regia: WEST, SIMON
genere: thriller
con Jason Statham, Michael Angarano, Milo Ventimiglia, Dominik Garcia-Lorido, Anne Heche, Sofia Vergara, Max Casella, Jason Alexander, Francois Vincentelli, Davenia McFadden, Chris Browning, Matthew Willig, Greice Santo, Hope Davis, Stanley Tucci
location: Usa
voto: 3
Perché si guarda un film come questo, che, oltre ad essere il remake di Black Jack (film diretto nel 1986 da R.M.Richards, con Burt Reynolds), è la fotocopia sbiadita di una miriade di altri lavori, nei quali l'unico pretesto è quello di girare qualche scena di violenza inaudita raccordando i diversi tratti narrativi con lo sputo? Perché si è alienati nel senso marxiano del termine, condizione cronica di molti, occasionale di alcuni. I quali ultimi possono avere la tentazione di andare a raccogliere questi avanzi di magazzino nella pattumiera di offerta che un'afosissima estate mette loro a disposizione.
Grandguignol a parte, qui c'è davvero pochissimo, come d'altronde in quasi tutti i film interpretati dall'attore meno espressivo di Hollywood: Jason Statham (Redemption, Killer elite, Parker). Il quale ricopre la parte di un giocatore d'azzardo compulsivo che vuole vendicare un'amichetta (Vergara) che è stata sfregiata da un malavitoso palestratissimo (Ventimiglia) e dai suo sgherri. Ci riesce una prima e una seconda volta, ma il boss in ghingheri non gli dà tregua e ci vorrà una terza occasione per risolvere il caso. In mezzo, un ventitreenne che gli si incolla alle costole (Angarano) e un capomafia che si fa chiamare Baby (Tucci). Giuro: nulla di più, a parte le scene dei corpo-a-corpo uno contro molti, girati con lo stile di Pechinpah.
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