regia: SCHLOENDORFF, VOLKER
genere: drammatico
con
André Dussollier, Niels Arestrup, Burghart Klaußner, Robert Stadlober,
Charlie Nelson, Jean-Marc Roulot, Stefan Wilkening, Thomas Arnold, Lucas
Prisor, Attila Borlan, Marie Dompnier, Claudine Acs, Dominique
Engelhardt, Johannes Klaußner, Charles Morillon, Olivier Ythier,
Pierre-Marie Rochefort, Jochen Hägele, Jean-Cyril Durieux, Eric
Moreau
location: Franciavoto: 5
Nella notte tra 24 e il 25 agosto del 1944 il generale generale tedesco Dietrich von Choltitz (Arestrup) su ordine di Hitler stava predisponendo un piano per radere al suolo l'intera città di Parigi, a cominciare dalla distruzione di tutti i ponti che avrebbero potuto creare un'esondazione della Senna. Raoul Nordling (Dussollier), console della neutrale Svezia in terra di Francia, venne a conoscenza del piano e cercò di dissuadere il graduato. In una logomachia con mosse e contromosse di grande livello, finzione a parte (il testo parte da una pièce teatrale di Cyril Gely, portata sulla scena dalla stessa coppia di protagonisti) sappiamo poi come andò a finire.
Ritorno sul grande schermo di Volker Schloendorff (da ricordare i suoi Il tamburo di latta, Un amore di Swann e Morte di un commesso viaggiatore), uno dei maestri del nuovo cinema tedesco degli anni '70, con un kammerspiel di dichiarato impianto teatrale, sorretto da un fine disegno delle psicologie dei due protagonisti: attanagliato da un enorme dilemma personale l'apparentemente irreprensibile generale, tetragono il console filantropo. Se la sfida dialettica tra i due protagonisti, per quanto tirata per le lunghe, è comunque godibile, le poche scene in esterni sono di un pauperismo imbarazzante, le sequenze con le sparatorie appaiono dilettantesche e sul film grava il peso di una retorica a tratti eccessiva. Plauso comunque al regista per avere riproposto una delle moltissime pagine oscure di quella stagione storica, durante la quale gli stessi pretoriani del führer cominciavano a tentennare, come mostra il ben più riuscito Operazione Walchiria.
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