regia: AMIEL, JON
ggenere: poliziesco
con Sigourney Weaver, Holly Hunter, Dermot Mulroney, William McNamara, Harry Connick Jr., J.E. Freeman, Will Patton, John Rothman, Shannon O'Hurley, Bob Greene, Tony Haney, Danny Kovacs, Tahmus Rounds, Scott DeVenney, David Michael Silverman, Diane Amos, Richard Conti, Nick Scoggin, Bert Kinyon, Dennis Richmond, Rob Nilsson, Kenny Kwong, Charles Branklyn, Kelly DeMartino, Rebecca Klingler, Terry Brown, Corie Henninger, Bill Bonham, Kathleen Stefano, Chris Beale, Hansford Prince, Don West, Jay Jacobus, John Charles Morris, Keith Phillips, Johnetta Shearer, Ron Kaell, Kelvin Han Yee, James Cunningham, Victor Talmadge, Brian Keith Russell, Damon Lawner, Russ Christoff, Doug Morrisson, Edith Bryson, Jeni Chua, William Oates, Lee Kopp, Thomas J. Fieweger, Floyd Gale Holland, Anthony Moore, Stephanie Smith, S.J. Spinali, Katherine Fitzhugh, Robert Benscoter, Arlon G. Greene, Stuart W. Yee, Vincenetta Gunn, David Ferguson, Eleva Singleton, Gena Bingham
location: Usa
voto: 4
Un serial killer dall'aspetto rassicurante (non è un giallo e lo spettatore lo vede fin dall'inizio) si diverte a ripetere gli stessi, raccapriccianti ed efferati omicidi dei suoi inconsapevoli mentori, da John Wayne Gacy a Jeffrey Dahmer e Peter Kurten. La polizia di San Francisco, come da manuale, brancola nel buio e si affida a una profiler espertissima (Weaver) che una brutta esperienza ha costretto all'abuso di psicofarmaci e all'agorafobia. Sarà proprio lei l'obiettivo finale del serial killer.
Se so che sto per vedere un film poliziesco di Jon Amiel, non mi aspetto Hitchcock né Kubrick, ma un minimo di tensione sì. Qui di tensione, tolti i venti minuti finali e la scena iniziale (che è pressoché identica a quella di chiusura) non ce n'è affatto, gli attori sono stati reclutati in saldo e lo script è fiacchissimo. Da evitare.
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