regia: CAVAYÉ, FRED
genere: noir
con Vincent Lindon, Diane Kruger, Lancelot Roch, Olivier Marchal, Hammou Graïa, Liliane Rovere, Olivier Perrier, Moussa Maaskri, Rémi Martin, Thierry Godard, Slimane Hadjar, Dorothée Tavernier, Alaa Oumouzoune, Joseph Beddelem, Ivan Franek
location: Francia
voto: 5,5
Dopo una lite con la sua capoufficio, la serata di Lisa (Kruger) si conclude malissimo: la polizia irrompe in casa sua davanti agli occhi attoniti del marito Julien (Lindon) e ai pianti del figlio per ammanettarla con l'accusa di omicidio proprio ai danni della capoufficio. Nonostante le prove sembrino schiaccianti, Julien è convinto dell'innocenza della moglie e si industria per farla evadere dalla prigione a qualsiasi costo, trasformandosi da professore in killer.
L'intreccio di questo noir francese piuttosto svogliato non sarebbe male se a servirlo non fossero attori inadeguati e se non si sia già visto il remake che Paul Haggis ne ha fatto nel 2011. Nel confronto, pur essendo la copia incredibilmente identica all'originale nello svolgimento, il film del francese Cavayè ne esce a pezzi: qui manca completamente il ritmo, le didascalie sfiorano il ridicolo e il personaggio di Vincent Lindon, con i suoi occhioni da cerbiattone buono, vengono polverizzati dal paragone col carisma di Russell Crowe.
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