sabato 30 giugno 2001

Boom

anno: 1999       
regia: ZACCARIELLO, ANDREA    
genere: commedia a episodi    
con Piero Natoli, Pier Maria Cecchini, Alessandro Di Carlo, Eliana Miglio, Tiziana Pini, Serena Bonanno, Andrea Muzzi, Brad Harris, Ilaria Occhini, Irma Capcec Minutolo, Cristofer Ahrens, Sergio Ammirata, Mario Grossi, D.Zamponi, A.Di Carlo    
location: Italia
voto: 2    

Tre episodi nella Roma popolare. Nel primo Dante (Natoli), genitore scarsamente alfabetizzato, vorrebbe che il proprio figlio facesse il calciatore da grande. Ma il bambino non ne vuole sapere, prende fior di voti a scuola e alla fine sarà il padre a prendere il diploma di terza media. Nel secondo episodio un cameriere ha aspirazioni da cantante retrò. Nel terzo, Aurelio (Cecchini), un uomo prossimo alla quarantina, vive nel mito del padre mai conosciuto, quel Gordon Steele che negli anni sessanta si affermò nel nostro cinema interpretando la parte di Maciste in diversi film.
Zaccariello aggiorna la saga de I mostri agli anni novanta. La comicità è greve, le battute sanno di barzelletta posticcia e la regia è confusa. Il ritratto popolare di un'Italia alla ricerca del boom rimane soltanto una sparata nel titolo.    

sabato 23 giugno 2001

Il dolce domani (The sweet hereafter)

anno: 1997       
regia: EGOYAN, ATOM   
genere: drammatico   
con Ian Holm, Maury Chaykin, Peter Donaldson, Bruce Greenwood, David Hemblen, Brooke Johnson, Arsinée Khanjian, Tom McCamus, Stephamie Morgenstern, Earl Pastko, Sarah Polley, Gabrielle Rose, Alberta Watson    
location: Usa
voto: 5,5   

Una cittadina del New Hampshire è in lutto: uno scuolabus è uscito di strada portando alla morte quasi tutti i bambini in viaggio. Si salvano solo la conducente e una ragazza. Sul posto arriva un avvocato (Holm) "avvelenato da amari risentimenti contro la vita" (Kezich) deciso a rappresentare le famiglie colpite dalla tragedia contro la fabbrica che ha prodotto il mezzo. Ma tra omertà e diffidenza la strada si fa difficile e il mistero si infittisce.
Il film dell'armeno-canadese Egoyan - basato sul romanzo di Russell Banks - inizia come una detective story, si contorce in una costellazione di flashback non sempre limpidi e si trasforma nel dramma personale dell'avvocato. Insignito a Cannes con il gran premio della Giuria, Il dolce domani convince a metà: troppo prossimo alla fiction per rappresentare il dolore, troppo incerto sulla scelta narrativa da adottare.