giovedì 22 agosto 2013

Ci sono dei giorni... e delle lune

anno: 1990   
regia: LELOUCH, CLAUDE  
genere: commedia  
con Gérard Lanvin, Patrick Chesnais, Annie Girardot, Marie-Sophie L., Francis Huster, Vincent Lindon, Philippe Léotard, Gérard Darmon, Paul Préboist, Serge Reggiani, Véronique Silver, Christine Boisson, Charles Gérard, Michel Creton, Caroline Micla, Jacques Gamblin, Erik Berchot, Caroline Chaniolleau, Arlette Emmery, Jean-Philippe Chatrier, Félix Marten, Nicole Croisille, Jacques Haurogné, Arlette Gordon, Marianne Groves, Eugène Berthier, Salomé Lelouch, Tanya Lopert, Joëlle Miquel, José Artur, Robert Esteban, Carole Saint-Lager, Philippe Lorin, Florence Pernel, Claire Nadeau, Igor Hossein, Connie Marandat, Jean-Marie Cornille, Anne Zamberlan, Anita Vallejo, Oscar Castro, Pierre Barouh, Philippe Reichenbach, André Obadia, Amidou, Jean-Claude Dreyfus, Patrick Bruel, Anouk Aimée, Sophie Artur, Eric Averlant, Christiane Azela, Beatrice Burie, Daniel Darnault, Laurence Dubas, Eugénia, Christine Paolini, Didier Sauvegrain, Laurent Spielvogel, Gérard Surugue, Jean-Michel Verner  
location: Francia
voto: 7

Un prete omosessuale, un medico, un camionista, il gestore di un ristorante, un pensionato che colleziona televisori, un cantante solitario e le loro mogli e amanti: ognuno ha dei giorni… che vorrebbe dare di matto, magari quando c'è la luna piena. Se poi ci metti anche il cambio di fuso orario, ecco che il Caso ha davvero campo libero e i destini dei personaggi saranno sottomessi ad esso.
Lelouch confeziona un racconto corale alla sua maniera, con tanto di  voce off e coro greco, divagazioni grottesche, momenti di dialoghi intensissimi alternati a riflessioni sui massimi sistemi, bozzetti di ordinaria quotidianità e situazioni surreali. Se ne ricava un effetto barocco, a tratti straniante, ma gli ultimi tre quarti d'ora, per intensità delle situazioni e capacità di riannodare i fili (tutti i personaggi, interpretati da quasi tutto il ghota del cinema francese dell'epoca, si ritrovano in un gigantesco ingorgo), da soli valgono la visione del film di un autore che, a dispetto dell'ostracismo della critica, è sempre andato imperterrito per la sua strada.

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