lunedì 24 novembre 2008

Alla luce del sole

anno: 2004   
regia: FAENZA, ROBERTO  
genere: biografico  
con Luca Zingaretti, Alessia Goria, Corrado Fortuna, Giovanna Bozzolo, Francesco Foti, Piero Nicosia, Lollo Franco, Mario Giunta, Pierlorenzo Randazzo, Gabriele Castagna, Salvo Scelta  
location: Italia
voto: 6

Il 15 settembre 1993, nel giorno del suo 56ersimo compleanno, don Pino Puglisi (Zingaretti) viene ucciso e lasciato in mezzo alla piazza di quel quartiere di Palermo, Brancaccio, dove aveva cercato di fare del bene.
Il film di Faenza, aderente a un modello a metà strada tra Mery per sempre e L'attimo fuggente, racconta la vita di uno dei tanti martiri della mafia, il suo tentativo di puntare sui più piccoli per farli crescere con una prospettiva diversa, pur in assenza dei necessari sussidi e nell'indifferenza delle istituzioni. La regia è piuttosto anonima e televisiva, il cast non è certo di prima scelta ma il racconto della vita di questo prete coraggioso, pur cedendo a tratti il passo all'agiografia, si fa seguire piacevolmente.    

lunedì 17 novembre 2008

The Orphanage (El Orfanato)

anno: 2008       
regia: BAYONA, JUAN ANTONIO  
genere: horror  
con Belen Rueda, Fernando Cayo, Roger Príncep, Mabel Rivera, Montserrat Carulla, Andrés Gertrúdix, Edgar Vivar, Óscar Casas, Mireia Renau, Georgina Avellaneda, Carla Gordillo, Alejandro Camps, Carmen López (II), Óscar Lara, Geraldine Chaplin  
location: Usa
voto: 2

Insieme a suo marito, una 37nne (Rueda) decide di trasformare l'orfanotrofio che ha rilevato in una casa famiglia per bambini disabili. Suo figlio comincia a crearsi amici immaginari, la donna non gli presta ascolto e il ragazzino scompare. Fino a quando la casa non comincia a popolarsi dei fantasmi del passato.
Opera prima di Juan Antonio Bayona, pupillo del regista visionario Guillermo Del Toro, che non aggiunge nulla ad almeno trent'anni di consolidata iconografia horror. Il film di fatto è affidato al tecnico del suono, tanto la suspense è affidata per intero a rumori e crepitii. Tutto il resto sa di già visto: dalle apparizioni di The Others all'amico immaginario di Piccoli fuochi e Il sesto senso fino all'ordito di Suspense, film del 1961. Imbarazzante il livello di recitazione dell'intero cast.    

domenica 16 novembre 2008

Changeling

anno: 2008   
regia: EASTWOOD, CLINT 
genere: drammatico 
con Angelina Jolie, John Malkovich, Jeffrey Donovan, Colm Feore, Jason Butler Harner, Amy Ryan, Michael Kelly (II), Devon Conti, Eddie Alderson, Gabriel Schwalenstocker, Jason Ciok, Devon Gearhart, Geoffrey Pierson, Gattlin Griffith, Michelle Martin, Jan Devereaux, Erica Grant, Antonia Bennett, Kerri Randles, Frank Wood, Morgan Eastwood, Madison Hodges, J.P. Bumstead, Debra Christofferson, Russell Edge, Stephen W. Alvarez, Peter Gerety, Pete Rockwell, John Harrington Bland, Pamela Dunlap, Roger Hewlett, Jim Cantafio, Maria J. Rockwell, Wendy Worthington, Riki Lindhome, Dawn Flood, Dale Dickey, Sterling Wolfe, Michael McCafferty, David Goldman, Denis O'Hare, Anthony De Marco, Joshua Logan Moore, Joe Kaprielian, Ric Sarabia, Muriel Minot, Kevin Glikmann, Drew Richards, Hope Shapiro, Caleb Campbell, Jeff Cockey, Zach Mills, Kelly Lynn Warren, Colby French, Scott Leva, Richard King, Clint Ward, Reed Birney, Michael Dempsey, Peter Breitmayer, Phil Van Tee, Jim Nieb, Lily Knight, Jeffrey Hutchinson, Brian Prescott, Ryan Cutrona, Mary Stein, Gregg Binkley, William Charlton, Cooper Thornton, Asher Axe, Dalton Stumbo, Austin Mensch 
location: Usa
voto: 9 

Los Angeles, 1928. Christine Collins (Jolie), donna sola con figlio a carico, un giorno, tornando a casa dalla compagnia telefonica dove lavora come centralinista, non trova più il suo bambino. Allerta la polizia, le indagini partono in ritardo e dopo qualche mese le riportano un ragazzino che non è il suo (lo scambiato del titolo). Lei alza un polverone, la polizia non gradisce e in un batter di ciglia la donna finisce internata in un manicomio senza nessunissima ragione. Ci penseranno un poliziotto scrupoloso, un pastore presbiteriano della locale radio losangelina (Malkovich) che ha un conto aperto col dipartimento di Polizia e un avvocato prodigioso a dare una svolta alla storia, che rivela dettagli orribili.
A 78 anni Eastwood continua a sfornare capolavori con l'energia e la creatività di un ragazzo. The changeling sembra essere la summa dell'eredità raccolta dal grande cinema del passato, da Hawks a Ford fino a Siegel, capace com'è di coniugare il Serpico della polizia corrotta e collusa con la malavita con la Frances di Jessica Lange, rinchiusa per congiura in un manicomio, entro una cornice assai classica, servita da una sceneggiatura impeccabile. Tratto da una storia vera, portata su copione da J. Michael Straczynski, il film miscela melodramma, genere poliziesco, thriller, horror e dramma giudiziario mostrando violenze psicologiche, torture, esecuzione capitale, orrori inenarrabili che hanno i bambini come vittime, a ricordarci che l'umanità - si sa - fa schifo. Il tutto sorretto delle scenografie impeccabilmente veriste, dalla recitazione da standing ovation di tutto il cast con una Angelina Jolie mai tanto brava, dai movimenti di macchina da antologia e dalla notevole colonna sonora scritta dallo tesso regista: unico, immenso Clint.    

mercoledì 12 novembre 2008

Un altro pianeta

anno: 2008   
regia: TUMMOLINI, STEFANO  
genere: grottesco  
con Antonio Merone, Lucia Mascino, Chiara Francini, Francesco Grifoni, Tiziana Avarista, Saschat, Francesco Zecca, Michele D'Aiello, Mario Grossi, Stefano Tummolini  
location: Italia
voto:6

Inizia e finisce con un amplesso (omo il primo, etero il secondo) tra le dune della spiaggia di Capocotta, nei pressi di Roma, una qualsiasi giornata estiva di Salvatore (Merone, qui canche co-sceneggiatore), antieroe solitario alla ricerca di se stesso tra i grovigli di ricordi implacabili. Nel suo caracollare sulla sabbia incontrerà una fauna umana variegata e bizzarra, tra cui una ragazza sieropositiva (Mascino) in cerca di un po' d'amore.
Stefano Tummolini, per anni assistente regista di Ferzan Ozpetek (qui esplicitamente citato) firma un'opera extra-low budget (meno di 1000 euro) di impronta situazionista. Antinarrativo e grottesco, il film mette in scena forme diverse di solitudine attraverso il prisma del protagonista, un omosessuale solitario e scostante con nascosti fremiti di tenerezza. Con la sua videocamera Tummolini sta addosso ai suoi personaggi, ne spoglia anima e corpi mostrando la loro fragilità nel momento in cui le barriere vengono abbattute, ne riprende umori e amori con piglio quasi documentaristico, a tratti riesce persino a essere toccante, ma nel complesso Un altro pianeta non va molto oltre il divertissement un po' audace  e scombiccherato, anche simpatico, ma alla fin fine poco consistente. Commedia  e melò si danno qui convegno in quello spazio del cinema dove si incontrano Rohmer e Fassbinder, Emmer e Antonioni, tra leggerezza, giochi dell'anima, gayezza e dialoghi a tratti ricercati.
La presenza marcatamente tridimensionale di Chiara Francini, attrice fiorentina con più curve dell'autodromo di Monza e bravissima nei panni di una simpatica oca giuliva, da sola vale il prezzo del biglietto.    

lunedì 10 novembre 2008

Agente 007 - Quantum of Solace

anno: 2008       
regia: FORSTER, MARC
genere: spionaggio
con Daniel  Craig, Olga  Kurylenko, Mathieu  Amalric, Judi  Dench, Giancarlo  Giannini, Gemma  Arterton, Jeffrey  Wright, David  Harbour, Jesper  Christensen, Anatole  Taubman, Rory  Kinnear, Joaquín  Cosio, Jesús  Ochoa, Glenn  Foster, Paul  Ritter, Simon  Kassianides, Stana  Katic, Lucrezia  Lante della Rovere, Neil  Jackson, Tim  Pigott-Smith    
location: Haiti, Regno Unito
voto: 4

Un losco faccendiere (Amalric) che ha il suo quartier generale ad Haiti sta trafficando con un dittatore sudamericano destituito e con alcuni imprenditori poco raccomandabili per assicurarsi le risorse d'acqua che cominciano a scarseggiare. James Bond (che per la seconda volta ha la faccia proletaria di Daniel Craig), l'agente segreto 007 al servizio di sua maestà la regina d'Inghilterra, coglie l'occasione della missione assegnatagli da M (Dench) per vendicarsi dell'uccisione della sua fidanzata.
La struttura dei film con James Bond/agente 007, il personaggio partorito dalla fantasia di Ian Fleming, è sempre la stessa: tanta tecnologia, un pizzico di eros, suggestività delle location e adrenalina al massimo. Le differenze tra un film e l'altro vanno colte da altro: il tasso di ironia, la tenuta del plot narrativo, l'efficacia delle scene acrobatiche e delle invenzioni spettacolari. Quantum of solace, affidato alla regia di Marc Forster (Vero come la finzione, Neverland) è uno dei peggiori 007 di sempre: di ironia non c'è traccia, il tasso di erotismo è azzerato, persino la tecnologia - che negli episodi precedenti ci ha abituati ad automobili super accessoriate - è confinata alla scena d'apertura, con un inseguimento mozzafiato sulle alpi italiane. Ma ciò che più colpisce in negativo del 22esimo episodio di 007 è la totale inconsistenza del racconto, che va a parare su una banale giustapposizione di episodi dislocati tra Siena, Haiti, Bregenz (in Austria), la Bolivia, la Russia e ovviamente l'Inghilterra. E ciò a dispetto del fatto che sul copione abbia messo la firma Paul Haggis, uno che non soltanto aveva firmato il precedente Casino Royale, ma che aveva anche sceneggiato con Eastwood Lettere da Iwo Jima e Million Dollar Baby nonché diretto film di buona fattura come Crash  e Nella valle di Elah. Un blasone che non è sufficiente a capire - se non a grandi linee - quale sia la trama di questo film noioso, che oltre che per la sequenza iniziale si farà ricordare soltanto per quella dell'inseguimento durante il palio di Siena e per quella in occasione della rappresentazione della Tosca nel teatro di Bregenz.    

Sunshine

anno: 2007   
location: BOYLE, DANNY
genere: fantascienza
con Cillian Murphy, Chris Evans, Rose Byrne, Michelle Yeoh, Hiroyuki Sanada, Cliff Curtis, Troy Garity, Benedict Wong, Mark Strong, Nicholas Pinnock, Chipo Chung, Paloma Baeza
location: Regno Unito
voto: 6

In un futuro imprecisato, il sole si sta spegnendo. A bordo della astronave Icarus II, 7 anni dopo il fallimento della Icarus I, un equipaggio di otto astronauti parte per una nuova missione, con il compito di lanciare una bomba che lo riaccenda. Uno dopo l'altro, tra imprevisti ed errori, i membri muoiono e a bordo dell'astronave c'è anche un inquilino imprevisto.
Collocato più dalla parte di 2001 odissea nello spazio che non da quella della fantascienza infantile e stucchevole di Guerre stellari, Sunshine parte come un dramma psicologico, si trasforma in un dramma catastrofico e finisce come un incubo horror. Danny Boyle, il celebrato regista inglese di Trainspotting, gioca le carte migliori con l'ambientazione claustrofobica, la piccolezza dell'uomo davanti all'universo e le dinamiche ambigue tra i protagonisti, finendo col perdere spesso il senso del racconto, che si fa sfilacciato e confuso in più di un'occasione.    

lunedì 3 novembre 2008

La banda Baader Meinhof (Der Baader Meinhof Komplex)

anno: 2008   
regia: EDEL, ULI
genere: storico
con Martina Gedeck, Moritz Bleibtreu, Johanna Wokalek, Bruno Ganz, Simon Licht, Jan Josef Liefers, Alexandra Maria Lara, Heino Ferch, Nadja Uhl, Hannah Herzsprung, Niels-Bruno Schmidt, Stipe Erceg, Daniel Lommatzsch, Vinzenz Kiefer, Volker Bruch, Eckhard Dilssner, Bernd Stegemann, Tom Schilling, Katharina Wackernagel, Anna Thalbach, Jasmin Tabatabai, Hans Werner Meyer
location: Germania   
voto: 8,5

Frettolosamente rubricata come la versione tedesca delle Brigate Rosse, la RAF (Rote Armee Fraktion) fu la più potente cellula terroristica di ispirazione leninista che insanguinò la Germania negli anni '70. Andreas Baader (Bleibtreu) - tutto nervi e grinta - ne fu il braccio armato, Ulriche Meinhoff (Gedek) - giornalista, intellettuale, donna capace persino di lasciare due figlie per sposare la causa rivoluzionaria - ne fu la mente. Uli Edel, che già aveva scioccato il pubblico europeo con Cristiana F. Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino, rispolvera quegli anni drammatici ripercorrendone gli eventi più significativi: dall'ideologia antimperialista, alle esercitazioni paramilitari in Giordania e ai contatti con il mondo arabo, alle stragi e agli attentati degli anni 1970-1972, fino alla cattura dei suoi leader, ai vari processi, alla formazione di nuove generazioni di terroristi, al rapimento del presidente della Confindustria tedesca e al dirottamento di un aereo con civili a bordo. I protagonisti di quella stagione di violenza "furono suicidati" in cella uno dopo l'altro, lasciando aperto un enigma non ancora chiarito. Edel racconta tutto questo adottando un stile classico, ricorrendo a immagini di repertorio e a un casting che annovera il meglio della attuale scena tedesca. Né revisionista né apologetico, La banda Baader Meinhof è ben bilanciato tanto sul piano della forma che su quello dei contenuti. La prima prevede un'equilibrata ripartizione tra gli anni delle azioni terroristiche e quelli del carcere duro, in cella di isolamento, con un registro narrativo che passa dai toni muscolari dell'action movie a quelli introspettivi del melodramma. Analogamente, il regista tedesco riesce a tenersi a debita distanza da qualsiasi tentazione di giudizio, facendo vedere che se da una parte i terroristi della RAF non andavano tanto per il sottile, anche il potere costituito non faceva sconti, come provano le molte scene di sevizie ai danni dei detenuti. Il tutto inquadrato in un film dal respiro epico, con suggestive e spesso violentissime scene di massa, un montaggio serrato e una durata (150 minuti) che non attenua neppure per un attimo l'attenzione dello spettatore.    

sabato 1 novembre 2008

Il passato è una terra straniera

anno: 2008       
regia: VICARI, DANIELE  
genere: drammatico  
con Elio Germano, Michele Riondino, Chiara Caselli, Valentina Lodovini, Marco Baliani, Daniela Poggi, Maria de la Salud Jurado, Romina jr Carrisi, Lorenza Indovina, Federico Pacifici, Antonio Gerardi  
location: Italia
voto: 5

A Bari Giorgio (Germano), figlio di un professore universitario (Baliani) e di un'insegnante (Poggi), è a un passo dalla laurea in Giurisprudenza. L'incontro con Francesco (Riondino), un Lucignolo che lo condurrà sulla cattiva strada, trasformerà la sua vita, facendola passare per il gioco delle carte, lo smercio di cocaina e persino per lo stupro.
L'ennesimo ritratto di gioventù bruciata - ricavato dall'omonimo best seller di Gianrico Carofiglio - non aggiunge nulla alla schiera sempre più fitta di opere che indagano gli abissi dell'anima dei ragazzi. Un po' buddy movie, un po' racconto di formazione e un po' thriller, Il passato è una terra straniera prosegue la disamina del tema che tanto sta a cuore al regista sabino, quello della ricerca del limite, esplicitato già nei titoli (Velocità "massima", "L'orizzonte" degli eventi). A dare corpo e anima al protagonista borderline di questa vicenda è Elio Germano, che ricalca il personaggio interpretato ne Il mattino ha l'oro in bocca, film anch'esso ambientato nel mondo del gioco d'azzardo. Il suo dioscuro Michele Riondino sfoggia una performance di pari livello, la regia si fa apprezzare senza ricorrere a virtuosismi, il trucco degli attori è eccellente ma su tutto aleggia un'inequivocabile sensazione di déjà vù.