domenica 30 aprile 2006

L’appartamento spagnolo

anno: 2002   
regia: KLAPISCH, CEDRIC   
genere: commedia   
con Romain Duris, Judith Godreche, Audrey Tautou, Cécile De France, Kelly Reilly, Xavier de Guillebon, Kevin Bishop, Federico D'Anna, Christian Pagh, Cristina Brondo, Barnaby Metschurat, Olivier Raynal, Iddo Goldberg, Wladimir Yordanoff, Paulina Galvez   
location: Francia, Spagna
voto: 6   

Il 25enne Xavier (Duris) lascia la Francia per trasferirsi a Barcellona, dove intendere completare gli studi universitari di economia grazie al programma Erasmus. Arrivato nella città catalana, troverà alloggio con altri sette studenti, tutti provenienti da differenti Paesi europei: per Xavier sarà il miglior viatico possibile per abbandonare una certa rigidità e adattarsi a mondi molto diversi dal suo.
Giovanilistico, leggero e ottimista, venato da una dose di malinconia, il film di Cedric Klapisch è un film corale privo di un autentico spunto narrativo. A dominare sono gli ambienti, le situazioni, le atmosfere, le psicologie dei tanti ragazzi che popolano il film, a cui il regista guarda con occhio ironico. Nella colonna sonora compare No surprises, dei Radiohead    

sabato 29 aprile 2006

Il regista di matrimoni

anno: 2006       
regia: BELLOCCHIO, MARCO  
genere: drammatico  
con Sergio Castellitto, Donatella Finocchiaro, Sami Frey, Gianni Cavina, Maurizio Donadoni, Bruno Cariello, Simona Nobili, Caludia Zanella, Corinne Castelli, Silvia Ajelli, Aurora Peres, Giacomo Guernieri  
location: Italia
voto: 5

Franco Elica (Castellitto) è un regista che sta ultimando il casting per "I promessi sposi". Trovatosi in crisi di ispirazione e finanziaria, parte per la Sicilia, dove si imbatte prima in un regista di matrimoni semiprofessionista, quindi in un nobile decaduto (Frey) che gli chiede di curare la regia in vista del matrimonio di convenienza della figlia Bona (Finocchiaro). Franco si innamora della avvenente ragazza e cerca di evitarle una sorte tanto grigia.
In perenne crisi di idee e afflitto dai deragliamenti del suo ego ipertrofico, Bellocchio dirige l'ennesimo film pretenzioso, carico di allegorie, di simbolismi, di deviazioni onirico-metafisiche, di una pretesa ricercatezza formale che lo costringe perennemente, come recita uno dei personaggi del film, a essere "un piccolo tra i grandi". La trama tinta di giallo e la recitazione misurata di Castellitto danno spessore a un film complessivamente sterile.    

giovedì 27 aprile 2006

Il grande silenzio (Die grosse stille)

anno: 2006       
regia: GRONING, PHILIP 
genere: documentario 
location: Francia
voto: 1

La storia è incredibile: 20 anni fa il regista tedesco Philip Groning aveva progettato di girare un documentario sul convento di frati certosini che vivono nel monastero della Grander Charteuse, sulle Alpi francesi. Nessuna risposta. Dopo dieci anni, il regista ci riprova. Ancora silenzio. Quindi, sedici anni dopo la nascita del progetto, arriva una risposta: "siamo pronti. Ma a condizione di vivere secondo le regole del monastero e rinunciando a musica, commenti verbali e luci artificiali". Così Groning entra nel monastero, ci resta per quattro mesi, monta un documentario di due ore e quaranta di inusitata staticità: i tempi di regia sono gli stessi della vita monastica, la ricerca formale delle immagini è ridotta al minimo e il risultato impallidisce al confronto con opere analoghe che puntano su forme estreme di documentario, come il magnifico "Il pianeta azzurro" del nostro Franco Piavoli. Premiata ai botteghini tedeschi, l'opera di Groning si rivela assai astuta: in un solo colpo raduna gli onanisti del reality show, incuriositi di guardare dal buco della serratura la vita dei monaci e chi nel cinema cerca la dimensione spirituale dimenticata nella frenetica vita metropolitana, una sorta di salasso terapeutico. Raccomandato a chi soffre di insonnia.    

mercoledì 26 aprile 2006

Notte prima degli esami

anno: 2006       
regia: BRIZZI, FAUSTO  
genere: commedia  
con Giorgio Faletti, Cristiana Capotondi, Nicolas Vaporidis, Sarah Maestri, Chiara Mastalli, Andrea De rosa, Eros Galbiati, Valentina Idini, Marco Aceti, Elena Bouryka, Valeria Fabrizi, Ric, Daniela Poggi, Edoardo Costa, Eleonora Brigliadori, Carola Stagnaro          
location: Italia       
voto: 2

Estate 1989. Per i ragazzi dell'ultimo anno di un liceo romano è appena suonata la campanella dell'ultimo giorno di scuola. Li aspettano gli esami di maturità. Luca (Vaporidis) ha più di una preoccupazione: ha insultato il professor Martinelli (Faletti) prima ancora di sapere che sarà proprio lui il membro interno il giorno della maturità. Come se non bastasse, il professore Martinelli è anche il padre di Claudia (Capotondi), la ragazza della quale Luca si è innamorato. I suoi amici non sono da meno: ciascuno con qualche problema da risolvere e tutti che finiscono col dimenticare l'importanza con l'appuntamento all'esame di maturità.
Cominciamo col dire che il biglietto da visita col quale il regista Fausto Brizzi si presenta al suo fortunatissimo esordio dietro la macchina da presa è quello di sceneggiatore di film di altissimo profilo culturale e profonde riflessioni psicologiche come Marry Christmas e tutta la serie di cinepanettoni della ditta Boldi-De Sica. Il passaggio di ruolo, il botteghino e il paese di beoti che è l'Italia di inizio terzo millennio non smentiscono il suo pedigree: il mondo rappresentato da Brizzi è quello in cui la caduta del muro di Berlino rappresenta un'occasione per un pellegrinaggio turistico, in cui i sessantottini sono delle carogne nostalgiche di Woodstock dedite ai cannabinoidi e gli esami sono una formalità da sbrigare senza tante cerimonie, tanto poi ci penserà la vita a dare il giusto premio ai furbi. Il messaggio che passa per questo film sciattissimo (l'ambientazione è didascalica e le citazioni sbagliate in almeno un paio di casi, il lessico non conforme a quello in voga all'epoca: si sente persino dire "pusher" e "una cifra", termini che non usava nessuno) si muove tra la fenomenologia à la Venditti (dal cui infimo repertorio canoro il titolo del film) e lo scimmiottamento di sicuro successo di Muccino.    

domenica 16 aprile 2006

Gangs of New York

anno: 2002   
regia: SCORSESE, MARTIN  
genere: gangster  
con Leonardo DiCaprio, Daniel Day-Lewis, Cameron Diaz, Jim Broadbent, John C.Reilly, Henry Thomas, Brendan Gleeson, Liam Neeson, Gary McCormack, Gary Lewis, Stephen Graham, Eddie Marsan, Alec McCowen, David Hemmings, Larry Gilliard Jr., Cara Seymour, Roger Ashton-Griffiths, Peter Hugo Daly  
location: Usa
voto: 7,5

Nella New York della metà del XIX secolo le bande si fronteggiano per appropriarsi del controllo sui traffici illeciti nel territorio. Quella dei "nativi americani", guidata dall'efferato Bill Poole (Day-Lewis), detto "il macellaio", ha la meglio su quella dei "conigli morti", rappresentata da un prete (Neeson) che crede fermamente nei diritti della popolazione emigrata. Alla morte di quest'ultimo, suo figlio (Di Caprio), che all'epoca dello scontro tra le due bande era un ragazzino, torna nella zona dove era cresciuto con l'intento di vendicarsi dell'assassino di suo padre e di proseguire nell'opera di proselitismo del congiunto.
Le straordinarie scenografie, la regia impeccabile che spesso rasenta il virtuosismo a suon di carrellate, dolly e soggettive, il cast stellare sono elementi a corredo di un film che inizia e finisce con una carneficina (quella iniziale tra le due gang nemiche e quella finale per sopprimere la ribellione popolare contro la coscrizione obbligatoria). Violentissimo, Gangs of New York la dice lunga sulla genesi del concetto di democrazia negli Stati Uniti, sui diritti delle minoranze, su una civilizzazione lontanissima da divenire, sulla religiosità che permea ogni aspetto della vita americana e in nome della quale non si esita ad ammazzare. Lungo, spettacolare, il film ha l'unico neo che si trova in quasi tutto il cinema di Scorsese: quello di far parlare troppo la macchina da presa, sconfinando in una maestria a volte chiaramente autocompiaciuta.    

sabato 15 aprile 2006

La vita come viene

anno: 2003 
regia: INCERTI, STEFANO
genere: drammatico
con Valeria Bruni tedeschi, Stefania Sandrelli, Alessandro Haber, Tony Musante, Daniele Liotti, Lorenza Indovina, Stefania Rocca, Alberto Gimignani, Primo Reggiani, Claudio Santamaria, Maddalena Maggi, Francesca Maggio, Alessandro Galliera, Gregorio Menza, Cristina Pappas
location: Italia   
voto: 5

Un dentista (Liotti) che passa i fine settimana a giocare alla guerra con gli amici, esasperando la moglie (Rocca) che spera in una gravidanza e che per ripicca gli sostituisce una pistola finta con una vera. Una coppia borghese che vive ben oltre le proprie possibilità alle prese col presunto rapimento dei due figli: lei (Bruni Tedeschi) riceve lettere anonime da una bibliotecaria (Indovina) che ne è innamorata; lui (Gimignani) pensa soltanto alla carriera e forse tresca con una ragazza. Un professore universitario (Musante) capace di incantare i suoi studenti sui temi dell'esistenza, non trova di meglio che passare la sera del suo compleanno con una alcolizzata (Sandrelli) conosciuta per caso, alla quale non parlerà né della malattia né della figlia che non vede da anni. Un giovane (Santamaria) perde il posto di lavoro e allora addio ai sogni per una vita oltre la soglia di sopravvivenza: da adesso potrà contare sull'affetto della moglie (Maggi) e della figlioletta. Un padre (Haber) spreca il suo talento di pianista jazz in balere di quart'ordine pur di riuscire a essere sempre reperibile per il figlio disturbato psichicamente. Il film di Incerti, qui alla sua terza regia, ha l'ambizione di raccontare la traiettoria sbilenca di un'umanità in crisi esistenziale, passando per il punto d'equilibrio del rapporto tra genitori e figli. Collocato geograficamente tra Ferrara e Mantova nell'arco temporale di tre giorni, il film spreca un cast d'eccezione con una regia piatta e televisiva, approdando a risultati ben lontani da piccoli gioielli del genere come La vita altrui (Michele Sordillo) e Come si fa un Martini (Kiko Stella) o, per guardare all'estero, Magnolia: film corali di ben più robusto impianto narrativo.    

martedì 11 aprile 2006

Inside man

anno: 2006   
regia: LEE, SPIKE 
genere: poliziesco 
con Denzel Washington, Clive Owen, Jodie Foster, Christopher Plummer, Willem Dafoe, Chiwetel Ejiofor, Ashlie Atkinson, Waris Ahluwalia, Cherise Boothe, Michael Devine, Kim Director, Peter Frechette, Cassandra Freeman, Peter Gerety, Frank Harts, Thierry Henry, Frank Hopf, Sean Kane, Robert c. Kirk, Marcia jean Kurtz, Darryl Mitchell, Jason manuel Olazabal, Lionel Pina, James Ransone, Frank Stellato, Curtis mark Williams 
location: Usa
voto: 8

A New York va in scena la rapina perfetta: in una banca di Wall Street tre uomini e una donna mettono fuori gioco l'allarme, obbligano gli ostaggi a indossare tute identiche alle loro, trattano con un mediatore (Washington) sul quale pende un'accusa di appropriamento indebito di denaro e che con l'occasione si sta giocando l'ultima carta. Non parte un solo colpo di mitra, non viene rubato un solo dollaro ed è impossibile, terminata l'azione d'assalto con le teste di cuoio, distinguere gli ostaggi dai rapinatori. Ma c'è un uomo (Owen) che è rimasto chiuso per una settimana nel magazzino del caveau della banca, dal quale porterà via un documento che rivela imbarazzanti retroscena sulle modalità di fondazione della banca stessa.
Spike Lee mette insieme una sceneggiatura impeccabile, ritmo, divertimento e ironia sulla paranoia dell'America dopo l'11 settembre. Interpreti eccellenti, regia sopraffina: davvero un gran bel film.    

mercoledì 5 aprile 2006

Due volte lei (Lemming)

anno: 2006   
regia: MOLL, DOMINIK  
genere: thriller  
con Charlotte Gainsbourg, Laurent Lucas, Andrè Dussollier, Charlotte Rampling  
location: Francia
voto: 9

Alain Getty (Lucas) è un brillante ingegnere che vive in una bella villetta di un quartiere residenziale con la moglie Benedicte (Gainsbourg). Il menage scorre benissimo finché una sera i due non assistono all'imbarazzante scenata di Alice, moglie (Rampling) del datore di lavoro di Alain, Richard Pollock (Dussollier). Il loro rapporto si incrina: Alice entra nella loro vita come un lemming (un roditore scandinavo) nelle loro tubature. Cerca prima di sedurre Alain, quindi va a raccontare l'accaduto a Benedicte e infine si suicida. Ma è a questo punto che e cose si complicano: da moglie perfetta, Benedicte si trasforma in una pericolosa doppiogiochista e la vita di Alain diventa un incubo.
Come nel precedente, bellissimo Henry, un amico vero, anche qui Moll parte magnificamente, costruisce una suspence degna di Hitchcock salvo poi scivolare su una dimensione onirico-metafisica che lascia aperti molti interrogativi. Interpretato magistralmente da tutti e quattro i protagonisti, Lemming è un viaggio senza ritorno nei labirinti contorti dell'essere.