regia: DANIELS, LEE
genere: drammatico
con Forest Whitaker, David Banner, Michael Rainey Jr., LaJessie Smith, Mariah Carey, Alex Pettyfer, Vanessa Redgrave, Aml Ameen, Clarence Williams III, John P. Fertitta, Jim Gleason, Oprah Winfrey, Isaac White, David Oyelowo, Joe Chrest, Colman Domingo, Adriane Lenox, Terrence Howard, Tyson Ford, Cuba Gooding Jr., Lenny Kravitz, Pernell Walker, James DuMont, Robert Aberdeen, Robin Williams, John Cusack, Olivia Washington, Yaya Alafia, Jesse Williams, Margaret M. Owens, Eric Ducote, James Marsden, Minka Kelly, Chloe Barach, Danny Strong, Clara Hopkins Daniels, Elijah Kelley, Liev Schreiber, Dana Gourrier, Shirley Pugh, Bill Newman, Nelsan Ellis, Colin Walker, Alex Manette, Mo McRae, Alan Rickman, Jane Fonda, Rusty Robertson, Nealla Gordon, Stephen Rider
location: Usa
voto: 4
Scorrono più di 30 anni di storia nei corridoi della Casa Bianca, dove Cecil (Whitaker) - nero e orfano di un padre ucciso a freddo nei campi di cotone dove lavorava - ha trovato lavoro come maggiordomo al servizio di Eisenhower fino ad arrivare all'amministrazione Reagan, per brindare in seguito al primo presidente nero della storia degli Stati Uniti. E da quelle stanze arrivano gli echi della Storia, che ogni tanto fa capolino anche dalla concitata vita del primogenito di Cecil (Oyelowo), un attivista per i diritti civili dei neri: Malcolm X e Martin Luther King, le Pantere Nere e il Ku Klux Klan, la guerra in Vietnam, l'uccisione di Kennedy, lo scandalo Watergate, il doppiogioco di Nixon. In poco più di due ore il pubblico è sottoposto a un bigino di storia americana dalla quale, con l'eccezione di Nixon, tutti i presidenti, emergono come statisti encomiabili. L'idea di raccontare la lentissima conversione di un nero per anni disposto al gioco delle tre scimmiette pur di tenersi stretto il lavoro, ispirato a una storia vera (ormai questa didascalia sta diventando un cliché), è risaputa e presentata in modo semplicistico a beneficio di un pubblico che si reca al cinema con la scorta di Kleenex e nel quale è facile far vibrare le corde del sentimentalismo più vieto con una miscela di dramma familiare, Grande Storia e didascalismi a gogo. Nel cast, tra tanti camei affidati ai siparietti dei diversi presidenti, si fanno notare le presenze completamente fuori posto di due rockstar: Lenny Kravitz e Mariah Carey.E se non funzionano affatto, almeno per questa volta la colpa non è del maggiordomo.
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