martedì 29 febbraio 2000

L'uomo dalle due ombre (De la part des copains)

anno: 1970
regia YOUNG, TERENCE
genere: thrille
con Charles Bronson, Liv Ullman, James Mason, J.Ireland, Michel Constantin, Luigi Pistilli, J.Topart
location: Usa
voto: 3

Coinvolto in passato in un losco traffico di stupefacenti nel quale un poliziotto ci ha lasciato la pelle, un uomo sulla quarantina (Charles Bronson) tenta di rifarsi la vita. I suoi vecchi compagni di "avventura", però, lo rintracciano, per coinvolgerlo in una nuova operazione illegale. Riuscirà l'uomo a liberarsi del suo ingombrante passato?
Fiacca coproduzione italo-francese, con sceneggiatura di Simon Wincelberg, Albert Simonin (già autore del celebre Grisbì) e Gerald Devries tratta dal romanzo Ride the nightmare di Richard Matheson, che riecheggia I gangsters di Robert Siodmak assemblando in maniera abborracciata inseguimenti, sparatorie e l'inutile altletismo del protagonista.    

martedì 15 febbraio 2000

Liberate i pesci

anno: 1999       
regia: COMENCINI, CRISTINA   
genere: commedia   
con Laura Morante, Francesco Paolantoni, Michele Placido, Lunetta Savino, Emilio Solfrizzi           
location: Italia
voto: 5   

L'imminente matrimonio dell'innocuo rampollo di una famiglia capeggiata da un boss della Sacra Corona Unita (Placido) con una ragazza con genitori divorziati porta lo scompiglio nelle due famiglie. Il capomafia è impegnato a portare a termine un losco traffico di droga ma i due futuri consuoceri gli mandano a monte il progetto.
Rapsodico e sgangherato, il film della Comencini spara a salve contro l'istituzione familiare e quella mafiosa. Qualche momento divertente e un Michele Placido incontenibile tengono a galla una commedia tutto sommato loffia.    

martedì 8 febbraio 2000

American beauty

anno: 1999       
regia: MENDES, SAM
genere: drammatico
con Kevin Spacey, Annette Bening, Thora Birch, A.Janney, Peter Gallagher, Mena Suvary, W.Bentley, Chris Cooper       
location: Usa
voto: 5

Scansato e sottomesso dalla moglie frigida e arrivista (Annette Bening), rifiutato dalla figlia adolescente (Thora Birch), un patetico quarantenne altoborghese della provincia americana (Kevin Spacey) punta su una rinascita che prende spunto dall'idea di portarsi a letto un'amichetta di sua figlia. Decide così di lasciare il lavoro, comincia a fumare spinelli e a fare palestra, si sbarazza dell'oppressione della moglie. Ma quando capisce che la sua è una corsa verso l'effimero è ormai troppo tardi.
Al suo esordio dietro la macchina da presa, il giovane Mendes punta alto, con un inizio in ossequio al Viale del tramonto di Wilder e una struttura che vanta illustri precedenti nella propria araldica: da La lunga estate calda a I peccatori di Peyton, L'ultimo spettacolo, Mare d'erba e naturalmente l'Altman di Nashville e America oggi, tutte opere che fanno dell'analisi della vita di provincia americana il proprio punto di forza. Osannato dalla critica, il film tuttavia non sembra potersi guadagnare tanto blasone: i suoi personaggi patetici ed effimeri sembrano delle caricature e il materiale che la sceneggiatura di Alan Ball tratta pare debordante: voyeurismo, problemi di identità, omosessualità sono tematiche che la scrittura filmica di Mendes non sembra padroneggiare con agilità, come accadeva invece in Sesso, bugie e videotape, rispetto al quale il co-protagonista Peter Gallagher sembra fungere da ideale treit-d'union. Una buona dose di umorismo e la splendida colonna sonora di Thomas Newman sono certamente due degli elementi della "bellezza americana" della quale va a caccia il titolo. Superpremiata l'opera di Sam Mendes: miglior film, regia, attore protagonista, sceneggiatura e fotografia.    

lunedì 7 febbraio 2000

Pane e cioccolata

anno: 1973
regia: BRUSATI, FRANCO
genere: commedia
con Nino Manfredi, P.Turco, U.D’Alessio, Tano Cimarosa, Gianfranco Barra, G.Cerioni, F.D’Adda, G.Copplestone, F.Scrobogna, M.Delys, Johnny Dorelli, Anna Karina       
location: Svizzera
voto: 8


Trasferitosi in Svizzera per fare il cameriere, Giovanni Garofalo (Manfredi) perde il lavoro per avere orinato in pubblico, viene truffato da un bancarottiere italiano (Johnny Dorelli), va a vivere in un pollaio e quando, una volta estradato, sta per rientrare in patria come perdente, decide di opporre la propria determinazione all'italico "canta che ti passa".
Malinconico, a tratti struggente, divertente, servito da un Manfredi in stato di grazia, il film di Brusati è uno dei capolavori della commedia all'italiana degli anni settanta, venato da uno stile irriverente e iconoclasta che all'epoca costò al regista censure e l'ostracismo della televisione. Un'opera memorabile sul dramma dell'emigrazione calibrato tra vis comica e analisi sociale.