sabato 23 settembre 2006

Monster

anno: 2004   
regia: JENKINS, PATTY 
genere: drammatico 
con Charlize Theron, Christina Ricci, Bruce Dern, Scott Wilson, Lee Tergesen, Pruitt Taylor Vince, Annie Corley, Marco St. John, Bubba Baker, Marc Macaulay, Brett Rice, Robb Chamberlain, Chandra Leigh, Catherine Mangan, Christian Stokes, Tim Ware, Ed Donovan 
location: Usa
voto: 6

Dopo un'infanzia difficile e uno stupro, Aileen Wuornos (Theron) finisce col fare una prostituta. Conosce la giovane Selby (Ricci), se ne invaghisce e vorrebbe cambiare vita ma non trova di meglio da fare che trasformarsi in una serial killer assetata di vendetta contro l'intero genere maschile. Finirà i suoi giorni nel braccio della morte, per essere giustiziata nel 2002.
L'aspetto più mostruoso del film è la trasformazione fisica di Charlize Theron (15 chili in più, protesi dentaria, rughe e macchie sulla pelle), alla quale l'Oscar per la migliore interpretazione femminile è stato forse attribuito più  per risarcimento che per gli effettivi meriti. La bellissima di film come L'avvocato del diavolo qui acquista le sembianze di Jon Voight e una mimica marcatamente maschile. Dal canto suo, il film - tratto da una storia vera - è didascalico: la regista Patty Jenkins si limita a una spicciolata di considerazioni psicologiche che sarebbero alla portata anche di uno studente di prima media e a continue variazioni sul tema della dialettica tra eros (la prostituzione) e thanatos (gli omicidi in serie). Golden Globe, Orso d'argento e Oscar 2004 a Charlize Theron come migliore attrice.    

giovedì 21 settembre 2006

The constant gardener - La cospirazione

anno: 2006   
regia: MEIRELLES, FERNANDO
genere: thriller
con Ralph Fiennes, Rachel Weisz, Danny Huston, Bill Nighy, Pete Postlethwaite, Hubert Kounde', Daniele Harford, Ben Parker, Archie Panjabi, Keith Pearson, Bernard Otieno Oduor, Damaris Itenyo Agweyu, Packson Ngugi, Donald Sumpter, Eva Plackner, Sidede Onyulo, Richard McCabe, John Keogh, Christopher Okinda, Katherine Damaris, Brigid M. Kakenyi, Nyajima Jial, Chris Payne, Stuart Wheeler, Steenie Njoroge, Lydia M. Manyasi, Andre Leenheer, Ben Gardiner, Dang Wuor Dew, Ann Achan, Chris Lightburn-Jones, Claire Simpson, Edgar Nicholas Rhode, Joe Christopher Rhode, Thomas Chemnitz, Teresa Harder, Rupert Simonian, Jeffrey Caine, Ng'Ang'A Kirumburu, Peter King Nzioki, Ainea Ojiambo, John Moller, Mumbi Kaigwa, Samuel Otage, Donald Apiyo, Jacqueline Maribe, Juliet Aubrey, Nick Reding, John Sibi-Okumu, Gerard McSorley, Anneke Kim Sarnau
location: Usa
voto: 7

Un'attivista per i diritti umani (Weisz) scopre che una casa farmaceutica - dopo avere fiutato un affare colossale per combattere la tubercolosi - ha messo sul mercato un medicinale con gravissimi effetti collaterali. I vertici dell'organizzazione, collusi con il potere politico britannico, la uccideranno facendo passare l'omicidio per un attacco da parte dei predoni. Suo marito (Fiennes), un diplomatico con la passione per il giardinaggio, porta avanti la missione della donna, pagando con la vita la vittoria finale.
Con La cospirazione, il cinema angloamericano torna a parlare delle grandi cause innescate dai metodi spicciativi delle multinazionali: lo avevamo visto in film come Erin Brockovich e Insider. Sullo schermo, il romanzo di John La Carrè acquista toni semidocumentaristici in cui al Kenya e alla sua splendida natura si aggiungono predoni, speculatori, gangster. Un film di genere, con molto mestiere e le giuste aspirazioni etiche. Golden Globe e Oscar 2006 a Rachel Weisz come miglior attrice non protagonista.    

martedì 19 settembre 2006

La stella che non c'è

anno: 2006   
regia: AMELIO, GIANNI  
genere: drammatico  
con Sergio Castellitto, Tai Ling, Angelo Costabile, Hiu Sun Ha, Catherine Sng, Enrico Vanigiani, Roberto Rossi, Xu Chungqing, Wang Biao, Zhao Jianyun, Huang Qinhao, Luo Xiufeng, Tang Xianbi, Wang Lin, Guo Yong, Duan Ping, Ma Qing, Li Zhenduo  
location: Cina, Italia
voto:7,5

Vincenzo Buonavolontà (Castellitto) è il manutentore di un altoforno che un'azienda italiana cede ad una cinese dopo molti anni. Accortosi che l'impianto ha un difetto, Vincenzo intraprende un lungo viaggio in Cina per assicurare agli acquirenti la nuova centralina in sostituzione di quella difettosa. Accompagnato da una interprete incontrata in Italia, Vincenzo girerà inutilmente alla ricerca dell'impianto, al tempo stesso scoprendo una realtà inimmaginabile.
La Cina vista con gli occhi di Gianni Amelio e la splendida fotografia di Luca Bigazzi non è mai stata così vicina: un arcipelago di contraddizioni, una ridda di contrasti tra natura e cultura, ricchezza e miseria, palazzi stratosferici e abitazioni sullo standard di Corviale. Quello di Amelio è un racconto morale esente da qualsiasi moralismo sul tema della responsabilità come pista verso il ritrovamento di se stessi.
Un Castellitto di impressionante bravura si è aggiudicato a Venezia la Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile.    

domenica 17 settembre 2006

Amatemi

anno: 2005   
regia: DE MARIA, RENATO
genere: drammatico
con Isabella Ferrari, Pierfrancesco Favino, Donatella Finocchiaro, Branko Djuric, Marco Giallini, Giampaolo Morelli, Marco Cocci, Camilla Filippi, Max Mazzotta, Iaia Forte, Valerio Mastandrea, Tommaso Ragno, Mino Manni, Paolo Calabresi, Fabrizio Rogano, Bruno Torrisi, Leonardo Treviglio, Raffaella Del Rosario, Valerie Erken, Caterina Silva, Daniele Sinigallia, Margherita Rami, Stefano Questorio, Roberto Matteoni, Albertina Malferrari, Dany Greggio, Fred Kuwomu, Monica Dugo, Paolo Casiraghi    
location: Italia
voto: 3

Dopo 15 anni di matrimonio, Nina (Ferrari), impiegata in un centro commerciale di Riccione, viene piantata dal marito (Favino), stanco di una relazione arrivata al capolinea. E Nina che fa? Comincia a scopare a raffica. Tra le sue cosce hanno alloggio il coach di una squadra di basket (Djuric), un disc-jockey (Mastandrea), un istruttore di jogging (Morelli), un uomo che le ha dato un passaggio in macchina (Giallini), un ladro di libri (Cocci).
De Maria, che all'attivo aveva un buon film come Hotel paura e un'opera azzardata come Paz!, cuce su misura un apologo sulla sua musa e compagna Isabella Ferrari. Il copione scritto con Doriana  Leondeff e Francesco  Piccolo non va oltre la comicità involontaria e a poco servono velleitarie voci fuori campo e richiami cinematografici colti (La prima notte di quiete di Valerio Zurlini). Cast davvero sprecato per un film condito da karaoke a go-go e con una colonna sonora infarcita da hit d'antan. De Maria ha contratto la sindrome Moretti?    

venerdì 15 settembre 2006

The Queen - La regina

anno: 2006       
FREARS, STEPHEN  
genere: biografico  
con Helen Mirren, Michael Sheen, James Cromwell, Sylvia Syms, Alex Jennings, Helen McCrory, Roger Allam, Tim McMullan, Paul Barrett, Forbes KB, Gavin Park, Stephen Samson, Christopher Fosh, Elliot Levey          
location: Regno Unito       
voto: 6

Dopo una vita passata sul trono del regno inglese, nel 1997 la regina Elisabetta conobbe il suo momento più difficile: mentre i laburisti tornavano al governo con Tony Blair dopo circa tre lustri, la tragica morte a Parigi della principessa Diana, invisa da tempo all'entourage reale, costò alla regina il risentimento del popolo.
Con stile documentaristico ed estremamente asciutto, Stephan Frears racconta quei giorni e le ansie che li accompagnarono, l'incertezza sul da farsi, l'opportunità di indulgere alle istanze popolari a dispetto delle irrinunciabili regole di etichetta che si impongono rigidamente alla vita di palazzo. Il film di Frears si sofferma proprio su questo aspetto, mostrando la vita di una donna sacrificata ai cerimoniali, alle convenzioni, a una disciplina serrata in aperto conflitto con le aperture alla modernizzazione che il Regno Unito andava conoscendo proprio a quell'epoca. Gli attori, insolitamente per un film britannico, sono il punto debole del film, a dispetto della coppa Volpi che Helen Merril si è aggiudicata a Venezia: da Blair al principe Carlo, sonno tutti davvero troppo caricaturali. La Merrill ha anche vinto l'Oscar come miglior attrice protagonista.    

giovedì 14 settembre 2006

Assault on Precinct 13

anno: 2005   
regia: RICHET, JEAN-FRANCOIS    
genere: poliziesco    
con Ethan Hawke, Laurence Fishburne, John Leguizamo, Maria Bello, Ja Rule, Drea De Matteo, Matt Craven, Aisha Hinds, Gabriel Byrne, Brian Dennehy, Kim Coates, Sasha Roiz, Currie Graham, Colin Glazer, Fulvio Cecere    
location: Usa
voto: 6    

Al distretto di polizia numero 13 di Detroit sono tutti in attesa di festeggiare il capodanno. Proprio all'ultimo momento arriva una grana: una tormenta di neve ha infatti costretto un furgone blindato con alcuni detenuti a bordo a sostare proprio presso quel distretto. Tra gli ammanettati c'è anche un boss della criminalità (Fishburne) che dovrà testimoniare a un processo, rivelando la collusione con alcuni poliziotti. È per questo che nottetempo scatta l'agguato: un commando di teste di cuoio armate fino ai denti fa irruzione presso il distretto, confidando di fare una carneficina e di addossare la colpa agli uomini del boss. Ma le cose non vanno secondo i piani, il sergente Roenick (Hawke) decide di affidare armi e munizioni anche ai detenuti pur di difendersi e alla fine ne uscirà miracolosamente vivo.
Assault on precinct 13 è il remake di un poliziesco ultraviolento che John Carpenter diresse negli anni '70 (Distretto 13: le brigate della morte), che a sua volta era un tributo a Un dollaro d'onore di Howard Hawks: rispetto ai suoi progenitori, il film diretto da Richet ha meno mistero e poca capacità innovativa. C'è invece molto mestiere - col consueto mix di azione, melodramma, sentimentalismo e psicanalisi - ma alla fine non si va granché oltre la conta dei morti. Un casting assai indovinato e l'azione incalzante danno comunque nerbo al film.    

sabato 9 settembre 2006

Nell'anno 2002 di nostra vita io, Francesco Guccini...

anno: 2002   
regia: CONVERSANO, FRANCESCO * GRIGNAFFINI, NENE   
genere: musicale   
con Francesco Guccini   
location: Italia
voto: 6,5   

Francesco Guccini racconta le proprie radici, tra la vita contadina sull'appennino tosco-emiliano, la Bologna delle osterie e le sue attività di cantautore e di scrittore.    

mercoledì 6 settembre 2006

Old boy

anno: 2005   
regia: CHAN-WOOK, PARK  
genere: horror  
con Choi Min-Sik, Yoo Ji-Tae, Gang Hye-Jung, Yun Su-Kyeong, Oh Dal-Su, Kim Su-Hyeon, Park Myeong-Shin, Lee Seung-Ji, Ji Dae-Han, Yun Jin-Seo, Kim Byeong-O  
location: Corea del Sud
voto: 1

Oh Dae-su viene rapito e murato in una stanza per 15 anni. Dopo essere riuscito a fuggire, cerca di capire chi possa odiarlo al punto di tenerlo in simili condizioni tanto a lungo. Scopre così che si tratta di un ex-compagno di scuola che aveva una relazione incestuosa con la propria sorella, relazione che venne resa pubblica proprio da Oh Dae-Su. A sua insaputa, Oh avrà un rapporto incestuoso con sua figlia, che nel frattempo è diventata una ragazza. Soltanto una mente profondamente malata come quella di Quentin Tarantino, presidente della giuria a Cannes, avrebbe potuto conferire il gran Premio a questo film. Non che manchino stile - siamo al crocevia tra  Lynch, Cronenberg, Kitano e lo stesso Tarantino - e l'immaginazione. Piuttosto, i manga dai quali prende spunto la storia ci squadernano davanti la pattumiera di un mondo fatto di torture, vendette, incesti, ipnosi, sadismo, violenza raccapricciante fino allo splatter più stomachevole e gratuito: passano così in rassegna un polpo mangiato vivo, formiche che escono dalla pelle, una lingua tagliata, la tortura dei denti strappati a uno a uno con il martello, zuffe sanguinarie e altre amenità.    

lunedì 4 settembre 2006

Slevin - Patto criminale

anno: 2006   
regia: McGUIGAN, PAUL 
genere: gangster 
con Josh Hartnett, Lucy Liu, Ben Kingsley, Morgan Freeman, Bruce Willis, Stanley Tucci, Danny Aiello, Rick Bramucci, Kevin Chamberlin, Oliver Davis, Victoria Fodor, Sam Jaeger, Janet Lane, Shira Leigh, Dorian Missick, Sebastien Roberts, Michael Rubenfeld, Corey Stoll, Matthew G. Taylor, John Ghaly 
location: Usa
voto: 8

Nel 1979 i boss malavitosi che hanno il controllo sulle corse dei cavalli decidono di dare un giro di vite per dare un segno tangibile e inequivocabile ai troppi che non saldano i debiti: così massacrano i genitori di un ragazzino. 25 anni dopo, quel ragazzino si fa chiamare Slevin (dal nome del cavallo che, perdendo, costò la vita a suo padre) e decide di vendicarsi: con uno stratagemma ingegnosissimo e l'aiuto dello stesso killer che all'epoca gli risparmiò la vita, penetra nelle celle dorate dei due boss e si prende la sua rivincita.
Con una narrazione destrutturata che riannoda progressivamente i fili del racconto, la splendida sceneggiatura di Jason Smilovic incede a colpi di genio, tra dialoghi brillanti - che spesso toccano i registri del comico - e incastri perfetti. Il binomio infiltrato+vendetta si era già visto nell'ottimo La giuria. Qui il meccanismo è ancora più virtuoso: peccato che lo spettatore venga ingannato da una scena - di durata quasi infinitesimale - che rende impossibile indovinare l'esito della storia.    

venerdì 1 settembre 2006

I due marescialli

anno: 1961   
regia: CORBUCCI, SERGIO 
genere: comico 
con Totò, Vittorio De Sica, Gianni Agus, Arturo Bragaglia, Franco Giacobini, Inger Milton, Elvy Lissiak, Olimpia Cavalli, Riccardo Oliviero, Mario Laurentino, Bruno Corelli, Mimmo Poli, Renato Terra Caizzi, Roland Bartrop, Mario De Simone, Mario Castellani, Edgardo Siroli 
location: Italia   
voto: 8

Settembre 1943: il maresciallo Cottone (De Sica) ha appena acciuffato un ladro (Totò) al quale sta dando la caccia da tempo. Un'esplosione prima e l'armistizio dell'8 settembre poi cambiano improvvisamente le regole del gioco: il maresciallo - saputo che il suo corpo militare, fedele al re, viene cacciato e fucilato dai fascisti - si improvvisa prete; il ladro, al contrario, veste i panni di un maresciallo voltagabbana che si mette a servizio dei nazifascisti. I due si troveranno a ordire insieme una forma di resistenza.
Con due assi come Totò e De sica e un copione di tutto rispetto, sarebbe stato impossibile non aspettarsi risultati di livello. E infatti è così: si ride moltissimo non solo per le prestazioni dei due fuoriclasse, ma anche grazie all'azzeccatissima parodia di tutti i ridicoli cliché fascisti.