sabato 31 marzo 2007

Sexy beast - L'ultimo colpo della bestia

anno: 2000   
regia: GLAZER, JONATHAN 
genere: gangster 
con Ray Winstone, Ben Kingsley, Ian McShane, Amanda Redman, Cavan Kendall, Julianne White, Alvaro Monje, James Fox, Robert Atiko 
location: Regno Unito
voto: 5 

Gary Dove (Winstone) si è ritirato da tempo dal mondo della malavita. Insieme alla moglie Teddy si gode il sole della Spagna nella villa lussuosa che si è potuto permettere con il denaro sporco guadagnato in passato. Ma il passato, prima o poi, ritorna. Nel caso di Gary, lo fa sotto le spoglie dell'efferato Don (Kingsley), che vuole coinvolgerlo per un presunto ultimo colpo, una rapina subacquea alle cassette di sicurezza di un caveau blindatissimo. Al rifiuto di Gary, Don lo incalza ma finisce impallinato dal fucile di Teddy. Per non insospettire nessuno, Gary partecipa al colpo e ne esce miracolosamente vivo.
Nulla di nuovo in questa ora e mezza scarsa di gangster-movie di marca inglese, molto vicino a un B-movie: il passato che ritorna è un tema ricorrente del genere (A history of violence per tutti). Il film del regista con pedigree televisivo Jonathan Glazer - da un copione di Louis Mellis, Andrew Michael Jolley e David Scinto (gli autori di Gangster N° 1) - miscela una dose massiccia di cinismo a un'asciuttezza narrativa che gioca di sponda sulle diverse ellissi del racconto e su una fisicità quasi carnale. Audio ottimo Video che si arresta spesso. Rippato davvero male    

lunedì 26 marzo 2007

Pollock

anno: 2003   
regia: HARRIS, ED   
genere: biografico   
con Ed Harris, Marcia gay Harden, Amy Madigan, Jennifer Connelly, Jeffrey Tambor, Bud Cort, John Heard, Val Kilmer, Stephanie Seymour, Tom Bower, Robert Knott, Matthew Sussman, Sada Thompson, Norbert Weisser, Sally Murphy, Molly Regan, Stephen Beach, Claire Beckman, Barbara Garrick, Annabelle Gurwitch, Sondra Jablonski, Jill Jackson, David Leary, Eduardo Machado, Donna Mitchell, Everett Quinton, Moss Roberts, Julia anna Rose, John Rothman, Kenny Scharf, Kyle Smith, Isabelle Townsend, Katherine Wallach, Frank Wood   
location: Usa
voto: 5,5   

Cinebiografia di Jackson Pollock (Harris), pittore americano divenuto celeberrimo tra gli anni '30 e gli anni '50 del Novecento. Inizialmente influenzato dal surrealismo, Pollock divenne internazionalmente riconosciuto come il maestro dell'action painting e della tecnica "a sgocciolamento" nota come dripping. A Ed Harris - per la prima volta dietro la macchina da presa - ci sono voluti ben dieci anni di studi, ricerche e approfondimenti per poter incarnare il personaggio di Pollock. Il film ne racconta tanto la traiettoria artistica - passata sotto gli auspici di Peggy Guggenhim e Betty Parsons che sotto la lente di ingrandimento di Life - quanto quella umana. La vicenda matrimoniale, con una moglie-manager, anch'essa attrice affermata (Marcia Gay Harden, nella realtà moglie di Harris e premiata con l'Oscar quale migliore attrice non protagonista), i tradimenti, i problemi economici, quelli con i critici e l'alcol, che nel 1956 lo portò a sfracellarsi con la sua auto mentre era in compagnia di una delle sue amanti (Connelly). La grandezza di Harris sta nel restituire il senso di un tormento interiore dell'artista convogliato nella sua arte (Harris ha addirittura imparato a dipingere alla Pollock). Ma al tempo stesso la figura di Pollock risulta perfettamente a registro con l'iconografia consolidata dell'artista maudit, priva di sfumature, e il film dà la sensazione di girare spesso sulle stesse varianti.
Sullo scorrere dei titoli di coda si può ascoltare la magnifica The world keeps turning di Tom Waits.    

domenica 25 marzo 2007

La casa di sabbia e nebbia (House of sand and fog)

anno: 2004    regia: PERELMAN, VADIM  
genere: drammatico  
con Jennifer Connelly, Ben Kingsley, Ron Eldard, Shohreh Aghdashloo, Ashley Edner, Frances Fisher, Kia Jam, Navi Rawat, Samira Damavandi, Kim Dickens, Frank Gallegos, Carlos Gomez, Jonny Ahdout, Joe Howard, Marshall Maresh, Zoran Radanovich, Shani Rigsbee, Tom Reynolds, Namrata S. Gurjal-Cooper  
location: Usa
voto: 8,5

La casa di sabbia e nebbia del titolo - lezioso e pretenziosamente lirico, ma comunque tra i pochissimi nei del film - è poco più di un bungalow sito su una collina californiana. Per anni ci ha vissuto Kathy (una Connelly che, anche dimessa, riesce a essere di una bellezza quasi oltraggiosa), disadattata con un passato da alcolista e un presente grigio, che viene sfrattata per un errore burocratico sicché la sua abitazione viene messa all'asta. La acquista, ad un prezzo stracciato, un colonnello iraniano (Kingsley) immigrato in America insieme alla famiglia. L'uomo spera di far lievitare il prezzo della casa per poi rivenderla e guadagnarci qualcosa. Disperata, Kathy ricorre prima a un avvocato (Edner) quindi a un vicesceriffo (Eldard) che ci innamora di lei ma combina un pasticcio: a causa sua il figlio del colonnello viene ucciso e il colonnello, dopo avere salvato la stessa Kathy da un duplice tentativo di suicidio, commette lui stesso un omicidio-suicidio in cui coinvolge la moglie (Aghdashloo). Quella casa non andrà a nessuno.
Amarissimo apologo sulla fine del sogno americano, tratto dal best seller di Andre Dubus III, che mette a confronto due diverse forme di emarginazione. L'esordiente Perelman, di origini ucraino-canadesi, dirige con mano felicissima un film struggente, quasi mai retorico, a tratti ellittico (perché Kathy si è ridotta in quelle condizioni? Perché il colonnello ha per lungo tempo un tenore di vita superiore alle sue possibilità?) affidato a due attori di immensa bravura e a un nugolo di comprimari altrettanto capaci e ben diretti e in cui la casa è una metafora senza veli della ricerca di un posto nel mondo. Un'opera prima memorabile, a contenuti forti, contagiosa e toccante, con personaggi magnifici nella loro complessità.

mercoledì 21 marzo 2007

Il 7 e l'8

anno: 2007       
regia: AVELLINO, GIAMBATTISTA * FICARRA, SALVATORE * PICONE, VALENTINO 
genere: comico 
con Salvatore Ficarra, Valentino Picone, Consuelo Lupo, Eleonora Abbagnato, Andrea Tidona, Lucia Sardo, Barbara Tabita, Tony Sperandeo, Remo Girone, Arnoldo Foà 
location: Italia
voto:5

Il 7 e l'8 sono i numeri di due culle della clinica palermitana dove nascono Tommaso (Ficarra) e Daniele (Picone) ma sono anche i numeri di serie dei biglietti della lotteria che sono costati la perdita di una fortuna immensa a un infermiere (Sperandeo), che così - siamo nel 1975 - decide di sostituirsi al fato e di scambiare i due nascituri. Trent'anni dopo i due si ritrovano per caso: Tommaso vive di espedienti, Daniele tenta fiaccamente di arrivare alla laurea in legge. Diversissimi e apparentemente inconciliabili, i due si trovano uniti dalla scoperta di quel remoto episodio che ha sconvolto le loro esistenze.
Cinque anni dopo il loro film d'esordio, Nati stanchi, la coppia comica della televisione si ripropone al cinema con una commedia degli equivoci basata su uno spunto - lo scambio nelle culle - che una quindicina d'anni prima Jaco Van Dormael aveva proposto in chiave melodrammatica con Toto le heros. Il registro adottato dai due comici siciliani è imperniato sul ruolo del caso e le parti migliori e più originali del film sono proprio nella cura di certi dettagli che guardano al folklore di Palermo con occhio beffardo. Implacabile esattore del destino, il caso moltiplica gli incidenti stradali (mentre spariscono i cartelli…) e dà luogo a ulteriori sorprese nella sorpresa persino nella scoperta delle due vite rovesciate. È cinema di puro divertimento, semplice e leggero, mai volgare, memore della lezione di Vianello e Tognazzi prima ancora che di quella di Totò e Peppino, giocato sull'uso marcato del dialetto e sul tormentone.    

domenica 18 marzo 2007

Conoscenza carnale (Carnal knowledge)

anno: 1971   
regia: NICHOLS, MIKE 
genere: erotico 
con Jack Nicholson, Candice Bergen, Arthur Garfunkel, Ann-Margret, Rita Moreno, Cynthia O’Nel, Carol Kane 
location: Usa
voto: 8 

Giunto al suo quarto film e reduce dal successo de Il laureato, il berlinese Mike Nichols porta sullo schermo il soggetto di Jules Feiffer che racconta le vicende parallele di due amici, Sandy (Garfunkel) e Jonathan (Nicholson). Il primo è timido, goffo, conformista; il secondo è un farabutto impenitente, cinico, maschilista, ossessionato dal sesso e pronto anche a tradire l'amico. Tra gli anni dell'università, nei quali ha inizio il racconto (siamo nei '50), e quelli della maturità e della sicurezza economica, la vita di Jonathan sarà tormentata dalla sua ossessione, della quale farà le spese la dolce moglie Bobbie (l'incantenvole e sensualissima svedese Ann-Margret): non gli rimarrà che andare con le prostitute ma anche Sandy sarà destinato a un'insoddisfazione perenne.
Girato in apparente chiave di commedia, Conoscenza carnale è un film amarissimo sulle possibili traiettorie dell'amore, affidato a un linguaggio arditamente boccaccesco per i canoni dell'epoca e ai chiaroscuri di una vicenda sentimentale raccontata a tutto tondo. Ne esce un ritratto crudo e realista di maschi inguaribilmente legati alla loro missione di espugnatori di alcove, impermeabili ai richiami del femminismo che in quegli anni stava facendo la voce grossa.    

venerdì 16 marzo 2007

Easy Rider - Libertà e paura

anno: 1969   
regia: HOPPER, DENNIS 
genere: avventura 
con Peter Fonda, Dennis Hopper, Jack Nicholson, Antonio  Mendoza, Phil Spector, Warren Finnerty, Luke Askew, Luana Anders, Sabrina Scharf, Robert Walker Jr., Toni Basil, Karen Black 
location: Usa       
voto: 6,5

Venduta una grossa partita di cocaina e raggranellati un po' di quattrini, Capitan America (Fonda) e Billy (Hopper) si dirigono a bordo delle loro motociclette (dei "chopper", molto in voga negli anni '60) alla volta di New Orleans per assistere al carnevale. Durante il tragitto hanno varie avventure: vengono ospitati in una comune hippy, incontrano in cella uno strano avvocato (Nicholson) che fa discorsi senza senso sui veganiani, alcuni bifolchi li insultano per il loro aspetto, hanno un'esperienza lisergica in un cimitero insieme a qualche ragazza. Finiranno trucidati a colpi di fucile, in un finale memorabile.
Film manifesto della controcultura americana, diretto da Dennis Hopper, prodotto da Peter Fonda e scritto da entrambi, Easy rider è una sorta di western postmoderno in chiave di road movie che mette a fuoco molti cliché della controcultura in voga in quegli anni: il viaggio come metafora, le comuni, gli hippy, la musica rock, il teatro di figura e le droghe. A queste ultime i due autori conferiscono un simbolismo preciso: la cocaina come merce corruttrice, la marijuana come agente socializzante e l'acido come incubo. Al di là di alcune scene memorabili, il film collassa con il passare degli anni: manca una vera sceneggiatura, è spesso lento, sconclusionato, ingenuo e indugia troppo a lungo sui paesaggi.    

domenica 11 marzo 2007

Amistad

anno: 1997   
regia: SPIELBERG, STEVEN  
genere: storico  
con Morgan Freeman, Nigel Hawthorne, Anthony Hopkins, Djimon Hounsou, Matthew McConaughey, Pete Postlethwaite, Anna Paquin, David Paymer, Peter Firth, Harry A. Blackmum, Stellan Skarsgård, Chiwetel Ejiofor, Razaaq Adoti, Tomas Milian  
location: Usa
voto:7,5

Il filo israeliano Spielberg, il filo-repubblicano Spielberg, lo Steven Spielberg sostenitore di George W. Bush è lo stesso regista che con Amistad centra miracolosamente il racconto di un episodio della storia americana, quello che costituirà il preludio alla guerra civile legata alla schiavismo.
Tutto ha inizio nel 1839 a bordo della nave spagnola Amistad con l'insurrezione di una cinquantina di schiavi neri trasportati dalla Sierra Leone a Cuba e da qui destinati agli Stati Uniti d'America. Gli uomini si liberano ma raggiunte le sponde del Nuovo Mondo vengono messi di nuovo in catene e processati. L'abilità di un giovane avvocato (McConaughey), la dedizione alla causa di un antischiavista (Freeman), la fervida intelligenza del più carismatico tra gli uomini in catene (Hounsou) riusciranno a superare il primo giudizio d'appello e quindi, grazie anche alla scaltrezza e la facondia dell'ex presidente USA John Quincy Adams (Hopkins), quello della corte suprema, restituendo i neri alla loro libertà.
Pur con qualche lungaggine, Spielberg riesce a raccontare la tragedia della schiavitù con impressionante chiarezza e senza cadere nella trappola del didascalismo. La contesa sulla proprietà della "merce" (gli schiavi) da parte di una regina di Spagna di appena 11 anni (Isabella II), il tradimento degli ideali dei fondatori della patria a cui Adams-Hopkins si richiama in una performance attoriale che mette in ombra tutti gli altri, i fervori cattolico-perbenisti, l'opportunismo del presidente in carica Martin Van Buren, le teorie naturalistiche sull'origine e la legittimità dello schiavismo sono i tasselli usati da Spielberg per ricostruire il mosaico di una tragedia che lascia ancora i suoi strascichi.    

lunedì 5 marzo 2007

Uno su due

anno: 2007   
regia: CAPPUCCIO, EUGENIO
genere: drammatico
con Fabio Volo, Anita Caprioli, Ninetto Davoli, Giuseppe Battiston, Tresy Taddei, Agostina Belli, Paola Rota, Francesco Crescimone, Pino Calabrese, Luca Martella, Francesco Cerasi, Alberto Basaluzzo, Paola Cerimele, Enrico D'Aureli, Emanuela Spartà, Barbara Corradini, Iryna Salukha, Sara Bagnetti, Maurizio Pompella, Daniele Cascella, Nicoletta Zuccheri, Orfeo Orlando, Sandra Mirkovic, Domenico Lannuti, Alessandra Cortesi, Massimo Molea, Guido Massarelli, Paola Lavini, Valter Corelli, Gionata Corridoni, Rachele Ghersi, Edoardo Ribatto, Giampiero Rappa, Alice Visconti
location: Italia
voto: 8

Lorenzo Maggi (Volo) è un avvocato di Genova che ha largamente superato la trentina, edonista, arrogante, ambizioso e superficiale. Un giorno sviene all'improvviso. Lo ricoverano in ospedale dove deve dividere la stanza con Giovanni (Davoli), un camionista romano chiacchierone e socievole. Dapprima diffidente, Lorenzo rompe il ghiaccio con Giovanni, ne apprende la vicenda personale e, una volta dimesso dall'ospedale in attesa dei risultati della biopsia, decide di partire per l'Umbria alla ricerca della figlia (Taddei) che Giovanni non vede da tempo e che è all'oscuro di tutto.
Dopo le prove incerte de Il caricatore (osannato comunque dalla critica) e Volevo solo dormirle addosso, Eugenio Cappuccio rivela un autentico talento autoriale con un film sussurrato, agrodolce, totalmente privo di retorica, giocato su un registro a mezzi toni che fa da sponda al tema della sofferenza e al centro del quale troviamo ancora una volta un giovane rampante. Senza alcun escamotage didascalico, Uno su due restituisce tangibilmente la sensazione del logorio interiore che vive chi si trova di fronte alla minaccia di un cancro. Il resto della qualità, sbiadita solo da qualche scena strappalacrime, lo fanno gli attori: un Fabio Volo che dopo Casomai, La Febbre e Manuale d'amore 2 conferma misura nella recitazione e capacità espressive. Ma anche i comprimari sono superlativi: Anita Caprioli, in una parte tutto sommato marginale; Giuseppe Battiston, caratterista di prima grandezza; Francesco Crescimone nel ruolo del "professore" e un Ninetto Davoli capace di una prova dolente, sorniona, ispiratissima, e molto lontana da quei personaggi allegri interpretati per Citti e Pisolini. All'attore romano è stato giustamente assegnato il "Premio Lara" come miglior interprete italiano di tutte le sezioni della prima edizione della Festa Internazionale di Roma.    

domenica 4 marzo 2007

Gian Maria Volontè: un attore "contro"

anno: 2004   
regia: ONORATO, VIRGINIA
generedocumentario
con Gian Maria Volontè, Alessandro Haber, Carla Tatò, Carlo Lizzani, Claudio Bonivento, Damiano Damiani, Emidio Greco, Ennio Fantastichino, Erland Josephson, Fausto ferzetti, Felice Laudadio, Francesco Maselli, Francesco Rosi, Gianna Gissi, Gillo Pontecorvo, Giorgio Albertazzi, Giuliano Montaldo, Giuseppe Ferrara, Glauco Onorato, Harvey Keitel, Kathy Marchand, Lou Castel, Marco Belloccio, Margaretha Von Trotta, Marina Cicogna, Marisa Trombetta, Massimo Ghini, Mattia Sbragia, Mauro Berardi, Mimmo Calopresti, Omero Antonutti, Oreste Scalzone, Paola Banelli, Paola Petri, Paolo Taviani, Piera Degli Esposti, Roberto Herlitzka, Theo Anghelopoulos, Ugo Pirro, Vittorio Taviani
location: Italia
voto: 8

Scritto e fortissimamente voluto da Ferruccio Marotti per contro del Centro Teatro Ateneo dell'Università degli Studi di Roma "La Sapienza" e Studio Uno, Gian Maria Volontè - Un attore "contro" è un ritratto a tutto tondo di questo attore immenso, personaggio difficile, scomodo, caparbiamente impegnato politicamente, coautore di molti film, inviso a tanti.
Nato a Milano nel 1933, dopo un'infanzia difficile e poca voglia di studiare, Volontè cominciò a calcare le scene del teatro come cercarobe. Dal teatro passò al cinema, dove conobbe la sua stagione di massima fama tra il 1970 e il 1971, quando - grazie a Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto e La classe operaia va in Paradiso, entrambi di Elio Petri - vinse l'Oscar per il miglior film straniero e la Palma d'oro a Cannes come migliore attore. Quando alla morte traumatica del padre si aggiunse quella del fratello più giovane, suicidatosi in carcere nel 1977, la vita di Volontè si fece ancora più difficile. La scoperta del cancro, gli anni di esilio dal cinema italiano, tra il 1980 e il 1986, per via delle sue dichiarate posizioni politiche, che lo costrinsero a lavorare spesso all'estero, furono il preludio alle sue ultime apparizioni cinematografiche. Morì sul set di Lo sguardo di Ulisse, nel 1994.
Il documentario, attraverso una miriade di testimonianze e altrettanti aneddoti, lascia emergere il carattere schivo, difficile, solitario, per niente incline all'ipocrisia e capace di un'immersione totale e maniacale nei personaggi interpretati (impedibile la testimonianza di Fantastichini) di questo attore stratosferico al quale giustamente Venezia conferì il Leone d'oro alla carriera.    

sabato 3 marzo 2007

Diario di uno scandalo (Notes on a scandal)

anno: 2007       
regia: EYRE, RICHARD  
genere: drammatico  
con Cate Blanchett, Judi Dench, Bill Nighy, Andrew Simpson, Max Lewis, Juno Temple, Alice Bird, Joanna Scanlan, Tameka Empson, Emma Kennedy, Tom Georgeson, Michael Maloney, Shaun Parkes, Syreeta Kumar, Philip Davis, Anne-Marie Duff, Catherine Drew, Derbhle Crotty, Stephen Kennedy, Jonathan Speer, Miranda Pleasence, Benedict Taylor, Diana Berriman, Jill Baker, Adrian Scarborough, Julia McKenzie, Debra Gillett, Wendy Nottingham, Barry McCarthy, Leon Skinner          
location: Regno Unito
voto:6

Il diario dello scandalo del titolo è quello che Barbara (Dench) redige con ossessiva maniacalità tutte le sere e nel quale annota i piccoli passi compiuti quotidianamente per fare cadere nella sua tela di ragno la giovane Sheba (Blanchett), che insegna materie artistiche nel suo stesso istituto londinese. Sheba ha una relazione clandestina con un ragazzino quindicenne: Barbara lo sa, finge di appoggiarla per poi farla cadere nel baratro della sua stessa solitudine, allontanandola dalla famiglia e lasciandole lei come unico appiglio.
La pagina letteraria del best seller di Zoë Heller, concepita come un diario, si ammanta di atmosfere livide e morbose in confezione patinata, uscendo nelle sale cinematografiche a ridosso di un identico scandalo che ha avuto larga eco sui tabloid britannici e non solo. Il tema dell'amicizia femminile come strumento usato per secondi fini non è nuovo né in letteratura né al cinema, dove vanta illustri precedenti che vanno da Eva contro Eva (Mankiewicz) a Le amiche (Antonioni) e Amori in corso (Giuseppe Bertolucci). Il quid del film di Richard Eyre, a dispetto di una cifra stilisticamente algida, sta nella maiuscola interpretazione delle due protagoniste che si somma a un desiderio di rivalsa contro i privilegi della condizione borghese.