martedì 28 novembre 2000

Fratello, dove sei? (O bother, where art thou?)

anno: 2000       
regia: COEN, JOEL * COHEN, ETHAN  
genere: musicale  
con George Clooney, John Turturro, T.Blake Nelson, John Goodman, C.Durning, Michael Badalucco, Holly Hunter  
location: Usa
voto:7

Durante la Grande Depressione, Ulisse (George Clooney) fugge da un penitenziario del Mississippi con altri due galeotti, promettendo loro di recuperare il tesoro che aveva nascosto prima di finire in galera. Ai tre si apparecchieranno avventure di ogni sorta ma anche un inatteso successo nel campo discografico.
I fratelli Coen rivisitano alla loro maniera - grottesca, strampalata, pantagruelica come sempre - anche l'Odissea di Omero. Immagini da virtuoso del cinema, recitazione prodigiosa, qualche risata e bizzarrie sparse ovunque: ipertrofico e dionisiaco, il cinema di Joel Coen rimane ancora a un soffio dalle vette della cinematografia mondiale.    

mercoledì 15 novembre 2000

Estate romana

anno: 2000   
regia: GARRONE, MATTEO 
genere: grottesco 
con Rossella Or, Monica Nappo, Salvatore Sansone, Victor Cavallo, Simone Carella, Rosellina Neri, Ester Astrologo, Paolo Sassanelli, Giuseppe Picciotto, Michela Paolucci, Giuseppe Arena, Alex De Martino, Valeria Bendoni, Ulisse Benedetti, Clemenza Fantoni, Angelo De Florio, Elena De Martino, Elena Fioravanti, Dino Abbrescia 
location: Italia
voto: 7 

In una Roma giubilare (quella del quartiere Esquilino, nei pressi di Piazza Vittorio) devastata dai lavori a cielo aperto, Rossella (Or) fa ritorno per trovare i suoi vecchi amici, "alla ricerca di sé stessa": Salvatore (Sansone), scenografo bislacco ed indolente, e la sua assistente Monica (Nappo), separata e con doppio lavoro. Le esistenze dei tre si trascinano confusamente tra i capricci del quotidiano, gli arrembaggi del caso, la svogliatezza dell'essere. Rossella vorrebbe riprendere velleitariamente l'esperienza del teatro d'avanguardia, quello stesso per il quale Salvatore sta costruendo uno strampalato mappamondo gigante…
Erede di una quasi-tradizione che in Italia ha il suo capostipite più recente in Io sono un autarchico di Moretti (di cui Garrone - non a caso - è astato assistente alla regia), Estate romana è un film eterodosso, indipendente con purezza, girato con macchina in spalla e pochissimi mezzi, recitato in maniera esemplare, corredato da una serie di situazioni disperatamente grottesche che ne fanno una sorta di LaCapagira all'amatriciana. Un film capace di raccontare, con umorismo ed ironia, l'equilibrio convulso delle vite di tre novelli Candidi costretti al disagio di un mondo caotico.    

martedì 7 novembre 2000

Controvento

anno: 2000       
regia: DEL MONTE, PETER  
genere: drammatico  
con Margherita Buy, Ennio Fantastichini, Valeria Golino, Maria Monti, Eleonora Danco          
location: Italia
voto: 6,5  

Clara (Margherita Buy) e Nina (Valeria Golino) sono due sorelle che vivono a Torino esistenze solitarie, hanno rapporti sporadici con una madre (Maria Monti) che gioca a fare il Ponzio Pilato e di quando in quando si incontrano. Sono una l'opposto dell'altra: tanto implosa, controllata, razionale e distaccata è Clara, quanto imprevedibile, esuberante, incontrollata e disposta a gettare via la vita è Nina. I binari delle loro esistenze procederanno verso una "soluzione terapeutica" grazie all'incontro con Leo (Ennio Fantastichini, qui in una parte à la Depardieu), infermiere alcolista, un po' squinternato ed ex amante di Nina, col quale per la prima volta Clara si lascia andare, dando alla sua vita una dimensione più umana. Per Nina si apparecchierà invece una tragica soluzione alla sua esistenza.
Il copione di Gloria Malatesta, Claudia Sbarigia e Peter Del Monte gioca su tutta la gamma di chiaroscuri dei quali tre attori straordinari si mostrano perfettamente all'altezza. Il gioco di specchi - imperniato stavolta sullo yin e lo yang delle personalità delle due sorelle - è ancora una volta nel cinema di Del Monte la chiave narrativa per raccontare due percorsi esistenziali opposti e difficili, immersi nel cielo scuro e perennemente minaccioso di una Torino fotografata negli angoli degradati. Intenso, ben cesellato nei dettagli (il monologo della Buy al telefono è straordinario non soltanto nell'interpretazione, ma anche nella scrittura), il film di Del Monte si perde soltanto nello spazio eccessivo concesso ai personaggi di contorno, non sempre all'altezza della situazione. "La cambio io la vita che non ce fa la fa a cambiare me", canta Patty Pravo in E dimmi che non vuoi morire, molto opportunamente inserita sui titoli di coda del film.    

domenica 5 novembre 2000

Casinò

anno: 1995   
regia: SCORSESE, MARTIN   
genere: gangster   
con Robert De Niro, Sharon Stone, Joe Pesci, James Woods, Don Rockles, Phillip Suriano, Frank Vincent, Pasquale Cajano, Alan King, Kevin Pollak, L.Q. Jones, Dick Smothers, John Bloom, Melissa Prophet, Bill Allison, Vinny Vella, Catherine Scorsese, Erika Von Tagen, Jerry Vale, Jayne Meadows, Oscar Goodman, Frankie Avalon, Steve Allen   
location: Usa
voto: 9   

1983. A Las Vegas l'ebreo Sam "Asso" Rothstein (Robert De Niro) vorrebbe rilevare la gestione di un grosso casinò nella speranza di arricchirsi senza ricorrere esplicitamente alla malavita. Tra soldi trafugati di nascosto, pestaggi, raccomandazioni, l'infatuazione per una puttana isterica dal cuore di pietra che diventa sua moglie (Sharon Stone), Asso ha un bel daffare per tenere in equilibrio i rapporti con la mafia, padrona del casinò. Il suo braccio destro (Joe Pesci) - un omuncolo terribile ed efferato proprio come Stalin - e sua moglie avranno il destino che meritano, mentre lui la scamperà persino ad un tentativo di omicidio col tritolo.
Basato sul libro di Nicholas Pileggi (che lo ha poi sceneggiato con Scorsese), Casino volteggia con la cinepresa dietro le quinte che animano quella macchina da soldi istituzionalizzata che è il casinò, con tutti i furfanti, le puttane e gli amici sedicenti che lo popolano. Abiti elegantissimi, montaggio da grande cinema d'Autore, musica rock incalzante, attori bravissimi con un De Niro stratosferico e turbonarrazione: tutto al servizio di un tema chiuso in una sola frase, che De Niro rivolge alla moglie Sharon Stone: "Posso fidarmi di te? Posso fidarmi di te? Posso fidarmi di te?".

mercoledì 1 novembre 2000

Mouchette – Tutta la vita in una notte

anno: 1967       
regia: BRESSON, ROBERT   
genere: drammatico   
con N.Nortier, J.C.Guilbert, P.Hebert, M.Cardinal, J.Vimenet, M.Susini, S.Huguenin, M.Trichet, R.Chabrun   
location: Francia
voto: 3   

L'adolescente Mouchette (Nadine Nortier) vive nella provincia francese, emarginata dai compagni. Un giorno viene violentata da un bracconiere. Torna a casa, dove trova la madre - la sola persona con la quale vive - in fin di vita. Torna sul luogo della violenza e, rotolandosi per una scarpata, si suicida.
Tratto ancora da Georges Bernanos dopo Il diario di un curato di campagna, il film, che sfodera il consueto stile algido di Bresson, "è una perorazione alta e solenne a favore di chi dalla vita non può sperare che la morte" (Kezich). Un tetro bianco e nero, la totale rarefazione dei dialoghi e l'impotenza della protagonista davanti ad una realtà impossibile, la sua disperazione panica sembrano potere trovare la loro unica consolazione nel suicidio.