sabato 31 luglio 2010

Spaghetti house

anno: 1982   
regia: PARADISI, GIULIO  
genere: commedia  
con Nino Manfredi, Rita Tushingham, Rudolph Walker, Leo Gullotta, Néstor Garay, Gino Pernice, Derek Martin, Renato Scarpa, Sandro Ghiani, Eddie Tagoe, Elvis Payne, David Burke, John Woodvine, Ian Redford, Grazia Di Marzà, Carmen Onorati, Patrick O'Connell, Silvana Guerriero, Massimo Pittarello  
location: Regno Unito   
voto: 7

Cinque camerieri di un ristorante italiano di Londra vengono fatti ostaggio da un gruppo di tre rapinatori neri durante un'operazione fallita. La polizia britannica si muove goffamente ma i negoziati tra un cameriere (Manfredi) e il capo dei rapinatori avranno un esito imprevisto.
Tratto da una storia vera sceneggiata da Age e Scarpelli, Spaghetti house è una commedia nera con buon senso del ritmo, momenti di autentica comicità e qualche esagerazione nel macchiettiamo dei personaggi.    

venerdì 30 luglio 2010

Delicatessen

anno: 1991   
regia: JEUNET, JEAN-PIERRE * CARO, MARC 
genere: grottesco 
con Pascal Benezech, Dominique Pinon, Marie-Laure Dougnac, Jean-Claude Dreyfus, Karin Viard, Ticky Holgado, Anne Marie Pisani, Bobam Janevski, Michael Todde, Edith Ker, Rufus, Jacques Mathou, Howard Vernon, Chick Ortega, Sylvie Laguna, Dominique Zardi, Jean-François Perrier, Patrick Paroux, Maurice Lamy, Marc Caro, Eric Averlant, Bernard Flavien, Jean Luc Caron, Raymond Forestier, Dominique Betenfeld, Robert Baud 
location: Francia   
voto: 7,5

In un luogo e in un tempo imprecisati, in Francia, i condomini di un palazzo, guidati da un macellaio dai modi ruvidi (Benezech), adescano giovani disoccupati e vecchie signore per poter finalmente mangiare carne. La trappola viene evitata da Luison (Pinon), ex clown che si innamora della figlia del macellaio (Dougnac) e che grazie anche a lei a ad alcuni uomini rana vegetariani, sventa il pericolo.
Primo lungometraggio di un pubblicitario (Jeunet) e di un fumettista (Caro) in chiave di commedia nera, nella quale la dimensione visionaria - con più di una sequenza da antologia - si accompagna ad una parabola filo vegetariana in chiave surrealista dalla potentissima capacità figurativa. Geniali le scelte operate in cabina di regia.    

giovedì 29 luglio 2010

Nessuna verità (Body of Lies)

anno: 2008       
regia: SCOTT, RIDLEY   
genere: spionaggio   
con Leonardo DiCaprio, Russell Crowe, Mark Strong, Golshifteh Farahani, Oscar Isaac, Ali Suliman, Alon Aboutboul, Vince Colosimo, Simon McBurney, Mehdi Nebbou, Michael Gaston, Kais Nashif, Jamil Khoury, Lubna Azabal, Ghali Benlafkih, Youssef Srondy, Ali Khalil, Giannina Facio, Chase Edmunds, Morgan A. Vick, Michael Stuhlbarg, Sherif Eltayeb, David Ganly, Bijan Daneshmand, Houda Zbit, Omar Berdouni, Richard De Mayo, Clara Khoury, Abdu Rahim Kashmir, Sami Samir, Xanthe Elbrick, Ali Alvi, Zef Balbona, Vedant Gokhale, Ran Nikfam, Al Twanmo, Ellie K. Wang, Allen Lidkey, Drif Said, Zakaria Atifi, William Meredith, Howard W. Overshown, Kathy Brady, Quentin Mare, Matthew James Gulbranson, Jill Wolsey, Annabelle Wallis   
location: Giordania, Usa
voto: 4   

Roger Ferris (DiCaprio), agente segreto della CIA di stanza in Giordania, sta facendo carte false per poter arrivare a uno degli esponenti di prima fila di Al Quaeda. Manovrato da Washington da un uomo ambiguo e machiavellico (Crowe), Ferris scoprirà sulla sua pelle quanto in guerra non esista la fedeltà alla parola data.
Tratto dal romanzo omonimo di David Ignatius, inguaribilmente pasticciato, Nessuna verità è uno spy-movie che Scott ha girato col consueto mestiere ma che dalla sua ha soltanto la contrapposizione tra la super spia tutta muscoli e pragmatismo e il capo con l'auricolare perennemente attaccato all'orecchio, affaccendato con i pargoli nella sua comoda residenza di Washington. Vorrebbe essere un film di denuncia, ma è solo un arzigogolatissimo video-game.    

mercoledì 28 luglio 2010

Un borghese piccolo piccolo

anno: 1977   
regia: MONICELLI, MARIO
genere: drammatico
con Alberto Sordi, Shelley Winters, Vincenzo Crocitti, Romolo Valli, Renzo Carboni, Renato Romano, Renato Malavasi, Roberto Antonelli, Renato Scarpa, Pietro Tordi, Ettore Garofalo, Paolo Paoloni, Francesco D'Adda Salvaterra, Valeria Perilli, Aldo Miranda, Antonio Meschini, Marcello Di Martire, Edoardo Florio, Enrico Beruschi, Mario Stefano Maffei
location: Italia   
voto: 10

Prossimo alla pensione, Giovanni Vivaldi (Sordi) ha convogliato tutte le sue speranze nel figlio neo diplomato in ragioneria (Crocitti). Quando quest'ultimo viene fortuitamente ucciso durante una rapina, Giovanni rintraccia l'assassino e si fa giustizia da solo.
Tratta dal romanzo omonimo di Vincenzo Cerami, che ha anche collaborato al copione, questa storia di vendetta consumata in maniera lenta e allucinata è il capolavoro indiscusso di Monicelli e una delle punte più alte della recitazione di Sordi, qui alla sua prima interpretazione integralmente drammatica. L'attore romano è un mattatore capace di infilare qualsiasi intonazione della tastiera espressiva, al punto che - come ha scritto Tullio Kezich - "qui l'arte della recitazione si esercita a un livello così alto da diventare compenetrazione, identificazione, pietà".    

martedì 27 luglio 2010

I nuovi mostri

anno: 1977   
regia: MONICELLI, MARIO * RISI, DINO * SCOLA, ETTORE   
genere: commedia a episodi   
con Vittorio Gassman, Ornella Muti, Alberto Sordi, Ugo Tognazzi, Gianfranco Barra, Orietta Berti, Luigi Diberti, Eros Pagni, Yorgo Voyagis, Paolo Baroni, Luciano Bonanni, Vittorio Zarfati, Carla Todero, Fiona Florence, Alfredo Adami, Ayce Nana Nur   
location: Italia
voto: 6   

Quasi tre lustri dopo aver ritratto il peggio dell'Italietta del boom, Dino Risi - che stavolta ha diviso in compiti in cabina di regia con Ettore Scola e Mario Monicelli - aggiorna con satira al vetriolo l'immagine del Belpaese. Nella versione che circola in televisione si parla di maschilismo (Auto stop), vip (First aid), mafia (I saluti degli amici), Chiesa (Tantum Ergo), terrorismo (Senza parole), familismo (L'uccellino della Val Padana), snobismo da radical-chic (Hostaria), egoismo gretto (Come una regina) ed ipocrisia dilagante (Elogio funebre). Nella versione cinematografica si possono vedere anche gli episodi Pornodiva, Mammina Mammona, Il sospetto, Cittadino esemplare e Sequestro di persona cara. I brani più riusciti sono quelli di Monicelli, quelli meno portano la firma di Scola. Su tutti, un Alberto Sordi di impressionante bravura. Ma l'operazione resta una spanna al di sotto del film del 1963 e più di un episodio non va oltre il registro del cinema-barzelletta. Auto stop; First aid - Pronto soccorso di Mario Monicelli i saluti degli amici; Tantum ergo; Pornodiva; Mammina Mammona; Senza parole di Dino Risi .

domenica 11 luglio 2010

La cotta

anno: 1967   
regia: OLMI, ERMANNO 
genere: cortometraggio 
con Luciano Piergiovanni; Giovanna Claudia Mongino 
location: Italia
voto: 3

Un sedicenne della Milano bene si prende una cotta per una sua coetanea. Deluso, finirà per cercare di consolarsi con la sorella maggiore della ragazzina.
Mediometraggio (una cinquantina di minuti) firmato da Ermanno Olmi come un divertissement sulla condizione adolescenziale, una sorta di cinema pre-mocciano ante litteram che gronda ingenuità e una certa dose di superbia da tutte le parti.    

martedì 6 luglio 2010

I basilischi

anno: 1963   
regia: WERTMÜLLER, LINA  
genere: drammatico  
con Rosetta Palumbo, Manlio Blois, Enrica Chiaromonte, Marisa Omodei, Enzo Di Vecchia, Mimmina Quirico, Luigi Barbieri, Sergio Ferranino, Stefano Satta Flores, Rosanna Santoro, Antonio Petruzzi, Flora Carabella  
location: Italia
voto: 8

Ritratto di una gioventù pigra, con poche illusioni, che passa i pomeriggi dopo la controra nelle piazze spoglie e assolate della provincia pugliese, sperando in un incontro, nel caso che li trascini via da quella vita da vitelloni senza prospettive.
Lina Wermuller firma il suo primo film con un registro comico e dolente, alternand umorismo e desolazione e fotografando fedelmente una realtà ripresa con sorprendente lirismo, quella stessa realtà raccontata pochi anni prima con piglio sociologico da Edward Banfield ne Le basi morali di una società arretrata.
Premio Vela d'argento e premio critica internazionale al XVI festival di Locarno (1963).