domenica 29 settembre 1996

Casanova '70

anno: 1965       
regia: MONICELLI, MARIO   
genere: commedia   
con Marcello Mastroianni, Virna Lisi, M.Mell, Moira Orfei, Liana Orfei, Enrico Maria Salerno, Gigio Alberti, Beba Loncar, Ivo Garrani, M.Ferreri, Memmo Carotenuto, M.Mercier           
location: Italia
voto: 1   

Un ufficiale della Nato (Mastroianni), scopertosi impotente, caracolla per mezza Italia alla ricerca di conferme della sua virilità. Si troverà invischiato in una trama gialla a lieto fine.
Coadiuvato alla sceneggiatura da Age e Scarpelli, Suso Cecchi D'Amico, Tonino Guerra e Giorgio Salvioni, Monicelli firma un filmetto inutile sull'ennesima variante dell'erotismo all'italiana, ironizzando sullo stereotipo di latin-lover attribuito al protagonista Mastroianni e facendone uscire un film del tutto frammentario inzeppato di luoghi comuni sul malcostume delle diverse regioni italiche, insaporito con qualche panoramica di carne femminile.    

venerdì 27 settembre 1996

Il buio nella mente - La cérémonie

anno: 1995       
regia: CHABROL, CLAUDE   
genere: thriller   
con Isabelle Huppert, Sandrine Bonnaire, J.Bisset               
location: Francia
voto: 6   

Una domestica (Huppert) con ottime credenziali, incattivita dall'ostilità nei confronti dell'ipocrisia borghese, si incunea nella stolida tranquillità dell'aristocrazia francese, finendo col compiere un eccidio insieme alla propria compagna (Bonnaire).
Apologo sulla lotta di classe dei nostri giorni, instaurata tra una borghesia ipocrita e parruccona e un proletariato accecato dall'odio, da cui alla fine tutti escono sconfitti. Sandrine Bonnaire e Isabelle Huppert, attrici maledette del cinema transalpino, vinsero la coppa Volpi al festival di Venezia.

mercoledì 18 settembre 1996

Hotel paura

anno: 1996       
regia: DE MARIA, RENATO 
genere: drammatico 
con Sergio Castellitto, Iaia Forte, Isabella Ferrari, Roberto De Francesco, Victor Cavallo, Tony Sperandeo, A.Vanzi                
location: Italia
voto: 6,5 

A Milano, l'apocalisse esistenziale del dottor Carlo Ruggeri (Sergio Castellitto), contabile. Licenziato, sfrattato, ri-sfrattato dal residence del comune, abbandonato dalla moglie, derubato, ridotto alla carità sui marciapiedi ed infine vittima di un incendio. Con un finale anodino che lascia presagire la rinascita.
Il varesino De Maria racconta con mano calibrata una storia parossistica, eludendo la trappola del pietismo sentimentaloide e realizzando un'opera di grande autenticità sulla possibile deriva della disoccupazione, perfettamente al passo con i tempi. Non a caso qualcosa del genere l'avevamo già vista in Cuori al verde, di Piccioni, ma lì i toni erano quelli della commedia, mentre la klimax apocalittica del protagonista ricorda quella dell'Argent di Bresson, col suo ritmo da bolero sempre più in crescendo che traspare dagli occhi sgomenti del protagonista. Qui Castellitto supera sé stesso e dopo una prova tanto maiuscola si iscrive di diritto nel gotha dei grandi attori del cinema italiano, candidandosi a rinverdire i fasti di Gassman e Mastroianni. Da ricordare il commento sonoro sobrio e adeguato degli Avion Travel. Il montaggio è di Mirco Garrone.

martedì 17 settembre 1996

La stanza di Cloe

anno: 1996       
regia: DE HEER, ROLF   
genere: drammatico   
con Chloe Ferguson, Phoebe Ferguson           
location: Australia
voto: 5   

Una bambina (interpretata dalle due sorelle Chloe e Phoebe Ferguson in età diverse), stressata dall'incessante conflitto tra i genitori, decide di non parlare più.
Spunto interessante per un film afasico sull'afasia, che finisce con l'insistere eccessivamente sulle poche combinazioni disponibili finendo con l'annoiare.    

venerdì 13 settembre 1996

Cuori al verde

anno: 1996       
regia: PICCIONI, GIUSEPPE 
genere: commedia 
con Margherita Buy, Giulio Scarpati, Gene Gnocchi, Corso Salani, K.Vassilissa, Antonio Catania 
location: Italia  
voto: 7

Un superlaureato (Scarpati), non riuscendo a trovare lavoro, viene prima salvato dal suicidio e quindi finisce col fare l'idraulico e con l'innamorarsi di una bella squillo (Buy). Alla fine, l'assenza di pregiudizi avrà la meglio sull'iniziale rifiuto amoroso.
Divertente e aggraziata commedia condita dalla prestazione sorniona di Gene Gnocchi e dalla piacevole musica del giovane Silvestri.

mercoledì 11 settembre 1996

Lo zio di Brooklyn

anno: 1995
regia: CIPRÌ, DANIELE e MARESCO, FRANCO  
genere: grottesco  
con Angelo Prollo, Francesco Arnao, Antonino Bruno, Rosario Carollo, Pietro Giordano, Salvatore Gattuso, Vincenzo Serio, Massimo Salmeri, Pippo Augusta, Pietro Rizzo, Mariano Spataro, Camillo Conti, Luigi Cina', Bruno Di Benedetto, Giuseppe Di Stefano, Salvatore Farina, Natale Lauria, Giovanni Lo Giudice, Gaspare Marchione, Marcello Miranda, Francesco Tirone, Mario Salmeri  
location: Italia
voto: 10

Capolavoro del cinema povero, nel quale la trama è praticamente inesistente: tre balordi devono assecondare i voleri di un capo mafia che attende un parente d'oltreoceano per alcuni giorni.
Completamente libero e cattivo, inframmezzato da inserti con personaggi eccentrici al racconto, il primo lungometraggio di Ciprì e Maresco, venuti dalla Cinico-Tv della terza rete Rai, ha molti momenti memorabili: la scena iniziale, con l'uomo che si toglie l'occhio di vetro; un individuo che paga per avere amplessi con una mula; un altro che soffre di meteorismo e ripete in continuazione "certamente"; la scena del funerale e l'uomo in mutande che conta gli spettatori e dissacra il film stesso ("Questo film fa schifo", sentenzia). Cadenzato da scene con uomini grassi in mutande e calzini corti, statici come lampioni, parlato in siciliano stretto tanto da richiedere l'ausilio, in alcuni momenti, dei sottotitoli ed interpretato solamente da uomini (che fanno anche la parte delle donne), il film è una pietra miliare per stomachi forti ed estimatori del rutto.    

martedì 10 settembre 1996

A qualcuno piace caldo (Some like it hot)

anno: 1959   
regia: WILDER, BILLY 
genere: commedia 
con Marilyn Monroe, Tony Curtis, Jack Lemmon, George Raft, Pat O'Brien, Joe E. Brown, Nehemiah Persoff, Joan Shawlee, Billy Gray, George E. Stone, Dave Barry, Edward G. Robinson Jr., Barbara Drew, Beverly Wills 
location: Usa
voto: 10 

Per sfuggire alla mafia dopo essere stati involontari testimoni della strage di S.Valentino del '29, a Chicago, due jazzisti di mezza tacca (Curtis e Lemmon) si rifugiano in una band tutta al femminile, improvvisandosi donne. Incontreranno non pochi imprevisti ma porteranno a casa la pelle.
Wilder dirige una commedia dai tempi impeccabili, sorretta da una sceneggiatura memorabile, lastricata da gag indimenticabili che fondono mirabilmente slapstick e commedia sofisticata. A dispetto del registro comico del film, il regista viennese non trascura di mettere alla berlina malavita e pruderie, attraverso una rappresentazione gioiosa del travestitismo e dei gangster. Una menzione particolare la merita la Monroe, nel ruolo della cantante del complesso femminile, che nel film promana una sensualità ingenua e travolgente, offrendo scollature generose e rivelando un talento comico perfettamente sposato con una dose massiccia di autoironia sul proprio personaggio. Il titolo del film deriva da una battuta con la quale Tony Curtis sottolinea le diverse preferenze in materia di jazz: c'è a chi piace cool e a chi piace caldo.

domenica 8 settembre 1996

Che mi dici di Willy?

anno: 1990       
regia: RENÉ, NORMAN
genere: drammatico
con C.Scott, S.Caffrey, P.Cassidy, B.Cousins, B.Davison, M.L.Parker
location: USA
voto: 6

Dal 1981 al 1989, la scoperta dell'Aids, le angosce e le morti di un gruppo di amici omosessuali americani. Dalle incertezze sulla vera entità della malattia alla rievocazione finale dei "compagni da lungo tempo" (Longtime companion, come recita il titolo inglese) sulle note della splendida Post-mortem bar di Zane Campbell.
Con un incedere rapsodico che parla il linguaggio televisivo, il film racconta il dramma dell'Aids enfatizzando umanità e solidarietà della comunità gay, adombrando la dimensione sessuale dei rapporti ma lasciando aleggiare sulla vicenda un'atmosfera commossa che cede il testimone alla speranza soltanto sul finale: "quel giorno voglio esserci anch'io", dice il protagonista Campbell Scott pensando a quando verrà trovato un rimedio alla malattia.

venerdì 6 settembre 1996

Vesna va veloce

1996       
regia: MAZZACURATI, CARLO   
genere: drammatico   
con T.Zajichovà, Antonio Albanese, Silvio Orlando, Antonio Catania, Roberto Citran, Tony Sperandeo, Patrizia Piccinini, Ivano Marescotti, Antonio Petrocelli, Marco Messeri, Roberto Nobile    
location: Italia
voto: 3   

Dopo il buon esito di Un'altra vita, Mazzacurati punta nuovamente su una storia di ordinaria emarginazione. Protagonista ne è Vesna (Zajichovà), una giovane ceca in cerca di fortuna dalle nostre parti. Ma in un clima sociale inospitale come quello di Trieste prima e di Riccione poi, Vesna troverà come unico mezzo per sopravvivere la prostituzione. E non servirà il tentativo di redenzione del muratore Antonio Albanese. In un film dove non succede niente, imbastardito da luoghi comuni, allineato ai dettami modaioli del road-movie ed affidato ai letarghi dell'operatore di ripresa che indugia sul viso della bella attrice ceca (sembra di rivedere le performance imbalsamate di Ornella Muti), Mazzacurati prende la strada della più esagerata laconicità. Trasforma così il comico Albanese, qui al suo esordio cinematografico, in un monolito e riempie i silenzi con un'antologia di brani musicali (bellissimi) di Jan Garbarek. Ma questi espedienti, come pure la carrellata di cammei illustri che inanella il film (Silvio Orlando, Ivano Marescotti, ecc.), non servono a riscattare la vicenda, che rimane superficiale sul piano sociologico. Il montaggio è di Mirco Garrone.    

giovedì 5 settembre 1996

The rock

anno: 1996       
regia: BAY, MICHAEL   
genere: thriller   
con Sean Connery, Nicolas Cage, Ed Harris, David Morse           
location: Usa
voto: 6   

The rock è il soprannome del famigerato superpenitenziario di Alcatraz, sul Pacifico. Qui, un commando di terroristi, ex-marines pluridecorati in Vietnam guidato da Ed Harris, prende in ostaggio alcuni visitatori della prigione, minacciando la città di San Francisco con alcuni missili contenenti un pericolosissimo gas nervino. Per contrastare la minaccia, il Pentagono manda sull'isola un biochimico (Cage) ed un vero artista della fuga (Connery), ex 007 a conoscenza di innumerevoli segreti della storia americana e per questo personaggio scomodo, il primo con il compito di disinnescare i missili, il secondo con quello di guidare il resto della spedizione presso i sotterranei della galera. L'operazione riuscirà al prezzo di perdite gravi tra i membri della spedizione.
Superproduzione hollywoodiana ricca di effetti speciali, grand-guignol e battute irritanti disseminate a caso per stemperare la tensione, apprezzabile per il modo in cui vengono messi alla berlina i tronfi mammut del Pentagono ed esaminate le ragioni di un terrorismo che, una volta tanto nel cinema, sembra avere anche una testa ed un cuore. Magniloquenti le musiche di Hans Zimmer.    

mercoledì 4 settembre 1996

La sindrome di Stendhal

anno: 1996       
regia: ARGENTO, DARIO   
genere: horror   
con Asia Argento, T.Kretschmann, Paolo Bonacelli, Marco Leonardi, Luigi Diberti, J.Quentin           
location: Italia
voto: 3   

Una poliziotta (Asia Argento) affetta da uno sviscerato amore per i quadri, batte la testa e perde coscienza di sé agli Uffizi di Firenze, proprio mentre sta indagando e facendo da esca per un serial-killer (Kretschmann). I due si ritroveranno e la poliziotta, stuprata dopo uno svenimento, da vittima si trasformerà in carnefice una volta tornata a Viterbo, sua città natale.
Gli elementi del cinema di Argento ci sono tutti: parapsicologia (il bacio con il pesce umanizzato, l'annullamento spazio-temporale) e suspense ma i dialoghi sono troppo banali e gli attori diretti con eccessiva approssimazione. Ispirato al libro omonimo di Graziella Magherini. Fotografia di Giuseppe Rotunno.

martedì 3 settembre 1996

Wallace & Gromit ed altre storie (Wallace & Gromit: The Aardman Collection)

anno: 1994   
regia: GOLESZOWSKI, RICHARD * LORD, PETER * NEWITT, JEFF * PARK, NICK   
genere: animazione   
location: Regno Unito
voto: 10   

Rivale in erba della potentissima Disney, la Collezione Aardman, nata in Inghilterra, ha iniziato a ritagliarsi un piccolo spazio fin dal 1972. Arriva in Italia con alcuni corti assemblati sotto l'unica epigrafe di Wallace & Gromit ed altre storie. Nel primo episodio si racconta del signor Wallace che decide, col suo cane Gromit, di andare sulla Luna a fare scorta di formaggio, giacché lì ve n'è in abbondanza. Dopo qualche difficoltà con un distributore automatico di lattine, riescono a fare ritorno sulla Terra. Il secondo episodio presenta un'inchiesta nella quale alcuni animali raccontano con distacco la loro quotidianità all'interno dello zoo dove vivono. Nel terzo un pinguino ruba un diamante dal museo municipale grazie ad un'invenzione del signor Wallace, un paio di pantaloni meccanici. Ma quest'ultimo, con l'aiuto del suo cane, riuscirà a consegnarlo alla giustizia. Capolavoro assoluto del cinema d'animazione, realizzato con la plastilina ed effetti tridimensionali, ricchissimo di sorprese di ogni tipo, il film si presta soprattutto ad un pubblico più adulto, data la complessità delle storie e la quasi totale assenza di spunti comici. Vincitore di due premi Oscar.

lunedì 2 settembre 1996

Il sosia (Grosse fatigue)

anno: 1995       
regia: BLANC, MICHEL   
genere: commedia   
con M.Blanc, C.Bouquet, Philippe Noiret, Roman Polanski, Charlotte Gainsbourgh           
location: Francia
voto: 6   

Ennesima commedia sul doppio, dove un ometto mite (Michel Blanc) viene scambiato per un feroce criminale mammone. Finale prevedibilmente nei ranghi per una commedia che, pur affidandosi ad una trovata certo non nuova, è imperniata su un efficace gioco ad incastro che coinvolge nella trama e diverte lo spettatore. Da un soggetto di Bertrand Blier sceneggiato da Michel Blanc. Cammei per Polanski e Noiret e molti altri attori nella parte di loro stessi.

domenica 1 settembre 1996

Al di là delle nuvole

anno: 1995       
regia: ANTONIONI, MICHELANGELO * WENDERS, WIM
genere: grottesco a episodi
con John Malkovich, Kim Rossi Stuart, Ines Sastre, Sophie Marceau, Marcello Mastroianni, Jeanne Moreau, P.Weller, Fanny Ardant, Chiara Caselli, Jean Reno, Irene Jacob, Vincent Perez       
location: Italia       
voto: 1

Imbarazzante trasposizione cinematografica di una serie di racconti di Antonioni (raccolti in Quel bowling sul Tevere) - scritta quando la grave malattia che ha colpito il Maestro ferrarese era ai primi sintomi - che vorrebbe essere una riflessione sull'amore, la vita e la morte e, ancora una volta, una sonda sull'universo femminile. Quattro le storie narrate. Nella prima (Cronaca di un amore mai esistito), un giovane (Kim Rossi Stuart) vive a Ferrara una singolare avventura con una maestrina (Ines Sastre) tra allontanamenti e ritrovamenti, ma rinuncerà inspiegabilmente all'amplesso con lei. Nella seconda (La ragazza, il delitto), un regista (John Malkovich, che è anche l'alter ego di Antonioni) resta folgorato a Portofino dall'incontro con una misteriosa parricida (Sophie Marceau). Il terzo capitolo (Non mi cercare) narra l'incontro parigino tra due persone (Fanny Ardant e Jean Reno) accomunate dal tradimento subito dai rispettivi partner. La quarta trama (Questo corpo di fango) riassume uno dei motivi conduttori del film, quello del confronto tra i corpi: un giovane (Vincent Perez) segue una ragazza in procinto di entrare in convento (Irene Jacob) per le vie di Aix-en-Provence. Inesistenti i dialoghi (con l'ormai intollerabile presenza di Tonino Guerra), pessima la recitazione (persino quella di Mastroianni), troppo insistito il ricorso all'erotismo, delirio senile di Antonioni. Gli unici momenti apprezzabili sono alcune scene in esterni girate da Wenders.