martedì 30 novembre 1999

I due mondi di Charly (Charlie)

anno: 1968       
regia: NELSON, RALPH    
genere: drammatico    
con Cliff Robertson, C.Bloom, L.Skala, L.Janney, R.White                
location: Usa
voto: 5,5    

Se qualcuno volesse creare un Bignami del cinema, almanaccando film per ogni epoca, certamente non potrebbe non indicare I due mondi di Charly come l'emblema del cinema americano degli anni '60. Con tutti i pregi e i difetti di quella lunga stagione cinematografica, il film di Ralph Nelson, tratto dal romanzo Flowers for Algernon di Daniel Keyes e sceneggiato da Stirling Silliphant, è ambientato a Boston, dove l'ebete Charly (Cliff Robertson, che grazie a questo film vinse l'Oscar), che non riesce nemmeno a vincere le gare di intelligenza contro un topo (l'Algernon del titolo originale), viene sottoposto ad un'operazione dai dottori Straus (Lilia Skala) e Nemur (Leon Janney). Gradualmente, recupera capacità cognitive, poi diventa un prodigio della scienza, una sorta di enciclopedia vivente dallo spiccato senso critico. Ma da solo è costretto a rendersi conto che l'operazione ha soltanto un successo momentaneo.
Girato con l'estetica propria di quegli anni (split-screen, divagazioni semi-psichedeliche, ralenty improvvisi) e sostenuto da un afflato morale che bilanciava certa ingenuità sul piano dell'immagine, Charlie è un esplicito atto d'accusa ad una società malata di tecnologia, massificata dalla televisione ed incapace di prendersi cura dei suoi rappresentanti più deboli senza istituzionalizzarli.    

domenica 28 novembre 1999

Con Air

anno: 1997       
regia: WEST, SIMON  
genere: thriller  
con Nicolas Cage, John Cusack, John Malkovich, Steve Buscemi, Ving Rhames, Colm Meaney, M.Williamson, R.Ticotin, M.Potter, David Chappelle, M.C.Gainey, J.Roselius, Renoly, D.Trejo, J.Borrego, N.Chinlund, A.Featherstone, J.Zuniga  
location: Usa
voto: 4

Su un aereo in partenza da Mobile, in Alabama, viaggia la crema del crimine, un esercito di detenuti che deve essere trasferito in un carcere di massima sicurezza. I galantuomini, guidati dal folle Cyrus (John Malkovich), hanno però architettato un piano per dirottare il velivolo. Toccherà all'ex-graduato Cameron Poe (Nicholas Cage), che è con loro nello stesso aereo che lo riporterà a casa dopo una ingiusta detenzione di otto anni, sventare ulteriori pericoli.
Nel film dell'inglese Simon West si vedono molti muscoli ma neanche una traccia di materia grigia: la sceneggiatura di Scott Rosenberg (già autore di Cosa fare a Denver quando sei morto) si affida interamente agli effetti speciali, che coniugati con una violenza parossistica creano un film "fast food la cui opulenza è solo di superficie" (Nazzaro) e uguale a mille altri, pura vacanza per la mente. Nella colonna sonora compare la celeberrima Sweet home Alabama dei Lynyrd Skynird, il complesso sudstatunitense che perì in un incidente aereo.    

venerdì 26 novembre 1999

Eyes wide shut

anno: 1999   
regia: KUBRICK, STANLEY
genere: erotico
con Tom Cruise, Nicole Kidman, Sydney Pollack, Todd Field, Sky Dumont, Louise J. Taylor, Stewart Thorndike, Marie Richardson, Jackie Sawiris, Leslie Lowe, Leelee Sobieski, Vinessa Shaw, Abigail Good, Fay Masterson, Thomas Gibson, Madison Eginton, Rade Serbedzija
location: Regno Unito
voto: 8,5

I film di Kubrick hanno diviso critica e pubblico da sempre. Su di lui si sono spesi fiumi di aggettivi: eccessivo, geniale, perfezionista, inimitabile, pedante, originale, cerebrale. Figurarsi quando, ormai defunto, l'occasione è data da un'opera che il regista statunitense trapiantato in Inghilterra ha confezionato senza potere assistere al suo debutto nelle sale. Geniale a partire dal titolo (Eyes wide shut sta per occhi spalancati, chiusi, un riferimento non solo alla dimensione al tempo stesso onirica di chi ha gli occhi chiusi eppure segue un proprio percorso razionale ad occhi ben aperti, ma anche agli sguardi degli amanti che diffidano dell'altro baciandosi e tenendoli sgranati oppure vi si abbandonano ad occhi ben chiusi), il film di Kubrick è un saggio di regia cinematografica, di talento narrativo, di acume psicologico che mette in scena una coppia benestante e all'apparenza felice, Bill e Alice (Tom Cruise e Nicole Kidman, mai stati tanti bravi e misurati), che innescano un gioco di tradimenti sfiorati nel momento in cui lei confessa a lui di avere desiderato, tempo addietro, un altro uomo. Ecco allora che Bill inizia un viaggio che sembra una discesa metaforica nei labirinti della psiche in un mondo fatto di sesso estremo, di necrofilia, di bambine prestate dai padri ai pedofili di turno, di prostitute sieropositive, di orge con tanto di riti sacrificali, per poi tornare - alla maniera del protagonista di Fuori orario - sulla sponda più sicura del suo letto, dove una moglie che ha scoperto la sua notte brava lo attende per una comprensiva verità. Dopo avere esplorato praticamente tutti i generi cinematografici, il vegliardo Kubrick si cimenta con la consueta meticolosità con l'erotismo, un sottogenere del melodramma che fa presto a scivolare nel grottesco involontario. Da Maestro qual è, il regista trova invece una sua originalissima lettura non soltanto raccontando il film - tratto da Doppio sogno di Arthur Schnitzler e sceneggiato con Frederic Raphael - in una chiave gialla, ma risucchiandoci nel vortice di avventure del protagonista che ha l'involontario ruolo del voyeur (ancora una volta, gli occhi del titolo), spettatore di un erotismo algido che si consuma con disumano distacco, emblema di un'epoca che anche nel sesso cerca di schivare la noia della massificazione con una ricerca coatta della trasgressione, dimenticando che l'eros è lì, a due passi, tra le gambe di tua moglie.

sabato 20 novembre 1999

Serpico

anno: 1973   
regia: LUMET, SIDNEY   
genere: poliziesco   
con Al Pacino, John Randolph, Jack Kehoe, Biff McGuire, Barbara Eda-Young, Cornelia Sharpe, Tony Roberts, John Medici, Allan Rich, Norman Ornellas, Edward Grover, Albert Henderson, Hank Garrett, Damien Leake, Joseph Bova, Gene Gross, John Stewart, Woodie King Jr., James Tolkan, Ed Crowley, Bernard Barrow, Sal Carollo, Mildred Clinton, Nathan George, Gus Fleming, Richard Foronjy, Alan North, Lewis J. Stadlen, John McQuade, Ted Beniades, John Lehne, M. Emmet Walsh, George Ede, Charles White, F. Murray Abraham, Don Billett, Raleigh Bond, John Brandon, James Bulleit, Roy Cheverie, Sam Coppola, Marjorie Eliot, René Enríquez, Conard Fowkes, Frank Gio, Trent Gough, Paul E. Guskin, Judd Hirsch, Bianca Hunter, Richard Kuss, Tony Lo Bianco, George Loros, Kenneth McMillan, Stephen Pearlman, Tim Pelt, William Pelt, Jay Rasumny, Jaime Sánchez, Franklin Scott, Tom Signorelli, Ben Slack, Tracey Walter, Mary Louise Weller   
location: Usa
voto: 8   

La vera storia di Frank Serpico (Al Pacino), poliziotto hippy di New York che fece scoppiare un colossale scandalo sulle bustarelle che la polizia prende dalla malavita locale. Ferito quasi mortalmente durante l'incursione nella abitazione di alcuni delinquenti e privato dell'aiuto dei colleghi, Serpico chiuse la carriera testimoniando contro queste malefatte e ritirandosi in Svizzera. 
Girato a basso costo come un telefilm e costruito su una struttura a episodi che caratterizza l'intera opera, il film basato sul libro di Peter Maas e sceneggiato da Wlado Salt e Norman Wexler si fa apprezzare per la tensione morale più che per la costruzione cinematografica. Negli anni, Serpico è rimasto un punto di riferimento per i tanti film che hanno riproposto il problema della corruzione nelle forze di Polizia.    

giovedì 18 novembre 1999

Da grande

anno: 1987 
regia: AMURRI, FRANCO
genere: comico
con Renato Pozzetto, Giulia Boschi, Alessandro Haber, Joska .Versari, Gaia Piras, Alessandro Partexano, Ottavia Piccolo
location: Italia   
voto: 8,5

Marco Marinelli è un bambino di 8 anni, sensibile, che fa ancora la pipì a letto e soffre per la mancanza dell'affetto paterno. Dopo l'ennesima rampognata dei genitori il giorno del suo compleanno, Marco vede trasformarsi la fantasia in realtà: diventa improvvisamente grande, va a vivere a casa della sua maestra (Giulia Boschi) che se ne innamora, trova lavoro come baby-sitter e arriva addirittura a simulare un rapimento (di se stesso) per estorcere denaro al ricco zio. Ma è qui che cominciano i guai, che termineranno soltanto quando Marco torna alle giuste dimensioni… 
Uno spunto esilarante e poetico allo stesso tempo, messo nelle mani di un Pozzetto di una comicità surreale e incontenibile, perfetto nel calarsi nei panni dell'adulto con comportamenti da bambino, servito anche dall'ottimo copione che il regista Amurri ha scritto con Stefano Surriè e che gli è addirittura valsa un'imitazione oltreoceano da parte niente di meno che di Tom Hanks, interprete di un remake istantaneo con Big.    

mercoledì 17 novembre 1999

Bronx (A Bronx tale)

anno: 1993   
regia: DE NIRO, ROBERT  
genere: gangster  
con Robert De Niro, Chazz Palminteri, Lillo Brancato, Francis Capra, Taral Hicks, Katherine Narducci, Clem Caserta, Alfred Sauchelli Jr., Frank Pietrangolare, Joe Pesci, Robert D'Andrea, Eddie Montanaro, Richard DeDomenico, Paul Perri, Louis Vanaria, Dominick Rocchio, Luigi D'Angelo, Joe D'Onofrio, Dave Salerno, Fred Fischer, Patrick Borriello  
location: Usa
voto: 8  

Bronx, New York, anni '50. Calogero (Lillo Brancato) è diviso tra due padri: quello naturale (Robert De Niro) è un onesto conducente d'autobus che cerca d'impartirgli lezioni di lealtà e morale; Sonny (Chazz, cioè Calogero, Palminteri) è un padrino locale, dal quale Calogero è affascinato fin da ragazzino e che diventa per lui una figura di riferimento. Il ragazzo appena può cerca di sgattaiolare nella bisca dove passa il tempo il capomafia, a dispetto delle continue rampognate del genitore. Eppure, entrambi gli adulti cercheranno di crescerlo come meglio gli sarà possibile.
Accusato ingiustamente di avere saccheggiato i luoghi comuni del gangster-movie, De Niro - per la prima volta dietro la macchina da presa - dimostra non soltanto di avere magnificamente appreso la lezione di Coppola, Scorsese e Leone, ma di saperla aggiornare con una miscela riuscitissima di elementi comici e melodrammatici, mettendo in scena l'incarnazione "di quella "mafia pulita" che secondo alcuni fu l'espressione paternalistica e illuminata di una difficile congiuntura sociale e scomparve dopo l'entrata di Cosa Nostra nella droga" (Kezich). Gran parte del merito va a Chazz Palminteri, la cui sceneggiatura meritò lodi in teatro. Da notare che in Pallottole su Broadway, di Woody Allen, Palminteri impersona un gangster con il bernoccolo per le sceneggiature teatrali.    

martedì 16 novembre 1999

Sono pazzo di Iris Blond

anno: 1996       
regia: VERDONE, CARLO 
genere: commedia 
con Carlo Verdone, Claudia Gerini, Andrea Ferréol, N.Fumo, Nello Mascia, M.Musy, M.Reitano         
location: Italia
voto: 1

Con poche eccezioni (il dittico d'esordio, Compagni di scuola, Maledetto il giorno che t'ho incontrato), da anni Verdone gira sempre lo stesso film. Sposta il luogo d'azione (abbiamo visto i paesi dell'est in Perdiamoci di vista, la Scozia in Maledetto il giorno che t'ho incontrato, la Maremma in Al lupo al lupo; questa volta è il turno di Bruxelles) e sceglie partner diverse (negli anni '80 toccava a Eleonora Giorgi, Ornella Muti e Nancy Brilli; nei '90 Margherita Buy, Francesca Neri, Asia Argento; stavolta è il turno di Claudia Gerini, che già gli era a fianco nel mediocre Viaggi di nozze) ma la solfa è sempre la stessa: uno sfigato ipocondriaco turlupinato dalla belloccia di turno. Romeo-Verdone è infatti un gigolò con pretese da musicista che conosce l'inquieta Iris (Gerini). Insieme formano un duo che dopo le difficoltà iniziali annuncia l'affermazione solo per Iris. La storia, fra recriminazioni e incomprensioni, si rompe. Sciatto, sgangherato e volgare secondo il suo stile, Verdone, autore del copione con Francesca Marciano e Pasquale Plastino, tocca uno dei punti più bassi della sua carriera palesando l'albagia di chi pensa di poter far convivere nello stesso film due anime che non ci sono: quella del regista e quella del musicista. Corrive e da dimenticare le musiche di Lele Marchitelli.    

West and soda

anno: 1965   
regia: BOZZETTO, BRUNO    
genere: animazione    
location: Italia
voto: 7    

In un paesino di poche anime del far west un bruto vuole impossessarsi del terreno dove vive Clementina, una tranquilla campagnola. L'arrivo del pistolero Johnny sistemerà la faccenda. Cartoon pauperistico che fa il verso allo spaghetti-western con pochi soldi e molta fantasia. Atmosfere alla Sergio Leone, garbo e divertimento corredano un'opera discontinua ma memorabile, frutto del copione di Bozzetto e Attilio Giovannini.

domenica 14 novembre 1999

Il profeta

anno: 1968   
regia: RISI, DINO  
genere: commedia  
con Vittorio Gassman, Ann-Margret, Oreste Lionello, Liana Orfei, Yvonne Sanson, Fiorenzo Fiorentini, Geoffrey Copleston, Evi Rigano, Harry Stuart, Franco Gulà, Giuseppe Altamura, Giovanni Ivan Scratuglia, Anita Saxe, Enzo Robutti, Tiziano Montagni, Giuseppe Lauricella, Dino Curcio, Renato Marzano, Maria Grazia Marescalchi, Egidio Casolari  
location: Italia
voto:6

Nauseato dal caos della vita cittadina, un facoltoso avvocato romano (Vittorio Gassman) si ritira a vivere in solitudine sul monte Soratte, in Ciociaria. Quando la giustizia si interessa a lui per qualche pendenza giuridica legata al suo passato di cittadino, "il profeta" - come viene presto ribattezzato a scopo pubblicitario - è costretto a fare ritorno in città. Qui ne viene inevitabilmente corrotto ed approfitta della notorietà raggiunta dal suo caso per aprire un ristorante nella capitale.
In pieno '68 e senza disdegnare qualche stoccata al movimento hippy, Risi, autore del copione con Ettore Scola e Ruggero Maccari, sferra un attacco frontale all'inciviltà della vita cittadina, al suo consumismo, alla sua ipocrisia e alla corsa a successo e denaro che sembra esserne la prima forza motrice. Sono gli anni in cui Mitscherlich dava alle stampe il suo pamphlet contro Il feticcio urbano e nei quali queste tematiche, in piena civiltà del benessere e con l'ascesa della religione della tecnologia, queste tematiche non erano affatto scontate. Carmen Villani canta la canzone omonima del film. I simpatici cartoni animati dei titoli di testa sono di Harry Hess. Francesco Massaro è aiuto regista.    

lunedì 8 novembre 1999

Quei bravi ragazzi (Goodfellas)

anno: 1990   
regia: SCORSESE, MARTIN  
genere: gangster  
con Robert De Niro, Ray Liotta, Joe Pesci, Lorraine Bracco, Paul Sorvino, Chuck Low, Frank DiLeo, Frank Sivero, Tony Darrow, Mike Starr, Frank Vincent, Frank Adonis, Catherine Scorsese, Gina Mastrogiacomo, Samuel L. Jackson, Charles Scorsese, Kevin Corrigan, Welker White, Margo Winkler, Debi Mazar, Suzanne Shepherd, Julie Garfield  
location: Usa
voto: 8,5

Ascesa e declino del gangster newyorchese Henry Hill (Ray Liotta), assoldato al clan mafioso guidato da James Conway (Robert De Niro) e Tommy De Vito (Joe Pesci) che imperversò per una ventina d'anni - fra il 1955 ed il 1980 - compiendo efferati delitti, traffico di droga e tradendosi reciprocamente.
A quasi vent'anni di distanza da Mean streets Scorsese torna al gangster movie (il film è tratto da Wiseguy di Nicholas Pileggi, che ha collaborato con il regista alla sceneggiatura) con un tocco di grandissima ironia del tutto inconsueto, "contro il mito epico del Padrino di Coppola o il romanticismo accorato di C'era una volta in America di Leone" (Tornabuoni). Una mano magistrale in regia, un cast che gareggia in bravura e la struttura a mosaico del racconto conferiscono prestigio a un'opera che pecca soltanto per una certa prolissità. Due premi: Leone d'argento a Venezia e Oscar come migliore attore non protagonista a Joe Pesci.    

martedì 2 novembre 1999

Il viaggio di Felicia (Felicia’s journey)

anno: 1999       
regia: EGOYAN, ATOM  
genere: noir  
con Bob Hoskins, E.Cassidy, P.McDonald, A.Khanjian  
location: Usa
voto:6

La diciassettenne irlandese Felicia (Cassidy) va a Birmingham nella speranza di trovare il fidanzato che ora è anche padre del bambino che porta in grembo. Nell'affannosa ed ingenua ricerca la ragazza si imbatte in un signore di mezza età dall'apparenza tranquilla (un grande Bob Hoskins). Impiegherà non poco per capire che si tratta si un serial killer.
Egoyan rompe le regole di genere e trasforma il suo thriller in un viaggio nelle ragioni delle efferatezze umane attraverso un efficace gioco di flashback. Una scenografia eccellente e l'originalità dello stile narrativo bilanciano un eccesso di prolissità che è l'unico difetto di un film interpretato con rara bravura.