regia: TREMAINE, JEFF
genere: grottesco
con Johnny Knoxville, Bam Margera, Steve-O, Chris Pontius, Ryan Dunn, Jason 'Wee Man' Acuña, Preston Lacy, Dave England, Ehren McGhehey, Jess Margera, Brandon Dicamillo, Mat Hoffman, Tony Hawk, Mark Zupan, Jeff Tremaine, Spike Jonze, Brandon Novak, Loomis Fall, Dimitry Elyashkevich, Sean Cliver, Trip Taylor, Greg Iguchi, Rick Kosick, Manny Puig, Mark Rackley, Mike Kassak, Stephanie Hodge, Jack Polick, Clyde Singleton, Jason Taylor, Patty Perez, Thor Drake, Jim Karol, Slater Davis, Seamus Frawley, Scott Manning, Jordan Houston, Paul Beauregard, Project Pat, Roger Alan Wade, Jay Chandrasekhar, John Waters, Luke Wilson, Mike Judge, Rip Taylor
location: Usa
voto: 1
La domanda non vuole sollevare una questione morale né etica. La domanda è: fa ridere? Fa ridere una donna anziana piuttosto malmessa che con nonchalance entra nuda in un bar? Fa ridere un pene camuffato come un topolino e manovrato dall'alto per stimolare l'aggressività di un serpente? Fa ridere uno che prende un dildo nel sedere facendoselo saettare a 80 km orari? Fa ridere un ciccione che si fa fare uno shampoo di escrementi direttamente elargiti dagli sfinteri di un suo amichetto? E un uomo che per scommessa si mangia la cacca fresca di cavallo fa ridere? E uno che si sgargarozza un bicchierone di liquido seminale equino? Il "cinema" scatologico e pelvico di Jeff Tremaine e dei suoi sballatissimi stuntmen, votati alle imprese più demenziali e disgustose, arriva al cinema direttamente dai successi riscossi su MTV. L'emittente televisiva, non contenta di avere coventrizzato lo scenario musicale a colpi di videoclip, riducendo il pubblico a un ammasso di ectoplasmi inconsapevoli, licenzia il secondo episodio con il consueto campionario di scorribande a suon di scurrilità, acrobazie dell'inutile, automutilazioni, coprolalia e coprofagia, bestemmie. I record del cinema trash, quelli da due parolacce al minuto di certi cinepanettoni, vengono polverizzati da questo campionario immondo che desta un solo interesse: quello di capire chi siano i suoi estimatori. Con una raccomandazione a questi ultimi che è involontariamente un paradosso pedagogico: che non si arrischino a ripetere le imprese. Scatologico.
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