regia: COUSINS, MARK
genere: documentario
location: Regno Unito
voto: 8
Se avete fatto la fatica - e avete provato il piacere - di leggere i tomi sulla storia del cinema di Goffredo Fofi, di Giampiero Brunetta o di Fernaldo di Giammatteo, non potrete non appassionarvi a questa mirabolante storia del cinema firmata dal britannico Mark Cousins. Uno che fin dalle prime battute lascia intendere subito da che parte sta: Hollywood è stata prodigiosa, ma l'idea che noi europei abbiamo del cinema è parziale.
Così, in quindici capitoli della durata di un'ora ciascuno, ci lasciamo trasportare nel mondo magico che ebbe inizio grazie a Edison, i Lumiere e Melies, accompagnati dalla voce calda di Mario Cordova e da brevi quanto efficacissimi saggi sul linguaggio della settima arte.I
l nono episodio è uno dei più appassionanti: racconta gli anni rivoluzionari del cinema americano, quelli durante i quali la società a stelle e strisce divenne oggetto di sberleffi (il cinema di Jerry Lewis) e critiche al vetriolo (Hopper, Altman, Coppola, Schrader, Parks). Ma furono anche gli anni in cui cominciò a farsi notare Martin Scorsese, che sarebbe diventato il più grande di tutti e che avrebbe contribuito a portare nel cinema le specificità etniche e culturali (Mean streets), come avvenne per i neri con Burnett e per gli ebrei con Allen. A fianco di questa rivoluzione irriverente troviamo il cinema manierista di Bogdanovich, il western di Peckinpah, la visionarietà di Malick e le innovazioni tecniche come la glidecam, che avrebbe anticipato la steadycam.
Un'opera imprescindibile per chiunque ami la settima arte.
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