giovedì 24 aprile 2008

21

anno: 2008       
regia: LUKETIC, ROBERT    
genere: thriller    
con Jim Sturgess, Kevin Spacey, Kate Bosworth, Aaron Yoo, Liza Lapira, Jacob Pitts, Laurence Fishburne, Jack McGee, Josh Gad, Sam Golzari, Helen Carey, Jack Gilpin, Donna Lows, Butch Williams, Jeffrey Ma    
location: Usa
voto: 6    

Il 21enne Ben Campbell (Sturgess) studia al MIT di Boston, dove ha il massimo di voti. Ma non gli basta: vorrebbe iscriversi ad Harvard, dove la retta annuale costa 300mila dollari. L'unica borsa disponile ad Harvard è una chimera e a Ben non rimane che raccogliere l'invito a Las Vegas di Mickey Rosa (Spacey), suo professore di matematica, che ha scorto in lui il talento per rastrellare montagne di dollari con un ingegnoso trucco del conto delle carte al gioco del Black Jack. Il professore e i suoi, con la nuova recluta Ben, cominciano ad accumulare quattrini quando le cose si complicano a causa di un responsabile della sicurezza con il pallino per i numeri (Fishbourne) che si è accorto del trucco. Ben rischia di perdere soldi, laurea e la possibilità di iscriversi ad Harvard.
La vicenda raccontata in 21 è intrigante, tanto più che è ispirata a un fatto realmente accaduto negli anni '90. A renderla uno scialbo mix tra Casino, Will Hunting e Rain man è la regia di Robert Luketic, uno con un pedigree che parla da solo: La rivincita delle bionde, Quel mostro di suocera e Appuntamento da sogno. Una sforbiciata di 40 minuti avrebbe giovato al film, così come un casting selezionato con più attenzione: il protagonista è un nerd senza alcun carisma e Spacey si limiate a fare il verso di se stesso.    

lunedì 14 aprile 2008

La zona

anno: 2008       
regia: PLA', RODRIGO 
genere: poliziesco 
con Daniel Gimenez Cacho, Maribel Verdú, Daniel Tovar, Carlos Bardem, Marina de Tavira, Mario Zaragoza, Andres Montiel, Blanca Guerra, Enrique Arreola, Gerardo Taracena 
location: Messico
voto: 6

Piove fitto a Città del Messico. Un cartellone pubblicitario si abbatte sul muro di cinta del quartiere-fortezza chiamato "la zona". Tre ragazzi si intrufolano, rapinano una signora anziana e la vicenda si chiude tragicamente. Le guardie giurate uccidono due di loro. Il terzo si rifugia nello scantinato di una delle tante ville di lusso del quartiere. Inferociti, gli abitanti della zona gli danno la caccia. Lo trova un suo coetaneo, che capisce la situazione e cerca di metterlo in salvo. Intanto i residenti meditano sul da farsi mentre un ispettore di polizia ondeggia tra indagini semiserie e concussione.
Scene di lotta di classe in una delle città più popolose del mondo, dove gli abissi tra ricchi e poveri si misurano con i metri di filo spinato che separano gli uni dagli altri. L'idea del regista Rodrigo Plá non è originalissima ma è interessante: quella di raccontare la capacità di leggere il diverso andando a cercare ciò che è uguale (l'età dei due giovani protagonisti). Peccato che la regia sia piatta e televisiva, che gli attori non siano all'altezza della situazione e che la finzione stessa sia troppo visibile. Ma le intuizioni sul piano narrativo non mancano (come nello struggente finale prima al cimitero e quindi davanti a un chiosco della suburra) e la fotografia iperrealista di una delle tante megalopoli dell'America Latina è davvero cogente.
Premio Luigi De Laurentiis a Venezia come opera prima.    

sabato 12 aprile 2008

Juno

anno: 2007   
regia: REITMAN, JASON 
genere: commedia 
con Ellen Page, Michael Cera, Jennifer Garner, Jason Bateman, Allison Janney, J.K. Simmons, Olivia Thirlby, Eileen Pedde, Rainn Wilson, Daniel Clark, Darla Vandenbossche, Aman Johal, Valerie Tian, Emily Perkins, Kaaren de Zilva 
location: Usa   
voto: 7,5

La sedicenne americana Juno MacGuff (Page) è davvero sfortunata: rimane incinta al suo primo tentativo di perdere la verginità con un imberbe e timido compagno di scuola (Cera), che più che al sesso sembra pensare agli allenamenti sportivi e agli amici. Juno vorrebbe abortire, il suo amichetto passivamente ne conviene mentre suo padre (Simmons) si mostra insperatamente comprensivo. Ma una volta in ambulatorio Juno ci ripensa: vuole dare quel bambino a una coppia che non può averne. Entra così nella vita di due ricchi quarantenni ai quali non pare vero. Andrà tutto secondo i suoi piani?
Dopo la convincente prova di Thank you for smoking, Reitman jr. conferma un talento fuori dal comune portando sul grande schermo un fortunato romanzo scritto dall'ex spogliarellista Diablo Cody. È il film low-cost che non ti aspetti, alla maniera di Little Miss Sunshine: sincero, spiazzante, con dialoghi frizzantissimi, lirico senza mai indulgere alla retorica ma anche molto divertente e a tratti persino commovente. Gran parte del merito va a una straordinaria Ellen Page, interprete di un'adolescente anticonformista e autarchica, decisa a sfondare a colpi di iconoclastia la patina ipocrita delle convenzioni borghesi. Praticamente, un personaggio da fantascienza. Splendida anche la colonna sonora. Il film ha anche vinto il Marco Aurelio della Festa del cinema di Roma e l'Oscar 2008 per la migliore sceneggiatura originale.    

venerdì 4 aprile 2008

Non pensarci

anno: 2008       
regia: ZANASI, GIANNI   
genere: commedia   
con Valerio Mastandrea, Anita Caprioli, Giuseppe Battiston, Caterina Murino, Paolo Briguglia, Dino Abbrescia, Teco Celio, Gisella Burinato, Luciano Scarpa, Paolo Sassanelli, Natalino Balasso, Raffaella Reboroni, Edoardo Gabbriellini, Chiara Bucchi, Riccardo Bucchi, Paola Bechis, Valentina Fois    
location: Italia
voto: 3   

Il tradimento della sua compagna e le acque cattive nelle quali naviga il gruppo punk del quale fa parte convincono il 35enne Stefano Cardini (Mastandrea) a staccare la spina, allontanandosi da Roma per raggiungere la sua famiglia in Romagna. La situazione che trova qui non è delle più edificanti: suo fratello (Battiston) ha rinunciato a una carriera da atleta per darsi alla fabbrichetta di famiglia (che va a rotoli) e sua sorella (Caprioli) ha lasciato un grande amore per nascondersi dietro l'addestramento dei delfini.
Dopo l'avvio convincente di Nella mischia (1995), Gianni Zanasi sembra essersi perso definitivamente per strada: alle regie televisive alterna incursioni sul grande schermo che confidano su qualche trovata stravagante e su un uso sottolineato di anticonformismo espressivo. Non fa eccezione Non pensarci, col quale ci ritroviamo dalle parti del Tornatore di Stanno tutti bene: il film si leva leggerissimo, quasi impercettibile, sulle trame degli affetti, infila inserti grotteschi che spezzano ripetutamente il flusso narrativo e gira a vuoto fino all'ultimo, senza lasciare traccia e nonostante la buona prova di un cast nel quale spicca un Mastandrea determinato a tenere a tutti i costi a galla la barca. Notazione a parte per la colonna sonora, memorabile per una sua bruttezza che dimostra che il rock in Italia non esiste e non è mai esistito.    

mercoledì 2 aprile 2008

Tutta la vita davanti

anno: 2008       
regia: VIRZÌ, PAOLO
genere: commedia
con Isabella Ragonese, Sabrina Ferilli, Elio Germano, Valerio Mastandrea, Massimo Ghini, Micaela Ramazzotti, Valentina Carnelutti, Paola Tiziana Cruciani, Niccolò Senni, Caterina Guzzanti, Claudio Fragasso, Elena Arvigo, Laura Morante, Mary Cipolla, Raffaele "Lele" Vannoli, Tatiana Farnese
location: Italia       
vtoo: 4

A Marta (Ragonese) non è bastata una laurea in filosofia a pieni voti e con bacio accademico per trovare un lavoro. Il caso la porta in un call center di Roma, dove una specie di kapò sulla quarantina (Ferilli) incalza continuamente le telefoniste perchè si procurino il maggior numero possibile di appuntamenti. La messinscena quotidiana al grido di "oggi è una splendida giornata!", con tanto di ragazze saltellanti, si stempera dietro la nauseabonda realtà dei fatti: redditi minimi e non garantiti, precariato, open space, qualità del lavoro infima, licenziamenti e le animate discussioni su "Er Gieffe" a riempire le pause durante il quarto d'ora d'aria.
Alle Parole sante di Ascanio Celestini, Paolo Virzì fa eco con un apologo sul mondo del precariato tutto sopra le righe e che vorrebbe aggiornare la tradizione della grande commedia all'italiana di Monicelli, Comencini, Scola e Risi all'attualità del primo scorcio di terzo millennio. Il brio non manca, ma le carinerie a tutti i costi, che lasciano oscillare il film tra derive musical, ammiccamenti sentimentali e persino un improvviso scorcio thriller, rendono chiaro ben altro proposito: quello di piacere a tutti. Ma il tema è troppo serio per scherzarci sopra, la dimensione sociologica è abborracciata e truffaldina, il casting somiglia sempre di più a un'agenzia di collocamento - con i soliti ignoti a ingolfare inutilmente la sceneggiatura - e le scelte stilistiche sono discutibili. Su tutte, quella di affidare alla voce di Laura Morante il compito di raccontare fuori campo, con infinita enfasi retorica, le vicende della protagonista. Che sarebbe stato come chiedere a Sandro Ciotti di entrare nel coro delle voci bianche.