regia: SCHRADER, PAUL
genere: drammatico
con Jeff Goldblum, Willem Dafoe, Derek Jacobi, Ayelet Zurer, Hana Laszlo, Joachim Król, Jenya Dodina, Tudor Rapiteanu, Veronica Ferres, Idan Alterman, Juliane Köhler, Dror Keren, Shmuel Edelman, Yoram Toledano, Mickey Leon, Moritz Bleibtreu, Benjamin Jagendorf, Theodor Danetti, Gabriel Spahiu, Luana Stoica, Coca Bloos, Ioana Abur, Ozana Oancea, Maria Chiran, Ana Benea, Cristian Motiu, George Remes, Constantin Florescu, Ion Arcudeanu, Mohamad, Moti Rozentsvaig, Ilan Aviv, Berivan Laura Haj Abdo, Ana Geoanna, Amina Abu Shanab, Hanelore Bauer, Mihaela Denisa Mallat, Cristina Anghel, Ehud Bleiberg, Alexandra Savu, Mirela Dranga, Alexa Paraschiva, Georgeta Radu, Maria Dumitru, Vatafu Alina, Teodora Bencea, Alexandra Vasilescu, Mircea Illoara, Biet Gica, Dan Chiriac, Marilena Botis, Mihaela Jaglau, Giorgiana Voicu, Luiza Anatal, Gina Burlascu, Marian Marinov, Rodica Marinof, Diana Poran, Constantin Rotaru, Vanda Rotaru, Lucian Gavriluta, Eugenia Leau, Gladiola Lamatic, Mircea Luculescu, Laurentiu Grigorescu, Liviu Popa, Constantin Urziceanu, Liana Margineanu, Vasile Albinet, Andrei Preorocu, Leonte Sergiu, Ionut Mereuta, Dinu Mereuta, Cacinski. Vlad, Robert Cazan, Rolf Bitier, Yakov Broomberg, Michel Vazana, Rammy Zrog, Sam
location: Germania, Israelevoto: 7
"La sanità mentale è piacevole e calma ma non c'è grandiosità, né vera gioia, né il dolore terribile che dilania il cuore". È l'epitaffio di questo film straordinariamente coraggioso, che pur nella sua incompiutezza riesce a raccontare in tutte le sue sfaccettature la parabola della follia di Adam Stein (Goldblum), vedette dell'avanspettacolo nella Berlino degli anni '20, costretto in seguito alla presa di potere del nazismo a separarsi dalla sua famiglia e a vivere per anni letteralmente come il cane di un gerarca nazista, mangiando dalla ciotola, abbaiando e camminando carponi. In un gioco di continui flashback e flashforward, lo ritroviamo anni dopo in una clinica psichiatrica nel bel mezzo del deserto israeliano, dalle parti di Tel Aviv, dove l'uomo - che era e rimane un genio - dà fondo a tutta la sua vorticosa follia e al suo esuberante istrionismo. L'incontro con un ragazzino ospite presso la stessa istituzione e cresciuto come un cane lo porterà a una lenta rinascita, sempre ammesso che la sanità mentale possa davvero considerarsi tale.
Servito da un Jeff Goldblum da pelle d'oca e di esagerato talento, Adam resurrected è il film che non ti aspetti: spiazzante, eterodosso, completamente fuori dagli schemi eppure carico di suggestioni, a dispetto dell'incapacità di riuscire davvero a decollare per toccare il capolavoro.
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