jeff Daniels, J.Richardson, J.Plowright, Hugh Laurie, M.Williams, J.Shrapnel   
location: Regno Unito
voto: 6   

A Londra la stilista Crudelia Demon (Glenn Close) vuole a tutti i costi un abito confezionato con pelle di cuccioli dalmata. Grazie a due maccabei riesce a rapirne 99, 15 dei quali vengono sottratti ad una cucciolata di solerti genitori che, grazie all'aiuto di tanti altri animali, riescono a portare in salvo tutti i cuccioli.
Basato sul celebre romanzo per bambini scritto da Dodie Smith The one hundred and one dalmatians, sceneggiato da John Hughes e magnificamente interpretato da Glenn Close, La carica dei 101 è aggiornato agli anni novanta: ci sono i videogiochi e l'alta moda come impresa ma gli umani rimangono inetti ed irresponsabili, mentre agli animali - che rispetto alla versione in cartoni animati hanno perso la parola - rimane il compito di intervenire nelle situazioni cruciali.    

domenica 10 dicembre 2000

Rischiose abitudini (The grifters)

anno: 1990
regia: FREARS, STEPHEN 
genere: noir 
con John Cusak, Anjelica Huston, Annette Bening, P.Hingle, J.T.Walsh, C.Napier, H.Jones, G.Sartain, Steve Tobolowsky 
location: Usa
voto: 8 

Muovendosi tra corse truccate all'ippodromo, messinscena spettacolari e truffe di bassa lega, Roy (Cusack), sua madre Lilly (Huston) e la sua fidanzata Maira (Bening) sperano nel colpo che li sistemi definitivamente. Ma tra Baltimora, Los Angeles e Phoenix, dove i tre caracollano cercando di realizzare colpi su colpi, gangster e sciacalli vigilano su tutto. E due di loro andranno incontro a tragici destini.
Prodotto da Martin Scorsese e tratto dal romanzo The grifters di Jim Thompson (il grandissimo sceneggiatore di Orizzonti di gloria; qui la sceneggiatura è di Donald E.Westlake, lo sceneggiatore di Senza un attimo di tregua), Rischiose abitudini imbocca la strada del noir con tutto un corredo di suggestioni parallele: il rapporto morboso ai limiti dell'incesto tra madre e figlio, l'odio belluino tra "nuora" e "suocera",  e poi lusso, motel, pellicce, prostituzione e la truffa come ambizione intellettuale. Un modo ipertrofico ma anche originale di raccontare la seduzione del male.    

venerdì 8 dicembre 2000

Incompreso (Vita col figlio)

anno: 1966   
regia: COMENCINI, LUIGI 
genere: drammatico 
con Anthony Quayle, Stefano Colagrande, Simone Giannozzi, Adriana Facchetti, Silla Bettini, Rino Benini, Giorgia Moll, Graziella Granata, John Sharp, Anna Maria Nardini, Franco Fantoni 
location: Italia
voto: 8

Alla morte della madre, il piccolo Andrea (Colagrande) cerca conforto nel padre (Quayle), console inglese presso l'ambasciata di Firenze. Ma l'uomo, che vede in Andrea un ragazzino forte e insensibile, gli preferisce il fratello più piccolo (Giannozzi). Soltanto davanti alla tragedia della morte di Andrea il padre riuscirà a capire i bisogni del figlio.
A cavaliere tra il sentimentalismo in stile deamicisiano e le analisi di Mitscherlich sulla nascita di "una società senza padre", Comencini analizza la psicologia del rapporto tra padre e figlio in un'ottica che gli è congeniale: lasciando cioè sullo sfondo la dimensione sociologica e facendo aggallare quella squisitamente emotiva. Nella libera riduzione cinematografica di Leo Benvenuti e Piero De Bernardi (con la collaborazione di Lucia Drudi Demby e Giuseppe Mangione), tratta dal romanzo omonimo di Florence Montgomery, motivi di autentica commozione si alternano ad altri francamente retorici per un film che rimane comunque un caposaldo del genere psicopedagogico.

mercoledì 6 dicembre 2000

Parlando & sparlando (Walking & talking)


anno: 1995       
regia: HOLOFCENER, NICOLE
genere: commedia
con Catherine Keener, Anne Heche, T.Field, Liev Schreiber, K.Corrigan, R.Barinkoff, J.Siravo, L.Cohen, V.Pastore       
location: Usa
voto:5

Amelia (Catherine Keneer) e Laura (Anne Heche) sono amiche d'infanzia. Quando però Laura si fidanza, Amelia si sente isolata ed estromessa. La relazione con un noleggiatore di videocassette le va a rotoli a causa dell'amica, che a sua volta è in procinto di sposarsi senza convinzione. Le due amiche sapranno risolvere i loro problemi sentimentali?
Al suo esordio nel cinema indipendente made in Usa, la Holofcener scrive e dirige un film intimista e a tratti spiritoso, ma che "procede a forza di chiacchiere e battutine" (Levantesi), con troppe concessioni alla banalità e servito da interpreti decisamente mediocri.    

martedì 5 dicembre 2000

Grazie per la cioccolata (Merci piur le chocolat)

anno: 2000   
regia: CHABROL, CLAUDE 
genere: noir 
con Isabelle Huppert, Jacques Dutronc, Michel Robin, Mathieu Simonet, Brigitte Catillon, Rodolphe Pauly, Anna Mouglalis    
location: Svizzera
voto: 7 

Losanna (Svizzera). Dopo avere saputo accidentalmente di essere stata il possibile oggetto di uno scambio di culla alla nascita, una giovane pianista (Mouglalis) è determinata a conoscere il suo probabile padre. L'uomo, a sua volta, è un affermato pianista, che da poco ha sposato per la seconda volta una ricca industriale (Isabelle Huppert) dopo avere perso la precedente, amatissima moglie. La ragazza non impiega molto a capire che dietro la squisita cortesia della donna si cela il progetto di una lenta carneficina.
Per l'ennesima volta la Huppert, autentica musa del regista francese, torna ad interpretare la parte della femmina diabolica (in Un affare di donne praticava aborti clandestini mentre ne Il buio nella mente massacrava la famiglia presso la quale prestava servizio). Lo spunto di partenza è intrigante, lo svolgimento algido e fortemente morboso, l'epilogo misteriosamente aperto: quali sono le vere motivazioni della donna, ricca e potente? E perché suo marito scopre tutto di colpo? Recitazione raffinata, ambienti sibaritici, intreccio avvolgente. Un perfetto esercizio di stile.

domenica 3 dicembre 2000

R.D.F. Rumori Di Fondo

anno: 1996       
regia: CAMARCA, CLAUDIO 
genere: thriller 
con F.Dominedò, Giuditta Del Vecchio, F.Meoni, Andrea Occhipinti, Antonello Fassari, Licia Maglietta, V.Di Prima, M.Rigon 
location: Italia
voto:5

Nel tentativo di rapinare l'usuraio che lo tiene sulla corda da anni (Antonello Fassari), Zago (Domenidò), un giovane spiantato della periferia romana, dove vive insieme alla fidanzata che si prostituisce e al fratello che governa le pecore, finisce assediato dalla Polizia, guidata da un ispettore protervo e corrotto (Andrea Occhipinti). La vicenda finisce in tragedia: Zago tenta di prendere in ostaggio la donna che ha assistito all'omicidio dell'estorsore (Licia Maglietta) ma finisce a sua volta ucciso dal fratello.
Dopo la microcriminalità meneghina (Quattro bravi ragazzi), Camarca getta lo sguardo con piglio documentaristico su quella romana. Tra Pasolini e un underground che strizza l'occhio a quello d'oltreoceano, il film assume i caratteri di un western metropolitano in stile Quel pomeriggio di un giorno da cani, con molti cliché e qualche sadismo gratuito (come la perforazione del capezzolo della fidanzata di Zago).