sabato 18 settembre 2010

Primavera, estate, autunno, inverno… e ancora primavera

regia: KI-DUK, KIM    
genere: drammatico    
con Oh Young-Su, Kim Ki-duk, Kim Young-Min, Seo Jae-Kyung, Ha Yeo-Jin, Kim Jong-Ho, Kim Jung-Young, Ji Dae-Han, Choi Min, Park Ji-A, Song Min-Yiung    
location: Corea del Sud    
anno: 2003
voto: 7


Quattro stagioni, più una quinta che si ripete a sottolineare la circolarità del tempo e della Natura, fanno da sfondo ad altrettante stagioni della vita di un monaco buddista che vive isolato dal mondo in una pagoda al centro del lago Jusan Pond, in Corea del Sud. Le sevizie ai danni degli animali, l'amore perduto, gli insegnamenti a chi è più giovane di lui e infine la morte suicida sono le tappe attraverso le quali si snoda questo film fortemente antinarrativo, carico di simbolismi (a cominciare dalle porte che non hanno pareti). Kim Ki-Duk ci regala un saggio di potentissima forza figurativa, uno di quei film "da vedere", eppure sideralmente lontano dalla sensibilità occidentale. Criptico e coraggioso nell'affidare a quattro diversi attori lo stesso ruolo, il film del regista sudcoreano stupisce per l'inventiva delle immagini, ma tralascia di curare adeguatamente altri aspetti dell'opera, a cominciare dalla recitazione.    

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