domenica 1 giugno 2014

The Counselor - Il procuratore

anno: 2013   
regia: SCOTT, RIDLEY
genere: thriller
con Michael Fassbender, Penélope Cruz, Cameron Diaz, Javier Bardem, Cesar Aguirre, Daniel Holguín, Christopher Obi, Bruno Ganz, Brad Pitt, Paris Jefferson, Dar Dash, Richard Cabral, Rosie Perez, Alex Hafner, Andrea Deck, Sam Spruell, Toby Kebbell, Emma Rigby, Édgar Ramírez, Eben Young, Richard Brake, Barbara Durkin, Giannina Facio, Velibor Topic, Juan José Rodríguez, Alexander Biggie, Pablo Paredes, Cavassa Ventura, Frank Spano, Alejandro Marzal, Gerard Monaco, Fernando Cayo, Dean Norris, Carlos Julio Molina, Rubén Blades, Donna Air, Natalie Dormer, Marco Tulio Lina Ramirez, Lidia Cardona, Roger Dalmases, Julien Vialon, Goran Visnjic
location: Messico, Olanda, Regno Unito, Usa
voto: 7

L'avvocato (Fassbender) del titolo originale (e non il procuratore, come vorrebbe, con ampia licenza poetica, il titolo italiano del film) è un uomo avido e ambizioso, che - non contento della vita opulenta che conduce - si mette in un giro di droga per arrotondare a dismisura il suo patrimonio. Ma la prima e unica operazione gli va maledettamente male (il carico di droga viene intercettato da una banda rivale a quella del suo mentore nel mondo dei soldi sporchi) e tutti gli intermediari dell'operazione vanno incontro a una macabra fine. Dietro tutto ciò c'è una dark lady (Diaz) che è la tragicomica protagonista dell'ordito.
Scritto e prodotto da Cormac McCarthy, The Counselor procede per ellissi, concede pochissimo rispetto alle motivazioni del protagonista e, in conformità ai temi cari a McCarthy, si concentra ancora una volta sull'apocalisse che può sconvolgere la vita di una persona dall'apparenza normale quando l'avidità diventa l'orizzonte principale, come già era accaduto in Non è un paese per vecchi.
Servito da un cast all stars, nel quale spiccano le interpretazioni di Bardem e Pitt, e diretto con la consueta eleganza visiva, il film annovera anche due scene di inusitata truculenza (entrambe hanno a che fare con il collo), trasuda eros (Cameron Diaz si accoppia nientemeno che con una Ferrari, cioè un'automobile, non Isabella) e fin dalle prime battute (Fassbender che pratica un cunnilinguo alla Cruz) fa capire, con un vago accenno misogino, quanto pericolo possa nascondersi nel farsi governare da donne troppo dotate ("Mi sono sempre piaciute le donne intelligenti, ma è un hobby costoso").    

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