martedì 23 maggio 2006

4-4-2 il gioco più bello del mondo

anno: 2006   
regia: CARRILLO, MICHELE  * CUPELLINI, CLAUDIO * LAGI, FRANCESCO * JOHNSON, ROAN OCCAM ANTHONY
genere: commedia a episodi
con Alessandro Guasco, Nino D'Angelo, Roberto Citran, Rolando Ravello, Francesca Inaudi, Alba Rohrwacher, Piera Degli Esposti, Gigio Alberti, Hady Sy Mohamed, Antonio Catania, Valerio Mastandrea, Cecilia Eleonora Pippo, Franco Gianni, Pietro Canestrelli, Guglielmo Favilla, Paola Pasqui, Renato Sannio, Giulia Gozzini, Federica Lenzi, Chiara Lelli, Raffaella Lebboroni, Marco Conte, Marcello Marziali, Stefano Scherini, Emanuele Barresi, Michele De Virgilio, Mauro Farfuglia, Julio Salvator Solinas Moreschi, Anna Battaglia, Filippo Vitte, Maria Rosaria Terracino, Mauro Pirovano, Giovanni Luca Izzo, Bruno Gambarotta, Maurizio Tesei, Sergio Pierattini, Massimo Reale, Francesco Gabriele, Alessia Bellotto, Marco Cortesi, Lucrezia Bottiglieri, Anna Foglietta, Leonardo Maddalena, Gaetano Di Vaio
location: Italia   
voto: 7

Mentre nella primavera del 2006 il calcio italico marcisce sempre di più tra gli intrighi del direttore sportivo Moggi e le scommesse del calciatore Buffon, il cinema vara - sotto gli auspici di Paolo Virzì - un bel film in quattro episodi sui lati meno noti ma altrettanto poco edificanti del mondo del pallone.
Il primo episodio ("Meglio di Maradona", di Michele Carrillo; voto: 5) racconta la rapida parabola di un ragazzino napoletano di dieci anni con i piedi fatati (Guasco): la Juventus lo vuole con sé ma il fenomeno in erba preferisce il suo mister verace (D'Angelo) e i suoi amici di sempre all'atmosfera ingessata della società piemontese.
Il secondo episodio ("La donna del mister", diretto da Claudio Cupellini; voto: 4,5), esplora il mondo del calcio femminile: un allenatore despota (Ravello) è in procinto di sposarsi con una malcapitata (Rohrwacher) alla quale una calciatrice lesbica apre gli occhi prima che sia troppo tardi.
Il terzo episodio ("Balondor", di Francesco Lagi; voto: 4) è appena sotto gli altri: un procuratore improvvisato e sprovveduto (Alberti, che qui Gigioneggia un po' troppo...) cerca di combinare un affare col Milan, portandogli un bambino del Mali che è pieno di talento ma è cardiopatico.
L'ultimo episodio ("Il terzo portiere", di Roan Occam Anthony Johnson; voto: 4) racconta una storia dei giorni nostri: un portiere che ha nel curriculum i campi della serie A (Mastandrea, che qui esibisce un credibilissimo accento toscano) vorrebbe vendersi una partita decisiva insieme a due compagni: ma l'occasione di poter giocare ancora una volta dopo tanta panchina lo fa desistere all'ultimo momento.
Più che un film sul calcio, 4-4-2 è un film dove il calcio fa da sponda alla misura socioantropologica di certe stramberie tutte italiane, guardando ora al contrasto culturale (il settentrione e i meridione del primo episodio), ora a quello di genere (le donne e gli uomini de "La donna del mister"), agli stereotipi dell'occidente ricco e dell'Africa povera ("Balondor") e alle meschinità della provincia ("Il terzo portiere"). Il tutto condito con efficace senso narrativo e umorismo.    

lunedì 22 maggio 2006

A history of violence

anno: 2005   
regia: CRONENBERG, DAVID 
genere: thriller 
con Viggo Mortensen, Maria Bello, Ed Harris, William Hurt, Ashton Holmes, Heidi Hayes, Steve Arbuckle, Kyle Schmid, Sumela Kay, April Mullen, Greg Bryk, Connor Price, Morgan Kelly, Ian Matthews, Jason Barbeck, Evan Rose 
location: Usa   
voto: 8,5

L'esistenza di Tom Stoll (Mortensen) scorre felicemente tra l'affetto per la famiglia e la serenità di un lavoro onesto come gestore di una tavola calda. La sua vita imbocca un altro percorso quando, dopo essere stato scaraventato sui media per un atto eroico col quale ha sventato una rapina nel suo locale, gli si presenta il suo losco passato sotto le spoglie di Carl Fogarty (Harris), che vuole pareggiare i conti dopo che Tom gli ha sfregiato il volto e cavato un occhio. Moglie, figli e amici non sanno nulla del passato di Tom, né che si guadagnava il pane facendo il killer. Ma Tom ormai ha cambiato vita, è un altro e l'unico modo per continuare ad esserlo è liberarsi completamente del suo passato e di un fratello (Hurt) che lo perseguita.
Uno dei migliori Cronenberg di sempre, tratto dal romanzo a fumetti Una storia violenta di John Vagner, sceneggiato da Josh Olson, che scruta nel torbido, proprio come piace a Cronenberg, tornato ancora una volta sul tema della doppiezza umana con un film asciutto ad altissima tensione.    

mercoledì 10 maggio 2006

Anche libero va bene

anno: 2006   
regia: ROSSI STUART, KIM
genere: drammatico
con Alessandro Morace, Kim Rossi Stuart, Barbora Bobulova, Marta Nobili
location: Italia
voto: 10

L'undicenne Tommi (Morace) vive a Roma con il padre Renato (Rossi Stuart) e la sorella Viola (Nobili). Da quando, per l'ennesima volta, la mamma (Bobulova) se n'è andata di casa, i tre - sotto la guida paterna - cercano di restare uniti. Quando la mamma torna ancora a casa, si riaccendono le speranze, che saranno irrimediabilmente eclissate.
All'esordio dietro la macchina da presa, Kim Rossi Stuart dirige un film girato quasi per intero tra le pareti domestiche, attraverso le quali racconta la precarietà della famiglia vista con gli occhi di un bambino in un'età difficile. Papà Renato è tanto determinato quanto fragile e sempre al limite della crisi di nervi ma è l'unico rifugio possibile per i due ragazzini. Con un'interpretazione straordinaria, molte scene di enorme impatto emotivo e senza neppure il timore di sconcertare qualcuno per le scelte stilistiche (la scena di una delle arrabbiature paterne culmina in una bestemmia), il film di Rossi Stuart è uno degli esordi più belli che il cinema italiano di inizio millennio possa ricordare.

lunedì 1 maggio 2006

The truth about Charlie

anno: 2003   
regia: DEMME, JONATHAN  
genere: giallo  
con Mark Wahlberg, Thandie Newton, Tim Robbins, Park Joong-Hoon, Ted Levine, Jim Brooks, Lisa Gay Hamilton, Christine Boisson, Stephen Dillane, Frederique Meininger, Magali' Noel, Simon Abkarian, Sakina Jaffrey, Agnes Varda, Charles Aznavour, Anna Karina  
location: Usa
voto: 5  

Tornata dalle vacanze, Regina Lambert (Newton) trova la sua enorme casa parigina letteralmente vuota e una brutta sorpresa: la polizia la informa della morte del marito (Dillane). La donna in verità stava meditando da qualche tempo la separazione dall'uomo sposato appena pochi mesi prima e con una vita assai misteriosa. È anche per questo che la prima sospettata è lei. Un sedicente spasimante (Wahlberg) le offre aiuto e protezione da tre loschi figuri interessati a mettere le mani sul patrimonio del defunto mentre un altro uomo (Robbins), che dichiara di essere un agente segreto, le detta le mosse per mettersi in salvo.
Il remake di Sciarada di Stanley Donen non è meno aggrovigliato dell'originale, forse anche a causa del numero eccessivo di persone che ci hanno messo le mani (Demme, Steve Schmidt, Peter Joshua e Jessica Bendinger) e il film gira su un'unica idea: l'ambiguità di tutti i personaggi.