mercoledì 30 aprile 2003

Il talento di Mr.Ripley (The talented Mr.Ripley)

anno: 2000       
regia: MINGHELLA, ANTHONY   
genere: noir   
con Matt Damon, Gwyneth Paltrow, Jude Law, Cate Blanchett, Philip Seymour Hoffman, Jack Davenport, James Rebhorn, Sergio Rubini, Philip Baker Hall, Celia Weston, Rosario Fiorello, Stefania Rocca, Ivano Marescotti, Anna Longhi, Alessandro Fabrizi           
location: Italia, Usa
voto: 7   

Il talento di Tommy Ripley (Damon) è quello di inventarsi una vita non sua. Quando Mr. Greenleaf, il facoltoso genitore di un ragazzo che se la spassa in una località balneare italiana, lo incarica di fargli un resoconto sulla vita del figlio, Tommy viene abbacinato dal miraggio di una vita che ha sempre sognato, raffinata e agiatissima. Si infila allora pretestuosamente nella vita di Ricky Greenleaf, entra nelle sue grazie, se ne innamora e alla fine lo uccide, assumendone l'identità. È da questo punto che il film decolla su un registro pirandelliano che deve moltissimo al romanzo di Patricia Highsmith, abilmente sceneggiato da Anthony Minghella, nel quale Tommy Ripley scivola con spregiudicata agilità dalla propria identità a quella di Ricky, inanellando un'inarrestabile catena di omicidi. Su questo film scritto benissimo e carico di tensione aleggia un'atmosfera morbosa e claustrofibica, che fa da sfondo al tema dell'omosessualità latente del protagonista, ragazzo dalle mille facce alla disperata ricerca di un'identità, che trova tutta la sua potenza metaforica nell'amore per la musica classica e l'odio per il jazz, che pur gli tocca fingere di amare quando impersona Ricky.    

sabato 26 aprile 2003

Confessioni di una mente pericolosa (Confessions of a dangerous mind)

anno: 2003       
regia: CLOONEY, GEORGE   
genere: biografico   
con Sam Rockwell, Drew Barrymore, George Clooney, Julia Roberts           
location: Usa
voto: 2   

Chi volesse sapere da dove vengono i vari Marzullo, D'Eusanio, Castagna, Funari, De Filippi, Costanzo & C., vada a vedere il film d'esordio nei panni di regista di George Clooney. Vi si racconta infatti la storia - basata su una fittissima documentazione - di un presentatore da strapazzo, un antesignano della televisione-spazzatura, che negli anni '50 oltre a proporre idee immonde per la tv, venne assoldato per quasi un ventennio come sicario della CIA, impegnatissima a debellare ogni focolaio di comunismo nel pianeta. Come regista, Clooney è magniloquente: abusa di viraggio della pellicola, inquadratura ardite, effetti-luce, loop in fase di montaggio. Accanto a tanto esibizionismo tecnico, c'è il nulla pneumatico del racconto: la vicenda, mutati i tempi e i luoghi, si ripete sempre identica per quasi due ore, in un film privo di tensione, oleografico ed asettico.    

mercoledì 16 aprile 2003

L’anima gemella

anno: 2003       
regia: RUBINI, SERGIO  
genere: commedia fantastica  
con Valentina Cervi, Violante Placido, Michele Ventucci, Sergio Rubini          
location: Italia
voto: 3

Face off stavolta parla il dialetto barese. Una erfida ragazza di famiglia agiatissima (Cervi)), si vede sfuggire il suo promesso sposo (Ventucci) proprio al momento del fatidico "sì". Per riaverlo, ricorre agli artifici del trafficone figlio di una fattucchiera (Rubini), che la trasforma nella rivale (Placido). Pentito, l'uomo trasforma l'altra nell'una che, sotto le nuove spoglie, riuscirà comunque a riconquistare il suo amato. Poco più di una commedia sentimentale per adolescenti, a cavaliere tra una soap opera e Cenerentola, il film di Rubini è un'opera sotto tono nella quale il regista-attore ritaglia per sé gli unici momenti godibili.    

venerdì 4 aprile 2003

Dillo con parole mie

anno: 2003       
regia: LUCHETTI, DANIELE
genere: commedia
con Stefania Montorsi, Martina Merlino, Giampaolo Morelli, Marco Piras       
location: Grecia, Italia
voto:1

Le parole del titolo non sono quelle di Daniele Luchetti, regista che ha licenziato film di tutto rispetto come Arriva la bufera, Il portaborse e La scuola. Quelle parole, in fase di soggetto e di sceneggiatura, le ha invece scritte Stefania Montorsi, compagna del regista e attrice di dubbie qualità, che col suo copione ci porta in un'isola della Grecia, dove zia Stefania (la stessa Montorsi) spera di trovare la quiete all'indomani della chiusura del rapporto con Andrea (Morelli) e dove sua nipote, la quindicenne Meggy (Merlino), spera di riuscire a perdere la verginità. La bislacca commedia degli equivoci prevede, guarda un po', che Meggy si vada ad innamorare, ignara, proprio di Andrea, anch'egli deciso a smaltire i ricordi della relazione nella medesima isola. Nel finale prevedibilissimo (Stefania e Andrea tornano insieme) c'è posto anche per un imbarazzante sipario in chiave musical.
Dopo il flop del film precedente (I piccoli maestri), Luchetti imbocca direttamente la strada del suicidio artistico. Ad un copione insipido si somma l'incapacità delle due protagoniste, la ricerca della battuta a tutti i costi e qualche furberia in fase di montaggio, con tanto di siparietti nei quali gruppi di vacanzieri di mezzo mondo presentano se stessi. Troppo, davvero troppo, per non lasciare di stucco lo spettatore più bendisposto, che in Dillo con parole mie non può cogliere neppure un vago spunto di riflessione sul confronto intergenerazionale.