sabato 22 agosto 2015

Mission: Impossible - Rogue Nation

anno: 2015       
regia: McQUARRIE, CHRISTOPHER 
genere: spionaggio 
con Tom Cruise, Jeremy Renner, Simon Pegg, Rebecca Ferguson, Ving Rhames, Sean Harris, Simon McBurney, Jingchu Zhang, Tom Hollander, Jens Hultén, Alec Baldwin, Mateo Rufino, Fernando Abadie, Alec Utgoff, Hermione Corfield, Nigel Barber, William Roberts, Patrick Poletti, Martin Cochrane, David Peart, Barnabás Réti, Ash Merat, James Weber Brown, Robert Maaser, Wolfgang Stegemann, Eva-Marie Becker, Adam Ganne, Jesus Alvarez, America Olivo, James Cleverton, Martin Nelson, James McOran Campbell, Tom Lowe, Nicholas Sharratt, Nicholas Lupu, Stella Stocker, Martin Bermoser, Benjamin Plautz, Nina Hartmann, Daniela Nitsch, Carola Neiderhuber, Tim Breyvogel, Laurence Rupp, Wolfgang Cerny, Rupert Wickham, Judith Bogner, Peter Stark, Ulli Ackermann, Saif Al-Warith, Robert Luckay, Tarrick Benham, Tyler Fayose, Rachel Handshaw, Julian Moore Crook, Sean Cronin, Emilio Aniba, Volkan Ay, Amra Mallassi, Hadrian Howard, Walles Hamonde, Shamir Dawood, Sagar Radia, Yasen Atour, Noor Dillan-Night, Mingus Johnston, Osy Ikhile, Nigel Allen, Georgina Redhead, Bruce Lawrence, Femi Ogunbanjo, Katie Pattinson    
location: Austria, Cuba, Marocco, Regno Unito, Usa
voto: 8 

Arrivato al quinto episodio, a 19 anni dal primo, e al quinto cambio di regia, il camaleontico agente della IMF (Impossible Missions Force) Ethan Hunt (Tom Cruise, qui in veste anche di produttore) non mostra alcun segno di invecchiamento. Perennemente in smagliante forma fisica (basterebbe vedere come fa la pertica al contrario e con le mani legate a colpi di addominali), questa volta l'agente americano deve scompaginare, insieme ai sui fidatissimi amici, un'organizzazione criminale nota come "Il Sindacato", foraggiata segretamente da un'alta carica doppiogiochista del governo britannico e incredibilmente evanescente e magmatica da essere difficilmente catturabile. Come se non bastasse, ai piani alti della Cia sono convinti che l'organizzazione (la nazione canaglia del sottotitolo, costituita da agenti segreti di ogni nazione dati per morti e rimessi in circolazione con altre identità) sia il frutto dell'immaginazione di Hunt.
Portando le capacità atletiche e tecnologiche al'ennesima potenza, Christopher McQuarrie, che già aveva diretto Cruise nel'ottimo Jack Reacher, firma anche il miglior episodio ispirato al serial televisivo che tanto successo ebbe negli anni Sessanta (episodio che si colloca di un pelo sopra quello diretto nel 2006 da J.J. Abrams, decisamente più contorto nella trama). Non più, infatti, soltanto una giustapposizione pretestuosa di location e scene d'azione, ma anche un plot che, per quanto percorso da trovate fantascientifiche e dal sottofondo di una relazione in pieno understatement tra il protagonista e una agente britannica (Rebecca Ferguson, bella e brava), si lascia seguire agilmente e si fa apprezzare per la potenza immaginativa di molte situazioni al limite: un inseguimento mozzafiato tra un'auto e alcune motociclette, il corpo a corpo sulle quinte di un teatro viennese, il tentativo di hackeraggio subacqueo e il finale da standing ovation.    

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