anno: 2017
regia: ENYEDI, ILDIKO
genere: sentimentale
con Géza Morcsányi, Alexandra Borbély, Zoltán Schneider, Ervin Nagy, Tamás Jordán, Zsuzsa Járó, Réka Tenki, Júlia Nyakó
location: Ungheria
voto: 3
L'unione di due solitudini si fonde nella comunanza dei sogni. La regista ungherese Ildiko Enyedi si è aggiudicata l'Orso d'oro a Berlino con questa favola ambientata in un mattatoio (è quasi impossibile resistere alla tentazione di diventare vegetariani, dopo le eloquentissime immagini di sventramenti e sbudellamenti del primo quarto d'ora, con molto corpo e poca anima). Lei (Borbély) è la giovane responsabile al controllo della qualità delle carni, inflessibile e rigorosa come si addice al suo carattere introverso, poco socievole, ossessivo. Lui (Morcsányi) il maturo e goffo direttore di quel macello, con un braccio "offeso" e un gran desiderio di trovare l'anima gemella. Quando la polizia (prima) e una psicologa (poi) indagheranno su un piccolo reato che è stato commesso all'interno dell'azienda, i due scopriranno di fare gli stessi identici sogni, coronando un'unione a tutta prima impossibile.
Cinema scarnificato, estremo, tipicamente festivaliero, che eccede la capacità dello spettatore di mantenere lo stato di veglia e di empatizzare nei confronti dei due protagonisti, figure troppo estreme messe a servizio di un vero e proprio teorema sull'impossibilità delle relazioni amorose. Troppo poco la messa in scena, quasi tutta in campi medi e a macchina fissa con continui scantonamenti sul grottesco, troppo il carico allegorico.
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