sabato 15 settembre 2012

E' stato il figlio

anno: 2012       
regia: CIPRI', DANIELE 
genere: grottesco 
con Toni Servillo, Giselda Volodi, Giuseppe Vitale, Alfredo Castro, Aurora Quattrocchi, Alessia Zammitti, Fabrizio Falco, Benedetto Raneli, Pier Giorgio Bellocchio, Piero Misuraca, Nino Scardina, Giacomo Civiletti, Matteo Rizzo, Manuela Lo Sicco 
location: Italia
voto: 5

Fin dai tempi della Cinico TV Daniele Ciprì è stato l'aedo del degrado etico e culturale, colui che, insieme al compagno d'avventure Franco Maresco - dal quale qui per la prima volta si separa - ha saputo raccontare il brutto in una chiave grottesca e parossistica. Prosegue su quel solco anche questa sua opera solista, ambientata nell'estrema periferia di Palermo (ma in realtà girata a Brindisi), al centro della quale si trova la famiglia Ciraulo. Negli anni settanta - racconta l'avventore di un ufficio postale (Alfredo Castro, l'attore-feticcio di Pablo Larraín) - alla famiglia Ciraulo tocca in sorte la morte della piccola Serenella (Zammitti), colpita da un proiettile vagante mentre giocava in strada. I Ciraulo vengono a sapere che lo Stato italiano ha predisposto un fondo per i morti di mafia: e allora, prima ancora di ricevere il risarcimento, i Ciraulo si indebitano, finiscono in mano agli strozzini e infine acquistano il non plus ultra del consumo vistoso: una Mercedes. Ma una rigatura di troppo sulla macchina farà scoppiare un dramma di proporzioni apocalittiche.
Dispiace dirlo, ma alla prima uscita da single, Ciprì - pur confermando il suo talento visionario, ribadendo di avere un gran talento per la fotografia e riaffermando la sua vocazione iconoclasta - convince poco. Non che il film non sia originale: semplicemente, gira a vuoto intorno a uno spunto piccolo piccolo, gonfiato a dismisura da un Toni Servillo ancora più caricaturale e sopra le righe di quanto non fu in Gorbaciof ed eccessivamente preoccupato, insieme ai suoi comprimari, di dare fisicità ed espressione ai nuovi mostri, più brutti, sporchi e cattivi che mai.
Alla prima prova solista, Maresco batte Ciprì uno a zero. Palla al centro.
Al festival di Venezia, Premio per la fotografia a Daniele Ciprì, premio Marcello Mastroianni a Fabrizio Falco (anche per Bella addormentata di Marco Bellocchio.    

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