domenica 30 gennaio 2000

A bug’s life – Megaminimondo

anno: 1998       
regia: LASSETER, JOHN 
genere: animazione 
location: Usa
voto: 8 

Dopo lo strepitoso successo di Toy Story, la Walt Disney ci riprova e si affida nuovamente ai miracoli elettronici della Pixar che rendono assolutamente unici i pupazzi creati al computer. La seconda prova non è da meno della prima: un formicaio di termiti è minacciato da crudeli cavallette. Ma una delle termiti, alla quale non mancano coraggio ed inventiva, riuscirà ad allontanare definitivamente le cavallette con l'aiuto di una strampalata compagnia di insetti circensi.
Tecniche di ripresa sopraffine, fantasia a volontà, assenza di canzoni fastidiose sono gli ingredienti che supportano una trama che ha l'unica debolezza di somigliare troppo ad un concorrente della stessa stagione cinematografica, Z la formica. Da non perdere assolutamente i titoli di coda, sui quali si fingono dei ciak cestinati.    

sabato 29 gennaio 2000

La canzone di Carla (Carla’s song)

anno: 1996       
regia: LOACH, KEN   
genere: guerra   
con Robert Carlyle, O.Cabezas, Scott Glenn, S.Espinoza, Louise Goodall, Gary Lewis, R.Loza           
location: Nicaragua, Regno Unito
voto: 4   

1988. Un irrequieto conducente di autobus di Glasgow (Robert Carlyle) si imbatte in una donna (Cabezas) che, dopo non molto, si rivela essere una guerrigliera sandinista nicaraguese. Perso il lavoro, l'uomo la segue nel suo ritorno in patria, dove conosce gli orrori della realtà bellica. In preda al panico, vorrebbe tornarsene in Scozia ma sarà un vivace sentimento di solidarietà umana a fargli cambiare progetto.
Costruito in due momenti distinti (quello girato in Nicaragua e quello girato in Scozia) ma uniti dal comune denominatore di un ambiente differentemente spietato, il film di Loach - tratto da una sceneggiatura di Paul Laverty, avvocato con 6 anni di militanza nel Nicaragua alle spalle - parte come una commedia sentimentale e finisce in un'affabulazione parossistica sugli orrori della guerra: "come dire un film di Monicelli che sfocia in Apocalypse now di Coppola" (Kezich). Tanto di cappello ad un regista che nobilita così le grandi cause dell'umanità, schierandosi sempre con enorme coraggio: qui, però, il mestiere è stato recisamente accantonato e questo Dottor Zivago loachiano sembra una delle opere meno riuscite del regista britannico.    

mercoledì 26 gennaio 2000

Ormai è fatta!

anno: 1999       
regia: MONTELEONE, ENZO
genere: biografico
con Stefano Accorsi, G.Esposito, Emilio Solfrizzi, Antonio Catania, F.Ferri, Paolo Graziosi, A.Lolli, A.Lombardo, A.Mazzara, Antonio Petrocelli, M.Santilli, N.Siri, Fabrizia Sacchi, Francesco Guccini, Alessandro Haber    
location: Italia
voto: 5

Liberamente ispirato alla incredibile storia di Horst Fantazzini (Stefano Accorsi), il "rapinatore galante" - figlio di un celebre anarchico (Francesco Guccini) - che negli anni settanta mise a segno un cospicuo numero di rapine nel nord d'Italia, fuggì un'infinità di volte dalle carceri dove veniva recluso e conobbe il suo clou il giorno in cui prese in ostaggio due secondini durante l'ennesimo tentativo di fuga. Il film di Monteleone, che nelle vesti di regista sembra prediligere le ricostruzioni biografiche (il film precedente era La vera vita di Antonio H., ispirato alla vera storia di Alessandro Haber), si sofferma soprattutto su quest'ultima saga delle "gesta" di Fantazzini. La tecnica cinematografica c'è, gli attori servono degnamente il copione ma la struttura complessiva del film non soddisfa i palati di chi si aspetterebbe la tensione di Quel pomeriggio di un giorno da cani. Al copione ha collaborato di Angelo Orlando. Guccini, ancora una volta (dopo Radiofreccia e Musica per vecchi animali) sembra perdere quel naturale istrionismo che mostra durante i concerti: il cinema non è per lui.    

giovedì 20 gennaio 2000

Totò lascia o raddoppia?

anno: 1956   
regia: MASTROCINQUE, CAMILLO    
genere: comico    
con Totò, Mike Bongiorno, Dorian Gray, Valeria Moriconi, G.Tinti, Carlo Croccolo, Rosanna Schiaffino, E.Campagnoli, G.Monaldi, Luigi Pavese, E.Pandolfi, G.Cobelli, R.D’Assunta, V.Barbi, B.Cabot    
location: Italia
voto: 7    

Il duca Gagliardo Della Forcoletta (Totò) scopre di avere avuto da una sua vecchia amante una figlia che fa la cassiera in un bar (Valeria Moriconi) che vorrebbe riscattare. Per coronare il sogno della ragazza, a cui è ignoto, il duca decide allora di partecipare alla notissima trasmissione televisiva Lascia o raddoppia, dove si presenta come esperto di ippica. La vittoria è ad un passo quando il duca si trova impegolato nella guerra a distanza tra due boss mafiosi. Fortuna e astuzia lo aiuteranno a vincere.
Il copione di Metz e Marchesi è l'ultimo vagone di un treno che viaggiò a velocità siderale verso il successo, pilotato da un Totò pirotecnico e artefice di un'equazione semplicissima che al carisma del comico partenopeo addizionava il successo debordante della neotelevisione.    

martedì 11 gennaio 2000

East is East

anno: 1999       
regia: O’DONNELL, DAMIEN 
genere: commedia 
con O.Puri, L.Bassett 
location: Regno Unito
voto: 7 

Manchester, Inghilterra, 1971. L'anziano pakistano George, sposato con una donna inglese, vorrebbe che i suoi figli seguissero pedissequamente i fondamenti dell'Islam. I ragazzi recalcitrano e i metodi draconiani del genitore diventano ad un certo punto intollerabili. Ma non è mai troppo tardi per redimersi…
L'esordiente Damien O'Donnell firma uno di quei film con basso budget e alto potenziale di idee, degno rampollo di un'araldica assai blasonata che vanta tra i propri discendenti quelle simpatiche commedie sugli immigrati come Insalata russa e My beautiful laundrette. Conflitto generazionale, etnico e religioso fanno da sfondo a un copione assai divertente, con trovate talvolta grottesche a cui risponde perfettamente un coro di attori sconosciuti ma assai intonati.    

sabato 8 gennaio 2000

La nona porta (The ninth gate)

anno: 1999       
regia: POLANSKI, ROMAN  
genere: horror  
con Johnny Depp, Lena Olin, Frank Langella, J.Russo, J.Taylor, Emmanuelle Seigner  
location: Francia, Portogallo
voto: 6  

La nona porta è quella che conduce direttamente in contatto col Maligno. È ciò che capisce, dopo circa un'ora e mezza di film, l'antiquario Dean Corso (Johnny Depp), alligatore capace di muoversi con grande astuzia nel mare dei libri di valore. Uno di questi, Le nove porte, costituisce un enigma che un suo cliente (Frank Langella) è deciso a risolvere a tutti i costi. Quest'ultimo ingaggia così Corso, che deve recarsi a Lisbona e Parigi, presso famosi collezionisti, per accertarsi dell'autenticità del libro. Lo scopo del committente è però un altro: quello di assemblare le tavole contenute nelle tre copie esistenti per svelare l'arcano che lo metterà in diretto contatto con Satana.
Con la maestria che gli è consueta, Polanski dirige un film ad altissima tensione, che per tre quarti è un raro esempio di rigore in fase di sceneggiatura e che riprende, 30 anni dopo, la tematica del satanismo abbandonata con Rosemary's baby. Ma è proprio quando lo spettatore si aspetta che i conti finalmente tornino che il film si avventura verso un finale mediocre e farsesco, cambiando completamente registro e stemperando un meccanismo narrativo che avrebbe potuto essere perfetto nelle ossessioni del regista, ancora legato al ricordo della orrenda morte della sua ex moglie Sharon Tate.    

giovedì 6 gennaio 2000

Naked - Nudo

anno: 1993       
regia: LEIGH, MIKE
genere: drammatico
con David Thewlis, L.Sharp, Katrin Cartlidge, G.Cruttwell, P.Wight, C.Skinner, D.Maclaren, Gina McKee, E.Bremner, S.Vidler, E.Berrington, C.Giammetta
location: Regno Unito
voto: 6

Il vagabondo Johnny (David Thewlis) torna a Londra dopo molti anni. Qui ritrova la vecchia fiamma Louise (Lesley Sharp) che convive con la scapestrata Sophie (Katrin Cartlidge), con la quale lo stesso Johnny ingaggia una specie di relazione. Caracollando tra marciapiedi e abitazioni, Johnny finisce con l'allontanarsi da entrambe le donne.
Il film che al XLVI festival di Cannes ha conquistato la Palma per la migliore regia e il migliore attore è un pellegrinaggio nei meandri dell'animo umano. Leigh confeziona un film cinico e cupo, con una sceneggiatura errabonda come il suo protagonista, disperato, nel quale la parlantina di Johnny rimane l'unico suo mezzo di sopravvivenza nella giungla metropolitana. Ritratto saturnino di una generazione in crisi, Naked è anche l'emblema di un'epoca senza più sogni.

domenica 2 gennaio 2000

La guerra dei Roses (The war of the roses)

anno: 1989   
regia: DE VITO, DANNY   
genere: commedia   
con Michael Douglas, Kathleen Turner, Danny De Vito, Marianne Sägebrecht, Sean Astin, Peter Donat, Heather Fairfield, G.D. Spradlin, Mary Fogarty, Gloria Cromwell, Dan Castellaneta, Harlan Arnold    
location: Usa
voto: 6   

Oliver (Douglas) e Barbara Rose (Turner) si conoscono ad un'asta d'antiquariato, si sposano e prolificano. Ma ben presto il loro matrimonio si trasforma in una guerra senza esclusione di colpi per aggiudicarsi la faraonica villa dove i due abitano. Tra battaglie legali, feroci corpo-a-corpo e reciproci abbattimenti di cane e gatto, i due finiscono col distruggere la casa.
Raccontato in una chiave originale come un lungo flashback durante il quale un avvocato (DeVito) spiega ad un assistito che è meglio non ingaggiare battaglie legali contro le donne in caso di paventato divorzio, il film, basato su un romanzo di Warren Adler, sceneggiato da Michael Leeson e diretto con la consueta cattiveria da DeVito, deve molto anche alla scelta del cast. Antipatici per eccellenza del firmamento hollywoodiano, Michael Douglas e Kathleen Turner sfoderano un repertorio mimico che restituisce al dettaglio l'intera gamma di espressioni dell'odio. Fino a quando - in una memorabile scena finale nella quale i due sono appesi ad un lampadario - non toccano, metaforicamente e fisicamente, la vetta.    

sabato 1 gennaio 2000

Ghost dog – Il codice del samurai (Ghost dog – The way of Samurai)

anno: 1999   
regia: JARMUSCH, JIM  
genere: gangster  
con Forest Whitaker, Victor Argo, Isaach De Bankolé, Cliff Gorman, Richard Portnow, Henry Silva, John Tormey, Tricia Vessey, Camille Winbush    
location. Usa
voto: 8  

"Ghost dog" (un prodigioso Forest Whitaker) è un nero corpulento che alleva piccioni nella baracca dove vive, sita sul tetto di uno squallido palazzo di periferia. Il suo passo è felpato come quello di un gatto che piomba silenzioso sulla preda. Le auto che predilige rubare sono quelle molto costose. Il suo migliore amico è un gelataio di colore che parla solo in francese, dice le sue stesse cose e non si capisce mai con il protagonista. La sua passione sono i libri, che divora con avidità. Il suo codice è quello dei samurai, in ossequio al quale ciascun uomo è debitore e servitore verso colui il quale gli salva la vita. Così, Ghost dog viene incaricato dal suo "signore" di eliminare un rivale della mafia. L'esecuzione, in occasione della quale viene risparmiata la nipote del capomafia, lascia insoddisfatto il sinedrio della cupola. Si scatena così una caccia all'uomo al termine della quale - dopo avere compiuto una carneficina paurosa - Ghost Dog si lascia uccidere proprio dal suo padrone, nella convinzione che "qualunque cosa accada ha una sua ragione".
Straniato e cupo, solcato da siparietti al limite del comico e da intermezzi nei quali i mafiosi si dilettano con i cartoni animati, girato con tecnica sopraffina, Ghost dog ritorna sulle atmosfere di Dead man con un personaggio crepuscolare che rievoca il Leon di Luc Besson, con quella miscela inusitata di disciplina etica e disincantata furia omicida. Un sodalizio perfetto tra film di genere, filosofia orientale e passione cinematografica.