regia: CHEADLE, DON
genere: biografico
con Don
Cheadle, Ewan McGregor, Emayatzy Corinealdi, Lakeith Lee Stanfield,
Michael Stuhlbarg, Austin Lyon, Morgan Wolk, Chris Hahn, Nina Smilow,
Christina Karis, Jeffrey Grover, Brian Wolfman Black Bowman, Theron
Brown, Joshua Jessen, JT Thigpen, Zoe Swope, Brent Vimtrup, Jon 'Swing'
McHale, Erin Nicole Donahue, Derek Snow, Jeremy Dubin
location: Usavoto: 5
Tra il 1975 e il 1980 il grandissimo trombettista Miles Davis (Cheadle) si eclissò dalle scene: niente dischi, niente concerti, dopo quasi tre decenni di attività intensissima. Le biografie e i documenti relativi a quegli anni non hanno aiutato a fare luce su ciò che davvero accadde a una delle stelle più luminose del firmamento jazz. Così, con molta fantasia, prova a raccontarcelo un suo grande estimatore, Don Cheadle (già protagonista di film come Crash e Hotel Rwanda), in veste tanto di regista quanto di interprete, peraltro assai somigliante all'originale. Il film ruota sull'esistenza di un nastro che avrebbe avviato - con The man with the horn - la svolta funky di Davis. Da una parte gli squali della CBS, dall'altra uno scapestrato giornalista di Rolling Stone (McGregor) provarono a portare via il nastro al suo legittimo proprietario, tra session in studio, flashback dei tempi d'oro di Kind of blue, una gamba sciancata, uno sfondo razzista quasi impercettibile e tirate di cocaina senza freni.
Nonostante sia la sua prima esperienza dietro la macchina da presa, Cheadle dimostra di sapere curare con grande attenzione la forma anche grazie a un montaggio superbo (di John Axelrad e Kayla M. Emter), mettendo tuttavia troppa carne al fuoco e perdendosi su inutili rivoli narrativi.
Imperdibile la sequenza sui titoli di coda, con lo stesso Cheadle che suona con i vecchi compagni di viaggio di Davis (Herbie Hancock, Wayne Shorter), ai quali - per l'occasione - si sono uniti Esperanza Spalding, Antonio Sanchez e Guy Clark.
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