regia: JEUNET, JEAN-PIERRE
genere: grottesco
con Dany Boon, André Dussollier, Nicolas Marié, Jean-Pierre Marielle, Yolande Moreau, Julie Ferrier, Omar Sy, Dominique Pinon, Michel Crémadès, Marie-Julie Baup, Urbain Cancelier, Patrick Paroux, Jean-Pierre Becker, Stéphane Butet, Philippe Girard, Doudou Masta, Emy Lévy, Eric Naggar, Arsène Mosca, Manon Le Moal, Félicité N'Gijol, Bernard Bastareaud, Tony Gaultier, Stéphanie Gesnel, Noé Boon, Pascal Parisat, Cendrine Orcier, Rachel Berger, Dominique Bettenfeld, Gérald Weingand, Yamine Dib, Domitille Bioret, Juliette Armanet, Youssef Hajdi, Myriam Roustan, Joseph Hernandez, Elisabeth Calejon, Louis-Marie Audubert, Lara Guirao, Florian Goutiéras, Gabriel Hallali, Christine Kay, Alix Poisson, Thérèse Roussel, Michel Francini, Arnaud Maillard, Marc Stusay, Laurent Mendy, Alain Raymond, Philippe Pillavoine, Laurentine Milebo, Régis Romele, Juliette Wiatr, Pascale Lievyn, Cid Freer, Jocelyne Sand, Valérie Moinet, Julianna Kovacs, Guy Lamûre, Thierry Roland, Jean-Michel Larqué, Pierre Étaix, Christine Kelly, Yannick Mahé, Julia Gunthel, Agathe Natanson
location: Francia
voto: 10
Rimasto orfano di padre per via di una mina antiuomo, Bazil (Boon) viene colpito alla testa da un proiettile vagante che il chirurgo non può estrargli. Ridotto in miseria e adottato da una comunità di rigattieri che vive nei sotterranei (l'ambientazione rimanda a La leggenda del re pescatore in maniera piuttosto esplicita), dal bossolo della pallottola Bazil scopre chi sono i due faccendieri che si arricchiscono con le armi che hanno colpito lui e suo padre e, con l'aiuto dei suoi amici, li mette uno contro l'altro con un piano, appunto, "esplosivo".
Giunto al suo sesto film Jean Pierre Jeunet firma un indiscutibile capolavoro miscelando al meglio gli ingredienti che avevano fatto la fortuna delle sue opere più riuscite, Delicatessen e Il favoloso mondo di Amèlie, con Chaplin e Keaton. Allo spettatore non viene concesso il tempo di riprendersi da una trovata originalissima che immediatamente dopo ne segue un'altra, in un turbinio di fantasia e umorismo nero che si coniugano con le immagini stracariche di colore, le scenografie esagerate e barocche, le invenzioni linguistiche, il tratto paradossale dei personaggi, l'impronta filmica espressionista ed iperbolica dal sapore retrò. In questa festa della fantasia che celebra il matrimonio tra uno script riuscitissimo e coerente con la parabola antimilitarista contro i fabbricanti di armi non mancano poesia, trovate nei dialoghi (il personaggio che parla soltanto per frasi fatte è un'invenzione strepitosa, alla quale il doppiaggio italiano, una volta tanto, non fa torto), citazioni (dallo stesso Delicatessen, con Pinon che suona la sega, a I due marescialli, con Totò e Vittorio De Sica). Un capolavoro, senza se e senza ma.
Bellissima la tua stroncatura di Castellitto & fam, ma ancora più bella questa tua recensione positiva di Jeunet. E' adatto anche per bambini di 10 anni o ci sono sbudellamenti stile Kill Bill?
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