venerdì 28 agosto 2009

L'era glaciale 3 - L'alba dei dinosauri (Ice Age: Dawn of the Dinosaurs)

anno: 2009       
regia: SANDANHA, CARLOS * THURMEIER, MICHAEL  
genere: animazione  
location: Usa
voto: 6

In piena era glaciale, 20000 anni fa, il bradipo Sid, afflitto dal complesso di Calimero, trova tre uova di dinosauro e si candida ad allevare i cuccioli che ne verranno. La faccenda suscita le ire della vera madre e costringe i sodali di Sid - una coppia di mammut, una tigre, due opossum e il furetto Buck - a mettersi sulle sue tracce, scoprendo una sorta di universo parallelo popolato da giganteschi dinosauri.
Al terzo episodio L'era glaciale comincia a mostrare un po' la corda. Alle animazioni impeccabili e alla girandola di intuizioni visive pirotecniche fa da contrappeso uno spunto narrativo fiacco, intermittente, a tratti pretestuoso, puntellato dagli inserti di cui è protagonista lo scoiattolo Scrat, autentica icona del film, che nel terzo episodio della serie trova l'anima gemella. A Carlos Saldanha, che aveva diretto il film precedente, si aggiunge qui Mike Thurmeier: forse proprio dal raddoppio di personale in cabina di regia dipende qualche cedimento nel ritmo e la pretestuosità del tema legato alla genitorialità.    

giovedì 27 agosto 2009

2 giorni a Parigi (Deux jours à Paris)

regia: DELPY, JULIE    genere: commedia  
con Julie Delpy, Adam Goldberg, Daniel Brühl, Marie Pillet, Albert Delpy, Aleksia Landeau, Adan Jodorowsky, Alexandre Nahon, Verónica R. Moreno, Ludovic Berthillot, Chick Ortega  
location: Francia
voto:5

Reduci da una vacanza a Venezia, Jack (Goldberg) e Marion (Delpy) fanno tappa a Parigi prima di rientrare in America, dove vivono. Lui è un arredatore d'interni ipocondriaco e tachilalico, lei una fotografa con una spiccata attitudine alle bugie. I due giorni parigini diventano per Jack l'occasione per entrare nel passato di Marion e scoprirne gli altarini.
Al suo esordio dietro la macchina da presa l'attrice Julie Delpy trova una chiave piuttosto originale per raccontare il confronto tra culture filtrandolo attraverso il prisma del rapporto di coppia. C'è molto di francese, da una certa inclinazione intellettuale al gusto per le tematiche trattate in modo insolito, quella del sesso su tutte. Ma ci sono anche i dialoghi caustici à là Woody Allen, spesso inutilmente serrati, molti luoghi comuni e un fastidioso doppiaggio che alterna per metà del film l'italiano al francese, elemento che penalizza questo lungometraggio sul meticciato culturale che ha comunque molti momenti gustosi, pur essendo percorso da una vena dissimulatamene tronfia.    

mercoledì 26 agosto 2009

Salvador - 26 anni contro

anno: 2007   
regia: HUERGA, MANUEL
genere: storico
con Daniel Brühl, Tristán Ulloa, Leonardo Sbaraglia, Leonor Watling, Ingrid Rubio, Celso Bugallo, Mercedes Sampietro, Olalla Escribano, Carlota Olcina, Bea Segura, Andrea V. Rossotto, Jacob Torres, Joel Joan, Pau Derqui, Oriol Vila, Jordi García, Biel Durán, Andrea Ros, Carlos Fuentes, Manel Barceló, Joaquín Climent, Aida Folch, William Miller, Simon Bellouard, Marc Rodríguez
location: Spagna   
voto: 6,5

Nel 1974 Salvador Puig Antich (Bruhl, l'attore che si era fatto notare con Goodbye Lenin) fu l'ultimo condannato alla garrota dal regime di Franco, in Spagna. Il film di Manuel Huerga ricostruisce le atmosfere di quegli anni con uno stile classico e sobrio, raccontando prima l'epoca dell'attività svolta dal protagonista presso il Movimiento Ibèrico de Liberaciòn (MIL), formazione di estrema sinistra che si autofinanziava attraverso le rapine, per passare poi a raccontare il periodo del carcere e infine la mobilitazione nazionale e internazionale per salvare la vita a Salvador.
Opera di forte impegno politico, Salvador è assai più convincente nelle parti più intimiste - quelle in cui si racconta il dolore dei familiari e dei compagni di lotta ma anche quello del secondino - che non in quelle più propriamente storiche, che sembrano occhieggiare a certi stilemi hollywoodiani senza averne la potenza iconografica. Una certa prolissità e il cedimento al sentimentalismo tolgono valore a un film comunque di grande interesse, che racconta la tragedia di uno dei tanti martiri del trentennio orribile di storia iberica.    

lunedì 17 agosto 2009

Un uomo, una donna (Un homme et une femme)

anno: 1966   
regia: LELOUCH, CLAUDE  
genere: sentimentale  
con Anouk Aimée, Jean-Louis Trintignant, Pierre Barouh, Valerie Lagrange, Simone Paris, Souad Amidou, Yane Barry, Henri Chemin, Paul Le Person, Gerard Sire, Antoine Sire  
location: Francia
voto: 3

Due vedovi si conoscono andando a trovare i rispettivi figli in collegio. Si frequentano, si innamorano, si lasciano.
Come abbia fatto un film che si propone dichiaratamente come il più corrivo dei fotoromanzi a fare incetta di premi, tra cui la Palma d'oro a Cannes e l'Oscar come miglior film straniero, rimane un mistero. Si tratta infatti di "una storiella da quattro soldi" (Kezich), attenta alla fotografia (che alterna bianco e nero e colore) e alla cornice del racconto - tra corse automobilistiche e set cinematografici - nella quale la vena romantica più grossolana risulta essere il tratto emergente.   

mercoledì 12 agosto 2009

Flash of genius

anno: 2009       
regia: ABRAHAM, MARC
genere: biografico
con Greg Kinnear, Tim Eddis, Warren Belle, Karl Pruner, Bill Lake, Dermot Mulroney, Lauren Graham, Landon Norris, Shae Norris, Steven Woodworth, Victoria Learn, Dylan Authors, Ronn Sarosiak, Gavin Kuiack, Ben Kuiak, Tom Rooney, Kate Parker, Andrew Gillies, Duane Murray, Kate Greenhouse, Philip Nessel, Liam Titcomb, Sal Scozzari, Daniel Roebuck, Mitch Pileggi, Richard Blackburn, Michael Spencer-Davis, Michael Rhodes, Nicole Crozier, Sergio Di Zio, Ashley Wright, Jonathan Whittaker, Richard Fitzpatrick, Jared Durand, London Angelis, Matthew Edison, Kristian Truelsen, Simon Reynolds, Dennis Akayama, Liam Wright, Owen Wright, Quancetia Hamilton, Alan Alda, Aaron Abrams, Jake Abel, Tim Kelleher, Tatiana Maslany, Bill Smitrovich, Conor O'Farrell, Isaac Lupien, Grant Boyle, Ashton Doudelet, Josette Halpert, Bruce Gooch, Chuck Shamata    
location: Usa
voto: 6

Negli anni sessanta il professor Kearns (Kinnear) brevettò a Detroit il tergicristalli a intermittenza. La Ford - che sembrava interessata al progetto - glielo rifiutò, per poi copiarlo. Con insuperabile caparbietà, Kearns impiegò 12 anni della propria vita per riuscire a portare la major dell'industria automobilistica in tribunale, uscendone ricchissimo dopo avere perso lavoro e famiglia.
Già produttore cinematografico, Marc Abraham esordisce alla regia mettendo in scena una storia vera che è la quintessenza del Sogno Americano: il sistema ha le sue falle - sembra volerci dire - ma è intrinsecamente giusto se Davide sconfigge Golia. Cinema dalla struttura assai classica, che parte come una commedia, si trasforma in melodramma e si chiude come un legal movie, guardando alle opere di Capra e Coppola. Siamo al crocevia tra Tucker un uomo e il suo sogno, Erin Brockovich e Mr.Smith va a Washington, ma col pedale spinto sulla retorica della famiglia.    

sabato 8 agosto 2009

Nemico pubblico n°1 - L' istinto di morte (L'instinct de mort)

anno: 2009   
regia: RICHET, JEAN-FRANCOIS    
genere: gangster    
con Vincent Cassel, Cécile De France, Gérard Depardieu, Gilles Lellouche, Roy Dupuis, Elena Anaya, Michel Duchaussoy, Myriam Boyer, Florence Thomassin, Abdelhafid Metalsi    
location: Francia
voto: 5    

Prima parte della biopic (adeguatamente romanzata) di Jacques Mesrine (Cassel), l'uomo che prima di diventare uno dei più temuti criminali di Francia (ma impazzò - insieme alla sua compagna - anche in Quebec) fu soldato ribelle dell'esercito francese in Algeria.
Polar algido con accenti hollywoodiani, L'istinto di morte è un film discontinuo, tutto focalizzato sulla figura megalomanica del protagonista. Cassel giganteggia mettendo in ombra il resto del cast, la regia alterna accelerazioni thriller con scorci descrittivi con Richet che trova nella autobiografia del protagonista - da cui è tratto il film - lo spunto per collaudare il mix tra gangster movie e cinema di ambientazione carceraria, come aveva già fatto nel precedente Assault on Precinct 13, remake di un film di John Carpenter.