martedì 18 maggio 1999

La prima volta

anno: 1999   
regia: MARTELLA, MASSIMO
genere: commedia a episodi
con Alessia Fugardi, Valentina Limongelli, Gianni Williams, Marco Vivio, Costantino Meloni, Fulvia Lorenzetti, Micaela Ramazzotti, Max Malatesta, Giovanni Ghersi, Mauro Meconi, Silvia Barone, Pilar Abella, Federico Zonetti, Claudia Botticelli, Francesca Chiarantano, Manuel Scorcia
location: Italia   
voto: 7

Dopo il convincente esordio intimista de Il tuffo, Massimo Martella punta nuovamente l'attenzione su persone comuni con grande sensibilità e una buona dose di delicatezza. Le sei storie che costituiscono altrettanti episodi del film sono accomunate dalla prima esperienza sessuale di alcuni giovani della periferia romana. Nel primo episodio una commessa è costretta a subire il ricatto del suo datore di lavoro. Nel secondo un adolescente dall'aspetto efebico e i modi gentili si guadagna le attenzioni della fidanzata del fratello, il quale a sua volta lo sospetta di omosessualità. Nel terzo un'orfana si lascia incantare dalle abitudini tossicomani di uno sbandato (Max Malatesta). Nel quarto, il più bello, due giovanissimi sposini arrivano vergini al matrimonio dopo che il comportamento del padre di lui ischiava di a repentaglio la loro unione. Nel quinto episodio una ragazza di buona famiglia trova in un onesto coattello di borgata la forza per scappare da casa. Nell'ultimo episodio la cameriera di un fast-food piuttosto impacciata riesce a coronare il suo sogno d'amore con un bulletto che non sembrava molto affidabile. Martella firma un'opera simpatica, gentile, divertente e ben diretta, servendosi di un cast di esordienti assolutamente all'altezza della situazione.    

Inseparabili (Dead ringers)

anno: 1988   
regia: CRONENBERG, DAVID   
genere: drammatico   
con Jeremy Irons, Geneviève Bujold, Heidi von Palleske, Barbara Gordon, Stephen Lack, Shirley Douglas, Nick Nichols, Lynne Cormack, Damir Andrei    
location: Canada
voto: 8   

I due gemelli Beverly e Elliot Mantle (Irons), ginecologi di successo, si dividono lavoro e donne. La loro vita scivolerà verso l'inferno della droga quando Beverly ha una delusione amorosa con l'attrice Claire Niveau (Genevieve Bujold) che ha scoperto il gioco perverso dei due fratelli.
Scritto dal regista con Norman Snider e tratto dal libro Gemelli di Jack Geasland (a sua volta ispirato ad una storia vera), Inseparabili è una delle più riuscite analisi di Cronenberg dei paesaggi estremi dell'animo umano. Capace di coniugare morbosità e sentimento seguendo molti livelli di moralità. Ciclopica la prestazione di Jeremy Irons.    

venerdì 14 maggio 1999

Carne tremula

anno: 1997   
regia: ALMODOVAR, PEDRO    
genere: drammatico    
con Javier Bardem, Francesca Neri, Liberto Rabal, Ángela Molina, Pepe Sancho, Pilar Bardem, Penélope Cruz, Álex Angulo    
location: Spagna
voto: 8    

Pentagono erotico-sentimentale a Madrid. Nel tentativo di sventare una possibile aggressione ai danni della bella Helena (Francesca Neri), il poliziotto David (Javier Bardem) si ritrova con una pallottola nella schiena e una sedia a rotelle a fargli compagnia per il resto della vita. La donna e il suo salvatore si sposano ma la loro vita comincia a scricchiolare quando l'allora aggressore di Helena, il ventenne Victor (Liberto Rabal, nipote del celebre Francisco Rabal), esce di galera dopo avere scontato la pena. Il ragazzo diventa anche l'amante di Clara (Angela Molina), la moglie dell'ex-collega di David, Sancho (Jose Sancho). Quest'ultimo si scopre essere il vero responsabile della sciagura di qualche anno prima, quando premette il grilletto affibbiando la colpa a Victor, mosso dalla gelosia per Clara che ai tempi se la intendeva con David. La tragedia finale è alle porte…
Con un intreccio impeccabile e un occhio al Buñuel di Estasi di un delitto (esplicitamente citato nel film) e l'altro al romanzo Carne viva di Ruth Rendell, Almodovar realizza l'ennesimo apologo sull'impossibilità di un amore estremo con straordinaria efficacia ed un'ottima direzione degli attori.

giovedì 13 maggio 1999

Gazebo (The gazebo)

anno: 1960       
regia: MARSHALL, GEORGE  
genere: commedia  
con Glenn Ford, D.Reynolds, C.Reiner, John McGiver, M.Albertson, D.Merande, B.Freed, Martin Landau, R.Ellenstein, R.Wessel            
location: Usa
voto: 8  

Ricattato da anni per alcune foto osé scattate alla moglie (Debbie Reynolds), un uomo (Glenn Ford) decide di disfarsi del suo ricattatore sparandogli e poi seppellendolo sotto il gazebo che la donna ha appena fatto edificare davanti casa. Convinto di avere eseguito il delitto perfetto, l'omicida non tarda a comprendere di avere scambiato persona e di essere addirittura innocente.
Sapientissimo intreccio sceneggiato da George Wells (già sceneggiatore di Tutte le ragazze lo sanno) basato sulla commedia scritta da Alec Coppel da una storia di Myra e Alec Coppel, Gazebo è una godibile commedia gialla che fa il verso ad Hitchcock e ad un umorismo nero tipicamente inglese.    

sabato 8 maggio 1999

Trentadue piccoli film su Glenn Gould (Thirtytwo short films about Glenn Gould)

anno: 1993
regia: GIRARD, FRANÇOIS 
genere: biografico 
con Colm Feore, Derek Keurvorst, Katya Ladan, Devon Anderson, Joshua Greenblatt, Sean Ryan, Kate Hennig, Sean Doyle, Sharon Bernbaum, Don McKellar, David Hughes, Carlo Rota, Peter Millard, John Dolan, Allegra Fulton, Dick Callahan, Guy Thauvette, R.D. Reid, Conrad Bergschneider, Gerry Quigley, Gale Garnett, David Young, James Kidnie, Maia Filar, Marina Anderson-Carradine, Marie-Josée Gauthier, Nick McKinney, Moynan King, Knowlton Nash, Michael Kopsa, Len Doncheff, Ian D. Clark, David Clement, Jimmy Loftus, Frank Canino, Bruno Monsaingeon, Yehudi Menuhin, Margaret Pacsu, Jessie Greig, Megan Smith, Walter Homburger, Ray Roberts, Bob Phillips, Jill R. Cobb, Bob Sylverman, Elyse Mach, Mario Prozak, Valerie Verity, Vern Edquist, Gilles Apap, Jean Marc Apap, Marc Coppey    
location: Canada
voto: 8 

La vita del geniale pianista canadese Glenn Gould (Colm Feore) raccontata in 32 frammenti (alla maniera delle bachiane Variazioni Goldberg, con le quali Gould fece il suo esordio discografico) che - attraverso la fiction e la testimonianza di chi lo aveva riconosciuto - ne ricostruiscono la complessa personalità. Emergono soprattutto la passione sfrenata per la musica di Bach, lo straordinario orecchio per la polifonia che fece di Gould un esecutore impareggiabile, la pignoleria che metteva nel suo lavoro, che lo portò a smettere di esibirsi dal vivo a soli 32 anni, l'ossessione per il telefono, i riti maniacali prima dei concerti, l'ipocondria che fece dell'artista un farmacodipendente, la loquacità torrentizia e la morte precoce che lo raggiunse poco dopo i cinquant'anni. Film gradevole ed originale allo stesso tempo, questa crestomazia di episodi della vita di Gould è raccontata con grande audacia espressiva, con un linguaggio cinematografico che attraversa i generi con incredibile efficacia facendo purtroppo dimenticare la più identificabile delle componenti del suo genio: "una fatica improba, bestiale e quotidiana" (Kezich).