martedì 31 agosto 2010

Rendition - Detenzione illegale

anno: 2007   
regia: HOOD, GAVIN   
genere: drammatico   
con Jake Gyllenhaal, Reese Witherspoon, Alan Arkin, Peter Sarsgaard, Omar Metwally, Meryl Streep, Yigal Naor, Zineb Oukach, Moa Khouas, Bob Gunton    
location: Egitto
voto: 5   

Al rientro dal Sudafrica un cittadino americano di origini egiziane (Metwally) viene preso dai servizi segreti americani e torturato perché sospettato di avere rapporti con i terroristi arabi. Un giovane responsabile della CIA (Gyllenhaal) si trova così a subire un durissimo viatico rispetto al problema della (ingiusta) tortura.
Patrocinato da Amnesty International, il film scritto da Kelley Sane e diretto dal sudafricano Gavin Hood propone i temi della detenzione illegale e della tortura che ne segue senza raccontare sostanzialmente altro. L'espediente narrativo, rivelato soltanto in sottofinale, di montare il film con un inavvertibile flashback e il bluff sulla mancata spiegazione dell'equivoco che alla base della vicenda rafforzano la sensazione che Rendition, a parte gli indiscutibili meriti rispetto alla promozione dei diritti civili, non dica pressoché nulla. Grande cast abbastanza sprecato, nel quale spicca una Maryl Streep che in un paio di scene sembra stare lì a ricordarci che lei è la più grande ti tutti. Chapeau.    

domenica 29 agosto 2010

Donnie Darko

anno: 2001   
regia: KELLY, RICHARD
genere: fantastico
con Jake Gyllenhaal, Holmes Osborne, Maggie Gyllenhaal, Daveigh Chase, Mary McDonnell, James Duval, Arthur Taxier, Patrick Swayze, Mark Hoffman, David St. James, Tom Tangen, Jazzie Mahannah, Jolene Purdy, Stuart Stone, Gary Lundy, Alex Greenwald, Beth Grant, Jena Malone, Seth Rogen, David Moreland, Noah Wyle, Drew Barrymore, Kristina Malota, Marina Malota, Carly Naples, Tiler Peck, Patience Cleveland, Katharine Ross, Lisa K. Wyatt, Rachel Winfree, Jack Salvatore Jr., Lee Weaver, Phyllis Lyons, Ashley Tisdale, Alison Jones, Jerry Trainor, Joan Blair, Sarah Hudson, Fran Kranz, Scotty Leavenworth
location: Usa   
voto: 6

Middlesex, 1988. Donnie Darko (Gyllenhaal) è un adolescente disturbato che avverte la presenza di un fantomatico amico dall'aspetto di un gigantesco coniglio. Sfuggito miracolosamente alla morte dopo che un reattore di aeroplano è caduto sulla sua casa, Donnie - che è molto più intelligente dei suoi coetanei - mette a soqquadro la cittadina dove vive, allagando la scuola e dando fuoco alla villa di un millantatore (Swayze). Ma è realtà o solo il frutto dell'immaginazione?
Ambiziosissimo film del 29enne Richard Kelly, diffuso in Italia con 3 anni di ritardo, Donnie Darko potrebbe essere la versione dark di Harvey, la commedia con James Stewart. Incursioni nel paranormale, streghe che scrivono saggi di fisica, viaggi nello spazio-tempo, fughe degne del David Lynch più sfrenato: quanto basta per tenerti incollato alla poltrona, pur con tutti i difetti di un film ampiamente irrisolto.    

sabato 28 agosto 2010

Batman - Il ritorno (Batman returns)

anno: 1992   
regia: BURTON, TIM   
genere: fantastico   
con Michael Keaton, Danny De Vito, Michelle Pfeiffer, Christopher Walken, Pat Hingle, Michael Gouch, Michael Murphy, Cristi Conaway, Andrew Bryniarski, Vincent Schiavelli, Jan Hooks, Steve Witting, John Strong, Rick Zumwalt, Anna Katarina, Gregory Scott Cummins, Erika Andersch, Travis McKenna, Branscombe Richmond, Paul Reubens, Diane Salinger, Stuart Lancaster, Rosie O'Connor, Sean Whalen, Ashley Tillman, Erik Onate, Henry Kingi, Elizabeth Sanders, Steven Brill, Doug Jones, Joey DePinto, Neal Lerner, Joan Jurige, Cal Hoffman   
location: Usa
voto: 3   

Abbandonato nelle fogne dai genitori benestanti per via della sua bruttezza, l'uomo-pinguino (DeVito) stringe un patto scellerato con il plutocrate inquinatore Schrek (Walken), con lo scopo di impadronirsi di Gotham City. Per vigilare sulla città, oltre a loro Batman (Keaton) avrà un'altra bella gatta da pelare: Cat woman (una Pfeiffer di stupefacente bellezza). Tre anni dopo il primo episodio, Tim Burton torna con la sua follia visionaria a raccontare le vicende del personaggio dei fumetti creato da Bob Kane. Il quale, stavolta, ne esce clamorosamente ridimensionato, a tutto vantaggio dei suoi avversari.
È il solito cinema tumultuoso, ipertrofico e fracassone di Tim Burton, preoccupato unicamente dell'aspetto figurativo e incapace di offrire una trama degna del minimo interesse.    

giovedì 26 agosto 2010

Vita da Bohème

anno: 1992   
regia: KAURISMÄKI, AKI 
genere: grottesco 
con Matti Pellonpää, Evelyne Didi, André Wilms, Kari Väänänen, Christine Murillo, Jean-Pierre Léaud, Samuel Fuller, Alexis Nitzer, Sylvie Van den Elsen, Gilles Charmant, Maximilien Regiani, Louis Malle 
location: Francia
voto: 3

In una Parigi fuori dal tempo si incontrano i destini di un pittore albanese clandestino, di uno scrittore francese che non riesce a pubblicare i suoi libri e di un musicista irlandese che è assai più abile come giocatore di poker. Tra problemi economici, discorsi filosofici, bar e ristoranti, si consumano le loro esistenze bohemienne.
Liberamente ispirato al romanzo di Henri Murger ma senza neppure un'aria dalla riduzione pucciniana, il film tradisce l'eccessiva preoccupazione di Kaurismaki di far primeggiare il suo stile ellittico, la recitazione straniata, i riferimenti colti, lo sguardo algido, il bianco e nero ad altro contrasto, le battute fulminanti (come quella in cui, davanti a un suo autoritratto, al pittore viene domandato: "chi è?" e lui risponde "mia madre"). Molta forma, poca sostanza.   

mercoledì 25 agosto 2010

Pietro

anno: 2010       
regia: GAGLIANONE, DANIELE 
genere: drammatico 
con Pietro Casella, Francesco Lattarulo, Fabrizio Nicastro, Carlotta Saletti, Diego Canteri, Giuseppe Mattia 
location: Italia
voto: 5

Pietro (Casella) è un ritardato mentale 28enne di origini siciliane che vive nella periferia torinese col fratello tossicodipendente (Lattarulo). Quest'ultimo lo usa come fenomeno da baraccone e per i suoi traffici con la droga, mentre Pietro vorrebbe una vita onesta e ordinata e, per quanto può, cerca di tirare avanti con piccoli lavoretti come quello del volantinaggio. Ma un giorno Pietro non ne potrà più…
A 6 anni da Nemmeno il destino, Gaglianone propone un film assai simile al precedente: nel budget ridottissimo (120mila euro per 12 gioreni di riprese), nella scelta della periferia torinese, nell'uso in soggettiva del sonoro (che sottolinea continuamente la necessità di astrarsi dal contesto sociale da parte del protagonista), nella predilezione per personaggi borderline. Anche se in questo caso si apprezza il coraggio di un'antinarrazione afasica e di una ridda di situazioni sgradevoli, Pietro presenta gli stessi difetti del precedente: un minimalismo che strizza smaccatamente l'occhio al cinema d'autore non riuscendo ad andare oltre il racconto di una società di lupi in costante degrado, dalla quale non ci salverà neppure la disperazione di un folle. Secondo premio della giuria dei giovani al 63esimo festival del film di Locarno (2010).    

martedì 24 agosto 2010

Verso l'Eden

anno: 2009   
regia: COSTA-GAVRAS, CONSTANTIN 
genere: drammatico 
con Riccardo Scamarcio, Odysseas Papaspiliopoulos, Léa Wiazemsky, Tess Spentzos, Kristen Ross, Stella-Melina Vasilaki, Gil Alma, Eric Caravaca, Marissa Triandafyllidou, Konstandinos Markoulakis, Mona Achache, Alexandre Bancel, Juliane Köhler, Igor Raspopov, Ina Tsolakis, Vitalyk Field, David Lowe, Ana Paula Aurijo, Ulrich Tukur, Dylan Talleux, Arto Apartian, Tasos Kostis, Dina Mihailidou, Manolis Psychogioudakis, Konstantina Hamalaki, Ieroklis Michaelidis, Anny Loulou, Florian Martens, Antoine Monot Jr., David Kruger, Bruno Paviot, Marcel Mankita, Ahmed Elkourachi, Jian-Zhang, Jean-Pierre Gos, Jean-Christophe Folly, Alain Aithnard, Guerassim Dichliev, Juliette Galoisy, Olivier Chenevat, Sophie Parel, Isabelle Dunatte, Dennis Rezard, Costel Mirol, Justin Blanckaert, François Criqui, Ahmet Ziyrek, Cyrille Dobbels, Alexandra Riegel, Alexandra Skira, Antoine Kakou, Jean-Benoît Terral, Alain Dzukam Simo, Djiby Badiane, Murali Perumal, Frédéric Chau, Aymen Saïdi, Gil Demurger, Christophe Roblin, Bonnafet Tarbouriech, Vincent Andrieu, Emmanuel Ambroise, Anny Duperey, Christophe Dru, Bruno Lochet, Yves Alion, Martine Demaret, Xavier Maly, Clara Schwartzenberg, Jean-Claude Grumberg, Michel Robin, Julie Gavras, Elias Hamon    
location: Francia, Grecia, Italia
voto: 6 

Dopo una lunghissima traversata a bordo di una di quelle famigerate carrette del mare, Elias (Scamarcio) raggiunge a nuoto le coste greche. Entrato furtivamente in un esclusivo club vacanziero, conosce un mago che gli dice di andarlo a trovare a Parigi. Prima di raggiungere la capitale francese, Elias attraversa anche l'Italia, ha molte sventure ma si imbatte anche in qualche anima pia, trova dei lavoretti e ha sempre la polizia alle calcagna.
Il film di Costa-Gavras sembra una traduzione in chiave fiction del molto più interessante Lettere dal Sahara di Vittorio De Seta. La vicenda umana del protagonista è narrata con buon senso del racconto, ma la trafila di disgrazie che colpiscono il povero Elias è tale da guadagnarsi i galloni del clichè più spinto. Scamarcio fa il minimo sindacale ripetendo instancabilmente "Grazie!" e il finale chapliniano - dopo i molti richiami felliniani - è quanto meno fuori posto.    

domenica 22 agosto 2010

Lo scafandro e la farfalla (Le scaphandre et le papillon)

anno: 2008   
regia: SCHNABEL, JULIAN
genere: drammatico
con Mathieu Amalric, Emmanuelle Seigner, Marie-Josée Croze, Anne Consigny, Patrick Chesnais, Niels Arestrup, Olatz Lopez Garmendia, Jean-Pierre Cassel, Marina Hands, Max von Sydow, Emma de Caunes, Agathe de la Fontaine, Hiam Abbass, Franck Victor, Théo Sampaio, Fiorella Campanella, Isaach De Bankolé, Zinedine Soualem, Jean-Philippe Écoffey, Françoise Lebrun
location: Francia
voto: 5

Un giornalista sulla quarantina (Amalric) viene colpito da un ictus che lo lascia completamente paralizzato. L'unica cosa che ancora funziona è la palpebra sinistra, battendo la quale egli riesce - grazie all'aiuto di un'ortofonista e di una copista - a scrivere un intero libro di memorie.
Julian Schnabel - conosciuto più come pittore bizzarro col vezzo di vestirsi in pigiama che come regista, peraltro già autore della biopic Basquiat - dirige un film estremo tratto dalla vera storia di Jean-Dominique Bauby, che sta tra Il mio piede sinistro, Uncut (quello in cui il pornodivo Franco Trentalance rivelava pensieri peccaminosi mentre era costretto a letto) e Mare dentro. Lo scafandro e la farfalla è girato quasi interamente in soggettiva (persino la cucitura della palpebra destra ricorre a questa tecnica di ripresa), rivela una riconoscibile finezza di scrittura, ma al tempo stesso si propone come opera estrosa a tutti i costi, finendo alla lunga per annoiare. Una sforbiciata di una ventina di minuti avrebbe giovato al film.    

giovedì 19 agosto 2010

I banchieri di Dio – Il caso Calvi

anno: 2002       
regia: FERRARA, GIUSEPPE  
genere: storico  
con Omero Antonutti, Giancarlo Giannini, Alessandro Gassman, Rutger Hauer, Vincenzo Peluso, Pier Paolo Capponi, Pamela Villoresi, Gaetano Amato, Antonio Sarasso, Bruno Bilotta, Stefania Barca, Alessandra Bellini, Gian Paolo Bocelli, Francesco Cordio, Maurizio Reti, Franco Diogene, Bruno Gambarotta, Stefano Gragnani, Guido Berti, Pierluigi Zerbinati, Linda Batista, Camillo Milli, Ivan Bekjarev, Jovan Ristovski    
location: Italia
voto: 2  

Parabola umana, finanziaria e giudiziaria di Roberto Calvi (Antonutti), presidente del Banco Ambrosiano, arrestato per bancarotta fraudolenta e infine trovato ucciso impiccato sotto il ponte dei Frati Neri a Londra. Il film di Ferrara (scritto a quattro mani con Armenia Calducci) racconta in maniera quanto mai farraginosa e didascalica i rapporti che Calvi ebbe con lo IOR - la banca vaticana - con Gelli e la P2, con i servizi segreti americani, la mafia, i vertici della politica (impersonati con inconsapevole piglio caricaturale da veri e propri sosia dei vari Craxi, Andreotti, Forlani, il famigerato CAF di allora) e l'Opus Dei. Nonostante le immagini d'epoca e le numerose didascalie, la vicenda ne esce in maniera discontinua e rapsodica e stavolta Ferrara, che del cinema civile ha fatto una sorta di marchio di fabbrica, rende assai meno di quanto non avesse fatto con le biopic di Dalla Chiesa, di Aldo Moro e di Giovanni Falcone. Il suo rimane un cinema che parla un linguaggio elementare, ignaro delle pur minime regole di ripresa, montaggio e recitazione, impermeabile a qualsiasi tentazione di professionismo. Stavolta però il registro amatoriale dei suoi film raggiunge l'apice, con un cast di livello parrocchiale nel quale persino Giannini recita malissimo e che ha in Pamela Villoresi - imperdibile! - la sua stella, tanto è strabiliante l'infimo livello dell'interpretazione della moglie di Calvi. A tutto ciò si aggiunge la vocazione di Ferrara a far sembrare sempre i suoi personaggi dei martiri, a umanizzarli anche nei loro aspetti più deteriori, sintomo dell'assoluta preoccupazione di parlare di questioni scottanti senza doversi mai fare dei nemici, come in maniera inequivocabile mostra la didascalia che annuncia: "per doveroso rispetto, il volto del Santo Padre non compare nel film". Salvo poi - giustamente - mettere in bocca a Woijtyla delle frasi agghiaccianti.    

lunedì 9 agosto 2010

La notte e la città (Night and the City)

anno: 1992   
regia: WINKLER, IRWIN   
genere: commedia   
con Robert De Niro, Jessica Lange, Cliff Gorman, Alan King, Jack Warden, Eli Wallach, Barry Primus, Gene Kirkwood, Ignazio Spalla, David W. Butler, Anthony Canarozzi, Margo Winkler, Regis Philbin, Joy Philbin, Franklin Dennis Jones, Thomas Mikal Ford, Michael Badalucco, Lisa Vidal, Clem Caserta, Byron Utley, Richard Price, Gerard Murphy, Maurice Shrog   
location: Usa
voto: 6   

Un avvocaticchio newyorchese di mezza tacca (De Niro), abituato a difese d'ufficio, si va a impegolare in una situazione più grande di lui, decidendo di investire su un campionato per pugili dilettanti. La faccenda infastidisce un anziano mafioso che ha le mani in pasta nella boxe e l'avvocaticchio rischia di rimetterci la pelle.
Tratto dal romanzo omonimo di Gerald Kersh, La notte e la città è il remake de I trafficanti della notte, firmato da Jules Dassin nel 1950. Il ritmo è elevato ma monocorde ed offre a De Niro l'occasione per sciorinare una vastissima gamma del suo repertorio, gigioneggiando non poco.

domenica 8 agosto 2010

Sogni d'oro

anno: 1981   
regia: MORETTI, NANNI 
genere: grottesco 
con Nanni Moretti, Dario Cantarelli, Nicola Di Pinto, Alessandro Haber, Laura Morante, Gigio Morra, Remo Remotti, Tatti Sanguineti, Claudio Spadaro, Miranda Campa, Chiara Moretti, Sabina Vannucchi, Piera Degli Esposti, Ennio Antonelli, Maria D'Incoronato, Giampiero Mughini, Gianfranco Salemi, Vincenzo Salemme, Maurizio Mattioli, Alberto Abruzzese 
location: Italia
voto: 8

Il regista romano Michele Apicella (Moretti) sta preparando un film intitolato 'La mamma di Freud'. Critica e pubblico sono pronti a sbranarlo mentre gli epigoni del suo lavoro vorrebbero rubargli la scena anche in televisione. Si potrebbe raccontare così e in altri mille modi questo film sul film, opera terza di Nanni Moretti, geniale quanto grottesca e stravagante, piena di momenti memorabili che hanno fatto la storia del cinema, dalle esagerazioni del protagonista alle stripes del pastore abruzzese, il bracciante lucano e la casalinga di Treviso, fino al "pubblico di merda" urlato durante una trasmissione televisiva trash, ai manichini usati nelle sale cinematografiche per fronteggiare la crisi e a una dimostrazione pro-Vietnam che si trasforma in un musical. Il Moretti-pensiero - che non risparmia nessuno, dai dibattiti cinematografici ai coetanei, alla psicoanalisi (svenduta su una bancarella in una delle scene più esilaranti del film) ai giochi televisivi - è qui concentrato in una sorta di invettiva di sincerità disarmante, che mette a nudo, anche attraverso l'espediente narrativo del sogno, paure, speranze e angosce di un regista che ama profondamente il cinema. Da notare i cammei del sociologo Alberto Abruzzese, del critico cinematografico Tatti Sanguineti e dello scrittore Giampiero Mughini.