sabato 30 gennaio 1999

La leggenda del pianista sull’Oceano

anno: 1998   
regia: TORNATORE, GIUSEPPE 
genere: drammatico 
con Tim Roth, Melanie Thierry, Pruitt taylor Vince, Clarence Williams III, Bill Nunn, John Armstead, Cory Buck, Norman Chancer, Sydney Cole, Katy monique Cuom, Luigi De luca, Nicola Di pinto, Harry Diston, Harry Ditson, Andrew Dunford, Femi Elufowojo jr., Nigel Fan, Easton Gage, Eamon Geoghegan, Emanuele Gullotto, Michael Koroukin, Gabriele Lavia, Vernon Nurse, Niall O'brien, Peter Vaughan, Alberto Vazquez, Heathcote Williams  
location: Usa
voto: 8 

La vita di "Novecento" (Tim Roth) si svolge interamente a bordo del Virginian, la nave sulla quale viene trovato da un nero (Bill Nunn), membro dell'equipaggio. Nato esattamente all'inizio del secolo, Novecento diventerà una vera leggenda del pianoforte, deliziando per anni le orecchie di chiunque si trovasse sulle travi del transatlantico, al punto da vincere una sfida al piano con Jelly Roll Morton, "l'uomo che inventò il jazz".Quando la nave avrà fatto il suo tempo, Novecento non troverà lo stimolo necessario ad abbandonarla e si lascerà travolgere dallo scoppio di dinamite. Nell'
anno dell'uscita di Titanic, Tornatore realizza il suo personale capolavoro d'ambientazione marina, ispirandosi all'originalissimo racconto di Alessandro Baricco. Nel film convivono in perfetto equilibrio la storia di amicizia che lega il protagonista al trombettista Max (Pruitt Traylor Vince) con una profonda riflessione sul senso di inadeguatezza dell'uomo davanti alla perdita di ogni certezza, coincisa con l'esplosione tecnologica. Completato dalle musiche di Ennio Morricone, intonatissimo valore aggiunto del film, La leggenda del pianista sull'oceano è anche una straordinaria prova di virtuosismo registico che conferma il director siciliano alle primissime posizioni per talento, creatività e capacità narrativa.

martedì 26 gennaio 1999

Ronin

anno: 1998       
regia: FRANKENHEIMER, JOHN
genere: spionaggio
con Robert De Niro, Jean Reno, Natascha McElhone, Stellan Skarsgard, S.Bean, Jonathan Pryce
location: Francia
voto: 6


Un commando di cinque uomini armati fino ai denti viene reclutato dalla misteriosa cameriera di una birreria (McElhone) per eseguire un piano d'azione che prevede il recupero di una preziosissima valigetta. Non ci vuole molto a capire che l'operazione non sarà poi così facile: irlandesi e russi si litigano la posta in palio a suon di imboscate, mentre tra gli uomini del commando soltanto Sam (De Niro) e Vincent (Jean Reno) stanno ai patti, mentre gli altri sono pronti a tradire per il proprio personale profitto. Soltanto alla fine si scoprirà che Sam è un agente segreto che vuole mettere le mani su un pericoloso terrorista irlandese (Jonathan Pryce). Ma sul contenuto della valigetta, niente paura: non lo saprete fino alla fine (si era vista una cosa del genere già in Per piacere… non salvarmi più la vita, con Clint Eastwood).
Veterano del genere d'azione, Frankenheimer non fa il minimo sforzo per aggiungere un tocco di sapore allo scarno copione di J.D.Zeik (alla sceneggiatura ha collaborato Richard Weisz): punta tutto sull'iperbole dell'inseguimento ma, ancor più, sulle stupefacenti ambientazioni ricostruite tra Arles, Parigi e Nizza. Tanto, sommato al consueto, sublime talento di Bob De Niro (che purtroppo non è doppiato da Amendola) basta a tenere in piedi la baracca per un paio d'ore in cui l'azione sfrenata si alterna ad atmosfere di cupo mistero. I ronin sono i samurai del Giappone feudale che rimanevano senza padrone dopo che questi era stato ucciso.    

venerdì 15 gennaio 1999

Segreti e bugie (Secrets & lies)

anno: 1996       
regia: LEIGH, MIKE  
genere: drammatico  
con T.Spall, Brenda Blethyn, P.Logan, M.Jean-Baptiste, C.Rushbrook, R.Cook, L.Manville, E.Berrington, M.Austin, L.Ross, E.Amos, H.Davis          
location: Regno Unito      
voto: 6

Morta la madre adottiva, l'optometrista 26enne di colore Ortensia (Marianne Jean-Baptiste) è decisa a conoscere la sua madre naturale (Blethyn). Non impiega molto a scoprire non soltanto che è una bianca afflitta da depressione e delusioni amorose, ma che lei stessa è il frutto di uno stupro. Così, in occasione di una festa di compleanno, verranno scoperti gli altarini abilmente nascosti per anni, per arrivare ad un finale ecumenico.
Leigh guarda ancora con tenerezza alla gente comune britannica senza gli accenti politici di Loach ma con l'attenzione rivolta alle esistenze di questi piccoli eroi del quotidiano. Attori impeccabili nella loro autenticità. Palma d'oro e premio per la migliore attrice (Brenda Blethyn) al Festival di Cannes.   

domenica 10 gennaio 1999

Gli anni in tasca (L’argent de poche)

anno: 1976   
regia: TRUFFAUT, FRANCOIS  
genere: commedia  
con Nicole Felix, Chantal Mercier, Jean-François Stévenin, Virginie Thevenet, Tania Torrens, Laurent Devalaemink, Richard Golfier, Franck Deluca, Claudio Deluca, Philippe Goldman, Georges Desmouceaux, Eva Truffaut, Bruno Staab, Sebastien Marc, Sylvie Grezel, Pascal Bruchon, Corinne Boucart, Francis Declaemink, Jean-Marie Carayon, Kathy Carayon, Paul Heyraud, Christine Pelle', Rene' Barnerias, Marcel Berbert  
location: Francia
voto: 8

Le gioie, i tormenti, le paure e i sentimenti dei bambini di Thiers, una piccola cittadina francese. Tra i tanti, uno (Philippe Goldmann) viene vessato dalla madre e dalla nonna; un altro (Geory Desmouceaux) è innamorato della madre di un suo compagno, mentre un bambino cade dalla finestra nel tentativo di prendere un gatto, senza riportare danni. Scritto da François Truffaut e Suzanne Schiffman ma privo di un soggetto in senso proprio, Gli anni in tasca è uno dei manifesti della vocazione del regista francese nell'esplorazione dell'animo dei più piccoli, che qui viene colto con un'incredibile ricchezza di sfumature.    

venerdì 8 gennaio 1999

Gli occhi, la bocca

anno: 1982       
regia: BELLOCCHIO, MARCO   
genere: drammatico   
con Lou Castel, A.Molina, E.Riva, G.Saccarola, V.Toniolo, Antonio Petrocelli, A.Piovanelli, Michel Piccoli   
location: Italia
voto: 1   

Colto da afasia creativa, Bellocchio rispolvera il soggetto de I pugni in tasca. Stavolta il suo personaggio dà fondo al carburante distruttivo per rivolgerlo contro la propria donna e la famiglia, in occasione del suicidio del suo gemello in un paese emiliano.
Fiacco, improbabile, ridondante di riferimenti psicanalitici, "cervellotico, astruso" (Mereghetti), teatrale, Gli occhi, la bocca è un film che procede a strappi, tra i meno riusciti del regista. Alla sceneggiatura ha collaborato Vincenzo Cerami.    

martedì 5 gennaio 1999

Virus letale (Outbreak)

anno: 1995       
regia: PETERSEN, WOLFGANG
genere: fantascienza
con Dustin Hoffman, R.Russo, Morgan Freeman, Cuba Gooding Jr., P.Dempsey, Donald Sutherland, Kevin Spacey, M.Bowens, Z.Mokae
location: Usa
voto: 6

La vita matrimoniale va a rotoli, ma per il medico e colonnello Sam Daniels (Dustin Hoffman) la preoccupazione maggiore è un virus da laboratorio che dallo Zaire ha saltato il cordone sanitario approdando in una piccola cittadina californiana dove ha mietuto centinaia di vittime in poche ore. Quello che Daniels non sa è che il virus è in realtà l'ultimo ritrovato in materia di armi batteriologiche e che un militare con ottimi rapporti alla Casa Bianca (Donald Sutherland) non intende rinunciare al micidiale ordigno nemmeno se il prezzo da pagare è quello delle vite umane dell'intera cittadina contagiata. La determinazione di Daniels e del suo staff avrà però la meglio e la strage verrà evitata.
Scritto da Laurence Dworet e Robert Roy Pool, questo apologo sulla disobbedienza civile si colloca al crocevia tra genere bellico, fantascienza, thriller e melodramma sentimentale. Peccato che proprio le concessioni a quest'ultima dimensione finiscano con lo stemperare quell'inquietudine che le terrificanti scene di malattia e le incredibili riprese acrobatiche a bordo degli elicotteri alimentano per gran parte del film.

sabato 2 gennaio 1999

Welcome to Los Angeles

anno: 1976       
regia: RUDOLPH, ALAN  
genere: drammatico  
con Keith Carradine, S.Kellerman, Geraldine Chaplin, Harvey Keitel, L.Hutton, Sissy Spaceck          
location: Usa
voto: 5

Tornato nei panni del figliol prodigo a Los Angeles dopo tre anni di assenza, il song-writer Carole Barber (Keith Carradine) dà la stura ad una girandola di tradimenti che coinvolgono gran parte del jet-set che gira attorno al mondo della canzone. Sarà il primo a schifarsi dell'ipocrisia imperante, allontanandosi dopo avere "condotto a termine" la sua missione di angelo sterminatore.
Con l'imprimatur di Robert Altman (il regista Rudolph è un suo allievo), che del film è stato produttore, Welcome to L.A. è un'opera corale scarna e rarefatta, affidata all'intensa espressività che gli attori conferiscono ai propri personaggi.