lunedì 7 febbraio 2011

London river

anno: 2009   
regia: BOUCHAREB, RACHID
genere: drammatico
con Brenda Blethyn, Sotigui Kouyaté, Francis Magee, Sami Bouajila, Roschdy Zem, Marc Baylis, Bernard Blancan, Aurélie Eltvedt, Diveen Henry, Gurdepak Chaggar
location: Regno Unito   
voto: 6

All'indomani del terribile attacco terroristico che colpì Londra nel luglio del 2005, una madre (Blethyn) che vive nell'isola britannica di Guernsey si reca nella capitale inglese per mettersi sulle tracce della figlia scomparsa. Scopre che la ragazza ha una relazione con un ragazzo islamico, ricercato anch'egli dal padre (Kouyaté) che, arrivato in terra d'Albione dalla Francia, non vede il figlio da quando quest'ultimo aveva 6 anni. La ricerca dei due giovani costituirà per la donna ("questo posto brulica di musulmani", mormora al telefono al fratello) un viatico per superare diffidenza e pregiudizi.
Il regista franco-algerino Bouchareb firma un film situazionista e intimista, nel quale gli eventi della cronaca arrivano agli occhi dei due protagonisti (e degli spettatori) soltanto attraverso le immagini televisive, a contrappunto dell'iperrealismo con cui viene raccontata l'angosciosa ricerca da parte dei due genitori. Sullo sfondo c'è il tipico melting pot londinese, la diffidenza che serpeggia tra comunità islamica e cristiana, il tutto messo in scena con registro rarefatto e a tratti monocorde ma con un'intonatissima scelta degli interpreti, una corpulenta Brenda Blethyn che meglio non potrebbe incarnare la fisionomia della donna comune e uno ieratico Kouyaté (orso d'argento a Berlino come migliore attore), nero, altissimo e magro che, come gli olmi che protegge, sembra sul punto di spezzarsi a ogni passo compiuto col suo inseparabile bastone.    

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