domenica 28 marzo 2010

Happy family

anno: 2010   
regia: SALVATORES, GABRIELE  
genere: commedia fantastica  
con Fabio De Luigi, Fabrizio Bentivoglio, Diego Abatantuono, Margherita Buy, Carla Signoris, Valeria Bilello, Corinna Agustoni, Gianmaria Biancuzzi, Alice Croci, Sandra Milo, Ugo Conti  
location: Italia
voto: 7

Due sedicenni milanesi hanno deciso di sposarsi. La famiglia ultraborghese di lui (Biancuzzi) organizza un pranzo per conoscere i familiari di lei (Croci), degli ex fricchettoni sui generis. Alla cena partecipa anche uno sceneggiatore (De Luigi) che ha investito la padrona di casa (Buy). Amore (quello che si conclude paradossalmente proprio con la cena ma anche quello tra lo sceneggiatore e la figlia di primo letto del padrone di casa) e morte (di quest'ultimo, che ha serenamente accettato la diagnosi di un tumore, "maligno, naturalmente") si intrecceranno in un clima che lascerà maturare nuove amicizie.
Uno dei migliori Salvatores di sempre - se non il migliore - imbastisce una commedia inusuale costruita come un metaracconto: in un impeto pirandelliano, lo sceneggiatore vede animarsi i personaggi dal suo computer, improvvisa finali aperti, si infiltra nella storia e fa parlare i protagonisti in macchina. Su tutto aleggia un'aria molto divertita e colorata (con un bell'omaggio a una Milano notturna su musiche di Chopin che danno il cambio a quelle di Simon e Garfunkel) e la vera Happy family sembra essere quella che il regista - a vent'anni di distanza da Marrakesh express e Turné - raccoglie intorno a sé, con un Abatantuono che manda a segno ogni battuta e un Bentivoglio strabiliante che recita in maniera sempre più scarnificata, quasi zen. Come divertire in maniera intelligente senza dire (quasi) nulla e strizzando un occhio al Woody Allen di Basta che funzioni e l'altro a Wes Anderson.    

mercoledì 24 marzo 2010

Il profeta (Un prophète)

anno: 2009       
regia: AUDIARD, JACQUES
genere: gangster
con Tahar Rahim, Niels Arestrup, Adel Bencherif, Hichem Yacoubi, Reda Kateb, Jean-Philippe Ricci, Gilles Cohen, Antoine Basler, Leïla Bekhti, Pierre Leccia, Foued Nassah, Jean-Emmanuel Pagni, Frédéric Graziani, Slimane Dazi, Rabah Loucif, Serge Boutleroff, Hervé Temime, Taha Lemaizi, Mohamed Makhtoumi, Karim Leklou, Farid Larbi, Doula Niang, Mamadou Minte, Guillaume Verdier, Mourad Frarema, Zohra Benali, Sabar Kabbouchi, Eric Badoc, François De Courcelle, Nathanaël Maïni, Charles Maestracci, Laurent Blanquet, Jean-Pierre Guinebert, Pascal Henault, Hakim Sid, Kamel Labroudi, Mustapha Benstiti, Alain Raymond, Franck Xabrame, Didier de Backer, Patrick Mochen, Gilles Bellomi, Malaïc Mekeri, Fadil Kadri, David Dupays, Arsène Benziane, Kamel Ferrat, Karim Traikia, Cindy Danel, Abdelaziz Mahtou, Alexandre de Seze, Kamel Saadi, Slim El Hedli, Farid Elouardi, Veronica Ghio
location: Francia
voto: 7

Malik El Djebena (Rahim), arabo diciannovenne semianalfabeta fragile e intelligente, fa il suo primo ingresso in carcere per scontare 6 anni. Qui impara a leggere e a scrivere e si mette al servizio di un anziano boss corso (Arestrup), per conto del quale inizia a svolgere diverse missioni che gli servono ad apprendere la dura legge della casa circondariale.
Tratto da un'idea di Abdel Raouf Dafri, Il profeta (la sostituzione dell'articolo indeterminativo dell'originale è del tutto inopportuna) è un buon film di ambientazione carceraria, un piccolo saggio antropologico sulla vita dietro le sbarre. Un po' romanzo di formazione, un po' gangster movie, un po' thriller di ispirazione tarantitiana (qui ritroviamo le didascalie macroscopiche, il gusto per lo splatter, i ralenty compiaciuti), il film di Jacques Audiard è imperniato ancora una volta (come già in Sulle mie labbra e Tutti i battiti del mio cuore) sul tema dell'impossibilità della redenzione. Anche i limiti sono gli stessi dei film precedenti: pur usando con grande scioltezza la macchina da presa e dirigendo magistralmente gli attori (Rahim e Arestrup gareggiano in bravura), Audriard dilata a dismisura il racconto (siamo oltre le due ore e mezza), che si dipana in rivoli narrativi inessenziali che potrebbero condurlo alla durata di un film di Andy Warhol e a tratti finisce col perdersi in una messa in scena cinematograficamente tanto elegante quanto compiaciuta.
Grand prix al 62esimo festival di Cannes (2009).    

domenica 21 marzo 2010

La prima linea

anno: 2009       
regia: DE MARIA, RENATO   
genere: storico   
con Riccardo Scamarcio, Giovanna Mezzogiorno, Fabrizio Rongione, Dario Aita, Michele Alhaique, Jacopo Maria Bicocchi, Angelo Campolo, Piero Cardano, Claudia Coli, Francesca Cuttica, Franco Demaestri, Marco Iermanò, Anita Kravos, Lucia Mascino, Cristina Pasino, Umberto Petranga, Ugo Piva, Maurizio Pompella, Gilda Postiglione Turco, Giorgio Sangati, Duccio Camerini, Lino Guanciale, Awa Ly, Daniela Tusa   
location: Italia
voto: 3   

Storia del gruppo terroristico Prima Linea, che tra gli anni '70 e gli anni '80 emerse quale elemento di punta della scena extraparlamentare italiana. La storia ricostruita nel copione di Sandro Petraglia, Ivan Cotroneo, Fidel  Signorile e del regista Renato De Maria e tratta dal libro di Sergio Segio, parte proprio dalla vicenda personale di quest'ultimo e si snoda tra l'operazione di liberazione di Susanna Ronconi (Mezzogiorno) e di altre detenute politiche dal carcere di Rovigo, i flashback che ricostruirono i primi atti terroristici, l'avvicinamento sentimentale tra il protagonista e la stessa Ronconi e il momento dell'abiura. L'enfasi sulla dimensione amorosa della vicenda sposta il racconto su un registro rosa tedioso e inutile, riducendo al contempo la dimensione schiettamente politica a una giradola di slogan messi in bocca a un gruppo di esaltati.    

mercoledì 17 marzo 2010

Pink Floyd - The wall

anno: 1982   
regia: PARKER, ALAN   
genere: musicale   
con Bob Geldof, Kevin McKeon, Alex McAvoy, James Laurenson, Bob Hoskins, Christine Hargreaves, Eleanor David, David Bingham    
location: Regno Unito
voto: 5   

Prima di diventare una rockstar tossicodipendente con attitudini naziste e nichiliste, Pink (Geldof) ha perso il padre durante la guerra ed è ossessionato dai ricordi di una scuola fortemente repressiva e di una madre asfissiante, che ne hanno ingabbiato irrimediabilmente la personalità.
Tre anni dopo il clamoroso successo discografico del disco dei Pink Floyd, Alan Parker porta sul grande schermo le ossessioni del loro leader, Roger Waters. Il risultato è piuttosto disturbante e angosciante, nonostante alcune sequenze davvero potenti e le notevoli - per quanto terribili - animazioni di Gerald Scarfe che occupano buona parte del film.    

lunedì 15 marzo 2010

Chloe - Tra seduzione e inganno

anno: 2010       
regia: EGOYAN, ATOM  
genere: drammatico  
con Julianne Moore, Liam Neeson, Amanda Seyfried, Max Thieriot, R.H. Thomson, Nina Dobrev, Mishu Vellani, Julie Khaner, Laura DeCarteret, Natalie Lisinska, Tiffany Lyndall-Knight, Meghan Heffern, Arlene Duncan, Kathy Maloney, Rosalba Martinni, Tamsen McDonough, Kathryn Kriitmaa, Adam Waxman, Krysta Carter, Severn Thompson, Sarah Casselman, David Reale, Milton Barnes, Kyla Tingley, Sean Orr, Paul Essiembre, Rod Wilson, Riley Jones    
location: Canada
voto: 5,5  

Una piacente ginecologa ultrabenestante sulla cinquantina (Moore) sospetta che il marito (Neeson) la tradisca. Sicché ingaggia una giovanissima escort (Seyfried) per vedere quanto l'uomo sia permeabile al fascino femminile. Ma il "gioco" tra le due donne si fa inaspettatamente complicato e rischia di far naufragare ogni rapporto.
Remake di un film, Nathalie (2003) di Anne Fontane (che qui collabora alla sceneggiatura), Chloe si propone come una sorta di thriller psicologico sui meccanismi della gelosia. Il regista armeno-canadese ne fa un melò patinato, dalle tracotanti ambientazioni altoborghesi, senza mai approfondire la psicologia dei personaggi e rimanendo in superficie anche rispetto alle ragioni della giovane protagonista, più un'arrampicatrice sociale che una Lolita.    

lunedì 8 marzo 2010

Shutter Island

anno: 2010       
regia: SCORSESE, MARTIN
genere: thriller
con Leonardo DiCaprio, Mark Ruffalo, Ben Kingsley, Max von Sydow, Michelle Williams, Emily Mortimer, Patricia Clarkson, Jackie Earle Haley, Ted Levine, John Carroll Lynch, Elias Koteas, Robin Bartlett, Christopher Denham, Nellie Sciutto, Joseph Sikora, Curtiss Cook, Raymond Anthony Thomas, Joseph McKenna, Ruby Jerins, Tom Kemp, Bates Wilder, Lars Gerhard, Matthew Cowles, Jill Larson, Ziad Akl, Dennis Lynch, John Porell, Drew Beasley, Joseph P. Reidy, Bree Elrod, Thomas B. Duffy, Ken Cheeseman, Steve Witting, Michael E. Chapman, Keith Fluker, Darryl Wooten, Michael Byron, Gary Galone, Gabriel Hansen 
location: Usa
voto: 5,5


Nel 1954 l'ispettore di polizia Teddy Damiels (DiCaprio) e il suo dioscuro Chuck Hole (Ruffalo) approdano in un'isola al largo di Boston dove c'è un manicomio criminale di massima sicurezza. I due sono lì perché una detenuta è scappata ma Teddy - che è ossessionato dalla tragica morte della moglie - comincia a sospettare che nell'isola si facciano mostruosi esperimenti di eugenetica sulla pelle degli internati. La sua è solo immaginazione?
Tratto dal romanzo "L'isola della paura" di Dennis Lehane (che al cinema aveva già dato Mystic river e Gone baby gone), Shutter island è il film più sofferto e controverso della carriera di Martin Scorsese, tanto è vero che il regista italoamericano ne ha rimandato l'uscita per sette mesi. Montato, smontato e rimontato a causa della complessità dell'intreccio - costruito, alla stregua de L'ultima tentazione di Cristo, sullo spunto narrativo della doppia verità, fino al role playing finale - il film è un thriller psicologico estremamente cerebrale, girato magnificamente e interpretato superbamente, al quale manca tuttavia l'ingrediente essenziale del genere: la suspense. Frotte di topi che escono da una caverna, rievocazioni delle atrocità nazista a Dachau e facce segnate dalla ferocia della follia non sono che espedienti minimi per alzare il tasso di ripugnanza senza mai riuscire ad accendere quello dell'apprensione.    

giovedì 4 marzo 2010

Gli uccelli (The birds)

anno: 1963   
regia: HITCHCOCK, ALFRED   
genere: horror   
con Rod Taylor, Tippi Hedren, Jessica Tandy, Suzanne Pleshette, Veronica Cartwright, Ruth McDevitt, Lonny Chapman, Richard Deacon, Ethel Griffies, Malcolm Atterbury, Joe Mantell, Elizabeth Ylson, John McGovern, Charles McGraw, Bill Quinn, Karl Swenson, Doodles Weaver, Doreen Lang    
location: Usa
voto: 8   

A Bodega Bay, dalle parti di S. Francisco, stormi di uccelli - per lo più corvi e gabbiani - aggrediscono la popolazione locale con inaudita ferocia. L'avvocato Mitch Brenner (Tayor) fa del suo meglio per mettere al riparo i suoi cari e la neo-fidanzata (Hedren).
Primo e unico spostamento di Hitchcock sul terreno del thriller psicologico a un passo dal genere horror, Gli uccelli mette in pellicola un racconto di Daphne Du Maurier. Le scene di puro terrore, soprattutto se commisurate all'epoca, sono ottimamente confezionate e la chiave metaforica del racconto suggerisce il tema della xenofobia: gli uccelli si scatenano quando nella cittadina arriva una forestiera (la Hedern, appunto) con due pappagallini al seguito. Le musiche di Bernard Hermann sono efficacissime e puramente rumoristiche, la recitazione della Hedren è imbarazzante.