venerdì 21 febbraio 2003

Prova a prendermi (Catch me if you can)

anno: 2003   
regia: SPIELBERG, STEVEN 
genere: biografico 
con Leonardo DiCaprio, Tom Hanks, Christopher Walken, Martin Sheen, Nathalie Baye, Amy Adams, James Brolin, Frank John Hughes, Brian Howe, Steve Eastin 
location: Usa   
voto: 7,5

32 anni prima i protagonisti erano un grosso camion e l'automobile di un uomo qualsiasi. Il film si chiamava Duel. In Prova a prendermi sono Frank Abagnale Jr. (DiCaprio) e Carl Hanratty (Hanks), l'uno truffatore di prim'ordine, l'altro pervicace agente dell'F.B.I. Il tema, però, è ancora quello: l'inseguimento. Quello di Hanratty alle calcagna di Abagnale dura 6 anni, dal 1963 al 1969, anni durante i quali il ragazzino 17enne si spaccia per un co-pilota della Pan-Am, per medico e per avvocato, contraffacendo assegni e vivendo come un faraone un'esistenza nella quale l'imprevisto è il pane quotidiano. In Francia Abagnale tocca la sua ultima meta, prima di venire assunto dalla stessa FBI come superesperto di truffe bancarie dopo avere scontato qualche anno di pena nelle patrie galere.
Spielberg racconta l'incredibile vicenda (vera) di questa simpatica canaglia con spirito ed ironia, ritmo efficacissimo, trovate originali e colpi di scena ben assestati, coadiuvato dall'ottima prova dei due protagonisti. Se la forma è impeccabile, nel contenuto irrita lo sguardo acriticamente bonario col quale Spielberg guarda al suo personaggio e ad un'America dall'aspetto innocente, in un tripudio di epica nazionalista.    

mercoledì 19 febbraio 2003

Essere e avere (Etre et avoir)

anno: 2002   
regia: PHILIBERT, NICHOLAS
genere: documentario
con Georges Lopez, Alizè, Guillaume, Jessie
location: Francia   
voto: 7,5


La vita quotidiana di un nugolo di bambini tra i quattro e gli undici anni e del loro maestro, in un paesino della Francia. Il film-documentario di Nicholas Philibert, già autore del particolarissimo Nel paese dei sordi, è tutto qui. Il miracolo sta nel raccontare con un'autenticità incredibile, senza nessun virtuosismo della macchina da presa e con una discrezione assoluta le emozioni, le paure, le crisi, le relazioni, l'apprendimento e le gioie di questi bambini, con un lirismo che non ha nulla di posticcio ma che restituisce allo spettatore una magia quasi fiabesca grazie all'incantevole grazia con cui il maestro, uomo di fascino indiscutibile e prossimo alla pensione, si rapporta ai suoi piccoli studenti. Cinema d'altri tempi, pacato e sussurrato, con venature socioantropologiche e pedagogiche pregevolissime, l'antivirus contro l'esasperazione della fiction realizzata a colpi di bit.    

A proposito di Schmidt (About Schmidt)

anno: 2002       
regia: PAYNE, ALEXANDER 
genere: commedia 
con Jack Nicholson, Hope Davis, Dermot Multroney, Kathy Bates 
location: Usa
voto: 3

Warren Schmidt (Nicholson) è da poco andato in pensione quando, improvvisamente, muore sua moglie Helen. Decide allora di montare sul camper per lasciare Omaha, nel Nebraska, alla volta di Denver, dove si terrà il matrimonio di sua figlia. Il viaggio diventerà l'occasione per prendere atto della sua mediocrità, dalla quale forse potrà uscire grazie a un'adozione a distanza, il primo gesto della sua vita capace di farlo sentire finalmente utile a qualcuno.
Imbolsito e stralunato, Nicholson tratteggia i caratteri opachi di un uomo che ha vissuto una vita da mediano, un borghese piccolo piccolo la cui esistenza è passata senza che neanche se ne accorgesse. Il road movie diventa allora la chiave narrativa per raccontare la (ri)nascita spirituale di un uomo arido, l'incarnazione di un americanismo loffio per il quale le sole cose che contano sono avere una bella casa e un'automobile di grossa cilindrata. Letargico    

martedì 18 febbraio 2003

Ricordati di me

anno: 2003       
regia: MUCCINO, GABRIELE   
genere: drammatico   
con Fabrizio Bentivoglio, Laura Morante, Monica Bellucci, Silvio Muccino, Nicoletta Romanoff, Gabriele Lavia, Enrico Silvestrin, Alberto Gimignani, Silvia Cohen, Pietro Taricone, Andrea Roncato, Amanda Sandrelli, Blas Roca Rey                
location: Italia
voto: 5   

Se i protagonisti di Ricordati di me avranno fatto ricorso al logopedista dopo l'interpretazione del film, agli spettatori si possono presagire danni quasi certi alla tromba d'Eustachio. Già, perché l'opera numero 4 di Gabriele Muccino è urlatissima, isterica, perennemente sopra le righe, in ossequio a quella che sta diventando la cifra stilistica precipua dell'autore: il cinema urlato. A sbraitare tanto è la famiglia Restuccia, padre e madre con figlio 19enne e figlia 17enne, tutti talmente afflitti da problemi di identità da far diventare un cliché la frase che riecheggia durante l'intero film: "come mi vedi?". Esponente dell'agiata borghesia romana, papà Carlo (Bentivoglio) ha velleità di scrittore, sua moglie Giulia (Morante) vorrebbe lasciare l'insegnamento per il teatro mentre l'adolescente Valentina (Romanoff) ha come unica meta un posto da soubrette. La ricerca di palliativi per uscire dal grigio delle rispettive esistenze darà risultati diversi e l'incidente occorso a Carlo, costretto ad una lunga degenza ospedaliera, riunirà - almeno momentaneamente - la famiglia.
Ancora una volta Muccino si propone come il cantore di una borghesia annoiata, come il ritrattista di un'umanità pavida che non ha mai, o quasi, il coraggio di una scelta risolutiva. Se ne L'ultimo bacio erano in pochi a saltare il fossato della prigione della coppia, qui soltanto il personaggio di Monica Bellucci, insolitamente dignitosa nel ruolo d'attrice, ha l'ardire di un cambiamento radicale. La voce fuori campo memore del cinema di Frank Capra e l'esubero di movimenti di macchina, dolly e carrellate danno una patina oleografica a un film senza spessore, interamente virato su un registro talmente enfatico da non essere affatto credibile.    

domenica 2 febbraio 2003

Il cuore altrove

anno: 2002       
regia: AVATI, PUPI  
genere: sentimentale  
con Neri Marcorè, Vanessa Incontrada, Sandra Milo, Giulio Bosetti, Nino D’Angelo, Giancarlo Giannini, Gisella Marengo  
location: Italia
voto: 5

A Bologna Nello Balocchi (Marcorè), rampollo di una facoltosa famiglia romana che con le proprie stoffe veste mezzo Vaticano, spera di trovare l'anima gemella in occasione del proprio incarico come docente liceale. Si invaghisce, non ricambiato, di una ragazza cieca (Incontrada) che approfitta di lui ma che costituirà un inatteso viatico verso la sospirata maturità sentimentale.
Avati sfodera tutto il proprio talento di cineasta con una marcata sensibilità storica: l'affresco sociale funziona a meraviglia mentre la vicenda è imbastardita dalla presenza della protagonista, che si agita in un film démodé con pose da subrettina. Monocorde e simpatico, Marcorè veste adeguatamente i panni di un ruolo che sembra cucito appositamente per lui.