venerdì 26 settembre 2008

Burn After Reading - A prova di spia

anno: 2008        regia: COEN, ETHAN * COEN, JOEL   
genere: commedia nera   
con George Clooney, Frances McDormand, John Malkovich, Tilda Swinton, Brad Pitt, Richard Jenkins, David Rasche, J.K. Simmons, Olek Krupa, Michael Countryman, Kevin Sussman, J.R. Horne, Hamilton Clancy, Armand Schultz, Pun Bandhu, Karla Cheatham-Mosley, Jeffrey DeMunn, Richard Poe, Carmen M. Herlihy, Raul Aranas, Judy Frank, Sándor Técsy, Yury Tsykun, Brian O'Neill, Robert Prescott, Matt Walton, Lori Hammel, Crystal Bock, Patrick Boll, Logan Kulick, Dermot Mulroney    
location: Usa
voto: 7   


Burn after reading, ovvero "bruciato dopo aver letto" ma anche "masterizzato dopo la lettura dei dati". È nel segno dell'efficacissimo gioco di parole in inglese che parte l'ultimo film della "trilogia dell'idiota" che i fratelli Coen hanno affidato alla mimica piroettante di George Clooney. La vicenda ruota attorno a un cd contenente le memorie di un ex agente della CIA (Malkovich) che finisce accidentalmente nelle mani di Brad Pitt e Frances McDormand, impiegati presso una palestra. I due sperano di poterci fare un gruzzoletto, contattano i russi nemmeno fossimo ancora ai tempi della Guerra Fredda e cercano di vender loro il "prodotto". Ma le cose si complicano irrimediabilmente e ci scappano pure diversi cadaveri.
Liberamente ispirato al romanzo di Stansfield Turner, Burn after reading è una commedia nera nella quale i fratelli Coen fanno scivolare in secondo piano il loro estro visivo (è la prima volta che rinunciano al direttore della fotografia dei 12 film precedenti) per dar fondo a quello visionario: l'intreccio è a tratti farraginoso ma l'umorismo nero che aleggia su tutto il film - a cominciare da quello che va a bersagliare lo zelo da burocrate con cui, ai vertici della CIA, vengono prese decisioni più che disinvolte su omicidi e ricatti - rende il film assai divertente e godibile, a dispetto della sensazione di déjà vù percepibile in più di un'occasione.    

sabato 20 settembre 2008

V per vendetta (V for vendetta)

anno: 2006   
regia: McTEIGUE, JAMES    
genere: fantastico    
con Natalie Portman, Hugo Weaving, Stephen Rea, John Hurt, Stephen Fry, Sinéad Cusack, Rupert Graves, Tim Pigott-Smith, John Standing, Natasha Wightman, Cosima Shaw, Roger Allam, Ben Miles, Eddie Marsan, Amelda Brown, Antje Rau, Chad Stahelski, Andy Rashleigh, Tara Hacking, Roderick Culver, Megan Gay, Guy Henry, Billie Cook, Carsten Hayes, Madeleine Rakic-Platt, Bradley Steve Ford, Malcolm Sinclair, Adrian Finighan, Joseph Rye, Raife Burcell, Brin Rosser, Juliet Howland, Ian T. Dickinson, Ben Posener, Dulcie Smart, Daniel Donaldson, David Merheb, Simon Newby, Mary Stockley, Anna Farnworth, Paul Antony-Barber, Michael Simkins, Martin McGlade, Matt Wilkinson, David Leitch, Matthew Bates, Eamon Geoghegan, Gerard Gilroy, Julie Brown, Sophia New, Kyra Meyer, Laura Greenwood, Jason Griffiths, Imogen Poots, Greg Donaldson, Grant Burgin, Martin Savage, Derek Hutchinson, Caoimhe Murdock, Oliver Bradshaw, John Ringham, Charles Cork, Simon Holmes, Mark Longhurst, Patricia Gannon, Richard Campbell, Alister Mazzotti, Mark Phoenix, Ian Burfield, Emma Field Rayner, Clive Ashborn, William Tapley, Richard Laing, Jack Schouten, Selina Giles    
location: Usa
voto: 6    

In un futuro imprecisato successivo a una guerra batteriologica scatenata a scopo di potere, l'Inghilterra è costretta a una dittatura durissima, con sorveglianza a vista ed esercito schierato per le strade. V (Weaving), un misterioso rivoluzionario che gira con una maschera sul viso armato di spade e pugnali, decide di vendicarsi di tutti gli squallidi politicanti che gli hanno sterminato la famiglia, arrivando a distruggere il palazzo governativo. A fiancheggiarlo la figlia orfana di due rivoluzionari trucidanti durante la resistenza (Portman).
Tratto dall'omonimo romanzo illustrato di David Lloyd e sceneggiato dai fratelli Wachowski (quelli di Matrix), V per vendetta è un fantasy movie atipico, un po' Orwell, un po' cappa e spada, metafora di un futuro non troppo lontano, devastato dalla repressione della diversità, dalla militarizzazione, dal terrorismo e dalle torture. Figurativamente potente, corredato da sontuose scene di massa, coloratissimo, il film diretto in chiave gothic-dark da James McTeigue aggiorna le scelleratezze del Grande Fratello al futuro che verrà, impantanandosi a tratti in una trama eccessivamente farraginosa.    

lunedì 15 settembre 2008

Lolita

anno: 1997   
regia: LYNE, ADRIAN  
genere: erotico  
con Jeremy Irons, Dominique Swain, Melanie Griffith, Suzanne Shepherd, Frank Langella, Joan Glover, Pat Pierre Perkins, Erin J. Dean, Ed Grady, Ben Silverstone, Keith Reddin  
location: Usa
voto: 5

Arrivato in una piccola dittadine del New England, nel 1947 il maturo professor Humbert (Irons) prende una cotta per la figlia della padrona di casa (Swain), una ninfetta col vizio della provocazione. Per stare accanto alla ragazzina, il professore ne sposa la madre (Griffith) e alla morte improvvisa di quest'ultima si mette in viaggio per mezza America con quella che ormai è diventata sua figlia adottiva al seguito. Ma qualcuno li segue imperterrito e Humbert sospetta che si tratti di qualche agente della buoncostume. Cimentarsi con la traduzione cinematografica del romanzo di Nabokov che Stanley Kubrick aveva trasformato in un capolavoro è un'impresa davvero impossibile. Adrian Lyne ci prova aumentando a dismisura il tasso di morbosità, ricorrendo a luci flou, dissolvenze, immagini patinate. Gli attori sono all'altezza, ma la regia si fa sentire troppo, sul film aleggia un'insopportabile retorica vagamente sessuofoba, il patetismo dilaga e il mistero del racconto si stempera in una scelta stilistica eccessivamente esplicativa.    

venerdì 5 settembre 2008

La morte e la fanciulla (The death and the maiden)

anno: 1994   
regia: POLANSKI, ROMAN  
genere: noir  
con Sigourney Weaver, Stuart Wilson, Ben Kingsley, Krystia Mova, Jonathan Vega, Gilberto Cortes, Rodolphe Vega  
location: Argentina
voto: 6,5

In una notte di pioggia incessante Paulina Escobar (Weaver), ex-desaparecida cilena riuscita a sfuggire alle persecuzioni dei militari agli ordini di Pinochet ritrova per caso l'aguzzino che la torturò e stuprò ripetutamente durante la sua prigionia (Kingsley). Improvvisa così un processo all'uomo davanti a suo marito (Wilson), un magistrato con grandi ambizioni di carriera.
Tratto dal lavoro teatrale di Ariel Dorfman rappresentato in mezzo mondo, La morte e la fanciulla trova nella versione del regista polacco un'ottima orchestrazione di caratteri, una dramma a tre e una messinscena cupa e claustrofobica. Non sapremo mai se il presunto aguzzino sia davvero tale e Polanski è bravissimo a lasciare il finale aperto, suggerendo una strada indecifrabile tra furore paranoico per le torture subite e arroganza del potere.

mercoledì 3 settembre 2008

Pranzo di ferragosto

anno: 2008   
regia: DI GREGORIO, GIANNI
genere: grottesco
con Gianni Di Gregorio, Valeria De Franciscis, Marina Cacciotti, Maria Calì, Grazia Cesarini Sforza, Alfonso Santagata, Luigi Marchetti, Marcello Ottolenghi, Petre Rosu
location: Italia   
voto: 7,5


Giovanni è un uomo sulla sessantina che vive a Trastevere con la vecchia madre, una nobildonna decaduta che lo tiranneggia ripetutamente. Perennemente in bolletta, Giovanni non sa come fare per saldare i buffi con il padrone di casa, il quale gli propone l'azzeramento di una parte del debito in cambio dell'ospitalità all'anziana madre per il giorno di ferragosto. La richiesta si estende a quella di una zia, a cui si aggiunge anche la madre del medico di Giovanni, costretto così a passare i giorni intorno a ferragosto tra le bizze di quattro ottuagenarie impertinenti.
A sessant'anni Gianni di Gregorio, già co-sceneggiatore di film come Gomorra e Ospiti (entrambi firmati da Matteo Garrone, qui in veste di produttore), esordisce dietro la macchina da presa con un piccolo film minimalista (75 minuti appena), uno dei nipotini di quel grottesco alla vaccinara che iniziò trent'anni fa con Ecce bombo e che annovera tra i suoi proseliti film come Amore tossico (1983), L'imperatore di Roma (1988), Estate romana (2000), Cecilia (2001) e Chi nasce tondo… (2008). Nato da un episodio realmente accaduto al regista-sceneggiatore, Pranzo di ferragosto scruta con occhio leggero tra i clichè della terza età, indugia senza tanti complimenti sui segni inequivocabili del tempo che passa a suon di primi piani, testimonia con umorismo le piccole manie delle quattro cariatidi, adottando uno stile iperrealista servito dall'uso accorto della macchina a spalla.