lunedì 9 aprile 2012

Giustizia privata (Law Abiding Citizen)

anno: 2010       
regia: GRAY, F.GARY
genere: giallo
con Jamie Foxx, Gerard Butler, Colm Meaney, Bruce McGill, Leslie Bibb, Michael Irby, Gregory Itzin, Regina Hall, Emerald-Angel Young, Christian Stolte, Annie Corley, Richard Portnow, Viola Davis, Michael Kelly, Josh Stewart, Roger Bart, Dan Bittner, Evan Hart, Reno Laquintano, Jason Babinsky, Richard Barlow, Greg Young, Jim Gushue, Charlie Edward Alston, Anthony Lawton, Julian Marzal, David Villalobos, Ksenia Hulayev, Brooke Stacy Mills, Todd Lewis, Bijean Ngo, Cecelia Ann Birt, Lamont Clayton, Lynn Boianelli, Dave Huddleston, Gabra Zackman, Brian Anthony Wilson, Stephanie Humphrey, Tracy Toth, Patrick McDade, Jim Fitzpatrick, Lawrence Laravela, Barbara Lambert, Timothy Whiteside, Nakia Dillard
location: Usa
voto: 5

Gary F. Gray è uno di quei registi a cottimo usciti a pieni voti dalle scuole di Hollywood. Uno che sa come tradurre un copione (in questo caso, quello di Kurt Wimmer) in spettacolo puro, a condizione che il budget sia adeguato. Il problema è che vuole sempre strafare, il che gli rende benissimo al botteghino, ma lascia decisamente più perplesso chi si aspetta qualcosa di più da un thriller, genere del quale è specialista. È esattamente quanto capita con questo Giustizia privata, che sembra una sintesi tra le diavolerie di 007 e lo spirito vendicativo de Il giustiziere della notte. A Clyde Shelton (Butler) due balordi hanno ucciso moglie e figlia. Il suo avvocato (Foxx) - un ambiziosissimo professionista di Philadeplhia - ha patteggiato e il giudice ha emesso una sentenza assai disinvolta. Dieci anni dopo Clyde decide di montare un piano mirato a distruggere l'intero sistema legislativo a colpi di morti ammazzati e grazie all'ausilio di invenzioni tecnologiche decisamente fantascientifiche.
La regia spinge a fondo sul pedale del grand guignol e abbonda con esplosioni ed effetti speciali, ma la storia è talmente poco credibile e la narrazione talmente macabra e sadica da rimanere una spanna dall'ottimo remake che lo stesso regista fece di The italian job.    

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