lunedì 31 ottobre 2005

Divorzio all'italiana

anno: 1962   
regia: GERMI, PIETRO  
genere: commedia  
con Marcello Mastroianni, Daniela Rocca, Stefania Sandrelli, Leopoldo Trieste, Odoardo Spadaro, Margherita Girelli, Angela Cardile, Lando Buzzanca, Pietro Tordi, Ugo Torrente, Antonio Acqua, Bianca Castagnetta, Giovanni Fassiolo, Ignazio Roberto Daidone, Francesco Nicastro, Edy Nogara, Renato Pinciroli, Daniela Igliozzi, Laura Valerio Tomiselli  
location: Italia
voto: 8

Innamorato della cugina sedicenne (Sandrelli), il barone Ferdinando Cefalù, detto Fefè (Mastroianni) punta sul codice d'onore siciliano per disfarsi dell'asfissiante moglie (Rocca). Così, attira in casa uno spasimante della donna (Trieste) nella speranza di essere cornificato e di potersi così vendicare con l'omicidio della donna che lo ha disonorato. Dopo qualche traversia riesce nel suo scopo.
Il copione di Alfredo Giannetti, Ennio De Concini e Pietro Germi è sopratutto un mordace ritratto antropologico della cultura siciliana, di cui l'onore, l'omertà, il maschismo, l'ipocrisia sono ingredienti imprescindibili che nel film si coniugano alle indiscrezioni, alle spiate dal buco della serratura, alle servette oggetto delle attenzioni erotiche di tutti. Germi polemizza in chiave grottesca sulle assurdità dell'articolo 587 del codice penale, che tocca la questione del delitto d'onore come fosse da incentivare. Il compito di divagare sul registro grottesco è affidato a un Mastroianni che domina la scena conferendo al suo personaggio una lucida cattiveria che lo mette nelle condizioni di orchestrare il tradimento ai suoi danni con fiero distacco.    

sabato 29 ottobre 2005

L'amico americano (Der amerikanische freund)

anno: 1977   
regia: WENDERS, WIM 
genere: thriller 
con Bruno Ganz, Dennis Hopper, Lou Castel, Lisa Kreuzer, Gerard Blain, David Blue, Satya De la manitou, Andreas Dedecke, Bernard Eisenchitz, Jean Eustache, Samuel Fuller, Adolf Hamsen, Rosemarie Heinikel, Heinz joachim Klein, Stefan Lennert, Peter Lilienthal, Heinrich Marmann, Gerty Molzen, Nicholas Ray, Klaus Schichan, Axel Schiessler, Daniel Schmid, Rudolf Schundler, Wim Wenders, Sandy Whitelaw 
location: Germania
voto: 8 

Un tranquillo corniciaio di Amburgo (Ganz), a cui viene fatto credere di avere poco da vivere, viene assoldato da un trafficante d'arte senza scrupoli (Hopper) per eliminare un pericoloso rivale. A missione compiuta con la speranza di lasciare qualche soldo in più all'amata moglie, il corniciaio si trova invischiato in una losca vicenda tutt'altro che a lieto fine.
Il film di Wenders segna una svolta nella cinematografia del regista tedesco in una direzione capace di farlo uscire dai margini del cinema d'essai. Partito dal romanzo di Patricia Highsmith Il gioco di Ripley, L'amico americano tratteggia con mano precisa lo sbandamento esistenziale di un uomo messo davanti alla propria morte in un clima di morbosa ambiguità.    

martedì 18 ottobre 2005

Niente da nascondere (Caché)

anno: 2005   
regia: HANEKE, MICHAEL 
genere: giallo 
con Daniel Auteuil, Juliette Binoche, Maurice Benichou, Annie Girardot, Bernard Le coq, Walid Afkir, Daniel Duval, Nathalie Richard, Denis Podalydes, Aissa Maiga, Caroline Baehr, Christian Benedetti, Lester Makedonsky, Philippe Besson, Loic Brabant, Blandine Lenoir 
location: Francia
voto: 8

La vita di Georges (Auteuil), curatore di una rubrica letteraria televisiva, di sua moglie Ann (Binoche), editrice, e del loro figlio dodicenne sembra scorrere nella più assoluta normalità, finché non vengono loro recapitate, una dopo l'altra, alcune videocassette contenenti immagini strappate al loro quotidiano, accompagnate da sinistri disegni prodotti con tratto infantile. Le riprese - dapprima centrate unicamente sul loro appartamento - si estendono alla casa avita di Georges e a quella dove abita il figlio di un colono di famiglia, morto insieme alla moglie durante la violentissima repressione di Parigi del 1961 a danno degli algerini. Georges comincia a sospettare che si tratti di una vendetta del bambino allora rimasto orfano al quale, per colpa sua, non fu data la possibilità di una nuova famiglia. La polizia è impotente e le tracce che sembrano portare all'amico d'infanzia non sono forse quelle giuste.
Haneke confeziona un film algido, con almeno un paio di scene da fare accapponare la pelle, superbamente interpretato dai due protagonisti, in cui il "gioco" delle videocassette, pur non contenendo alcun esplicito elemento di ricatto, fa da sponda ai sensi di colpa di Georges. Ed è proprio su questi che si innesca la parabola esistenziale di una famiglia divorata dai reciproci sospetti, figlio incluso: nel finale (semi)aperto, che tocca una dimensione quasi metafisica, lo spettatore - coinvolto nel voyeurismo del film - si trova a dover dare un'identità a chi ha architettato la macabra trovata (guardando attentamente i titoli di coda si capisce qualcosa). Ma il film va assai oltre la trama gialla che propone: la sola idea che qualcuno ci possa spiare ci lascia sprofondare negli abissi dei nostri sensi di colpa, a cui cerchiamo goffamente di fare fronte nella convinzione, apparente, di non avere niente da nascondere. Premio al festival di Cannes per la migliore regia.    

mercoledì 12 ottobre 2005

Snatch – Lo strappo

anno: 2001       
regia: RITCHIE, GUY 
genere: thriller 
con Benicio Del toro, Dennis Farina, Vinnie Jones, Brad Pitt, Rade Serbedzija, Lennie James, Robbie Gee, Jason Statham, Mike Reid, Alan Ford, Ewen Bremner, Jason Flemyng, Ade , Stephen Graham 
location: Usa       
voto: 5

Un diamante di grandi dimensioni, alcuni incontri di boxe clandestini, rappresentanti di ogni possibile gruppo etnico e un nugolo di banditi balordi sono gli ingredienti di questo film programmaticamente fuori dagli schemi scritto e diretto da Guy Ritchie. I personaggi - tutti appena accennati - ruotano intorno al furto di questo grosso diamante: chi lo cerca per riaverlo indietro, chi lo vuole per riparare a ingenuità commesse in passato ai danni della malavita, chi per arrotondare ulteriormente il gruzzolo, chi se lo ritrova per caso tra le mani. L'uso del grandangolo, le soggettive, la mimica parossistica dei personaggi, l'uso della voce fuori campo - tipica di chi è incapace a raccontare - rimarcano il tentativo di dare luce a un film pulp dalle forti tinte grottesche, più tarantiniano di Quentin Tarantino.    

mercoledì 5 ottobre 2005

Viva Zapatero!

anno: 2005       
regia: GUZZANTI, SABINA   
genere: documentario   
con Rory Bremner, Sabina Guzzanti, Daniele Luttazzi, Michele Santoro, Enzo Biagi, Fabrizio Morri, Valerio Terenzio, Andrea Salerno, Lucia Annunziata, Beppe Giulietti, Claudio Petruccioli, Dario Fo, Flavio Cattaneo, Luciano Canfora, Karl Zero, Francesco Alberoni, Michele Bonatesta, Davide Caparini, Furio Colombo, Ferruccio De Bortoli, Bill Emmott, Claudio Fracassi, Bruno Gaccio, Maurizio Gasparri, Udo Gempel, Beppe Grillo, Eric Jozsef, Giorgio Lainati, Ezio Mauro, Marcelle Padovani, Angelo maria Petroni, Antonio Polito, Paolo Rossi, Alexander Stille, Marco Travaglio, Elio Veltri, Marcello Veneziani           
location: Italia
voto: 5   

La chiusura del suo programma di satira RaiOt offre a Sabrina Guzzanti l'occasione per proseguire nelle sale cinematografiche l'opera di denuncia cominciata con le tournée teatrali. È l'occasione per raccontare, in chiave appunto satirica, lo sfascio di un paese egemonizzato dallo strapotere di Berlusconi. Novella Michael Moore all'amatriciana, la Guzzanti commette però lo stesso errore della trasmissione censurata: trasforma la satira in pamphlet, si autocommisera e non riesce a organizzare in maniera coerente il materiale a disposizione. Materiale che resta comunque interessante e che cuce insieme brani d'archivio con scene comiche e interviste a osservatori e giornalisti stranieri, fuoriusciti dalla televisione, comici, commentatori e critici.    

martedì 4 ottobre 2005

Romanzo criminale

anno: 2005   
regia: PLACIDO, MICHELE
genere: gangster   
con Stefano Accorsi, Kim Rossi stuart, Anna Mouglalis, Pierfrancesco Favino, Claudio Santamaria, Riccardo Scamarcio, Jasmine Trinca, Toni Bertorelli, Massimo Popolizio, Elio Germano, Stefano Fresi, Francesco Venditti, Andrea Ricciardi, Roberto Brunetti, Antonello Fassari, Gianmarco Tognazzi, Gigi Angelillo, Franco Interlenghi, Giorgio Careccia, Roberto Infascelli, Daniele Miglio, Donato Placido, Benedetto Sicca, Michele Placido, Giancarlo De Cataldo
location: Italia   
voto: 8,5

Tra la seconda metà degli anni settanta e gli anni ottanta un manipolo di ragazzi della periferia romana decise di importare nella capitale i metodi della camorra e della mafia. Nel giro di pochi anni e sotto la guida di uno di loro, soprannominato Libano (Favino), raccolsero un impero tra traffico di droga, prostituzione, beni immobili, riciclaggio di denaro sporco, rapimenti. La morte di Libano segna però la fine del gruppo: animati da sospetti reciproci, determinati ad assumere la leadership della banda, questi ragazzi di borgata cominciarono a massacrarsi tra di loro dopo avere compiuto una vera e propria mattanza nella città eterna.
Michele Placido porta sullo schermo la storia romanzata (da Giancarlo De Cataldo) della banda della Magliana, che insanguinò Roma per oltre tre lustri e  che era collusa con poteri occulti, alte cariche dello stato, clero, la destra politica più eversiva, la mafia e la nuova camorra organizzata di Raffaele Cutolo. Le oltre seicento pagine del romanzo di una storia in partenza già assai complicata non avrebbero mai potuto essere condensate nelle due ore e mezza di film se Placido non avesse optato per qualche ellissi narrativa, soprattutto nella seconda parte. Anche a queste condizioni, la scommessa di trasformare in fiction una delle stagioni più nere di Roma, di raccontare la capitale come fosse la Chicago degli anni '30 e i ragazzi della banda come i protagonisti di C'era una volta in America, dando la giusta enfasi a quello che fu un tripudio impressionante di violenza, è vinta: in parte grazie a una sapiente scelta narrativa che si concentra sui tre personaggi di spicco della banda (Libano, Freddo e Dandi), un po' per l'interpretazione magistrale che molti dei protagonisti riescono a offrire. Con un Kim Rossi Stuart una spanna sopra gli altri.

lunedì 3 ottobre 2005

The Bourne identity

anno: 2002       
regia: LIMAN, DOUG   
genere: spionaggio   
con Matt Damon, Franka Potente, Brian Cox, Julia Stiles, Clive Owen, Chris Cooper, Adewale Akinnuoye-agbaje, Walt Goggins, Anthony Green, Delphine Lanson            
location: Usa
voto: 6,5   

Jason Bourne (Damon) viene ritrovato in mare aperto da un peschereccio: ha perso la memoria, ha due proiettili conficcati nella schiena e non sa chi è. Per lui comincia un intricatissimo rebus che lo porta a scoprire la sua identità di agente della CIA a cui era stata commissionato l'omicidio di uno scomodo personaggio politico (Akinnuoye-Agbaye). Ma per la CIA, dopo il fallimento dell'operazione, Jason Bourne è ormai un personaggio scomodo, che sarà costretto a girare mezza Europa per mettersi in fuga dai suoi sicari.
Se partecipasse al concorso "come ti faccio un film con una sola idea", The Bourne identity avrebbe ottime probabilità di conquistare il primo premio: l'inseguimento, il must del cinema hollywoodiano, è qui espresso in maniera iperbolica con l'aggiunta di qualche sparatoria, un po' di arti marziali, un abbozzo di avventura sentimentale, molte buone trovate d'azione, tantissima suspence e adrenalina a mille. Quanto basta per confezionare un buon film di genere senza grandi pretese.    

sabato 1 ottobre 2005

L'amore fatale

anno: 2005  
regia: MICHELL, ROGER 
genere: drammatico 
con Daniel Craig, Rhys Ifans, Samantha Morton, Susan Lynch, Bill Nighy, Alexandra Aitken, Rosie Michell, Lee Sheward, Helen Mccrory, Justin Salinger, Ben Whishaw, Bill Weston, Aoife Carroll, Rory Carroll, Ella Doyle, Roger Frost, Andrew Lincoln, Jeremy Mccurdie, Corin Redgrave, Amanda Root, Nick Wilkinson 
location: Usa  
voto: 5

La partenza è fulminante: in un enorme prato una mongolfiera imbizzarrita richiede l'aiuto dei passanti per poter essere ancorata a terra: sopra ci sono un ragazzino con suo nonno. I soccorritori non riescono nell'impresa e uno di loro ci lascerà le penne. È il pretestuosissimo incipit del romanzo (e del film) scritto da Ian McEwan per raccontarci un'ossessione amorosa che trova nella sua vittima il terreno fertile del senso di colpa per la tragedia vissuta. Jed (Ifans), un mezzo sbandato con crisi mistiche, entra così nella vita di Joe (Craig), nell'aula universitaria dove insegna, nelle librerie e nelle tavole calde che frequenta e poi persino in casa sua, ne accoltella la moglie (Morton) fino a quando, in un finale concitato, non arriva anche a lui la meritata coltellata. Di storie sull'ossessione amorosa al cinema se ne sono viste tante: da Adele H a Ossessione, fino ad Attrazione fatale. Qui il meccanismo sembra girare a vuoto: cambia l'ambientazione, sale la tensione ma - prima che si arrivi al finale - si vede sostanzialmente sempre la stessa scena. E lo spettatore, dopo un inizio così promettente, non può che sentirsi deluso da un film che si sgonfia come il pallone aerostatico della scena iniziale.