sabato 30 ottobre 2004

La ballata dei lavavetri

anno: 1998       
regia: DEL MONTE, PETER
genere: drammatico
con Olek Mincer, Agata Buzek, Kim Rossi Stuart, Andrzej Grabowski, Grazina Wolszak, Eljana Nikolova Popova, Romuald Andrzej Klos, Marco Lucarelli, Gabriele Bocciarelli, Victor Cavallo
location: Italia
voto: 3

Fine anni Ottanta. Arrivata a Roma, una famiglia di polacchi cerca di sopravvivere adattandosi ai lavori più umili. Un padre, con suo fratello e suo figlio, lava i vetri delle auto ai semafori, mentre sua moglie e sua figlia fanno le domestiche. Con la scomparsa del capo famiglia, quest'ultima si sfalda: il fratello alcolista ha delle visioni, il figlio (Rossi Stuart) si dà al crimine e la figlia muore violentata.
Epitome parossistica sulla vita impossibile degli emigrati a Roma, La ballata del lavavetri - tratto dal romanzo di Edpardo Albinati - compendia quanto di peggio potesse accadere agli extra-comunitari in quegli anni, adottando uno stile in chiave fantastica che vorrebbe essere poetico ma che diventa involontariamente grottesco, come in occasioni delle apparizioni del papa.    

mercoledì 27 ottobre 2004

Il siero delle vanità

anno: 2004       
regia: INFASCELLI, ALEX  
genere: thriller  
con Francesca Neri, Margherita Buy, Barbora Bobulova, Valerio Mastandrea, Marco Giallini, Maddalena Maggi, Luis Molteni, Giovanni Argante, Barbara Bonanni, Ninni Bruschetta, Marica Coco, Marco Cortesi, Armando De razza, Carlo De ruggeri, Rosario j. Gnolo, Antonio Ianniello, Alessandro Mario, Nicola Paduano, Roberto Riccardi, Lucio Vinciarelli, Rolando Ravello  
location: Italia
voto: 3  

Un mago psicopatico, convinto di essere l'erede naturale del grande Houdini, rapisce e segrega i cinque personaggi che lo dileggiarono durante una trasmissione televisiva di dieci anni prima. Una poliziotta (Buy) a mezzo servizio indaga con successo. La tv-verità è soltanto a caccia dello scoop.
Dopo Almost blue, Infascelli (che ha lavorato su un copione di Niccolò Ammaniti e Antonio Manzini) mostra ancora una volta di trovarsi a proprio agio nei paraggi dell'horror: scova nei sotterranei della metropolitana dell'Eur, a Roma, un luogo consono a una messa in scena involontariamente grottesca, indulge a qualche scena splatter e innesca nel racconto elementi pletorici a valanga (la gamba della Buy). Regia sciatta, recitazione assente, trucchi cinematografici vecchi di mezzo secolo e la Buy che per tutto il film ha l'aria di dire "Ma come ci sono capitata in questo film?".
Due curiosità: la ex-brigatista dissociata Adriana Faranda appare in un cammeo. Il nome del personaggio di Valerio Mastandrea - Franco Berardi - è lo stesso del filosofo conosciuto come "Bifo", mitico fondatore di Radio Alice.    

sabato 23 ottobre 2004

A.A.A.Achille

anno: 2003       
regia: ALBANESE, GIOVANNI
genere: commedia
con Sergio Rubini, Helene Sevaux, Paolo Bonacelli, Loris Pazienza, Lucia Vasini, Patrizia Loreti, Franco Barbero, Antonio Fornari, Pino Ingrosso, Gualtiero Scola, Michele Bandiera, Rossa Caputo, Giusi Cataldo, Enrico De finis, Guglielmo Ferraiola, Crescenza Guarnieri, Alessandro Larocca, Massimo Molea, Elena Ursitti, Diego Verdegiglio
location: Italia
voto: 1


Achille è un bambino balbuziente rimasto precocemente orfano di padre. Per risolvere i suoi problemi, la mamma lo manda presso un centro specializzato, diretto da un logopedista (Bonacelli) che imposta la rieducazione fonatoria sul canto. Achille non ne vuole sapere, ma lì trova un personaggio creativo (Rubini) che aveva i suoi stessi problemi e che gli fornirà un aiuto sostanziale. Malinconico e umoristico, il film scritto da Albanese con Vincenzo Cerami, Dino e Filippo Gentili è un Qualcuno volò sul nido del cuculo in sedicesimo. Il regista - al suo primo lungometraggio - infila tante buone intenzioni partendo da uno spunto autobiografico (era balbuziente da bambino ed è lui stesso ad avere creato gli oggetti strambi che si vedono nella pellicola) ma raggiungendo risultati risibili.    

Se mi lasci ti cancello (Eternal sunshine of the spotless mind)

anno: 2004       
regia: GONDRY, MICHEL 
genere: commedia fantastica 
con Jim Carrey, Kate Winslet, Kirsten Dunst, Tom Wilkinson, Elijah Wood, Mark Ruffalo, David Cross, Thomas j. Ryan, Jane Adams, Ryan Whitney, Debbon Ayer, Lola Daehler, Deirdre O'connell, Gerry robert Byrne, Josh Flitter, Paul Litowsky, Brian Price, Amir ali Said 
location: Usa
voto:1

Il trucco è sempre lo stesso: entrare nella mente delle persone. In passato Charlie Kaufman vi aveva fatto ricorso con Nicholas Cage (Il ladro di orchidee) e con John Malcovich (Essere John Malkovich). Stavolta è il turno di Jim Carrey, innamorato disilluso che si rivolge a un'azienda specializzata in cancellazione dei ricordi. Dalla sua memoria vuole eliminare Clementine (Winslet) ma l'operazione è più complicata di quanto si prospetti: Carrey inverte la rotta e la storia si perde tra i frattali del racconto, imboccando la strada senza ritorno della ricorsività. L'ambizione tracotante dello sceneggiatore vorrebbe condurre il film nei paraggi della psicanalisi. L'effetto è invece soltanto quello di un film pieno di boria, inverosimilmente confuso, che non manda messaggi se non quello del caos mentale, addizionale, del protagonista, in merito alle sue scelte. La recitazione di Carrey - tornato alle performance debordanti dei tempi di The mask - e la presenza di un'attricetta come la Winslet che sembra una coltivatrice diretta capitata per caso sul set di un film non aiutano certo a migliorare il risultato.    

sabato 16 ottobre 2004

Indiana Jones e l'ultima crociata (Indiana Jones and the last crusade)

anno: 1989       
regia: SPIELBERG, STEVEN   
genere: avventura   
con Harrison Ford, Sean Connery, Denholm Elliott, Alison Doody, Michael Byrne, Robert Eddison, Julian Glover, Kevork Malikyan, River Phoenix, John Rhys-davies                
location: Usa
voto: 6   

1938. l'archeologo Indiana Jones (Ford) viene a sapere del rapimento del padre (Connery), anch'egli archeologo, al quale un fanatico filonazista vuole sottrarre dei preziosissimi appunti relativi all'ubicazione del Santo Gral, veicolo di eterna giovinezza. Padre e figlio inanellano così una vorticosa serie di avventure a suon di inseguimenti su tutti i mezzi (in motoscafo, a piedi, in autobus, in aereo, sul treno e chi più ne ha più ne metta) e incontri ravvicinati con serpenti, ratti e altre specie animali.
Giocato sul divertimento e sull'ironia, la sceneggiatura di Jeffrey Boam (tratta da un soggetto di George Lucas e Menno Meyjes) irride il concetto di plausibilità per trasformarsi in un mega-fumettone per il pubblico di tutte le età.    

domenica 10 ottobre 2004

La pianista (La pianiste)

anno: 2001       
regia: HANEKE, MICHAEL
genere: erotico
con Isabelle Huppert, Benoit Magimel, Annie Girardot, Anna Sigalevitch, Udo Samel, Susanne Lothar, Cornelia Kondgen 
location: Austria
voto: 4

Storia di una depravata. Erika (Huppert, qui all'ennesimo ruolo maledetto dopo Grazie per la cioccolata, Rien ne va plus, Il buio nella mente, Madame Bovary, Un affare di donne e tanti altri) è una donna di mezza età molto borghese, che insegna presso il conservatorio di Vienna. Vive con la madre in un rapporto claustrofobico, frequenta peep-show e si taglia la vagina con le lamette. È dura, algida, crudele, mostruosa. Una suo alunno (Magimel, inspiegabilmente premiato come migliore attore al festival di Cannes) decide di sedurla senza però riuscire a redimerla.
Come in altri film, Haneke non risparmia allo spettatore i colpi bassi (qui ce n'è per tutti i palati) per mostrarci il degrado di questa umanità. Qui l'operazione sembra però fine a sé stessa e a poco vale lo stile "d'autore" che immancabilmente caratterizza i suoi film e che vola alto sulle diverse emissioni organiche a proporre l'esegesi della musica di Schubert o di quella di Bach. Da un racconto di Elfriede Jelinek.    

giovedì 7 ottobre 2004

The Bourne supremacy

anno: 2004       
regia: GREENGRASS, PAUL
genere: spionaggio
con Matt Damon, Franka Potente, Joan Allen, Brian Cox, Julia Stiles, Oliver Tautorat, Karl Urban       
location: Usa       
voto: 6,5

Adrenalina a mille. E inseguimenti. Il racconto della trama del secondo capitolo dedicato a Jason Bourne (Damon), killer che ha perso la memoria e che è il frutto della fantasia di Robert Ludlum, potrebbe finire qui. A voler essere prolissi a tutti i costi si potrebbe aggiungere che l'azione parte dall'India, dove Bourne ha trovato un rifugio per cambiare vita. Qui, tormentato da un passato che ritorna, dapprima raggiunge Napoli, seconda tappa di questo polar tutto sopra le righe, per continuare a Berlino, Monaco e Mosca. Bourne si lascia dietro una scia di sangue e manda tanti cattivi al creatore.
La regia, passata dalle mani di Doug Liman a quelle di Paul Greengrass, punta tutto sulla spettacolarità dell'azione: ritmi mozzafiato, montaggio serrato, macchina a spalla. Niente di originale, se non fosse per qualche straordinaria trovata in fase di sceneggiatura, che tiene testa ai migliori episodi di James Bond.