sabato 14 aprile 2001

Philadelphia

anno: 1994   
regia: DEMME, JONATHAN 
genere: drammatico 
con Tom Hanks, Denzel Washington, Roberta Maxwell, Buzz Kilman, Karen Finley, Daniel Chapman, Mark Sorensen Jr., Jeffrey Williamson, Charles Glenn, Ron Vawter, Anna Deavere Smith, Stephanie Roth Haberle, Lisa Talerico, Joanne Woodward, Jason Robards, Robert Ridgely, Chandra Wilson, Ford Wheeler, David Drake, Peter Jacobs, Antonio Banderas, Paul Lazar, Bradley Whitford, Lisa Summerour, Freddie Foxxx, Paul Moore, Warren Miller, Lauren Roselli, Jane Moore, Joey Perillo, Bill Rowe, Dennis Radesky, Glen Hartell, Tracey Walter, John Ignarri, Richard Ehrlich, Julius Erving, Ann Dowd, Katie Lintner, Peg French, Ann Howard, Meghan Tepas, John Bedford Lloyd, Robert W. Castle, Molly Hickok, Dan Olmstead, Elizabeth Roby, Adam LeFevre, Gary Goetzman, Daniel von Bargen, Melissa Fraser Brown, Jordan Cael, Dodie Demme, Patricia Greenwell, Donovan Mannato, Harry Northup, Steven Scales, Billy Ray Tyson, Kenneth Utt, Steve Vignari, Lawrence T. Wrentz, Mary Steenburgen, Obba Babatundé, James B. Howard, Charles Techman, Charles Napier, Roger Corman, Jim Roche, Donna Hamilton, Edward Rendell, Daniel Wolff, John T. O'Connell, Edward Kirkland, Tony Fitzpatrick, Kathryn Witt, Debra H. Ballard, Andre B. Blake, Ira Flitter, Gene Borkan, Jon Arterton, Michael Callen, Aurelio Font, Jimmy Rutland, Cliff Townsend, Q. Lazzarus, Lucas Platt, Jiggs Walker, Carmen Mahiques, José Castillo, Leigh Smiley, Philip Joseph 'PJ' McGee 
location: Usa
voto: 8,5

Un giovane e brillante avvocato di uno degli studi più prestigiosi di Philadelphia (Tom Hanks) viene licenziato per una presunta "giusta causa" non appena i suoi superiori vengono a sapere che è affetto da AIDS. Questi ultimi sostengono che la ragione del licenziamento risiede nel calo prestazionale del giovane avvocato; lui, che si affida ad un avvocato di colore altrettanto celebre (Denzel Washington), sostiene che la discriminazione verte sulla sua omosessualità e su tutto ciò che ne segue. Decide allora di andare in causa. E la vince. Portando in primo piano il "male del secolo", la "peste dei gay", Jonathan Demme racconta in realtà una storia di discriminazione non contro la malattia, ma contro l'omosessualità. Vacillante tra momenti di autentico lirismo - che diventa letterale nella struggente scena in cui Tom Hanks si impadronisce delle parole di Maria Callas, commentandole al suo avvocato - ed altri più francamente retorici, il film imbocca ben presto la strada del dramma giudiziario. La bella scrittura di Ron Nyswaner, l'ottima prova d'attori, l'impressionante trucco di Tom Hanks e le splendide canzoni di Bruce Springsteen e Neil Young coronano un film memorabile.

martedì 10 aprile 2001

Le fate ignoranti

anno: 2001       
regia: OZPETEK, FERZAN
genere: drammatico
con Margherita Buy, Stefano Accorsi, Serra Yilmaz, Andrea Renzi, Gabriel Garko, Erica Blanc, Rosaria De Cicco, Lucrezia Valia, Koray Candemir, Filippo Nigro, Ivan Bacchi, Luca Calvani, Maurizio Romoli, Carmine Recano         
location: Italia
voto: 7

Rimasta improvvisamente vedova, una giovane, bella e facoltosa donna romana, Antonia (Buy), scopre accidentalmente che suo marito Massimo (Renzi) l'ha tradita per sette anni. Mettendosi alla ricerca dell'amante di Massimo, Antonia scopre che suo marito ha avuto una doppia vita e che l'amante non è una donna, ma un uomo, il giovane Michele (Stefano Accorsi), che vive in un quartiere popolare di Roma in una sorta di gineceo con gay, transessuali e prostitute. Dapprima sconvolta, poi progressivamente attratta da questo mondo a lei sconosciuto, Antonia scopre un universo apolide, nel quale la solidarietà è l'imperativo categorico e la verità un valore opzionale.
Il copione di Gianni Romoli e Ferzan Ozpetek gioca sulla dialettica tra vero e falso, realtà e finzione, lambisce tutta la gamma di chiaroscuri espressivi possibili, ricava dalla prova impressionante di Margherita Buy ma anche di tutti gli altri protagonisti un'intensità espressiva indicibile. Se Il bagno turco era una sbiadita prova generale e Film blu un richiamo obbligato, Le fate ignoranti diventa d'obbligo una delle prove più incisive di un cinema italiano che parla finalmente tutte le lingue e i dialetti del rinnovamento. Vibrano i silenzi, palpitano gli sguardi, gravita una tensione impalpabile su qualsiasi scena. Un bel film, che non approda alla perfezione soltanto per qualche neo: la musica di Andrea Guerra non sempre consonante alle immagini, i dialoghi troppo patinati e la figura di Stefano Accorsi, che lavora ai mercati generali ma ha l'animo del poeta e dell'artista. Improbabile…