martedì 3 febbraio 2015

Men, women & children

anno: 2014   
regia: REITMAN, JASON
genere: drammatico
con Adam Sandler, Jennifer Garner, Rosemarie DeWitt, Judy Greer, Dean Norris, Emma Thompson, Timothée Chalamet, Olivia Crocicchia, Kaitlyn Dever, Ansel Elgort, Katherine C. Hughes, Elena Kampouris, Will Peltz, Travis Tope, David Denman, Dennis Haysbert, J.K. Simmons, Colby Arps, Shane Lynch, Jason Douglas, Phil LaMarr, Kaleb King, Richard Dillard, Tina Parker, David Jahn, Jake McDermott, Kathrine Herzer, Helen Estabrook, Kelly O'Malley, Jeff Witzke, Cody Boling, Jillian Nicole Jackson, Dan Gozhansky, Tori Black, Irene White, Luci Christian, Jaren Lewison, Christina Burdette, Craig Nigh, Karen Smith, Candace Lantz, Jon Michael Davis
location. Usa
voto: 7,5

Non è mai uscito in sala il miglior film di Jason Reitman (Thank you for smoking, Tra le nuvole, Juno) che con piglio sociologico e qualche indulgenza al moralismo esplora il rapporto tra tecnologie digitali, sesso e relazioni familiari. Nel coro di voci di impronta altmaniana troviamo la mamma manager (Greer) disposta anche a curare un sito osé pur di vedere la figlia  (Crocicchia) affermarsi nel mondo dello spettacolo, un padre (Norris) e un figlio (Elgort) costretti a fare i conti con l'abbandono del tetto domestico della moglie/madre, una ragazzina anoressica (Kampouris), un'altra adolescente (Dever) controllata draconianamente da madre sessuofoba e ossessiva (Garner), una coppia spenta che cerca nelle avventure on line un nuovo slancio erotico con un figlio consumatore compulsivo di pornografia e a digiuno delle più elementari regole della sessualità. Il campione di varia umanità raccontato nel film rasenta la patologia, manifesta una fragilità diffusa, arrocca la propria esistenza nello spazio di uno schermo, tradendo una impressionante propensione alle incomprensioni. Servito da un cast all'altezza e da un intreccio avvincente, Men, women & children riecheggia - estremizzandole - le tematiche di Disconnect, e nonostante si lasci apprezzare anche per la capacità di coniugare fotografia ed effetti speciali (impressionanti quelli in cui una intera folla cammina con gli occhi incollati sul proprio smartphone), inciampa tuttavia in una fastidiosa voce off e in qualche immagine digitale di troppo.    

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