regia: CONVERSANO, FRANCESCO * GRIGNAFFINI, NENE
genere: documentario
con Francesco Guccini, Mons. Matteo Maria Zuppi
location: Italia, Polonia
voto: 3
Cinquant'anni dopo avere composto Auschwitz (La canzone del bambino nel vento), Francesco Guccini, in compagnia del vescovo di Bologna, Mons. Matteo Maria Zucchi (per anni a capo della comunità di Sant'Egidio) e della 2° B della scuola media Salvo D'Acquisto di Gaggio Montano, sull'appennino bolognese, va a visitare i campi di concentramento di Auschwitz e Birkenau. In cabina di regia, a filmare le chiacchiere in treno in cui i due attempati signori (Zuppi è del 1955, Guccini del 1940) catechizzano i giovanissimi adepti in merito alle nefandezze perpetrate dai nazisti ai danni degli ebrei, ci sono ancora una volta Francesco Conversano e Nene Grignaffini, due aficionados del cantautore modenese, già a suo servizio in Nell'anno 2002 di nostra vita io, Francesco Guccini... (2002) e La mia Thule (2013). Stavolta però il risultato è di una pochezza sconfortante: sarà l'età del protagonista dallo sguardo ormai soporoso, sarà il pistolotto corredato da tutta la retorica del caso infilato dal religioso, sarà l'involontario stupro recitativo che gli studenti adducono ai testi selezionati sul tema dell'olocausto o, ancora, la scarsissima inventiva di regia, fatto sta che il documentario - trasmesso da mamma Rai in occasione della Giornata della Memoria - non aggiunge nulla al tantissimo materiale che anche il cinema ha visto accumularsi sul tema nel corso dei decenni. Molto meglio, allora, andarsi a rivedere Volevo solo vivere, di Mimmo Calopresti. O tornare a farsi un'ottima amatriciana alla Fraschetta di Gianni e Carla.
Nessun commento:
Posta un commento