giovedì 24 giugno 1999

La scelta di Sophie (Sophie's choice)

anno: 1982       
regia: PAKULA, ALAN J.  
genere: drammatico  
con Meryl Streep, Kevin Kline, P.MacNicol  
location: Usa
voto:5

L'incontro di due trentenni e un ventiduenne (Maryl Streep) nella New York del secondo dopoguerra, tutti e tre segnati dal peso di un grosso segreto. Nathan (Kevin Kline) è un folle mitomane e amoreggia con Sophie, una cattolica polacca scampata ad Auschwitz dove ha però dovuto rinunciare a uno dei suoi due figli. A completare il trio c'è Stingo (Peter MacNicol), approdato a New York per affermarsi come scrittore dopo la perdita della madre. L'inseparabile trio è destinato ad una fine sventurata.
Tratto dall'omonimo romanzo di William Styron e sceneggiato dal regista, il film di Pakula si perde in qualche "sovraccarico di romanzesco e qualche insistenza superflua" (Grazzini) e tocca la sua cifra migliore soltanto nel lungo flashback ambientato nei campi di concentramento. Interpreti ispirati (la Streep ha avuto il premio Oscar per l'occasione). Fotografia di Nestor Almendros.    

lunedì 21 giugno 1999

Il verificatore

anno: 1995      
regia: INCERTI, STEFANO
genere: drammatico
con Antonino Iuorio, Roberto De Francesco, E.Treccani, Teresa Saponangelo, A.Pennarella, F.Angrisano, C.Scivittaro, Enzo Moscato, Renato Carpentieri       
location: Italia       
voto: 5

Dopo che la sua ragazza (Elodie Treccani) subisce dapprima un tentativo di stupro da parte del fratello (Roberto De Francesco) del protagonista, quindi perde la verginità a causa della brutalizzazione subita dal datore di lavoro (Renato Carpentieri), un malavitoso impiccione e camorrista, un verificatore del gas (Antonino Iuorio) decide di farsi giustizia da solo e fa esplodere il palazzo nel quale si trovano i due "colpevoli".
Storia di ordinaria desolazione metropolitana girato da un ex-assistente di Martone e Corsicato, questo film di cupa ambientazione partenopea si lascia apprezzare per il tentativo di adozione di un linguaggio cinematografico rarefatto che lascia posto soprattutto alla fisicità dei personaggi ma che finisce talvolta per perdersi in una narrazione divagatoria. Nella colonna sonora compaiono i due brani del rocker scozzese John Martyn, Lonely love e Never let me go. Copione di Giovanni Molino e Stefano Incerti.    

Ladro lui, ladra lei

anno: 1958   
regia: ZAMPA, LUIGI  
genere: comico  
con Alberto Sordi, Sylva Koscina, Ettore Manni, Alberto Bonucci, Mario Carotenuto, Nando Bruno, Anita Durante, Vinicio Sofia, Guglielmo Inglese, Carlo Delle Piane, Mino Doro, Delia Valle, Marisa Merlini, Mario Riva, Ada Colangengeli, Aldo Vasco, Anna Sertor, Antonio Acqua, Elena Kirianova, Fausto Guarzoni, Franco Cobianchi, Franco Migliacci, Gianni Baghino, Gina Mascetti, Guido Martufi, Ignazio Leone, Jean Mollier, Luigi Leoni, Mario Margnelli, Mimmo Poli, Pasquale Campagnola, Riccardo Rocca, Salvo Libassi  
location: Italia
voto: 8

Non riuscendo a mantenere il posto di lavoro a causa delle continue avance dei suoi padroni, una commessa (Sylva Koscina) che abita al Tiburtino Terzo a Roma si lascia invischiare nelle attività disoneste di un ladro vicino di casa (Alberto Sordi). Lui finirà per l'ennesima volta in carcere, lei sull'altare in sposa ad un suo ex-datore di lavoro. Un Sordi in forma smagliante, aiutato dalla solida sceneggiatura di Pasquale Festa Campanile, Massimo Franciosa e Luigi Zampa alla quale egli stesso ha collaborato (il soggetto è di Zampa), lascia il segno su uno dei film più divertenti da lui interpretati in quel decennio.

domenica 20 giugno 1999

Don Milani – Il priore di Barbiana

anno: 1997   
regia: FRAZZI, ANDREA e ANTONIO   
genere: biografico   
con Sergio Castellitto, Ilaria Occhini, Roberto Citran, Arturo Paglia, G.Giachetti, M.Valgoi, B.Giovannini, S.Bellina, P.Bontempo, Dario D’Ambrosi, A.Gimignani, E.Gori, Lorenza Indovina, M.Marino, F.Prando, M.Salvianti, A.Togliani    
location: Italia
voto: 8   

La vita di un essere straordinario, Don Lorenzo Milani (un eccezionale Sergio Castellitto), inviso all'ortodossia cattolica per i metodi pedagogici anticonformisti che adottava in un'Italia divisa tra la cultura cattolica e quella comunista degli anni cinquanta, confinato per questi in un paesino dell'appennino toscano, Barbiana. Qui don Milani sradicò i bambini del luogo dalle fabbriche e dalle terre nelle quali lavoravano senza studiare, insegnando loro l'importanza della cultura e proponendo un modello che fece proseliti ed ebbe importanti riscontri anche nel mondo intellettuale. Processato per avere osteggiato i cappellani sostenendo l'importanza dell'obiezione di coscienza, l'autore di Lettera a una professoressa subì un processo dal quale fu assolto ma restò sempre un osso durissimo per una Chiesa incapace di ringiovanire. La sua opera di incredibile umanità, che consentì ad alcuni dei suoi ragazzi di affermarsi fuori da Barbiana, si arrestò precocemente, a soli 38 anni, quando un linfogranuloma lo sconfisse. Prodotto per la televisione, questo film agiografico è uno degli esempi migliori di collaborazione tra cinema e televisione, ottimamente sceneggiato da Sandro Petraglia e Stefano Rulli e interpretato da un gruppo di caratteristi e bambini di grande bravura.    

sabato 19 giugno 1999

Fino a prova contraria (True crime)

anno: 1998   
regia: EASTWOOD, CLINT 
genere: thriller 
con Clint Eastwood, Isaiah Washington, Denis Leary, Lisa Gay Hamilton, Diane Venora, Bernard Hill, James Woods 
location: Usa
voto: 6 

Steve Everett (un Eastwood che a settant'anni suonati non sfigura a petto nudo), giornalista con il debole per la bottiglia e le sottane, ha l'incarico di fare un servizio sulle ultime ore di vita di un condannato a morte di colore (Isaiah Washington), ristretto nella casa circondariale di San Quintin. Everett non impiega molto a fiutare la verità: il ragazzo, un bravo padre di famiglia, è innocente e soltanto una testimonianza decisiva potrà salvarlo dalla pena capitale. Per Everett diventa una corsa contro il tempo per salvare l'uomo.
Povero Clint! Bollato per anni come reazionario, va a dirigere prima un film sulle molte facce della giustizia (Un mondo perfetto), quindi sul mondo dell'omosessualità (Mezzanotte nel giardino del bene e del male) e infine questo apologo antirazzista. Tornato, dopo il flop del film precedente, a un pregevole prodotto di genere che mescola dramma giudiziario, trama gialla e una gradevolissima dose di umorismo, Eastwood conferma il suo talento nella regia attraverso soluzioni indovinate soprattutto in fase di montaggio.    

mercoledì 16 giugno 1999

I peccatori di Peyton (Peyton Place)

anno: 1957   
regia: ROBSON, MARK 
genere: drammatico 
con Lana Turner, Lee Philips, Lloyd Nolan, Arthur Kennedy, Russ Tamblyn, Terry Moore, Hope Lange, Diane Varsi, David Nelson, Barry Coe, Betty Fiel 
location: Usa
voto: 7,5

Perbenismo ed ipocrisia serpeggiano nella cittadina di provincia di Peyton (New England) durante la seconda guerra mondiale. Ma tanto il medico locale (Lloyd Nolan), protagonista in qualità di testimone in occasione di un processo per omicidio quanto il brillante direttore della scuola superiore venuto da fuori Michael Rossi (Lee Philips) cercheranno di scuotere la comunità dalla sua ottusità.
Melodramma corale densissimo di episodi, definito la "madre di tutte le soap-opera" (Mereghetti), il film sceneggiato da John Michael Hayes dal romanzo di Grace Metalious ha il respiro epico dell'opera d'altri tempi, col suo afflato anticonformista pronto a mettere alla berlina il provincialismo parruccone di un'America ancora molto lontana dall'emancipazione. Il film ebbe un seguito (Ritorno a Peyton Place) e una versione televisiva.    

martedì 15 giugno 1999

Lettera a tre mogli (A letter to three wives)

anno: 1949       
regia: MANKIEWICZ, JOSEPH LEO   
genere: drammatico   
con J.Crain, L.Darnell, A.Sothern, Kirk Douglas, P.Douglas, B.Lawrence, J.Lyon, C.Gilchrist, F.Bates, H.Cavanaugh           
location: Usa
voto: 8   

In procinto di partire per una gita sul fiume Hudson, tre amiche ricevono una lettera da una certa Eva Ross nella quale si dice che uno dei loro mariti è andato via con lei per non fare più ritorno. Per le tre donne è l'occasione per ripensare agli errori commessi nella vita matrimoniale.
Con la consueta dose di misoginia, Mankiewicz costruisce una sorta di apologo sulla commercializzazione dell'esistenza che si estrinseca nella vita di coppia: le tre protagoniste hanno infatti guardato con avidità ai loro matrimoni. Film di ottimo equilibrio narrativo, costruito su tre lunghi flashback ben congegnati dalla sceneggiatura di Vera Caspary (da un racconto di John Klempner). Coppia di premi Oscar: alla regia e alla sceneggiatura.    

domenica 13 giugno 1999

Un dollaro d'onore (Rio Bravo)

anno: 1959       
regia: HAWKS, HOWARD    
genere: western    
con John Wayne, Dean Martin, R.Nelson, A.Dickinson, W.Brennan, W.Bond, John Russell, P.Gonzalez-Gonzalez, E.Rodriguez, Claude Akins, M.Atterbury, H.Carey Jr.                
location: Usa
voto: 6    

L'anziano sceriffo di Rio Bravo (John Wayne) chiude in gattabuia un furfante (Claude Akins), reo di avere ucciso un uomo sotto i suoi occhi. Unico testimone, con lo sceriffo, è il vice sceriffo (Dean Martin), un uomo ormai rovinato dall'alcol. Insieme i due sapranno riscattarsi: l'uno della propria età, l'altro della ubriachezza semi-perenne.
Hawks gioca la carta dell'originalità adottando come spunto un breve racconto di B.H.McCampbell (sceneggiato da Jules Furthman e Leigh Brackett) che porta in scena due antieroi in un film che è "una sorta di summa degli stereotipi del genere western" (Di Giammatteo). La prolissità della narrazione toglie però smalto al film. Riadattato ai giorni nostri da John Carpenter in Distretto 13 - Le brigate della morte (1976) e da Jean-Francois Richet con il titolo Assault on precint 13.    

venerdì 11 giugno 1999

Shakespeare in love

anno: 1998       
regia: MADDEN, JOHN  
genere: sentimentale  
con Gwyneth Paltrow, Joseph Fiennes, Ben Affleck, Geoffrey Rush, Daniel Brocklebank          
location: Regno Unito
voto:6

Durante il regno elisabettiano di fine cinquecento due compagnie teatrali inglesi si disputavano i favori della regina (Judi Dench) e del pubblico. Una di queste, guidata da William Shakespeare (Joseph Fiennes), naviga in cattive acque perché il suo capitano è a corto di ispirazione. Ma quando il drammaturgo inglese si innamora della figlia (Paltrow) di un nobile locale i versi tornano a scorrere fluenti, fino ad ispirare Romeo e Giulietta.
Banale e prevedibile nella prima parte, questo film che ha fatto incetta di oscar (meritatissimo quello per l'interpretazione della regina Elisabetta conferito a Judi Dench) prende quota nella seconda, quando l'originale trovata di rileggere l'opera shakespeariana secondo la chiave degli episodi biografici accaduti al suo autore rende la sceneggiatura (di Marc Norman, lo sceneggiatore di Una donna chiamata moglie, e Tom Stoppard, che aveva da parte sua messo mano a film come La casa Russia) un autentico vortice inventivo.    

martedì 8 giugno 1999

Matrix

anno: 1999       
regia: WACHOWSKI, LARRY & ANDY   
genere: fantascienza   
con Keanu Reeves, Laurence Fishburne, C.A.Moss, H.Weaving, J.Pantoliano           
location: Usa
voto: 1   

In una sorta di anti-mondo collocato in un futuro imprecisato le macchine comandano gli umani attraverso un sistema di programmazione chiamato Matrix. Il ribelle Morpheus (Laurence Fishburne) è convinto che la liberazione potrà arrivare soltanto grazie ad un novello Cristo che ha le caratteristiche di Neo (Keanu Reeves), un impiegato di banca che fa l'hacker a tempo perso. Tronfi fino al parossismo, i fratelli Wachowski realizzano un film mega-miliardario nella convinzione di poter essere ricordati come degli anticipatori. E invece, nella pirotecnica successione di tutti gli effetti speciali possibili ed immaginabili, si trova un'accozzaglia di richiami superficiali che vanno da Flash Gordon a Nicholas Negroponte, da Bruce Lee al neo-cristianesimo, fino a scomodare Socrate e Lewis Carroll in una visione panteistica del futuro, ovviamente dominata dai calcolatori. Premio Oscar a Zach Staenberg per il montaggio e a John Reitz, Gregg Rudloff, David Campbell e David Lee per il suono.    

domenica 6 giugno 1999

Tre colori. Film Blu (Trois coleurs bleu)

anno: 1993   
regia: KIESLOWSKI, KRZYSZTOF
genere: drammatico
con Juliette Binoche, Benoit Regent, Florence Pernel, Charlotte Very, Helene Vincent, Alain Ollivier, Idit Cebula, Arno Chevrier, Alain Decaux, Jacques Disses, Claude Duneton, Pierre Forget, Michel Lisowsky, Andrew Litton, Philippe Manesse, Daniel Martin, Stanislas Nordey, Jacek Ostaszewski, Yves Penay, Isabelle Sadoyan, Catherine Therouenne, Julie Delpy, Yann Tregouet, Florence Vignon, Philippe Volter, Philippe Morier-Genoud, Hugues Quester, Emmanuelle Riva, Zbigniew Zamachowski
location: Francia   
voto: 9

Persi la figlia e il marito, un celebre compositore, in un incidente d'auto, la parigina Julie (Juliette Binoche) decide di voltare completamente pagina: vende le proprietà e getta l'ultima partitura alla quale stava lavorando il marito non prima di avere allontanato qualsiasi possibile fonte di rimpianto. Nel segno di una libertà ritrovata, Julie scoprirà anche una parte del suo passato.
Primo dei tre capolavori che Kieslowski - autore del copione con Krzysztof Piesiewicz - ha dedicato ai principi della rivoluzione francese, Film blu getta, con linguaggio che spesso si fa ellissi ma che premia soprattutto la dimensione percettiva, una sonda sulla lenta ricostruzione della deriva interiore della protagonista. Struggente, carico di una simbologia spesso efficacissima, talvolta eccessiva, corredato da musiche sempre all'altezza del grande Zbigniev Preisner, recitato senza fronzoli da un'attrice perfetta, Film blu è tra gli indiscutibili capolavori del cinema europeo degli anni '90. Leone d'oro - ex-aequo con America oggi di Altman - alla mostra del cinema di Venezia e coppa Volpi alla Binoche.    

sabato 5 giugno 1999

Padri e figli...

anno: 1957   
regia: MONICELLI, MARIO 
genere: commedia 
con Vittorio De Sica, Lorella De Luca, Riccardo Garrone, Marcello Mastroianni, Fiorella Mari, Franco Interlenghi, Antonella Lualdi, Memmo Carotenuto, Marisa Merlini, Ruggero Marchi, Emma Baron, Gabriele Antonini, Franco Di Trocchio, Raffaele Pisu, Franca Gandolfi , Mario Merlini    Amerigo Santarelli 
location: Italia   
voto: 8

I difficili rapporti tra generazioni raccontati in chiave diversa con un collage di episodi i cui protagonisti sono legati tra loro. Un sarto vedovo e dongiovanni (Vittorio De Sica) vorrebbe fare la morale alla figlia sedicenne. Un medico draconiano (Ruggero Marchi) tiranneggia un figlio bravo e studioso che per non mandare a monte il fidanzamento è costretto a prendere contromisure col genitore. Una giovane coppia aspetta un figlio, ma lei (Antonella Lualdi) ha qualche voglia in eccesso che costa al marito (Franco Interlenghi) il posto di lavoro. Un'altra coppia ha così tanti figli che quando uno di loro ha il morbillo non sa dove sistemare gli altri.
Equilibrato nei diversi episodi, garbato, spiritoso e poco incline a moraleggiare, il film di Monicelli è la risposta in chiave di commedia neorealista a quei lavori che nel corso degli anni cinquanta iniziarono a guardare con preoccupazione alla questione giovanile e allo scontro generazionale.    

venerdì 4 giugno 1999

Racconto d'autunno (Conte d’automne)

anno: 1998   
regia: ROHMER, ERIC  
genere: commedia  
con Marie Rivière, Beatrice Romand, Alain Libolt, Didier Sandre, Alexia Portal, Stephan Darmon, Aurelia Alcais, Matthieu Davette, Yves Alcais  
location: Francia
voto: 8

Una viticoltrice vive isolata dal mondo nella propria vigna fuori città. Al suo caso si interessano la sua migliore amica nonché la ragazza di suo figlio che - ciascuna per proprio conto - tramano arabeschi amorosi nella speranza di trovare un compagno all'amica. Ma il caratteraccio della donna rischia di allontanare entrambi i potenziali pretendenti. 
Più ispirato e leggero che mai, il Racconto d'autunno di Rohmer inscena gli elementi da sempre cari all'autore (l'impossibilità dell'amore, il caso) in una girandola di dialoghi godibilissima e sostenuta da un'ottima prova d'attori per quello che Lietta Tornabuoni ha definito un "capolavoro di incantevole intelligenza, finezza psicologica, maestria cinematografica e grazia elegante".    

martedì 1 giugno 1999

Fantozzi

anno: 1975       
regia: SALCE, LUCIANO  
genere: comico  
con Paolo Villaggio, Anna Mazzamauro, Gigi Reder, G.Anatreli, U.D’Orsi, L.Bosisio          
location: Italia
voto: 6,5

Le tragiche avventure professionali del ragionier Ugo Fantozzi (Paolo Villaggio), pressoché incapace di esprimere la propria dignità davanti ai disvalori del lavoro: tenterà la scalata aziendale perdendo a stecca col capufficio, cercherà l'integrazione unendosi alle partite tra scapoli e ammogliati, intraprenderà un accidentato percorso per sedurre una collega racchia (Anna Mazzamauro).
Primo di una lunga serie di episodi, il film tratto dai libri di Paolo Villaggio e sceneggiato da Leo Benvenuti, Piero De Bernardi, Luciano Salce e dallo stesso Villaggio è un assemblaggio di gag più o meno riuscite accomunate dal sarcasmo sulla grigia vita dei colletti bianchi.